Carta

16/3, il terzo volume del dialogo di Fedrigoni con 24 designer internazionali

Fedrigoni Book 20 -®AndreaBasile.
Fedrigoni Book 20 -®AndreaBasile.
Fedrigoni Book 28  -®AndreaBasile.
Fedrigoni Book 28 -®AndreaBasile.

ll terzo volume della collezione, 16, fa parte del progetto di Fedrigoni nato nel 2012 con l’obiettivo di interpretare ed esaltare le sue carte speciali grazie ad opere grafiche originali studiate da designer internazionali, di chiara fama o emergenti. Complessivamente nei tre volumi (16/1, 16/2 e 16/3) sono 24 i designer che hanno contribuito allo sviluppo del progetto.
Il volume 16/3, di sola grafica d’autore, raccoglie le opere di otto designer di diverse aree del mondo che hanno ideato i loro progetti grafici a seconda di diverse tipologie di carta da loro scelte, come Freelife Kendo e Vellum, Arcoprint Edizioni 1.3, Stucco Sirio Calce, Old Mill, Arcodesign, Splendorgel e Sirio White White. Ognuno nello spazio di un sedicesimo, cioè un foglio di 70×100 cm, ripiegato e tagliato in modo da formare 16 pagine, cucite tra loro e poi assieme alle altre in un volume, come da legatoria classica.
La qualità della carta diviene parte integrante dell’opera stessa e della sua progettazione. 16/3 non è solo oggetto da ammirare e sfogliare, ma rappresentazione di storie e giochi da toccare e da esplorare. Un progetto nel quale gli otto designer hanno onorato le diverse caratteristiche della carta come brillantezza e opacità, consistenza e volume, chiusura o porosità della superficie, rifrazione e interazione con la luce; allo stesso tempo, le tipologie e le tonalità di carta hanno esaltato e talvolta modificato il lavoro dei designer.
«Il progetto 16 nasce per far dialogare i creativi con la carta, spingendo ai limiti estremi le diverse carte attraverso progettazione grafica talvolta volutamente “inadatta”, con un contrasto che crea una sensazione, o con l’uso di inchiostri particolari, tecniche di stampa e nobilitazione mai provate prima, come il cliché gigante per la stampa hotfoil.
Tutto questo dialogo e ricerca intanto lo realizziamo, e lo facciamo poi circolare e toccare con mano ai committenti di tutto il mondo, dai publishing director delle grandi maison di moda ai responsabili editoriali dei maggiori musei del mondo. Fare ricerca e condividerla è il modo migliore per fare crescere il mercato, crescere non solo economicamente ma anche culturalmente, dando idee che colpiscano e seducano i lettori, che facciano arrivare il messaggio per tante strade, tattili, visive, sensoriali, permettendo di ideare opere di graphic design che la qualità delle nostre carte è capace di esaltare» ha dichiarato Chiara Medioli, Direttore Marketing del Gruppo Fedrigoni, che prosegue: «… siamo particolarmente soddisfatti quando i risultati del nostro lavoro esprimono anche progetti di scambio, ricerca ed esplorazione tra tecnologia e cultura, tra mezzo e messaggio, come
16 che, giunto ormai alla terza edizione, ha riunito sino ad oggi 24 designer di tutto il mondo».
Fedrigoni ha presentato il volume al pubblico durante la Fiera del Libro di Francoforte, il 20 ottobre scorso.

Gli autori del volume

• il francese Mathieu Desailly, cofondatore dello studio Jardin Graphique;
• la portoghese Vera Velez, specializzata in art books, che ha lavorato per le maggiori istituzioni portoghesi;
• David Barath, ungherese, fondatore di Visual Group, che ha all’attivo numerose pubblicazioni e presenze a mostre
internazionali;
• Fraser Muggeridge, fondatore dell’omonimo studio di Londra, creatore della Tipography Summer
School a Londra;
• Adam Michaels, dello studio Project Projects di New York City, vincitore nel 2015 del Cooper Hewitt National
Design Award, il più alto riconoscimento americano per il design;
• lo studio italiano LeftLoft, che ha sede anche a New York City, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali;
• Sulki and Min, designer coreani di Seoul, che hanno collaborato per il BMW Guggenheim Lab e ad altri numerosi
progetti internazionali;
• Nej de Doncker, designer belga, per molti anni responsabile del Kluwer Publishers e oggi guest-lecturer presso la Royal Academy of Fine Arts di Londra.

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