Software

A tutta automazione. Hybrid software sotto la lente

Hybrid software si è specializzata in un’offerta tecnica che rende possibile la comunicazione tra i software in uso in un’azienda di stampa.
di Ester Crisanti

L’automazione del processo produttivo e la gestione centralizzata dei dati di commessa sono, tra le tante esigenze delle aziende grafiche, quelle più sentite poiché una corretta implementazione consente di produrre più velocemente e con un miglior controllo dei costi di produzione.

È stata Grafitalia l’occasione per conoscere meglio e dal vivo le soluzioni proposte da Hybrid software, azienda nata nel 2007 a opera di un gruppo di tecnici cresciuti in casa Artwork Systems, un nome storico nel panorama delle software house dedicate principalmente al settore del packaging. Alla prima sede negli Stati Uniti, man mano si sono aggiunte quelle in Europa e, da qualche mese, anche in Italia esiste Hybrid software che, proprio in concomitanza alla fiera, ha annunciato i primi tre clienti delle soluzioni proposte.

«I nostri software consentono di “consultare e utilizzare dati” all’interno del flusso produttivo grafico in modo più veloce e sicuro» hanno esordito Luca Rossi e Luisa Milan rispettivamente Responsabile Tecnico e Responsabile Commerciale della filiale italiana. «Spesso le aziende, non solo quelle del comparto grafico, negli anni hanno acquisito tecnologie software incapaci di dialogare e, conseguentemente, di scambiarsi i dati di commessa. Questa situazione ha sempre comportato colli di bottiglia tra le varie fasi del processo produttivo e, alle volte, il verificarsi di errori dovuti alla mancanza d’informazioni o all’imprecisione legata al re-inserimento di dati nei vari programmi. Hybrid software ha costruito negli anni un’infrastruttura software, basata su standard come Html5 e Javascript, la cui interfaccia è costituita da un browser. Questa infrastruttura, di nome Facelift, è la base su cui noi costruiamo il sistema ad-hoc per ogni azienda. Si può dire che Hybrid software ritaglia su misura le soluzioni per le esigenze dei clienti, adattando il proprio sistema a fronte di uno studio delle problematiche rilevate. La nostra forza, rispetto alle software house general-purpose, è la forte specializzazione nel settore grafico. Noi parliamo il linguaggio delle aziende che stampano, conosciamo i loro flussi, le tecnologie impiegate e, soprattutto, siamo consapevoli delle problematiche in produzione e questo rende più efficace la nostra soluzione e più veloce la messa a punto dei sistemi.»

Frontdesk, Fileforce e Taskforce

Il software opera all’intero del browser. L’utente dopo aver inserito login a password accede al file e ha a disposizione le palette di modifica e ispezione. Può intervenire a livello di singolo oggetto modificando gli attributi di sovrastampa, riempimento, traccia, colore e altro ancora. I tempi di risposta sono buoni poiché la tecnologia alla base del programma ottimizza la trasmissione dei dati grafici.

Sul cuore del sistema, composto da Facelift e Pipeline, si possono integrare i tre moduli per compiti diversi: creazione e gestione di un portale Web per gli ordini online (Frontdesk), controllo delle versioni e gestione dei contenuti (Fileforce), schedulazione e pianificazione dinamiche (Taskforce).

In particolare Frontdesk ci è sembrato un software molto ben strutturato e semplice all’uso; con esso l’azienda grafica può creare un portale B2B con cui gestire la ricezione e la messa in produzione degli ordini dei clienti. Con il programma si creano interfacce personalizzate per ogni cliente; con queste interfacce l’azienda può abilitare tutti o soli alcuni dei moduli presenti. Poiché la mission di Hybrid software è facilitare il passaggio dei dati tra i sistemi software coinvolti nel processo produttivo, è possibile predisporre dei filtri tra il gestionale del cliente, per esempio un brand-owner che deve gestire molti ordini di packaging, e il gestionale dell’azienda di stampa tramite un modulo software che riceve in input un file XML con tutti i dati di commessa lato cliente e dall’altro immette tali dati all’interno del sistema in uso dallo stampatore. Facelift, con le opportune personalizzazioni legate alla struttura dati dei due gestionali coinvolti, consente di realizzare tutto questo dialogando con Frontdesk.

«Facelift entra nel flussi d’informazioni e acquisisce dati da “spendere” in vari contesti. Per esempio, per rilevare la copertura di inchiostro in un file al fine di ottimizzare l’ordine della materia prima, Facelift analizza il file PDF, trova gli inchiostri impiegati e poi accede al data base degli inchiostri per verificare la disponibilità in magazzino e la formulazione nel caso non sia disponibile» conclude Luca Rossi.

In effetti l’architettura di Hybrid software sembra essere adatta a soddisfare ogni possibile esigenza informatica legata al flusso produttivo; ogni sede nazionale di Hybrid software ha la responsabilità di eseguire l’analisi e lo studio di fattibilità del sistema avvalendosi di tutte le risorse R&D del gruppo.

Editare il PDF con un browser

La necessità di modificare i PDF ricevuti dai clienti è da sempre una spina nel fianco delle aziende. Da un lato c’è la difficoltà di dotarsi di un programma idoneo allo scopo e, se possibile, semplice da utilizzare; dall’altro c’è il timore che, intervenendo sul file, si possano generare degli errori.

La proposta di Hybrid software è sicuramente innovativa; non è un applicativo che si installa ma funziona dentro a un browser ed è pensato come ambiente collaborativo tra cliente e fornitore di servizi di stampa. Il flusso di lavoro ipotizzato è molto semplice. Il PDF che deve essere controllato o stampato viene ricevuto dal fornitore che, via browser dopo aver inserito login e password, si collega al server ove gira l’applicazione e carica il file. Da quel momento l’editor è attivo e l’operatore può iniziare a intervenire sul file con una serie completa di strumenti. ProofScopeLive consente di personalizzare il tavolo di lavoro, abilitando o mascherando tutti i comandi a disposizione, adotta le stesse scorciatoie da tastiera di Adobe Illustrator e ha una gestione multi-pagina. La gestione del testo è completa: è possibile caricare i font forniti dal cliente e, soprattutto, ogni testo presente nel PDF è reso editabile come in un software di impaginazione. Il testo fluisce all’interno del blocco di pertinenza, può essere spostato su un livello a parte consentendo una gestione multi-lingua più semplice.

Sono presenti tutti i comandi più utili: si può intervenire sulla trasparenza, si possono sostituire immagini con altre scegliendo tra i formati più diffusi come tiff, eps, psd e png, si possono visionare le separazioni, avere la copertura inchiostro per ogni area del file, intervenire sulle dimensioni delle varie box pagina (trim, bleed, media).

Una delle caratteristiche più interessanti di ProofScopeLive è l’ambiente collaborativo; il PDF può essere contemporaneamente visionato da due o più utenti che possono anche intervenire sul file condividendo in tempo reale le modifiche. Poiché i comandi a disposizione sono molti, è possibile creare una modalità di modifica al file personalizzata, inibendo l’utilizzo di alcuni comandi in modo da eliminare errori dovuti a un imperfetto utilizzo del mezzo.

Un esempio concreto può aiutare a capire. Supponiamo di dover eseguire delle modifiche solo sul testo di un packaging per alimento. Il PDF ricevuto dallo stampatore viene aperto in ProofScopeLive, il testo viene spostato in un livello mentre tutto il resto dell’artwork viene bloccato. A questo punto il cliente si collega al server e via browser entra nel file dove potrà intervenire solo sul livello del testo. Poiché ogni modifica viene tracciata e memorizzata in un data base, tutti gli interventi sono sempre rintracciabili e, se necessario, ripristinati garantendo un flusso di lavoro sicuro.

C’è da sottolineare il fatto che questa funzione collaborativa potrebbe rendere il software interessante anche per le organizzazioni che devono gestire gruppi di lavoro internazionali a cui è demandato il compito di finalizzare progetti grafici complessi come per esempio le case farmaceutiche, i brand di cosmesi e di food.

Il programma viene venduto come licenza con cinque accessi contemporanei; sono possibili politiche commerciali differenti in linea con le esigenze del cliente.

 

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