Editoria

Aliquote Iva ridotte per la stampa digitale: la proposta della commissione europea

Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.
Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.

«La scelta della Commissione europea di presentare una proposta di direttiva volta a consentire ai singoli Stati membri di applicare le aliquote IVA ridotte previste per la stampa cartacea anche a quella digitale va nella direzione di sostenere e incentivare lo sviluppo del settore nell’ambiente digitale»: così il Presidente della Fieg, Maurizio Costa, ha commentato l’iniziativa assunta oggi dalla Commissione europea, accolta con apprezzamento da tutto il settore dell’editoria europea.

Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.
Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.

La decisione è stata assunta a seguito di una consultazione pubblica conclusasi lo scorso settembre, a cui la Fieg ha partecipato direttamente, e riflette gli orientamenti espressi in seno alla Commissione UE dal Vice Presidente Andrus Ansip e dal Presidente Juncker, che da tempo riconoscevano la necessità di modernizzare il regime di imposizione fiscale, armonizzare le normative nazionali anche alla luce delle sentenze emesse dalla Corte di Giustizia UE nei confronti di Francia e Lussemburgo e concedere agli Stati Membri la possibilità di modificare la propria legislazione nazionale.
«In Italia, ove dal 1° gennaio 2016, anche grazie all’azione della Fieg, si applica l’aliquota IVA ridotta al 4% a quotidiani e periodici online – prosegue Costa – l’allineamento delle aliquote ha finora incrementato la produzione di contenuti digitali e permesso agli editori di fare investimenti, con conseguenze positive in termini di alfabetizzazione, sviluppo del pensiero critico, occupazione e sostenibilità del settore. Nel medio lungo periodo, a beneficiarne saranno soprattutto i consumatori: gli editori potranno, infatti, rispondere alla domanda di messa a disposizione di contenuti digitali, con un’offerta più competitiva.»
Carlo Perrone, Presidente di Enpa (European Newspaper Publishers’ Association) aggiunge: «Questa proposta è essenziale per garantire agli editori di giornali un futuro sostenibile nell’ambiente digitale. Essa contribuisce ad affermare fondamentali valori democratici europei quali la promozione dell’accesso ai contenuti giornalistici professionali, l’istruzione e la media literacy, e molti cittadini europei fruiscono oggi di notizie e informazioni attraverso le piattaforme digitali.»

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