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Alla presidenza di Confindustria due candidati dai settori stampa e pack

Vincenzo Boccia

La Piccola Industria di Confindustria ha chiamato per acclamazione Vincenzo Boccia a candidarsi nella corsa alla presidenza di Confindustria. Si tratta di un industriale del Sud, campano, anche se il suo nome non è stato indicato come espressione del territorio. L’appoggio entusiastico di una componente significativa di Confindustria (che ha scelto Boccia senza neanche dover votare) indica che la richiesta di scendere in campo arriva direttamente dal tessuto vivo del sistema di rappresentanza degli industriali, senza distinzioni di aree del Paese o settori. Secondo i suoi sostenitori Boccia corrisponderebbe all’identikit del candidato ideale profilato da molte associazioni di Confindustria: «industriale manifatturiero, autorevole e indipendente, carismatico e di comprovata attitudine alla leadership, di lunga militanza associativa, con una approfondita conoscenza del sistema», ma anche con una capacitĂ  di “ascolto dei territori” e di “sintesi delle diverse sensibilitĂ ”. Boccia, classe 1964, è al timone della Arti Grafiche Boccia di Salerno, azienda che esprime un fatturato superiore ai 40 milioni, in crescita del 200% negli ultimi dieci anni, con una forte propensione all’innovazione sostenuta recentemente da investimenti per 50 milioni. Il suo nome entra nella competizione per l’elezione del prossimo leader degli industriali come riconoscimento per il lavoro svolto in via dell’Astronomia, dove era stato apprezzato alla presidenza della Piccola Industria e lo è oggi per l’impegno nella squadra di presidenza di Giorgio Squinzi (come responsabile del comitato tecnico Credito e Finanza). A proporre il nome di Boccia è stato il comitato di presidenza della “Piccola”, che ha oggi a capo il veneto Alberto Baban, in una riunione del consiglio centrale allargata a tutti i presidenti e segretari del territorio. Attraverso l’invio di una lettera, come prevede il nuovo statuto associativo, l’imprenditore campano dovrebbe ufficializzare la propria candidatura in questi giorni, comunque entro il 15 febbraio, ultimo giorno utile.

Vincenzo Boccia
Vincenzo Boccia

Tra i sicuri candidati alla successione di Giorgio Squinzi c’è anche Alberto Vacchi, presidente di Unindustria Bologna. Vacchi, 52 anni, da venti è alla guida di Ima, azienda di Ozzano Emilia alle porte di Bologna, quotata in Borsa nel settore della progettazione e produzione di macchine per il packaging di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, caffè e tè. Una realtĂ  che conta 4.600 dipendenti e 34 siti produttivi in tutto il mondo, dalla Germania alla Cina, dagli Stati Uniti all’India, con un fatturato in crescita e oltre 1.300 brevetti registrati. A sostenere Vacchi sembra esserci una buona parte della politica emiliana, dall’ex presidente del Consiglio Romano Prodi al sindaco Virginio Merola, fino al governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e ai ministri Gian Luca Galletti e Giuliano Poletti, che hanno tutti speso attestati di stima verso il presidente degli industriali bolognese.

Alberto Vacchi
Alberto Vacchi

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