Dalla formazione alla professione

Convegno Enipg: verso il futuro con la consapevolezza del passato

L’Istituto tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello per attuare l’alternanza-scuola lavoro ha collaborato con la sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra. Il progetto, fortemente voluto da Enipg, ha consentito a 20 studenti delle classi IV e V di svolgere attività in azienda. Il progetto è stato seguito dal professor Mariotti

La decima edizione del Convegno Nazionale delle Scuole Grafiche Enipg è stata l’occasione di incontro e scambio di opinioni ed esigenze tra il mondo della formazione, delle aziende, delle associazioni e delle istituzioni. I protagonisti dei vari interventi sono stati 4 temi attuali e importanti: l’alternanza scuola lavoro, il nuovo ordinamento delle scuole professionali, l’attività di orientamento e l’armonizzazione delle certificazione delle competenze.

È indubbio che tutto il mondo della scuola sia in continuo cambiamento a causa non solo dei mutamenti tecnologici ed economici della società, ma soprattutto per le frequenti riforme emanate dal Miur. Il convegno organizzato da Enipg a Città di Castello aveva come obiettivo quello di informare tutti gli operatori del settore grafico rispetto alle attività realizzate e ai progetti futuri. Dai vari interventi è uscita una fotografia che mostra un settore in cui l’obiettivo primario è costruire una cooperazione tra tutti gli attori della filiera; in questo senso va vista la partecipazione dei rappresentanti di Atif (Associazione tecnica italiana per la flessografia), Acimga, Argi, Gisfap (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile), Assografici, che in varie forme, collaborano con Enipg per portare all’interno delle scuole grafiche sia momenti di formazione che progetti finalizzati a dare strumenti concreti di lavoro.

L’importanza della formazione

In questo senso va visto il progetto di Argi-Enipg che ha reso possibile la fornitura di materiali di consumo e di apparecchiature a titolo gratuito a varie scuole grafiche consentendo agli studenti di eseguire esercitazioni pratiche fruendo degli stessi materiali utilizzati nel mondo del lavoro. La Formazione a distanza (FAD) continua a essere proposta da Enipg come momento di formazione sia per i docenti sia per gli studenti e si è avvalsa di Atif per un ciclo di lezioni sulla flessografia.

In molti interventi è stata più volte citata l’attività di Orientamento ritenuta da tutti fondamentale per far conoscere e appassionare il giovane al settore della grafica e della comunicazione soprattutto nel settore della formazione professionale che sembra aver perso terreno nella considerazione delle famiglie che sognano per i propri figli percorsi formativi più tecnici. Poiché il settore grafico continua a esprimere una consistente richiesta di personale, la scuola, grazie all’attività di orientamento, deve essere in grado di far comprendere alla società che i percorsi professionali formano ottimi cittadini, con una solida cultura di base orientata al saper fare e, per questo, in grado di inserirsi nel mondo del lavoro in modo relativamente veloce.

Nel corso della tavola rotonda del mattino ci è piaciuto l’intervento di Dario Panciera, formatore di grande esperienza alla scuola Salesiana di Milano, che ha citato le Olimpiadi della Stampa come esempio di iniziativa in grado di favorire l’avvicinamento dei giovani al nostro settore. Va ricordato che all’evento tenutosi a Milano a maggio grazie alla collaborazione tra Argi e Enipg hanno partecipato 14 scuole provenienti da tutta Italia ed è stato un momento in cui gli studenti, insieme a un professore coach, hanno affrontato prove tecniche e ludiche.

Un’alternanza scuola-lavoro costruttiva

Al convegno le istituzioni hanno avuto un ruolo importante perché sono molte sono le novità che riguardano il settore. Tra questi la riforma degli Istituti Professionali che negli intenti del MIUR dovrebbe partire già dal prossimo anno scolastico. È stata Rossella Mengucci, dirigente MIUR a illustrarne i fondamenti e durante il suo intervento abbiamo percepito molta preoccupazione in sala tra i rappresentanti degli Istituti. Il modello di riferimento della nuova riforma, che nasce ad appena 6 anni di distanza dalla riforma precedente, è la Germania dove, da decenni, la scuola professionale è inserita nel sistema Paese in modo eccellente, costituendo un elemento fondamentale per preparare gli studenti al mondo del lavoro. La riforma del MIUR che dovrebbe essere attiva già dall’anno scolastico 2018 vuole avvicinare la scuola alle esigenze del mondo del lavoro e per farlo ha ridefinito gli indirizzi (ora sono 11) collegandoli a settori industriali ritenuti strategici per l’Italia, rimodula i cinque anni di scuola previsti, ammette il passaggio dagli Iefp (qualifica triennale o diploma quadriennali offerti dalle regioni) al professionale di Stato.

Altro grande tema affrontato a più riprese è stato quello dell’alternanza scuola-lavoro un elemento che nella visione del MIUR consente l’avvicinamento dello studente al mondo del lavoro prima della fine degli studi. È noto che per il settore grafico l’alternanza scuola-lavoro era già una pratica diffusa ben prima del varo della riforma della Buona Scuola (legge 107 del 2015), ma in ogni caso molta strada deve essere ancora fatta soprattutto da parte delle aziende che accolgono gli studenti. Affinchè i progetti di alternanza costituiscano veramente un’esperienza costruttiva per lo studente è necessario che il tutor aziendale, di concerto con il tutor didattico, costruiscano un percorso di lavoro interessante, utile e collegato alle materie di studio. Come ha ribadito Rossella Mengucci l’alternanza può essere svolta anche nei periodi di sospensione dell’attività didattica e comprende anche i progetti che riguardano l’impresa formativa simulata, la formazione a distanza e anche visite guidate in azienda.

Certificazione delle competenze

Molto complesso, ma sicuramente di interesse l’intervento di Debora Gentilini dell’Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), ente in cui è confluito Isfol, che ha descritto il progetto di mappatura e referenziazione dei profili dell’apprendistato. Questo progetto, che riguarda anche il settore grafico, nasce nel quadro di un lavoro di armonizzazione delle competenze in uscita dai percorsi di formazione richiesto dalla Comunità Europea al fine di consentire la mobilità del lavoro. In pratica, oggi non esiste un sistema condiviso a livello italiano per definire in modo univoco le competenze; questo si ripercuote a livello europeo impedendo di fatto il riconoscimento corretto della professionalità di un operatore. L’intervento, molto tecnico, ha illustrato le linee guida del progetto che porterà alla creazione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze; questo dovrà poi essere utilizzato dalle scuole e dalle aziende per individuare gli obiettivi formativi e favorire il processo di correlazione con le qualifiche professionali.

 

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