Strumenti social

Creatori di social memory. Intervista a Giuseppe Prioriello

PastBook è una StartUp che nasce da imprenditori con un background professionale molto specifico, e si pone come obbiettivo un approccio facile e veloce alla creazione di album fotografici a partire dai social media

«Nell’era pre internet le nostre memorie erano affidate alle fotografie su carta. Oggi questo scenario è cambiato: le nostre memorie sono sui social Network e il peso della dimensione sociale rappresentata dai commenti di amici o parenti diventa una variabile sempre più importante. Se è facile condividere su vari social network le proprie foto con gli amici, il punto dolente diventa dare a queste foto un filo logico e fissarle su un supporto fisico. L’Idea di PastBook è proprio quella di ridare un filo logico ai nostri ricordi riconducendoli a un periodo temporale e fissarli in un album fotografico su carta.»

Così Giuseppe Prioriello – co-fondatore insieme a Stefano Cutello di PastBook – sintetizza, nella intervista che ci ha concesso, la mission della loro StartUp che fin dalla propria nascita ha riscosso un interesse internazionale su testate quali Wall Street Journal Business Insider Wired, The Next Web e TechCrunch.

PastBook è una StartUp molto particolare poiché nasce da imprenditori con un background professionale molto specifico: Giuseppe Prioriello proviene da significative esperienze nel mondo dell’IT, della microelettronica, della grafica, della stampa digitale e del business management, mentre Stefano Cutello proviene da significative esperienze nel Web development, nel project management e nel product development di applicazioni Web.

Stefano Cutello proviene da significative esperienze nel Web development, nel project management e nel product development di applicazioni Web.

Giuseppe, ci racconti che cos’è e come nasce PastBook?

«PastBook è la soluzione per raccogliere le proprie foto, spesso disperse in vari social network, per trasformarle in modo rapido e veloce in un foto album da sfogliare online, scaricarlo in PDF oppure averlo stampato e consegnato a casa propria.» È estremamente facile e veloce creare un proprio album fotografico: basta infatti dare accesso a PastBook ai propri social network (Instagram e Facebook) per creare il proprio foto album con la possibilità di scegliere le foto, di decidere se includere o meno i commenti che gli utenti hanno inserito nei vari social network, e avere libertà di modifica del layout, dei colori e dello sfondo del proprio libro. Utilizzando un approccio freemium, permette all’utente di crearsi un foto album gratuito in formato file PDF, oppure crearsi il proprio libro fotografico su carta, a pagamento.

PastBook nasce nel 2011 e ha sede ad Amsterdam: nel 2012 siamo entrati nel programma dell’acceleratore d’impresa olandese RockStart e siamo andati online con la prima beta basata su Instagram.

Ci tengo a sottolineare che il binomio delle nostre esperienze professionali ci ha permesso di creare un prodotto che unisce una dimensione riferita alla vendita online, un prodotto pregiato su carta e una dimensione riferita ai valori sociali della rete.»

Quali benefit vi hanno dato le vostre esperienze professionali nel settore della grafica digitale e dell’informatica/eCommerce?

«Il lato strategico di questo progetto è legato a due aspetti fondamentali: il Printing, aspetto che curo in modo particolare io attraverso le mie competenze legate alla stampa digitale, e l’infrastruttura informatica e logistica che è curata dall’esperienza in campo e-commerce/informatico di Stefano Cutello.

Sostanzialmente l’unione mia e quella di Stefano è stata vincente poiché nello stesso tipo di business è necessario avere persone con esperienza nella grafica, nel printing, nella infrastruttura informatica, nell’ecommerce, nella distribuzione e nella logistica.

Stefano è molto preparato nella parte internet e insieme a me, con le mie esperienze di grafica, siamo complementari.

Siamo in grado di creare un file di altissima qualità nonostante le foto arrivino dal Web, per portare dei risultati veramente sorprendenti.

Ci tengo a mettere in evidenza un fatto: la qualità della stampa è un fattore importantissimo in quanto noi non creiamo un prodotto in serie, ma ogni volta dobbiamo creare un singolo prodotto personalizzato per ogni nostro cliente che ce lo richiede, e in questo senso si aspetta la massima accuratezza in ogni particolare.

Giuseppe Prioriello proviene da esperienza nel mondo dell’IT, della microelettronica, della grafica, della stampa e del digital business management.

Da tutto questo nasce PastBook e – mi fa piacere ricordarlo – dalla propria nascita, la nostra struttura si è arricchita di otto dipendenti. Tutto questo, in meno di un anno.»

Ci parli in dettaglio della logistica? Come fate a spedire in tutto il pianeta?

«Il nostro mercato è globale. Noi siamo organizzati per spedire in tutto il mondo con dei tempi di consegna ragionevoli. Abbiamo clienti in Australia, Brasile Stati Uniti, Italia e molte altre nazioni. Il nostro approccio è basato sulla stampa geolocalizzata. E il flusso è il seguente: un cliente crea il proprio PastBook, e quando effettua l’ordine del book, il file viene trasmesso alla printing unit per essere consegnato all’indirizzo prescelto. Ci avvaliamo della tecnologia CIP4 per lo scambio d’informazioni nel printing. Per questo motivo un ordine che arriva dagli USA verrà stampato negli USA.

Il vantaggio della stampa geolocalizzata è triplice sia in termini di costi di logistica, sia in termini di tempi di spedizione, sia ambientale soprattutto distanze e produzione di CO2.

Si crea inoltre un indotto con opportunità di business e di joint venture e accordi con nuove Printing-Unit. Ci tengo a dire che le Printing-Unit devono avere standard di qualità e caratteristiche molto precise per uniformare e standardizzare il processo.»

Diversi device sui quali è possibile fruire dell’album fotografico.

… è evidente che PastBook è una realtà che ha come punto modale la creazione di album fotografici, ed è quindi orientata sul Business to Consumer (B2C). Avete anche servizi specifici per le imprese?

«Stiamo creando dei servizi per le aziende appositamente creati per stabilire engagement con la propria community di riferimento.

La particolarità del nostro prodotto è che può essere un’ottima idea per il Business to Business (B2B): possiamo infatti offrire la nostra tecnologia per essere ospitata in una pagina del sito delle aziende che ce lo richiedono. Essendo la nostra tecnologia in White-Label, le aziende possono personalizzarla con la loro grafica e i loro colori.

Per fare uno dei tanti esempi di utilizzo di PastBook, immaginiamo di organizzare un concerto in cui l’organizzatore vuole permettere alla propria community di crearsi un fotoalbum personalizzato di quell’evento, nel quale si uniscano foto ufficiali a foto personali, consentendo in questo modo alle persone di costruirsi il loro ricordo personalizzato di quel concerto. Tramite PastBook, il sito Web del concerto potrà ospitare in una apposita pagina (Landing Page), la nostra tecnologia, permettendo agli utenti di crearsi il proprio album personalizzato dell’evento.

L’utente ha il suo fotoalbum personalizzato di un evento, il suo ricordo di un concerto e l’azienda ha la possibilità di inserire sponsorizzazioni all’interno dell’evento stesso.

Questo è un modo diverso per fare engagement che può essere sfruttato da ogni brand o da ogni evento e in questo senso i confini tra B2B e B2C qui si interconnettono in una forma estremamente efficace.

Abbiamo appena realizzato un evento per l’insediamento dei nuovi sovrani d’Olanda, Re Guglielmo IV e la Regina Máxima. Per fare il regalo al nuovo Sovrano, vogliamo fare in modo che i cittadini olandesi possano regalare tramite PastBook un fotoalbum al Re con le loro foto. Gli utenti potranno «uploadare» una propria foto con 140 caratteri di commento da regalare al nuovo sovrano.»

Perché in un’epoca digitale la carta riscuote questo grande successo?

«Perché la carta consente di avere qualcosa di fisico che è in grado di resistere all’usura del tempo ed essere quindi tramandabile. La stampa su carta ha inoltre un proprio fascino intrinseco e peculiare. Attualmente, il modo di fotografare è mutato rispetto al passato in quanto, tramite smartphone e fotocamere digitali, disperdiamo le foto in hard disk e vari social network.

Per questo motivo creare un fotoalbum cartaceo è diventato più complesso rispetto al passato, in quanto spesso le foto sono difficili da reperire poiché disperse su diversi social network.

Tramite PastBook, abbiamo sviluppato un sistema in cui abbiamo privilegiato la facilità d’uso e la velocità consentendo in questo modo di creare velocemente un fotoalbum praticamente in pochissimi click. Abbiamo lavorato molto sulla usabilità del sito poiché questa è un’esigenza molto sentita dai nostri clienti.

Una delle peculiarità di PastBook è data dal gifting, ovvero dare la possibilità di regalare i ricordi di infanzia sotto forma di album fotografico su carta ad amici e/o parenti, magari residenti dall’altra parte del mondo.»

Nella creazione di un album, è possibile inserire i commenti di amici e parenti. Qual è il valore e l’appeal rappresentato dai commenti?

«La particolarità di PastBook è proprio questa. Un album prima dell’avvento dei social network conteneva solo foto. Ma oggi le foto non sono solo fine a sé stesse, ma sono arricchite dai commenti e dalle interazione delle persone via social network. Un commento scritto oggi arricchisce la foto, soprattutto quando la si ricorda dopo cinque o dieci anni, diventando così memoria paradigmatica di una specifica epoca. E questa nuova concezione dell’album fotografico noi l’abbiamo chiamata social memory.»

PastBook nasce appoggiandosi agli acceleratori di impresa. Ci parli del ruolo degli acceleratori nella nascita e crescita della vostra StartUp?

«Abbiamo preso parte a un acceleratore di imprese che ha appunto il ruolo di definire, ottimizzare e accelerare i processi delle startup e che ci ha consentito di ottenere una visione più ampia e i suggerimenti per raggiungerla. Abbiamo fatto una submission online in acceleratori negli USA e in Olanda e l’acceleratore olandese RockStart ci ha selezionato su oltre 300 StartUp.

Questa esperienza ha permesso a PastBook di lavorare su tutti gli aspetti di cui un’azienda deve tenere conto per esordire, a partire dal prodotto, alla strategia di marketing, all’aspetto finanziario. Siamo stati circondati da oltre 100 mentor lavorando con orari estremi. Tutto questo ci ha consentito di fare un demo day per presentare PastBook e ottenere quindi un investimento da fondi privati. Ce l’abbiamo fatta e stiamo andando avanti focalizzati sul nostro prodotto.»

Spostiamoci sul versante dei vostri clienti e della vostra community: come gestite questo rapporto?

«La nostra community è estremamente eterogenea e mondiale. Ascoltando i clienti non solo si creano nuovi prodotti, ma si tramutano i contatti in clienti e un cliente soddisfatto genera molti altri clienti. I nostri clienti arrivano dal passa parola sui social network e non da campagne pubblicitarie: tutto questo fa capire il perché per noi l’engagement con gli utenti è fondamentale. Noi siamo nati con Instagram, puntando prima su questo, che si rivolge a utenti più focalizzati sulla foto rispetto al commento. Credevamo che l’utente avesse più la necessità di condividere un fotoalbum. Solo successivamente, dopo pochi mesi, abbiamo aperto a Facebook.

Mi piace sottolineare come sia nata questa scelta: noi abbiamo ascoltato molto la nostra community prima di prendere questa decisione. Abbiamo capito che la richiesta di Facebook era molto presente e per questo motivo lo abbiamo implementato. Per noi ascoltare è fondamentale.»

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