Premiazioni

OneMorePack: serata finale e premiazioni by Grafica Metelliana

A Napoli serata conclusiva della terza edizione del premio ideato da Grafica Metelliana. Il OneMorePack 2016 è stato assegnato ai più innovativi imballi realizzati da professionisti e studenti che si sono distinti per cura dei dettagli, qualità e capacità di progetto.

La serata di premiazioni si è tenuta a Napoli, presso Agorà Morelli, durante la quale il packaging è stato assoluto protagonista. Il 23 giugno si è tenuto infatti l’evento conclusivo di OneMorePack, il premio ideato da Grafica Metelliana e giunto alla sua terza edizione.

Dedicato al design nel settore dell’imballaggio cartotecnico, il concorso si propone di individuare e promuovere i migliori packaging realizzati sul mercato italiano.

Il progetto nasce da una crisi settoriale, racconta Gerardo Di Agostino, amministratore delegato di Grafica Metelliana, «nel 2012 partecipammo alla fiera drupa per capire cosa stesse accadendo nel settore; già allora c’erano segnali della crisi degli stampati commerciali e al nostro rientro pensammo di mettere in atto un progetto per farci conoscere». Fu così che da un’intuizione di Marco Pecoraro, direttore commerciale dell’azienda, nacque il premio OneMorePack, che prese il via nel 2014.

Due le sezioni in gara, professionisti e studenti

I primi si sono sfidati in quattro categorie – Food, Non food, Visual e Label – con lavori realizzati per il mercato nazionale o estero; tra loro la giuria ha individuato anche quattro menzioni speciali. Mentre nella sezione a loro dedicata, oltre quaranta studenti di Istituti superiori e Università con indirizzo design si sono cimentati nella realizzazione di una soluzione pensata per una linea di profumi destinata al mercato italiano; l’obiettivo era la realizzazione di un sistema di packaging cartotecnico e un’etichetta.

L’idea che sottende il premio è di puntare al packaging, divenuto nel corso di questi anni, come lo definisce Di Agostino, «punto di forza del mercato» e grazie al quale la stampa può reinventarsi. In questa terza edizione, in particolare, emerge l’importanza dell’innovazione tanto nei supporti quanto nelle lavorazioni. I progetti dei professionisti sono caratterizzati da «packaging nobilitati, con un’attenzione nella ricerca e selezione delle carte e delle soluzioni cartotecniche» commenta l’ad. Mentre i lavori degli studenti si dimostrano a loro volta «sempre più attenti alle logiche del mercato reale».

L’edizione 2016 di OneMorePack è solo l’ultimo passo di un percorso iniziato tre anni fa, conferma Emily Louise Simonis, presidente della giuria. «I lavori premiati quest’anno mostrano una grandissima attenzione al dettaglio, alla qualità e alla capacità di progetto. È molto interessante notare l’evoluzione avvenuta in questi tre anni, durante i quali si sta cercando di uscire dalla crisi e, soprattutto, di trovare un nuovo modo di lavorare».

Un percorso che deve tenere conto di una precisa strategia, indispensabile per giungere a un risultato capace di interpretare tutte le declinazioni in cui sarà tradotta una marca, come hanno spiegato Elio Carmi e Alessandro Ubertis, dell’omonima agenzia Carmi e Ubertis di Milano, raccontando cosa sia il packaging design e riportando la loro personale esperienza.

Guarda i vincitori!

I premiati

A salire sul gradino più alto dei rispettivi podi sono stati, tra i professionisti, Corrado Del Verme (agenzia Santomiele graphics) con «Scatole ‘Officina del gusto’» per la categoria Food; Maurizio Di Zio e Fabio Di Donato (agenzia Studio 55) per la categoria No food con il progetto «Un sacco di rispetto»; Stefania Saracco (agenzia Junglelink) con «Milo» per la categoria Visual e Debora Manetti (agenzia Studio Kmzero) con «Label confetture e marmellate» per la categoria Label.

Mentre tra gli studenti si è aggiudicata il primo posto Lavinia Bonomi – Università degli studi di Genova, facoltà di architettura – che ha vinto uno stage di tre mesi presso un’agenzia di comunicazione.

Infine i premi delle quattro menzioni speciali sono stati assegnati ad Alice Tacconi per la Miglior innovazione, a Michele Bondani per la Miglior comunicazione, a Umberto Lui per la Miglior funzionalità, e nuovamente a Maurizio Di Zio e Fabio Di Donato per la Miglior sostenibilità.

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