Marketing

#Hashtag e Pmi: ecco come garantirsi un ROI

Creare forme più strette di contatto con le audience di riferimento ed effetti virali fondamentali per le attività di marketing delle PMI.
Un nostro singolo messaggio viene re-twettato o condiviso da dieci utenti, ciascuno dei quali ha 3.000 follower: la visibilità virale sarà quindi su 30.000 follower! Ecco perché sempre più persone utilizzano gli hashtag nella loro comunicazione digitale.

A mio giudizio gli #Hashtag appartengono alla sfera dei comportamenti di identità e – come conseguenza – dei comportamenti decisionali e di acquisto. Un articolo di John Koetsier su VentureBeat sottolinea come il 41,80% delle persone che vede un Hashtag in un messaggio clicca su di esso per approfondire le tematiche di riferimento.
Per capire cosa sono gli Hashtag prendiamo come riferimento la definizione coniata dall’Accademia della Crusca: «Hashtag è una parola (o sequenza continua di parole) preceduta dal simbolo #, usata nell’ambito dei social network per categorizzare e rendere ricercabili contenuti correlati […] È dal luglio 2009 che il social network Twitter ha introdotto ufficialmente gli hashtag come chiavi di ricerca per catalogare e rintracciare commenti attinenti a uno stesso argomento […]».

Gli hashtag permettono quindi di raggruppare conversazioni su un dato argomento: per questo motivo vengono utilizzati per consentire alle persone di ampliare le loro conoscenze individuando le conversazioni pertinenti scritte da altre persone loro simili su un dato tema: Twitter, Instagram, Google+ e anche Facebook sono i Social Network in cui gli hashtag vengono usati maggiormente.
Per fare un esempio, se io sono appassionato di #Collage, posso cercare tramite il social network Instagram l’hashtag #Collage e ritrovare varie immagini create da altri utenti che condividono la mie stessa passione.
In questo modo posso – oltre a scoprire nuove immagini e nuovi usi creativi della tecnica del collage – conoscere, mettermi in contatto e sviluppare relazioni continuative con altre persone che condividono le mie stesse passioni. Ciò determina che alcune persone che condividono contenuti considerati di valore e dalle capacità innate di fare rete vengano identificati come esperti (Tought Leader) e Trend-Setter su argomenti specifici.

Integrare gli Hashtag nei processi di marketing di una PMI

Gli Hashtag hanno un ruolo decisamente importante per i processi di marketing delle PMI in quanto consentono di monitorare ed entrare a far parte di conversazioni sugli usi di un prodotto/servizio. Possono inoltre consentire di creare eventi sui social come iniziative virali, e in questo senso penso principalmente alla creazione di micro concorsi. Consentono inoltre di approfondire la conoscenza (vedi app Demographics Pro) delle community di riferimento.

Impariamo a scriverli correttamente

La regola generale per gli Hashtag è che possiamo scriverli usando qualsiasi carattere a eccezione di spazi e segni di punteggiatura. Possono essere scritti sia in maiuscolo sia in minuscolo: per questo motivo scrivere #DigitalPrinting oppure #digitalprinting produrrà lo stesso risultato, ma non posso scrivere #Digital printing.

Individuare gli hashtag “giusti”

Una volta compresa la funzione degli hashtag individueremo ora un processo in quattro fasi per trovare, utilizzare e monitorare da un punto di vista di marketing gli hashtag più idonei per noi. Per ognuna di queste quattro fasi fornirò una specifica Webapp, (ovvero degli strumenti che si utilizzano tramite browser) in grado (anche, ma non solo) di generare analisi approfondite.

Fase 1: individuare le conversazioni sugli Hashtag di pertinenza aziendale tramite la WebApp Tagfeeda, gratuita, che consente di individuare le conversazioni che avvengono su specifici Hashtag sui social network Facebook, Twitter, Google+, Instagram, YouTube, Vimeo, SoundCloud e Feedzilla.
Il funzionamento di Tagfeeda è estremamente semplice: è sufficiente scrivere un tema all’interno dell’apposita schermata di ricerca e Tagfeeda restituirà i risultati individuati 1: tramite Tagfeeda possiamo comprendere come le persone utilizzano un determinato Hashtag e sviluppare una strategia di offerta di contenuti coerenti.

Fase 2: utilizzarli in modo efficace nelle conversazioni tramite la WebApp RiteTag Ritetag.com, che suggerisce importanti informazioni e consigli mentre scriviamo Post su Facebook oppure Tweet su Twitter.
Attraverso RiteTag veniamo avvisati in tempo reale delle Hashtag più usate mentre siamo in fase di composizione dei contenuti: di ogni specifico Hashtag ci viene comunicata la frequenza oraria, il numero di condivisioni/Retweet, la visibilità potenziale, l’uso dell’Hashtag associato a immagini 2. RiteTag ci rivela inoltre quali sono i Social Media Influencer più attivi sull’Hashtag selezionato e anche gli Hashtag correlati 3.

Fase 3: approfondire la conoscenza dell’audience fino a legare un #ROI economico alle Hashtag tamite le app Topsy & Demographics Pro.
Analizziamo due App – Demographics Pro e Topsy – che ci consentono di approfondire le nostre conoscenze sull’audience di riferimento e di effettuare attività di monitoraggio fino a essere avvisati via email di cambiamenti importanti.
Demographics Pro è un’app molto particolare e decisamente interessante: consente di approfondire la conoscenza strategica della nostra community attraverso dati molto approfonditi sulle demografiche, sui comportamenti e sulle abitudini di acquisto dell’audience: viene per questo definita come «la Nielsen di Twitter». Tramite Demographics Pro possiamo ottenere moltissime informazioni strategiche, come nell’esempio riferito all’Hashtag #DowntonAbbey: ci fornisce report molto approfonditi su reddito, fascia d’età, abitudini di acquisto, profili demografici e psicografici delle audience che utilizzano la specifica Hashtag scelta come oggetto d’analisi 4 e e perfino il reddito di chi usa una specifica #Hashtag 5.
Topsy (che poi è stata chiusa dall’Apple) era uno strumento decisamente efficace per essere sempre avvisati circa le più recenti tendenze e trasformazioni che riguardano la nostra nicchia di riferimento sui social network. Topsy consentiva di scoprire, quantificare e prevedere i trend su una determinata nicchia di mercato, e prendere in modo proattivo decisioni: per ogni analisi forniva anche specifiche informazioni sul sentiment relativo alla #hashtag di riferimento (6 – Sentiment Scare di Topsy).
Consente inoltre di essere avvertiti tramite avvisi via e-mail degli ultimi avvenimenti e/o trasformazioni sulle Hashtag che stiamo monitorando sulla nostra azienda, sui nostri marchi, permettendoci di effettuare analisi e cambiamenti seguendo in modo tempestivo le evoluzioni del mercato.

Fase 4. Creare un cruscotto di presidio delle attività social tramite Hootsuite.
Terminiamo la nostra carrellata con Hootsuite che con oltre 11 milioni di utenti professionali e otre 744 Fortune 1.000 company è la piattaforma mondiale per la gestione delle relazioni sui canali Social.
Tramite Hootsuite creeremo un vero e proprio cruscotto 7 organizzato tramite colonne attraverso le quali avere una visione di insieme di tutto ciò che avviene sulle Hashtag in oggetto. Hootsuite interconnette le app Tagfeeda e Demographics Pro consentendoci di tenere sotto controllo e dare un senso più composito e strategico ai dati ricavati da ogni singola app. Tramite le funzioni di scrittura di Hootsuite possiamo inoltre scrivere su diversi social network, ottimizzando ogni #Hashtag (integrando le funzionalità di Tagfeeda) e incrementare in questo modo l’efficacia delle nostre attività di marketing e comunicazione.








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