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Il laser: nuove opportunità e nuovi mercati per le aziende grafiche

L’evoluzione delle tecnologie digitali è presente in tutti i comparti produttivi, compreso il settore della carta e della stampa che deve competere in qualità e velocità. Innovazioni che il nostro settore deve per forza conoscere, in modo da poter proporre alla clientela delle nuove proposte creative.
Taglio laser su carta bianca e colorata. Si può rilevare l’assenza di bruciatura che determinerebbero in entrambi i casi, un inevitabile cambiare di colore.
Taglio laser su carta bianca e colorata. Si può rilevare l’assenza di bruciatura che determinerebbero in entrambi i casi, un inevitabile cambiare di colore.

Realizzare, personalizzare e nobilitare carte e cartoncini senza doverli per forza stampare. Per fare ciò sono state coinvolte tre aziende, che hanno una visione completa del processo produttivo, per tipologia di prodotti e competenze avendo operato congiuntamente su un progetto di «incisione» con il laser.

Abbiamo incontrato e ascoltando imprenditori e tecnici, abbiamo osservato e confrontato i risultati ottenuti su svariate tipologie di carte, metalli, legni, plastiche ecc. A ogni nostra domanda, e a alcune provocazioni, abbiamo riscontrato che si aprono infinite possibilità di impiego del laser che intendiamo approfondire con esempi specifici in modo da suggerire al lettore altre opportunità creative, e altre potenzialità e magari descrivere qualche pecca, che in questo articolo non è emersa.

Fatta questa doverosa premessa…

Osservando le fotografie di alcuni prodotti, si possono valutare da subito i risultati ottenibili applicando microincisioni e tagli sofisticati, utilizzando delle immagini e delle illustrazioni, impossibili da ottenere con altre tecnologie e in una sola operazione.

Esempi di basso rilievo con testo e immagini, realizzate su cartoncini bianchi e neri di 460 grammi, e su carta colorata di 185 grammi.
Esempi di basso rilievo con testo e immagini, realizzate su cartoncini bianchi e neri di 460 grammi, e su carta colorata di 185 grammi.

Nei settori della grafica e nel packaging il laser si può utilizzare anche su stampati realizzati in digitale, offset, serigrafia, ecc., con opportuni accorgimenti, in quanto il prodotto stampato, verniciato, laminato, ecc. non può dare gli stessi risultati di un foglio di carta o cartoncino non stampato. Per evitare sorprese in produzione, è doveroso prevedere un test allo scopo di valutare il risultato ottenuto.

Aziende tutte italiane: Fedrigoni, SEI Laser, SD Laser

Collaborando tra loro sul progetto «Dark & More», hanno dimostrato durante una serata tecnica presso Ancora Store a Milano, come si possono ottenere inimmaginabili risultati utilizzando un foglio di carta e un cartoncino. Il focus del progetto «Dark & More», ci ha permesso di apprezzare i risultati ottenibili utilizzando la nuova tipologia di carte e cartoncini naturali, Sirio Ultra Black www.italiagrafica.com/zJ3pJ di Fedrigoni, colorati direttamente in fase di produzione in cartiera, abbinando i pigmenti nell’impasto della polpa. Nel caso del cartoncino Ultra Black si sono utilizzati pigmenti neri molto resistenti alla luce, senza l’utilizzo di carbon black, colorante che frequentemente genera nella nobilitazione tramite la stampa a caldo, la formazione di ossidazione o maculatura del foil metallico applicato, visibile specialmente utilizzando i colori oro, argento, rame.

Un altro vantaggio nell’utilizzo del nuovo cartoncino Ultra Black certificato FSC, nelle applicazioni laser, rispetto ad altri cartoncini neri, è che non ingrigisce eccessivamente, mantenendo infatti una elevata densità del nero anche quando viene inciso profondamente.

La gamma di prodotti Sirio Ultra Black si ottiene in due modi; fino a 115 grammi, si produce direttamente il cartoncino stendendo l’impasto sulla macchina di produzione in cartiera (continua), mentre tutte le altre grammature (280, 370, 460, 680 – figura 2), si ottengono per accoppiamento, utilizzando colle naturali a base acqua garantendo la biodegradabile il riciclo.

I prodotti della serie Ultra Black si possono stampare anche in offset, serigrafia, termografia, stampa a caldo, rilievo a secco, utilizzando preferibilmente inchiostri a essiccazione ossidativa essendo il substrato ruvido e macroporoso.

Il laser e l’interfaccia software

L’azienda che il settore della grafica e della stampa conosce meno (almeno per ora) è la SEI Laser, italiana, nella produzione di sistemi laser utilizzabili per innumerevoli applicazioni che esporta in tutto il mondo.

Tramite la collaborazione con i partner coinvolti nel progetto, si sono perfezionati e applicati alcuni accorgimenti tecnici specifici per la carta, allo scopo di ottenere il taglio, mezzo taglio, microperforazione, basso rilievo, marcatura riducendo al minimo la visibilità delle bruciature specialmente utilizzando carte bianche o con colori molto delicati.

Le tecnologie utilizzate per realizzare i prodotti fotografati, sono laser con testa a scansione galvanometrica equipaggiate con sorgenti di tipo CO₂ per la marcatura e il taglio di materiali sensibili alla lunghezza d’onda di 10.600 nm.

Il modello di sistema laser utilizzato è il Flexi 600, con un diametro dello spot variabile da μm 150 per l’area di lavoro di 180×180 mm a μm 500 per i 600×600 mm.

L’interfaccia tra computer e laser avviane tramite il software Icaro che opera su piattaforma Windows™. Icaro permette l’importazione e l’interscambio di file vettoriali generati da software di tipo cad-cam (.dxf), e altri formati di file ben noti al grafico e alla prestampa, di tipologia vettoriale o raster/bitmap, salvati in .eps, .jpeg non compresso, .pdf, .ai. Le risoluzioni delle immagini possono variare da 72 a 600 dpi in base al loro utilizzo. Vengono utilizzati 72 dpi per la microforatura, dai 150 ai 300 dpi per la riproduzione fotografica (immagini bitmap), dai 300 dpi in su per effetti di basso rilievo o asportazione del materiale in superficie. Il tecnico che prepara o adegua il file per l’applicazione laser assocerà i livelli di colore più idonei: Black & White (nero e bianco), 16 livelli RGB o 256 livelli di grigio (figura 5). Viene inoltre attribuito a ogni colore un diverso valore di potenza al fine di ottenere effetti 2D ½ (clip art).

Importato il file, il software lo ottimizza permettendoci anche di applicare funzioni basilari (taglia, copia, ruota, ridimensiona, scala ecc.) e la creazioni di semplici figure geometriche; quadrati, cerchi, ellissi, poligoni.

Accorgimenti tecnici per ottenere i migliori risultati

Osservando alcune immagini realizzate da SD Laser di Treviglio, è evidente che la tecnologia non può essere associata al solo taglio, si possono attuare una serie di operazioni (taglio, mezzo taglio, cordonatura, microforatura, bassorilievo, dentellatura ecc.) disgiunte e congiunte tra loro a secondo delle esigenze creative e tecniche. Per ottenere il miglior risultato il creativo non può improvvisarsi, ma deve informarsi su quali sono gli aspetti tecnici da rispettare per rendere idoneo un file per l’incisione laser.

Deve conoscere e distinguere i vari software (raster e vettoriale) in base alle caratteristiche tecniche del progetto che intende realizzare, permettendogli di ottenere effetti cromatici e tridimensionali utilizzando per esempio un cartoncino bianco, colorato o nero, senza doverlo stampare.

Con questa tecnologia è possibile personalizzare in piccole tirature anche lo stampato semilavorato, per esempio un scatola già incollata, un libro rilegato, un astuccio che contiene il prodotto ecc., applicando testi, immagini, illustrazioni, codici a barre, data matrix, QR code ecc. Significativo osservare le immagini (figura sotto) con i relativi particolari ingranditi allo scopo di sfatare la voce che il laser brucia sempre la carta. Potrebbe anche essere vero se non ci si ricorda di individuare i substrati idonei e non sceglierli solo per il semplice gusto o per capriccio.

Taglio laser su carta bianca e colorata. Si può rilevare l’assenza di bruciatura che determinerebbero in entrambi i casi, un inevitabile cambiare di colore.
Taglio laser su carta colorata. Si può rilevare l’assenza di bruciatura che determinerebbero in entrambi i casi, un inevitabile cambiare di colore.

Alcuni accorgimenti tecnici, si devono applicare alle font che non possono essere trattate come per la stampa, ma devono essere modificate nei caratteri convertiti in tracciato/contorno, applicando dove serve delle tenute (ponticelli, testimoni) figura sotto, evitando che alcune parti si stacchino. Stesse attenzioni in presenza di grafismi che devono avere degli elementi di sostegno per evitare che si «perdano dei pezzi».

I caratteri richiedono degli accorgimenti tecnici (tenute, ponticelli, testimoni), allo scopo di evitare che si stacchino delle parti.
I caratteri richiedono degli accorgimenti tecnici (tenute, ponticelli, testimoni), allo scopo di evitare che si stacchino delle parti.

Le macrofotografie ci permettono di osservare un taglio laser su carta plastificata opaca che non ha creato deformazioni, rigonfiamenti e bruciature sul testo e i grafismi.

Leggi tutto l’articolo e guarda le belle immagini realizzate con il laser! Pag. 36.

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