La Rivista

Il numero di giugno è online!

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Nel numero del mese di giugno…

 

«La crisi non è del tutto passata, e finalmente i dati confermano che lo stallo del nostro settore non sta peggiorando come negli ultimi anni. L’impressione è che il dato si stia stabilizzando definitivamente intorno al -3% del fatturato. Un ribasso quindi accettabile rispetto al -20% o -30% di qualche tempo fa. […]

«Il modello “printing business” è ormai cambiato radicalmente. Di conseguenza non mi stupisce affatto constatare che il digitale abbia superato il venduto offset. Per la prima volta vediamo che i due mondi sono finalmente uno di fianco all’altro, e mai come oggi constatiamo che il cliente che impiegava solo tecnologia offset inizia a installare macchine digitali che supportano in modo eccelso le sue produzioni. Ed è vero anche il contrario, cioè che le aziende nate per la produzione di stampa digitale hanno installato con grandissimi risultati anche le tecnologie offset. È la bellezza di questo mondo che affascina tutti noi».

Roberto Levi Acobas, presidente di Argi, inquadra in un’intervista esclusiva a Italia Grafica la situazione del mercato.

Nello speciale offset abbiamo anche raccolto le opinioni dei quattro big del mercato.

Il preflight nell’era del digitale. Le prassi per controllare i file per la stampa, il Web e i tablet.

La fase di controllo dei file ha acquisito maggiore importanza come strumento vitale per un output pronto all’uso e in linea con le richieste qualitative e tecniche da quando le aziende vogliono dei file per la stampa e al contempo la pubblicazione digitale: ecco i consigli di Ester Crisanti.

Focus nobilitazione. Sempre più tecnologico e digitale, il mondo della nobilitazione offre oggi interessanti spunti per quegli stampati che non richiedono alte tirature e che inseguono al contempo una maggiore caratterizzazione in un mercato ormai massificato.

Eseguire una prova di verniciatura prima di procedere nella lavorazione definitiva è vitale per evitare spiacevoli sorprese, come per esempio ritrovarci con un risultato con caratteristiche cromaticamente indesiderate. Ciò richiede una conoscenza oggettiva (misurabile) e prevedibile, del colore, che coinvolge stampa e prestampa allo scopo di raggiungere un unico obiettivo qualitativo condiviso.

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