Indagini e statistiche

In Italia l’81,6% delle attività di R&S sono finanziate direttamente e interamente dalle imprese

dI4u7NWSHxsxD/y1z8iR/Ezi1oXzSkjg7wtM4YVpLwcq/FTLcgdRd+0XBB2AY8rWKGEMZop/tnTZulxeFqcqtrWqyQb5oHVya2VGgcxDRGR51lOiL1fJt9/NbkgSULtUIX3Ik3O9LCNgJkAgsG79s4XauqLLQY/+YO+vTmX6GSNYAs2CcgrMcPRBuDtjSLdLC1H3hlATcXeJGuqfLRXXkJsd7H43HY88/KuD9qZ/DtfRow9io1zpJlJZCATJkp+dzc7BVhwhxQY=

La digitalizzazione è il fattore cardine per la trasformazione competitiva digitale dell’intero Paese. In Italia il processo è avviato e l’attenzione delle Istituzioni è cresciuta in questi ultimi anni. Tuttavia, siamo ancora indietro rispetto a molti altri Paesi europei, e questo si riflette, in rapporto causa-effetto, sulla capacità di attrarre investimenti per far decollare la ripresa. È quanto ha illustrato, Stefano Pileri, intervenuto in occasione dell’Italian Investment Showcase, a Milano.

I dati diffusi nel 2017 in relazione al Digital Transformation Enablers’ Index, l’indice che indica la predisposizione del Paese a recepire la trasformazione, collocano l’Italia al 16° posto.

«È necessario investire in capitale umano, infrastrutture, sviluppo del digitale e, infine, migliorare ancora i processi della Pubblica Amministrazione, se vogliamo aumentare la capacità del nostro Paese di attrarre investimenti e, con essi, velocizzare la trasformazione». È quanto dichiara Stefano Pileri, Presidente di Anitec (Confindustria), intervenuto alla prima edizione dell’Italian Investment Showcase, a Milano a Palazzo Lombardia. «Secondo l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) – aggiunge Pileri – l’Italia si colloca infatti solo al 25° posto della classifica Europea del livello di digitalizzazione: l’indicazione di Anitec è continuare a incoraggiare le nostre imprese a investire sul digitale, sui nuovi modelli di business e nella ricerca affinché garantisca “innovazione che è vita per le imprese stesse”».

Come illustrato dal Presidente di Anitec nel suo intervento, la realizzazione dei progetti in essere quali il piano ultra broadband, Industria 4.0, la PA Digitale, le tempestiva transizioni al 5G e al nuovo Digitale Terrestre (DVB-T2) e lo sviluppo delle applicazioni Smart City, Building e Home, quale primo tassello della smart community sono tra gli elementi chiave per abilitare una crescita più sostenuta del nostro Paese anche grazie agli investimenti della comunità internazionale.

Realizzare dunque investimenti in innovazione «a tutto tondo», partendo dall’assunto che l’innovazione è un concetto trasversale e che oggi è sempre più permeata dal «fattore digitale» presente infatti in tutti i settori dell’economia e della vita sociale, è dunque la ricetta.

L’innovazione anche è «culturale»: e su questo punto il nostro Paese, e l’Europa possono e devono giocare un ruolo da leader se intendono mantenere la propria competitività. L’Italia, in particolare, può «avverare» il processo di internazionalizzazione delle proprie PMI valorizzando, attraverso il digitale, le competenze specifiche ed hi-level di cui dispone e che le sono già riconosciute all’estero.

In questo scenario, il tema della collaborazione con il Sistema universitario e della Ricerca, Sviluppo e Innovazione è da sempre centrale nelle attività di Anitec e delle aziende associate quali principali interpreti e fornitori delle tecnologie, apparati, soluzioni e servizi innovativi ed evoluti gioca un ruolo fondamentale.

Anitec è l’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo – aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale – è l’organismo di categoria che riunisce le imprese operanti in Italia in attività industriali e servizi connessi alle tecnologie delle Telecomunicazioni, dell’Informatica, dell’Elettronica di Consumo e degli Apparati per Impianti d’Antenna. Anitec è il partner italiano di DigitalEurope, l’associazione europea dell’ICT. Anitec è partner della Digital Skills and Jobs Coalition.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here