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Italia Grafica: nel numero del mese di novembre…

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Qualche anticipazione dello speciale small format digitale…

La stampa digitale ha rappresentato nel 2014 l’investimento maggiore nel mercato italiano della grafica. Per la prima volta il venduto è risultato superiore a quello della stampa tradizionale (39,8% contro 38,1%), a conferma di un cambiamento di scenario anche nel nostro mercato. Questi dati, presentati da Argi ad aprile sono tutt’oggi attuali: ne abbiamo parlato con Enrico Barboglio.

Anche la ricerca InfoTrends pubblicata ai primi di giugno durante la conferenza Dscoop Open di Dublino relativa alle tendenze in atto sul grande mercato europeo conferma che il digitale prende sempre più piede. Le basse tirature, la personalizzazione, il versioning e, soprattutto, la rapidità nell’esecuzione e nella fornitura delle commesse favoriscono alcuni business rispetto ad altri. Tra questi trend ci sono alcuni interessanti incroci con settori del tutto esterni alla print industry, come per esempio quello dell’elettronica o della fotografia, che sono destinati a diventare nel tempo sempre più integrati e famigliari per clienti e consumatori.

«L’errore che spesso viene fatto è di non valutare le differenze e i vantaggi competitivi che una tecnologia può offrire rispetto a un’altra, ciò è dovuto anche al fatto che, a fronte delle molteplici proposte delle case produttrici, spesso non corrispondono le idee chiare dello stampatore» questo il parare di Alessandro Mambretti, che ci ha parlato di tecnologie… e non solo.

Un mercato certamente importante per il digitale è la nicchia del lusso: per la prima volta Nava ha aperto le porte del suo sito produttivo alle porte di Milano. Il segreto? Finiture di pregio e cura del dettaglio e del cliente.

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