Legatoria

La Cooperativa Lavoratori Zanardi cresce e guarda all’estero

Oggi i 32 soci della Cooperativa Lavoratori Zanardi lavorano a pieno regime e raggiungono buoni risultati sia sul mercato domestico sia su quello europeo.

La storia della Cooperativa Lavoratori Zanardi è ormai nota, e rappresenta certamente un orgoglio italiano, una vicenda imprenditoriale da cui certamente trarre esempio. Nata come tentativo di dare continuità allo storico Gruppo Editoriale Zanardi, protagonista nel settore delle rilegature entrato in grave crisi nel 2013, questa realtà padovana ha saputo recuperare i clienti storici del precedente Gruppo Editoriale e ri-assumere il maggior numero possibile di ex-dipendenti e colleghi.

Nel primo anno di attività, il 2015, la Cooperativa Lavoratori Zanardi ha raggiunto un fatturato pari a 2,5 milioni, in sostanziale equilibrio gestionale anche grazie agli ordini provenienti da grandi gruppi editoriali francesi del calibro di Gallimard, Hachette e Sejer Editis, a riprova della qualità delle lavorazioni. «Quest’anno, rispetto all’anno scorso, abbiamo iniziato l’ammortamento dei beni che abbiamo acquistato: in precedenza le attrezzature di produzione erano in affitto, mentre oggi con un investimento di un milione e 300mila euro sono di proprietà della cooperativa» spiega Mario Grillo, presidente della Cooperativa .

La Francia, primo mercato estero

«La crescita nel 2016» prosegue Grillo «è stata realizzata in Italia, ma anche sul mercato estero che pesa circa il 30% dell’intero fatturato. Ci piacerebbe però aumentare questa quota. Per estero intendiamo principalmente il mercato francese, storica piazza di riferimento in cui la vecchia Zanardi fatturava 4 milioni di euro all’anno. Certo, noi oggi non aspiriamo a realizzare un simile risultato, ma vorremmo arrivare almeno a 2 milioni. Attualmente siamo a quota 900mila, ma per l’anno in corso potremmo fare un ulteriore passo verso questo obiettivo. Siamo però ancora un po’ fragili come organizzazione commerciale: solo da poco abbiamo inserito nella nostra organizzazione una persona di madrelingua francese, in grado di mantenere e incentivare i contatti con i clienti dell’area francese. Tra questi segnalo con soddisfazione un nuovo ingresso, un grande stampatore francese che si è rivolto a noi per un servizio di rilegatura di qualità, per il quale abbiamo cominciato a lavorare a fine anno, con buone prospettive di collaborazione per il futuro. Anche in Italia ci stiamo affermando per la qualità delle nostre rilegature, anche molto particolari e siamo fornitori dei principali stampatori.

Lavoro e qualche cambiamento (forse)

«Per il 2017» continua Grillo «ci siamo posti un budget di 3,8 milioni con una crescita soprattutto all’estero: il primo mese è stato in linea con le aspettative e ci attendiamo un andamento analogo anche nei mesi a venire. Per quanto riguarda la vecchia società, la liquidazione sta procedendo su un binario separato: lo scorso anno si sono tenute le aste per la vendita dei macchinari cui anche noi abbiamo partecipato, mentre al momento si sta svuotando tutta l’area produttiva. Conclusa questa fase la nostra cooperativa potrebbe riorganizzare il proprio flusso di lavoro valutando concretamente un possibile cambio di sede. Ci stiamo guardando intorno, perché lo stabilimento di corso Venezuela è sicuramente ben posizionato rispetto alle vie di comunicazione principali ed è comodo da raggiungere per i soci che vi lavorano quotidianamente, tuttavia risulta troppo grande per le nostre esigenze se si pensa che si sviluppa addirittura su due piani. Per aumentare l’efficienza del flusso produttivo sarebbe ideale uno stabilimento più piccolo e compatto, su un unico piano. Del resto, per garantire competitività, è necessario raggiungere un livello di efficienza in grado di ottimizzare i tempi di produzione, organizzando le varie fasi in modo tale da eliminare inutili perdite di tempo. E per sopravvivere è necessario raggiungere un livello di efficienza in grado di comprimere i tempi di produzione. È solo così che riusciamo a tenere testa ai nostri competitor, per lo più distribuiti nella Regione, attivi in una nicchia, quella dei volumi di pregio dedicati alla fotografia e all’arte, che mantiene nonostante la crisi un certa vitalità».

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