Le opportunità di oggi, la filiera di domani: intervista a Lironi sul dopo bonus cultura

Secondo i dati del dossier di metà gennaio della Presidenza del Consiglio, dei 290 milioni di euro stanziati per il bonus cultura, sono stati spesi 6 milioni di euro in negozi e 12,5 milioni online, inoltre l’adesione all’iniziativa ha riguardato il 40% circa degli oltre 527mila neodiciottenni del 2016 che, come tali, hanno il diritto di richiedere la card cultura introdotta dalla Legge di stabilità. Anche ipotizzando un aumento degli acquisti e addirittura un’adesione completa, è facile comprendere che non tutto il denaro messo a disposizione sarà utilizzato. Cosa ne sarà, quindi, della cifra rimanente? Assografici, insieme al resto della Federazione, ha pensato a una proposta che sta presentando alle forze politiche. «Nel cosiddetto decreto Milleproreghe, recentemente convertito in legge – che dispone la proroga al 30 giugno del termine per la registrazione dei giovani che vogliano richiedere la card – abbiamo fatto prendere al Governo formale impegno a utilizzare le eventuali risorse stanziate e non usate per il bonus cultura per altri provvedimenti a sostegno del settore. Proponiamo, in particolare, di allargare la fascia dei destinatari dell’intervento, rendendo detraibili dal modello 730 le spese sostenute per la lettura e la cultura. Dai nostri calcoli, l’impatto complessivo del provvedimento potrebbe essere intorno ai 200 milioni di euro, senza tenere conto di eventuali gettiti contributivi incrementali legati all’aumento dei consumi». Si tratterebbe, spiega Lironi, di realizzare un intervento più strutturato e pensato sul lungo periodo, che riguarderebbe non più solo i giovani, ma tutti gli «utenti del libro» che potrebbero poi farsi, a loro volta, veicolo di comunicazione e orientamento alla lettura.

Il dialogo con la politica

Intanto il bonus ha permesso al settore di incassare già un primo importante risultato, dando la possibilità di aprire un dialogo con il Governo e le forze politiche. «Stiamo portando avanti incontri bilaterali con il PD, il Movimento 5 Stelle e il Centro destra proprio per sottolineare l’importanza del ruolo che il libro e la comunicazione cartacea possono avere nel fare cultura in Italia, toccando anche aspetti inerenti a riciclo e recupero di materiali e risorse. Sinora c’è stato dimostrato interesse da parte delle parti incontrate che, ovviamente con approcci diversi, sentono fortemente il tema della cultura e della scuola». Sicuramente, sottolinea Lironi, non ci si dovrà fermare a un sostegno del settore, bensì trovare interventi strutturati a lungo termine che potranno emergere proprio dal dialogo e dal confronto. «Bisogna ricreare la struttura culturale venuta a mancare negli anni, anche a causa all’avvento di altri tipi di media – televisione e social network – che hanno contribuito a ridurre il bagaglio culturale del paese e riteniamo che il libro e la comunicazione cartacea siano leve importanti per recuperare tutto ciò, con il sostegno delle nostre aziende che devono sicuramente evolvere, insieme alla proposta di un nuovo modo di leggere o approcciare il libro». A questo scopo Assografici si è dato una strategia anche operativa che sarà definita nei prossimi mesi.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here