Software

Modificare un Pdf non è più un tabù

La versione 12 della suite Enfocus per la stampa e per le pubblicazioni multicanale.
Le prove colore effettuate.

In ambito prestampa per controllare e modificare i file Pdf lo strumento da sempre più utilizzato è il Pitstop Professional; la nuova release aggiunge importati funzioni nella direzione dell’editing immagini, della gestione dei font e della normalizzazione dei file in ottica mobile.

Le prove colore effettuate.

Per gli stampatori che ricevono i file in formato Pdf intervenire su di essi per risolvere i problemi tecnici o correggere alcuni errori è un’attività poco amata. Molti i rischi connessi a un intervento che potrebbe risolvere un problema e, allo stesso tempo, crearne un altro. È evidente, d’altro canto, che i clienti e più in generale il mercato si aspetti questo servizio da chi ha in carico la realizzazione del lavoro grafico.

Proprio sull’onda di questa realtà, anche Adobe ha inserito già da tempo alcune funzioni di modifica all’interno di Acrobat mentre è frequente trovare nei reparti di prestampa «pratiche di editing del Pdf» mediante l’uso di Adobe Illustrator. Nei casi più complessi, per interventi tecnici su più pagine, è frequente il ricorso a un processo più articolato che vede l’import del file Pdf all’interno di InDesign, la sua modifica con vari interventi spesso «poco ortodossi» e, al termine, la ri-generazione del file PDF.

Il nuovo comando per la gestione delle sfumature vettoriali permette di intervenire sulla struttura e sul colore del pattern di riempimento. Nella figura il cielo dell’illustrazione presenta una sfumatura che è stata variata inserendo dei nuovi punti di interruzione per cambiare il colore intermedio (rosso e giallo).

Se questa è la realtà è inutile continuare ad arroccarsi su posizioni conservative e rifiutare di intervenire sul Pdf; il rischio di perdere clienti a favore di aziende più aperte alle richieste del mercato è reale. Certo bisogna tenere presente i rischi connessi a una pratica che preveda la modifica di un file acquisito, e soprattutto quotato in offerta come definitivo. È verosimile che inserendo dei punti di controllo nelle varie fasi del flusso produttivo, diventi possibile adottare come prassi anche l’editing del Pdf. Ed è in questo senso che va analizzata la nuova versione della suite Enfocus dedicata alla gestione dei file Pdf e, più in generale, all’automazione in prestampa.

Specifiche PitStop Professional 12

Piattaforme su cui opera il software:

  • Microsoft Windows® XP SP2 Professional o Home Edition

  • Microsoft Windows® 7, Home Premium, Business o Ultimate Edition (32-bit e 64-bit, ma funzionante in modalità 32-bit)

  • Microsoft Windows® 8 (32-bit e 64-bit ma funzionante in modalità 32-bit)

  • Mac OS X 10.6, 10.7, 10.8

Allo stato attuale il nuovo sistema operativo Mac OSX 10.9 (Maverick) non è compatibile con Pitstop 12; è verosimile che a breve sarà resa disponibile una nuova versione.

Configurazione del computer

  • Ram: minimo 512 MB; raccomandato 2GB

  • Risoluzione 1024 x 768; raccomandata 1.280×1.024

Versione di Acrobat – compatibilità

  • Adobe Acrobat 8.x Standard o Professional

  • Adobe Acrobat 9.x Standard o Pro

  • Adobe Acrobat X Standard o Pro

  • Adobe Acrobat XI Standard o Pro (inclusa quella installata con la Acrobat Creative Cloud XI)

La famiglia di prodotti Enfocus comprende:

  • Switch: automatizza e ottimizza la funzionalità del flusso di lavoro

  • PitStop Pro: plug-in per Acrobat per applicare profili e correzioni su file PDF prima della stampa

  • PitStop Server: controllo file PDF tramite Hot-Folder

  • Connect ALL: strumento per migliorare la collaborazione tra i grafici e le aziende di stampa

  • Connect YOU: strumento lato «creatore del Pdf» che consente di creare, verificare e consegnare PDF di alta qualità in modo semplice se senza errori

  • Connect SEND: per semplificare l’upload dei file in modo veloce e corretto. PDF Workflow Suite: bundle composto da PitStop Pro e PitStop Server

  • Certified PDF.net: semplifica la comunicazione tra committente e stampatore

Dentro a Pitstop Professional

Da sempre una delle caratteristiche che hanno distinto Pitstop dai concorrenti è la presenza delle azioni. Sono dei piccoli programmi che l’utente può costruire a partire da delle istruzione base. L’editor delle azioni è abbastanza semplice ma, per venire incontro alle esigenze più comuni, l’Enfocus ne ha inserite parecchie predefinite organizzate in categorie. Con l’ultima versione sono disponibili azioni orientate non solo al mondo prestampa ma anche a quello dei tablet. In particolare questa categoria di azioni consente velocemente di adattare un impaginato pensato per la stampa alla consultazione su dispositivo mobile. Rimozione di tutti i segni esterni alla trim box, eliminazione dell’abbondanza, conversione alla modalità colore Rgb, conversione delle trasparenza, downsampling alla risoluzione adeguata, split delle pagine affiancate sono alcune delle azioni che possono essere applicate al file singolarmente oppure in un’unica operazione, utilizzando la modalità di verifica preliminare che consente di raggruppare più azioni in un solo profilo di controllo.

È anche possibile attivare la modalità «recording azione» per registrare le modifiche che si vogliono eseguire sui file creando così in automatico delle azioni; queste una volte create possono essere condivise in un reparto di prestampa tra tutti gli operatori creando così uno standard di lavorazione.

Editing spinto

Quello che ci ha più colpito della nuova versione sono i comandi per intervenire sulle immagini, sulle sfumature, sull’allineamento degli oggetti e sull’incorporazione dei font quando mancanti.

È da tempo che la modifica delle immagini e dei vettori presenti in un PDF può essere eseguita agganciando un editor, specificato nelle preferenze di Acrobat, alla voce Preferenze>Modifica Contenuto; ora con PitStop Professional 12 si può fare tutto dall’interno del file Pdf. Questa modalità operativa presenta alcuni vantaggi produttivi e svincola l’operatore da avere a disposizione sulla propria macchina anche Photoshop e Illutsrator. I comandi sono completi, potenti e semplici; ricalcano le modalità operative di Phostoshop e consentono di intervenire sulla maschera di contrasto, sulla regolazione della luminosità/contrasto e sui singoli canali. Per quanto riguarda gli elementi vettoriali c’è la possibilità di intervenire sulla struttura e sul colore del pattern di riempimento. Le funzioni di allineamento oggetti, sia raster che vettoriali, sono molteplici e possono risultare utili in molte occasioni.

Interessante l’azione (Isolate Images, Text, Graphics and Shadings) che permette di trasformare il Pdf su cui si sta lavorando in un Pdf a livelli dove ognuno di essi contiene oggetti omogenei per tipologia; questa funzione era già disponibile da tempo in plug-in concorrenti ed è molto comoda. In pratica con un comando è possibile distribuire i vari elementi che compongono il file su livelli distinti consentendo così una più semplice successiva modifica degli stessi.

Gestione dell’incorporazione dei font

La mancata incorporazione dei font nel Pdf non solo è uno degli errori più frequenti ma anche dei più insidiosi. È difficile credere che questo problema avvenga ancora, considerando anche la maturità raggiunta dai software utilizzati per la creazione del Pdf, ma la realtà dei fatti dimostra invece che gli errori sono ancora frequenti. Poiché i font sono assimilabili a dei software dal punto di vista delle licenze d’uso è necessario avere acquistato la licenza per poter farne uso; quando un file Pdf è fornito senza font incorporati l’azienda incaricata di riprodurre il file si trova davanti due strade: segnalare il problema e rifiutare il file, reperire il font mancante e poi procedere al suo inserimento nel file stesso. Enfocus ha voluto regolamentare la seconda strada adottando un meccanismo che risolve anche il problema delle copie illecite dei font. L’accordo con Monotype, uno dei maggiori fornitori al mondo di font, abilita gli utenti di PitStop all’accesso alla piattaforma Monotype Baseline, un servizio basato su cloud integrato nel software della Enfocus.

Grazie all’accordo con Monotype se, durante la fase di preflight, vengono rilevati dei font mancanti, Pitstop darà accesso al font a un costo molto contenuto e legato al documento cioè indipendente dal numero di pagine e dal numero di ricorrenze del font nel file. La piattaforma Monotype Baseline è accessibile a tutti gli utenti Pitstop (Professional e Server) previa impostazione di un account sul sito.

Pitstop Server

Il programma per l’automazione delle funzioni di editing e controllo dei file Pdf presenta due nuove funzioni degne di nota: la gestione della conversione della trasparenza e il rilevamento e reporting della copertura inchiostro per tutto il file esaminato. Mentre la seconda funzione ha forse trovato risposte in altri software, per esempio quelli per la gestione della riseparazione del file (repourposing) allo scopo di risparmiare inchiostro di tricromia a favore di un maggior utilizzo del nero, la prima è utile a tutti quegli ambienti produttivi dove non fosse ancora presente un flusso di lavoro di prestampa basato su un RIP inadatto ad appiattire correttamente gli effetti di trasparenza. La versione 12 di Pitstop Server ha un’interfaccia rinnovata con molti più parametri utili a impostare la conversione. Rispetto al motore di conversione interno ad Acrobat, quello di Enfocus, presente solo nella versione Server, ha una funzione aggiuntiva in grado di rimuovere l’effetto «collaterale» della fase di appiattimento che attribuisce un profilo colore agli oggetti derivanti proprio dalla conversione.

Le modalità di conversione della trasparenza sono diverse tra Pitstop Professional e Pitstop Server. Con il plug-in (Pitstop Professional) la trasparenza può essere convertita richiamando la funzione di Acrobat (sopra e sotto).

Nel caso di PitStop Server è possibile impostare le modalità di conversione e specificare anche un parametro non presente in Acrobat (rimozione dei profili ICC).

Conclusioni

La nuova suite di prodotti Enfocus ci sembra molto buona e utile in tutti i contesti produttivi che necessitano di lavorare con i file Pdf sia per la stampa che per una pubblicazione multicanale. I software hanno mantenuto la caratteristica di essere semplici all’uso e tutte le nuove funzioni hanno una doppia natura: possono essere eseguite in manuale o in modo automatico. Le politiche di aggiornamento sono ben strutturate e riteniamo sia utile passare alla nuova versione per tutti gli ambienti produttivi dove la fornitura di file Pdf da parte dei clienti supera il 50% dei file totali.

Organizzazione dei test

Per verificare in produzione le nuove funzioni di ritocco immagine e gestione delle sfumature, sono stati costruiti quattro file di test con Adobe InDesign CC e poi esportati in PDF mediante le PDFLibrary (esportazione diretta) in versione 1.4. Per applicare le modifiche ai file PDF è stati usato PitStop Professional con Acrobat XI (versione Creative Cloud). I file PDF di test 1 e 2, inerenti i nuovi comandi di gestione immagini e sfumature, sono stati elaborati con il sistema Prinergy 5.2.2 con RIP Adobe PDF Print Engine 2.5. Sono state effettuate le prove colore di riscontro su Epson Stylus Pro 7900 SpectroProofer (figura X) e i risultati sono corretti. Si ringrazia la Serio SPA per la preziosa collaborazione.

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