Lusso&Digitale

Nava Press: stampati in digitale di alta qualità

Gabriella Moretti, marketing e business development di Rotolito Lombarda.

Le logiche di sinergia digitale-offset utilizzate da un protagonista del settore luxury.
Le pretirature digitali stanno rivestendo un ruolo sempre più importante nella stampa per i settori della moda e dei prodotti di alta gamma. Ecco come l’azienda milanese riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche di flessibilità delle sue macchine da stampa.

Non sono tante le aziende di stampa italiane che possono vantare un portfolio di clienti «big» pari a quello di Nava Press. Stiamo parlando di marchi di alta qualità, i cosiddetti luxury brand, che cercano nell’azienda milanese l’affidabilità e la professionalità così difficile da trovare altrove.
Nava Press ha una lunga storia. La società è nata dalla scissione di Nava Milano, azienda di stampa alla quale fanno da sempre riferimento i brand mondiali del lusso e della moda, fondata nel 1922 dalla famiglia Nava. Dall’estate del 2014, dopo l’acquisizione da parte di Rotolito Lombarda, Nava Press continua ad allargare il suo prezioso giro d’affari nei mercati europei e in quelli nordamericani, grazie anche a una presenza internazionale in luoghi importantissimi per il business della moda quali Parigi, Londra e New York.
Ed è proprio nel pregiato bacino di clienti che operano nell’haute couture, nella gioielleria e nell’orologeria che l’azienda ha la sua maggiore fonte di guadagno. «Più della metà del nostro fatturato proviene dall’export», dice Gabriella Moretti, marketing e business development di Rotolito Lombarda, «e i nostri clienti gravitano tutti intorno al mondo del lusso e alla diffusione di pubblicazioni per l’alta moda, con cataloghi, riviste specializzate e brochure che necessitano di una cura del dettaglio e di una specializzazione nella stampa di qualità piuttosto difficili da reperire sul mercato». 

Gabriella Moretti, marketing e business development di Rotolito Lombarda.
Gabriella Moretti, marketing e business development di Rotolito Lombarda.

Cura e ascolto del cliente

Nava Press ha fama di seguire il cliente in maniera personalizzata, instaurando una relazione virtuosa che si arricchisce giorno per giorno, con contatti quasi giornalieri. «Tutti i nostri venditori parlano la lingua del cliente, sia in Francia che in Germania, e il gruppo di commerciali è ben nutrito, dal momento che l’universo delle aziende del lusso è concentrato soprattutto nell’area francese e svizzera, senza contare naturalmente i numerosi brand italiani dell’alta moda».
«I nostri commerciali francesi», aggiunge Christian Brambilla, responsabile vendite di Nava Press, «seguono anche la parte editoriale, con clienti importanti quali il magazine La Parisienne e altre riviste del settore del lusso.
Ma anche cataloghi, volantini della Gdo e tutta l’editoria generica, soprattutto i libri d’arte e i fashion magazine. A New York ci sono invece due persone, e anche sul versante statunitense le richieste sono sostanziose». 

Christian Brambilla, responsabile vendite di Nava Press.
Christian Brambilla, responsabile vendite di Nava Press.

La prima cosa che risulta evidente nel visitare lo stabilimento milanese di Nava Press è la grande varietà di cataloghi e opuscoli realizzati per il mondo della moda. Le finiture di pregio e la cura dei dettagli sono davvero molto particolari: spesso i cataloghi presentano singole pagine interne realizzate con tecniche di stampa in esa o eptacromia, con vernici o fustellature esclusive. Ma anche l’utilizzo dei substrati è spesso diversificato all’interno di uno stesso progetto editoriale, costringendo i tecnici di Nava Press a prove sperimentali anche molto complicate prima di dare il via al processo di stampa. «La maggior parte dei clienti ha l’accompagnamento di uno o più studi grafici che indicano quali materiali desiderano utilizzare», spiega Gabriella Moretti, «dopodiché il nostro ufficio tecnico si interfaccia con questi studi per suggerire quale processo o substrato è più consigliabile per quel tipo di lavorazione. In sostanza si fanno molte prove sulle lavorazioni speciali, si vagliano più opportunità e le si presentano al cliente».

Il lusso e la professionalità

Lavorare per le aziende del lusso e dell’alta moda significa dialogare molto spesso con uffici tecnici già molto preparati sull’utilizzo dei materiali. Il lavoro diventa dunque anche più motivante perché l’interlocutore comprende le difficoltà che occorre superare e sa apprezzare i consigli intelligenti. «Conoscono la materia», sottolinea Gabriella Moretti, «ed è quindi più facile capirsi. Si tratta di una specie di sfida, perché i creativi arrivano sempre con idee davvero innovative, che mettono alla prova tutti i nostri tecnici. Ma a onor del vero le cose impossibili non le propongono mai, a dimostrazione di una buona preparazione generale degli operatori di questo settore».
«Gioielli e orologi devono offrire, una volta stampati, la massima verosimiglianza, e i clienti in questo sono molto attenti», dice Christian Brambilla. «È per questo che le prove di stampa sono molto accurate e a volte dispendiose. A volte si arriva a produrre anche soltanto 20 copie per i grandi clienti, che quasi sicuramente si trasformano poi in tirature adatte all’offset o in produzioni miste, progetti che contengono sia pagine offset che digitali, con interventi speciali di cartotecnica o fustellature al laser».

Il reparto produttivo di Nava Press è composto da sei macchine Heidelberg Speedmaster (due 70×100 a 8 colori più spalmatore, tre 70×100 a 6 colori più Uv e spalmatore, una 35×50 a 5 colori), cui si aggiunge la «famosa» rotooffset Goss M600 a 16 pagine, nota per il gruppo di stampa aggiuntivo, il settimo, che la rende unica nel panorama mondiale delle installazioni Goss.
Il reparto produttivo di Nava Press è composto da sei macchine Heidelberg Speedmaster (due 70×100 a 8 colori più spalmatore, tre 70×100 a 6 colori più Uv e spalmatore, una 35×50 a 5 colori), cui si aggiunge la «famosa» rotooffset Goss M600 a 16 pagine, nota per il gruppo di stampa aggiuntivo, il settimo, che la rende unica nel panorama mondiale delle installazioni Goss.

Anche la scelta dei substrati non è mai banale, e si articola attraverso un percorso che può diventare complesso, spesso guidato dalle buone indicazioni dei produttori di carte, molto più diligenti di un tempo nello specificare le caratteristiche di ruvidità, porosità e di assorbimento dei propri supporti.
«Il problema della scelta dei substrati non c’è quasi più», sottolinea Gabriella Moretti, «perché c’è già da parte del produttore un’indicazione precisa rispetto all’esatto utilizzo del supporto. E anche il problema del pretrattamento è generalmente superato perché le carte arrivano già certificate dai produttori stessi per determinate combinazioni di inchiostri e tecnologie di stampa, siano esse digitali o offset. In ogni caso noi facciamo sempre le nostre prove di stampa sulle carte che non abbiamo mai utilizzato prima».

Fondamentale nella realizzazione delle pretirature, la macchina da stampa HP Indigo 7800 Digital Press installata in Nava Press consente all’azienda di proporre lavori paragonabili a quelli realizzati in offset, grazie alla possibilità di lavorare il formato A3+ in quadricromia, esa ed eptacromia, aggiungendo anche l’utilizzo dell’inchiostro bianco.
Fondamentale nella realizzazione delle pretirature, la macchina da stampa HP Indigo 7800 Digital Press installata in Nava Press consente all’azienda di proporre lavori paragonabili a quelli realizzati in offset, grazie alla possibilità di lavorare il formato A3+ in quadricromia, esa ed eptacromia, aggiungendo anche l’utilizzo dell’inchiostro bianco.

I vantaggi della stampa digitale

Guardando le brochure e i cataloghi prodotti in Nava Press non si può non notare il grande lavoro di assemblaggio che ha permesso di raccogliere in uno stesso prodotto tecnologie di stampa differenti, interventi di cartotecnica anche molto complessi e una cura maniacale della qualità. «L’assemblaggio generalmente viene gestito al nostro interno e necessita di una cura e spesso di un lavoro manuale molto particolare. Inoltre la maggior parte dei lavori di legatoria viene dirottato all’interno del gruppo Rotolito Lombarda, che ha due legatorie importanti, una nello stabilimento di Pioltello e una a Capriate. Si è quindi creato un processo virtuoso di gestione interna delle commesse e anche delle risorse economiche», continua Christian Brambilla. «A volte capita di appoggiarci a fornitori esterni, ma questo accade sempre meno spesso». 

Il catalogo per i gioielli Pasquale Bruni, prima della definizione del progetto finale stampato in offset, è stato stampato in soli 20 esemplari su HP Indigo 10000 Digital Press.
Il catalogo per i gioielli Pasquale Bruni, prima della definizione del progetto finale stampato in offset, è stato stampato in soli 20 esemplari su HP Indigo 10000 Digital Press.

«I nostri lavori vengono generalmente realizzati in offset, spesso a sette colori + verniciatura, mentre il digitale ci serve per tirature più basse», spiega Gabriella Moretti. «Quando infatti occorre presentare il prodotto preliminarmente al cliente, quindi prima di procedere alla tiratura, si utilizza la stampa digitale di alta qualità, ottenuta grazie alla nostra macchina Hp 7800 Indigo Press, la quale fornisce un output di stampa paragonabile all’offset e, in certi, casi, addirittura superiore per gamma tonale. Ma la macchina digitale viene utilizzata anche quando il cliente deve fare una presentazione in una fiera o per un evento, e quindi necessita di una tiratura limitata. Ed è davvero difficile riconoscere, per lo stesso prodotto editoriale, ciò che è stato stampato in offset da ciò che è in digitale». 

Il catalogo ValentinA, della maison Valentino, è stato stampato in pentacromia con copertina in cartonato ed è contenuto in una scatola marmotta rivestita internamente ed esternamente in carta. Il fiore fustellato è tratto dalla medesima carta impiegata per il catalogo.
Il catalogo ValentinA, della maison Valentino, è stato stampato in pentacromia con copertina in cartonato ed è contenuto in una scatola marmotta rivestita internamente ed esternamente in carta. Il fiore fustellato è tratto dalla medesima carta impiegata per il catalogo.

Stiamo parlando quindi di un business che ha a che fare con la funzione di servizio che uno stampatore deve saper offrire ai clienti di alta gamma, e che permette a questi di continuare a ottenere la qualità anche in quelle situazioni che richiedono una grandissima flessibilità organizzativa. L’uso delle pretirature di qualità permette quindi di propiziare il business dell’offset, perché una volta ottenuto l’effetto desiderato dal cliente, si procede con la stampa tradizionale in migliaia di copie. Inoltre il digitale di alta qualità consente di fornire piccoli lotti aggiuntivi rispetto alla tiratura lunga già realizzata in offset. Una sorta di “rabbocco” che è molto utile ai grandi clienti che devono organizzare eventi o rassegne in pochissimo tempo.
«Tutto questo è possibile soltanto quando il cliente ha compreso la perfetta affidabilità del fornitore», dice Christian Brambilla. «La serietà del fornitore e la fiducia del cliente devono quindi andare di pari passo. Solo a quel punto capita che i clienti ordinino di stampare con urgenza, dalla sera alla mattina, un prodotto in digitale già “predisposto” in precedenza per l’offset».

Artigianalità oppure organizzazione?

«La cosa interessante di questo settore», dice Gabriella Moretti, «è rappresentata dal fatto che un po’ tutti gli stampatori posseggono macchine digitali per la stampa d’eccellenza. La qualità è quindi alla portata di tutti, e la tecnologia ha oramai livellato la competizione.

Questo brandbook di orologi Glashütte è stato stampato in Nava Press in 16.000 copie e in 8 versioni di lingua diverse. La stampa è a 6 colori (quadricromia + 2  colori Pantone). La carta della copertina ha un’anima di fibrone nero di 2 mm accoppiata a un supporto Imitlin E/Ro5 Fsc Castano Tela da 125 g/m2, mentre il retro è una Fedrigoni Sirio FSC nero da 140 g/m2. L’interno è in carta PhoeniXmotion Xenon Fsc da 170 g/m2 + GSK extra white Fsc da 100 g/m2 + Sirio nero Fsc da 210 g/m2. Il blocco libro è in brossura cucita con dorso libero (brossura svizzera), con segnalibro nero in raso.
Questo brandbook di orologi Glashütte è stato stampato in Nava Press in 16.000 copie e in 8 versioni di lingua diverse. La stampa è a 6 colori (quadricromia + 2  colori Pantone). La carta della copertina ha un’anima di fibrone nero di 2 mm accoppiata a un supporto Imitlin E/Ro5 Fsc Castano Tela da 125 g/m2, mentre il retro è una Fedrigoni Sirio FSC nero da 140 g/m2. L’interno è in carta PhoeniXmotion Xenon Fsc da 170 g/m2 + GSK extra white Fsc da 100 g/m2 + Sirio nero Fsc da 210 g/m2.
Il blocco libro è in brossura cucita con dorso libero (brossura svizzera), con segnalibro nero in raso.

La differenza è quindi nel servizio. Se metto a disposizione del cliente dei capicommessa e dei tecnici che lo sapranno indirizzare nella definizione di soluzioni precise, che sapranno risolvere problemi e suggerire miglioramenti, allora l’affidabilità della mia azienda di stampa sarà superiore e diventerà dunque più appetibile rispetto ad altri player.
Le competenze oggi contano parecchio in quest’ambiente, e rappresentano un valore aggiunto per il cliente. D’altronde non è così facile rintracciare sul mercato odierno personale così preparato. Detto ciò, non possiamo dimenticare che la concorrenza interna si fa comunque sentire. L’industria della stampa italiana è infatti riconosciuta per l’alta qualità complessiva. Inoltre nel luxury c’è la tendenza a non appoggiarsi a un unico stampatore. Le grandi aziende utilizzano infatti più di un fornitore e sono meno fidelizzate di un tempo».
«In ogni caso il livello del servizio è un punto da non sottovalutare mai», conclude Gabriella Moretti. «E dal momento che le tecnologie sono ormai alla portata dei più, a parità di condizioni occorre puntare soprattutto su questo genere d’offerta, cioè prodotto+consulenza di qualità, per emergere sul mercato e farsi apprezzare». 

Il periodico semestrale Vuitton viene stampato in Nava Press su macchine offset, ma le prove di stampa in diverse lingue, per l’approvazione del cliente, sono state fatte su Indigo 7800 Digital Press. Le tirature definitive in lingue con minore diffusione sono state stampate sia su Indigo 7800 che su Indigo 10000.
Il periodico semestrale Vuitton viene stampato in Nava Press su macchine offset, ma le prove di stampa in diverse lingue, per l’approvazione del cliente, sono state fatte su Indigo 7800 Digital Press. Le tirature definitive in lingue con minore diffusione sono state stampate sia su Indigo 7800 che su Indigo 10000.


«È chiaro», aggiunge Christian Brambilla, «che ci sono caratteristiche immateriali dell’offerta che sono fondamentali nel gestire un rapporto efficace e duraturo con i grandi clienti. Sto parlando dell’affidabilità, della puntualità e della velocità nell’erogazione del servizio. Tutti elementi che sono, ahimè, molto distanti dalla logica di un artigiano, anche se il prodotto finale presenta caratteristiche di artigianalità molto elevate. È ovvio che il settore del lusso e della moda deve avere come interlocutori degli stampatori totalmente affidabili, con qualità che non deve mai scendere e tempistiche assolutamente sicure».
«Le macchine sono dunque molto importanti», osserva Brambilla, «ma ancora più basilari sono le sinergie che si creano tra di esse. Oggi tutti gli stampatori dovrebbero avere al proprio interno una linea completa che permetta di offrire un servizio integrale dalla prestampa al finishing, senza interruzioni o colli di bottiglia che mettano a rischio l’affidabilità finale. Quindi una linea che permetta il dialogo costante tra tutte le fasi della lavorazione, migliorando quindi il flusso e i tempi di produzione. Tutte cose che si riescono a ottenere solo quando si ha sotto controllo l’intero flusso delle varie lavorazioni, senza affidarsi a fornitori esterni».
«Appaltando lavoro si rischia di divulgare know-how, di non avere sotto controllo l’insieme della filiera lavorativa e non essere mai certi sulle tempistiche di lavorazione», conclude Christian Brambilla. «Attualmente noi riusciamo a gestire molto meglio tutte le commesse che entrano in Nava Press proprio perché non demandiamo, salvo rari casi, il lavoro a fornitori esterni e non siamo costretti nell’antipatico ruolo di chi vuole comandare in casa degli altri».

3 Commenti

  1. Dear Nava Press,

    I hope this message finds you well.

    I work with the Kempinski Hotel Gold Coast City, Accra.

    I have been trying to reach you on countless occasions via email and phone call but to no avail. We received some magazines from Nava Press dated 16th June, 2016 with which we received on the 19th of August, 2016. We would need assistance in tracking the particular type of magazine that was sent to us for our internal audits.

    I would be on standby for your response. Please treat this as urgent.

    Thank you.

    • Good afternoon Mr Danso
      Probably you don’t have our correct contact references. Also this message is addressed to a wrong place, you wrote to an Italian trade press magazine and not to us.

      Please contact us to
      +30 (0) 2 252991
      or write me to marketing@navapress.com.

      Gabriella Moretti

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