Labelexpo News

Omet festeggia i 50 anni di attività con molte novità tecniche

La monografia «50 years Omet» scritta da Chiara Mauri ripercorre la storia di una delle più rinomate aziende del nord Italia e del suo fondatore Angelo Bartesaghi.

Una partecipazione spumeggiante quella di Omet a Labelexpo. Fresca di festeggiamenti organizzati in occasione del cinquantesimo anno di attività che sarà il leit motiv dello stand, la società di Lecco orienterà la propria presenza alla fiera delle etichette in tre direzioni.

La regina è Xflex X6 che dal 2007, anno in cui fu lanciata, ha registrato un consenso diffuso in tutto il mondo, torna a Bruxelles con una nuova configurazione che è un mix di tecnologia flessografica e offset nello spirito più tipico di Omet. I gruppi offset, da poco lanciati sul mercato, sono dotati di sleeve leggere che aumentano le prestazioni della macchina in termini di rapidità di cambio lavoro, facilità d’uso e ergonomia.

La XFlex X6 in mostra a Bruxelles ha una larghezza di 530 mm con 3 unità flexo e 5 gruppi offset a maniche ed è pensata per gli stampatori di etichette che di solito si basano su standard di stampa offset, ma capiscono i vantaggi di lavorare su una macchina multi-processo flessibile. La XFlex X6 con gruppioOffset è disponibile in larghezze fino a 530 mm e conta già su prestigiose installazioni in tutto il mondo. Completano la configurazione: cold foil, gruppo serigrafico, il sistema di raccolta dello sfrido Rock’n’Roll, e il sistema di controllo di registro Vision-1.

Nelle demo si stamperanno un’etichetta e un packaging flessibile per il settore del food & beverage.

Il modello Xflex X6.

In mostra anche la Xflex X4, una macchina che sta riscuotendo molto successo in tutte quelle aree del globo che vivono un boom economico trainato dalla crescita demografica, come per esempio i Paesi asiatici, ma che continua a mantenere interessanti quote di mercato anche in Europa.

La XFlex X4 è l’ultimo progetto di Omet per sostenere la crescita e l’espansione di piccole stampatori con budget di investimento bassi grazie alla dotazione elettronica superiore e alla facilità d’uso che la contraddistinguono. La macchina è dotata del sistema di controllo Vision-1, in grado di erogare un registro perfetto e minimizzare gli scarti. La macchina in mostra ha una larghezza di 370 mm con cold foil, delam/relam, goffratura, unità di laminazione autoadesiva, sistema di raccolta dello sfrido Rock’n’Roll, unità peel & seal, tre stazioni di fustellatura, e sistema Vision-1. Assistendo alle dimostrazioni ci sarà la possibilità di ammirare due belle etichette autoadesive che esaltano le performance di stampa e di fustellatura della macchina.

Infine, la società sta integrando nella propria offerta alcune versioni della Varyflex in larghezze maggiori fino a 850 mm. Una precisa strategia che ha l’obiettivo di portare la macchina modulare per la stampa in linea più nota della Omet in diretta concorrenza con le grandi macchine di tipo tradizionale ma offrendo avviamenti più rapidi, minori sprechi e risultati di stampa di alta qualità in un unico passaggio.

Appuntamento al padiglione 6 stand H90.

La monografia «50 years Omet» scritta da Chiara Mauri ripercorre la storia di una delle più rinomate aziende del nord Italia e del suo fondatore Angelo Bartesaghi.

 

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