Assografici

Panel OSI: raggi di sole, mercato in miglioramento

Nei primi tre mesi del 2018 le aziende grafiche che compongono il Panel Osi Assografici registrano finalmente una crescita, seppur piccola, del proprio giro d’affari. Buona e inattesa anche la performance produttiva, legata però a un aumento non strutturale della domanda. Positivo l’inizio d’anno anche per la maggioranza delle imprese cartotecniche trasformatrici italiane.

Il Centro Studi Assografici ha rilasciato l’ultima edizione dell’indagine Osi (Osservatorio Stampa e Imballaggio) riferita al primo trimestre del 2018 e alle tendenze per il trimestre successivo. Ebbene, per quanto riguarda le aziende grafiche il Panel evidenzia una discreta crescita del fatturato (+2,6%) rispetto al primo trimestre del 2017 che però era stato decisamente negativo. A livello di singola impresa prevale il segno più: il 64% delle aziende grafiche aumenta infatti il fatturato, in media del 5,4%, a fronte di un 36% di imprese che lo riduce, mediamente del 5,7%.

I dati sulla produzione mostrano un inizio 2018 inatteso per il settore grafico, in controtendenza con l’andamento da tempo decrescente del comparto: sulla base dei dati Istat, il settore grafico segna, nel primo trimestre 2018, una crescita della produzionedel 14%, rispetto al primo trimestre 2017. La crescita produttiva del primo trimestre 2018, rispetto al primo trimestre 2017, è imputabile sia, principalmente, al comparto della grafica pubblicitaria e commerciale (+20,8%), sia al comparto della grafica editoriale (+4,8%). Nella grafica editoriale l’incremento produttivo fra gennaio e marzo 2018 è più intenso per i libri (+6,5%), sull’onda lunga della crescita 2017, mentre è modesto, ma comunque favorevole, per le riviste (+0,8%). Nell’area della grafica pubblicitaria e commerciale, il dato inatteso del primo trimestre 2018 è l’incremento produttivo tendenziale a due cifre degli stampati pubblicitari e commerciali (+21,4%), a fronte della moderata crescita della produzione di modulistica (+2%).

La tornata elettorale in sostegno della domanda di stampati

Il dato produttivo particolarmente positivo degli stampati pubblicitari e commerciali del primo trimestre 2018 trova una ulteriore spiegazione, in termini di domanda, nel fatto che l’Istat fa rientrare in questa tipologia produttiva le schede elettorali, che sono state stampate per le elezioni politiche italiane di marzo 2018: un fattore pertanto periodico e occasionale. Positivi comunque anche i segnali che giungono dalla Grande Distribuzione Organizzata (fra i grandi utilizzatori di cataloghi e dépliant) che ha incrementato gli investimenti pubblicitari fra gennaio e marzo 2018 del 2,2% (fonte Nielsen). Osservando gli altri segmenti della pubblicità che hanno un’influenza sulla domanda di stampati si osserva che, dopo la forte crisi del 2017, nel primo trimestre 2018 si stabilizza l’advertising sulle affissioni (-0,4%) mentre resta in calo sul direct mail (-5,7%). Dal lato della grafica editoriale, i dati di fonte Nielsen dei primi tre mesi 2018 vedono ancora un mercato pubblicitario complessivamente in fase di stallo (-1,3%), in sintonia con l’incertezza politica che ha caratterizzato i primi mesi dell’anno: una situazione ancora complessa e da definire poiché differenziata fra i media e fra i settori investitori, dove vi sono comparti in forte spinta comunicativa e altri in drastica frenata; va detto purtroppo che la pubblicità su stampa ha iniziato il 2018 come aveva chiuso il 2017, cioè male, con un calo degli investimenti dell’11% sui periodici e del 9,3% sui quotidiani, nel primo trimestre dell’anno. Anche sul fronte della domanda estera, dopo un 2017 complessivamente negativo, l’export grafico ha un forte incremento nei primi 3 mesi 2018: nel complesso l’Istat rileva una crescita tendenziale delle esportazioni in valore del comparto del 22,9%, imputabile all’impennata dell’export di stampati pubblicitari e commerciali (+43,6%) e di riviste (+17,3%) e alla discreta crescita delle esportazioni di libri (+5,9%). Anche nel caso dell’export in valore settoriale va però detto che ci si confronta con un primo trimestre 2017 dove c’era stata una diminuzione tendenziale del 14,7% sul primo trimestre 2016. Negativo invece nel primo trimestre 2018 il profilo delle importazioni in valore del settore grafico (-10,6% sul primo trimestre 2017), per la flessione dell’import di riviste (-21,7%) e stampati pubblicitari e commerciali (-18,5%), mentre crescono le importazioni di libri (+3,5%).

Il settore grafico italiano cresce moderatamente all’interno della Ue

Nei 28 Paesi dell’Unione Europea la produzione del settore grafico nei primi tre mesi 2018 aumenta leggermente dello 0,4% sui primi tre mesi 2017, mentre il giro d’affari cala dello 0,8%. Italia e Germania hanno moderati aumenti del giro d’affari di circa l’1-2%, Spagna e Francia cali intorno all’1%-2%, mentre il Regno Unito ha una flessione intorno al 7%, ma dopo la positiva ripresa del 2017.

Tendenza in peggioramento

I giudizi qualitativi delle imprese grafiche del Panel Osi sul secondo trimestre 2018 denotano un quadro in peggioramento su tutti gli indicatori ovvero produzione, fatturato e ordini interni e ordini esteri, rispetto alla precedente indagine. Sulla produzione, il 56% delle aziende indica un mantenimento sui livelli del trimestre precedente, il 22% stima una diminuzione e un uguale 22% delle imprese valuta un incremento.

I giudizi sul fatturato sono più negativi di quelli sulla produzione: il 56% delle imprese sono stazionarie, il 33% si attende dei peggioramenti e solo l’11% di aziende stima dei miglioramenti. Similmente negative le aspettative sugli ordini interni: prevalgono nettamente le aziende che segnalano una stabilità (78%), rispetto a quelle che indicano un calo (22%). Più stabili le aspettative sugli ordini esteri, con un 56% di imprese stazionarie, un 22% che si attende dei miglioramenti e un uguale 22% di aziende che stima dei peggioramenti.

La cartotecnica trasformazione si fa strada

Dopo il favorevole 2017, nel primo trimestre 2018 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi cresce ancora del 4,4%, rispetto allo stesso periodo 2017. Lo sviluppo del giro d’affari è chiaramente prevalente fra le singole imprese cartotecniche del Panel Osi, poiché l’84% delle aziende ha un incremento (in media del 7,8%), contro un 16% delle imprese che ha un calo delle vendite (mediamente del 9,6%).

Fra i motori della domanda di imballaggio in carta e cartone e flessibile, alimentari e bevande hanno un buon aumento produttivo sul primo trimestre 2017 (+3,2%), mentre continua a essere significativa la crescita della farmaceutica (+6,3%).

La produzione del settore cartotecnico trasformatore, dopo un positivo 2017, continua a crescere nel primo trimestre 2018, seppure su ritmi inferiori al 2%, ovvero dell’1,6%, rispetto al primo trimestre 2017. L’incremento produttivo è più lento nel comparto dell’imballaggio in carta e cartone e flessibile (+1,1%), più rapido in quello della cartotecnica (+5,8%). Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) dichiara un primo trimestre 2018 in crescita dello 0,8%, rispetto al primo trimestre 2017, in termini di tonnellate prodotte di cartone ondulato.

Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), sulla base dei dati Istat, segnala nello stesso periodo un incremento dell’attività produttiva dell’1,4%. Continuano a crescere i volumi produttivi dei sacchi in carta a grande contenuto, il segmento attualmente più performante: sulla base delle statistiche del Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta), il numero di sacchi venduti aumenta del 4,9% nel primo trimestre 2018, per la spinta della domanda nei principali comparti, ovvero costruzioni, alimentari, mangimi e chimici/fertilizzanti.

Il Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile), nello stesso periodo stima una crescita tendenziale della produzione di imballaggi flessibili intorno al 2%. Nel comparto della cartotecnica, sulla base degli indici Istat, la produzione di carte trattate per uso industriale ha un intenso aumento del 9,2%, nel primo trimestre 2018 sullo stesso periodo 2017, mentre c’è una diminuzione produttiva per le buste per corrispondenza (-2,1%).

Buono il commercio estero

Gli scambi internazionali della cartotecnica trasformazione mantengono l’intonazione positiva che aveva già caratterizzato il 2017: le esportazioni in valore crescono complessivamente del 2,6%, nel primo trimestre 2018, rispetto al primo trimestre 2017. L’incremento dell’export è imputabile alla crescita di scatole, sacchi ed imballaggi vari in carta e cartone (+6,3%), mentre è in calo l’esportazione di articoli igienici e sanitari (-2,1%); aumenta anche l’export di articoli per scuola, ufficio e cartoleria (+15,5%), tubi di cartone (+8,2%), etichette (+5%) e prodotti cartotecnici per corrispondenza (+0,6%), mentre flettono le esportazioni di carte da parati (-10,1%). Dopo la crescita a due cifre del 2017, nei primi tre mesi 2018 le importazioni in valore del comparto crescono moderatamente (+1,8%), rispetto ai primi 3 mesi 2017: nello specifico l’import di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone cresce significativamente (+8,2%), a fronte di una leggera diminuzione delle importazioni di articoli igienici e sanitari (-0,4%).

Germania e Spagna dominano la crescita nella cartotecnica trasformazione

Nell’Unione Europea la produzione del settore cartotecnico trasformatore, nel primo trimestre 2018 aumenta dell’1,6% sul primo trimestre 2017, a fronte di un maggiore incremento del fatturato (+6,5%). Nei principali paesi gli andamenti sul giro d’affari sono positivi, in un range compreso tra il 3% e l’8%: la crescita è più intensa in Germania e Spagna intorno al 7-8%; c’è un incremento intorno al 4-5% in Francia e Italia e intorno al 3% nel Regno Unito.

Ottimismo senza indugi per il futuro

I pareri delle imprese cartotecniche trasformatrici del Panel Osi sul secondo trimestre 2018, relativi ai principali indicatori, sono positivi su produzione e fatturato e decisamente positivi sul fronte degli ordini.

Riguardo alla produzione, il 44% delle imprese si esprime per la stabilità, il 30% per l’incremento e il 26% per il decremento. Migliori i giudizi sul fatturato, con un 30% di ottimisti ed un 13% di pessimisti.

Per quanto concerne gli ordini interni, gli stazionari sono il 52%, i fiduciosi sono il 48% e non ci sono scettici. Gli ordini provenienti dall’estero sono previsti stabili dal 52% delle imprese, in crescita dal 44% ed in calo dal 4% delle imprese.

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