Etichette

Valorizzare un’etichetta, scegliendo il substrato giusto

L’innovazione di prodotto parte dalla ricerca di nuovi substrati.
La scelta dei materiali è fondamentale per armonizzare l’aspetto di un’etichetta con il prodotto che andrà a valorizzare. È infatti l’etichetta a trasferire al consumatore le suggestioni e le informazioni che rendono un articolo più attraente. Ecco allora come avanza lo sviluppo di nuove soluzioni da parte di due importanti protagonisti del settore.

Non tutte le aziende possono permettersi di spendere tante risorse in R&S quanto i colossi dei materiali autoadesivi. Per loro è infatti fondamentale offrire regolarmente soluzioni che riescano a soddisfare le esigenze di un mercato sempre più sofisticato e multiforme. E se il mercato chiede nuovi materiali, la ricerca si adeguerà di conseguenza.
Le etichette autoadesive coprono infatti ogni cosa, dai prodotti alimentari a quelli di lusso, dai semplici pacchi postali fino alle merci deperibili, e devono sottostare a rigidi protocolli di verifica delle prestazioni prima di poter essere immessi sul mercato. Soprattutto nell’ambito dell’industria alimentare e farmaceutica. Diventa quindi essenziale continuare a inventare nuovi supporti adesivi e garantirne al contempo la qualità. Andiamo a questo punto a scoprire come si stanno muovendo due importanti player del mercato, Avery Dennison e Ritrama.

La vision sul futuro di Avery Dennison

Quando si parla di etichette di qualità si finisce spesso per parlare di soluzioni per il settore wine & spirits, uno dei più difficili ma anche a maggior valore aggiunto. È qui che il design e la scelta dei materiali possono fare la differenza. «In generale si tratta di carte non patinate, dall’aspetto più naturale e con una struttura-trama che le rende molto usate nelle applicazioni su bottiglie di vino, liquori e anche birra», spiega Angelo Depietri, vicepresidente e general manager materials group di Avery Dennison.

Angelo Depietri, vicepresidente e general manager materials group di Avery Dennison.
Angelo Depietri, vicepresidente e general manager materials group di Avery Dennison.

«Questi prodotti sono disponibili in una grande varietà di sfumature di bianco e con diverse trame, e i designer le apprezzano molto. Conferiscono infatti un aspetto di esclusività ai prodotti ai quali vengono abbinate. In alcuni casi queste carte non patinate contribuiscono addirittura a trasmettere un’immagine di prodotto “fatto a mano”, che è particolarmente importante per i vini di fascia alta e le birre artigianali in serie limitate».

Per alcuni prodotti è essenziale la piena visibilità del contenuto, cosa resa possibile grazie a etichette adesive in film sottile e trasparente (Avery Dennison).
Per alcuni prodotti è essenziale la piena visibilità del contenuto, cosa resa possibile grazie a etichette adesive in film sottile e trasparente (Avery Dennison).

Ma in questo settore così ampio e variegato (oltre a vini e liquori c’è anche tutto l’universo beverage), anche i materiali plastici trovano una collocazione speciale, perché sono in grado di fornire soluzioni molto utili al marketing delle aziende produttrici. «Il film continua a crescere molto nella parte del “no label look”», sottolinea Depietri. «I grandi marchi vogliono che le etichette siano quanto più invisibili in maniera da imitare la stampa diretta su plastica o vetro, mantenendo però la grande flessibilità delle etichette adesive. Il nostro adesivo ClearCut è estremamente apprezzato per la trasparenza sui diversi supporti e per le prestazioni superiori sia per lo stampatore sia per l’applicazione finale».

I settori merceologici e i mercati più importanti

Oltre all’esigente mondo delle etichette per bevande, ci sono altri settori in cui la scelta dei materiali è fondamentale per creare una catena del valore. Basti pensare alla miriade di prodotti etichettati all’interno di un supermercato.
«Gli alimenti e le bevande sono i principali segmenti di utilizzo per le etichette a livello globale», ci spiega il vicepresidente di Avery Dennison, «contribuendo a circa il 35% del totale per quelle autoadesive e oltre il 60% del totale di materiali utilizzati per etichettatura, se consideriamo tutte le tecnologie. Dopo questi segmenti ci sono quello della “casa e cura personale” che contribuisce circa per il 10% del totale di etichette autoadesive».
«Rispetto invece ai mercati in cui è più forte la domanda di accoppiato autoadesivo, Cina e India continuano ad avere la crescita più sostenuta grazie al forte sviluppo economico», chiarisce Depietri. «Negli ultimi anni il mercato europeo ha superato la crescita del Nord America nonostante un’economia più debole. I principali motivi di questa accelerazione sembrano essere principalmente un maggiore export grazie a un euro più competitivo, un più alto grado di legislazione sull’etichettatura nell’Ue, che richiede quindi quantità elevata di informazioni presenti sulle etichette e anche un diminuire della spesa per i pasti fuori casa, chiaramente legato alla crisi economica. Ogni volta che qualcuno acquista cibo in un supermercato piuttosto che mangiare in un ristorante, aumenta il “consumo” di etichette».

Un nuovo business: la tracciabilità delle merci

Oltre a facilitare la decorazione e il design, le etichette hanno spesso anche la funzione di track-and-trace delle merci. Ed è su questo terreno che le tecnologie di identificazione con codici a barre e altri metodi di autenticazione stanno portando a modificare rapidamente l’offerta di materiali adesivi su cui stampare. «ll continuo aumento di acquisti su internet ha contribuito a guidare una nuova crescita nell’ambito dell’etichettatura legata alla tracciabilità. Ha mai osservato il numero di etichette utilizzate su una scatola che le venga consegnata? A volte ci sono tre-quattro etichette su una scatola sola. Vi è anche un bisogno emergente per la tracciabilità attraverso l’etichettatura nell’ambito delle applicazioni farmaceutiche di fascia alta. Qui Rfid e altre applicazioni di etichette “intelligenti” mostrano il vero potenziale per una crescita futura del settore».

Materiali del futuro e sostenibilità ambientale

L’ampliamento progressivo a nuovi settori di mercato, in un settore così vivace come quello delle etichette, induce le aziende a fare ricerca e sperimentazione continua. «Oggi è la sostenibilità a essere di crescente preoccupazione per molti clienti finali», sottolinea il vicepresidente di Avery Dennison. «Un settore di grande interesse per noi è lo sviluppo di materiali più sottili che soddisfino o superino le prestazioni dei materiali esistenti. Un esempio di questo è rappresentato dai materiali Bopp (polipropileni biorientati, nda) utilizzati dal nostro adesivo ClearCut. Questo ha permesso l’uso di un film da 50 μm con prestazioni migliori del precedente prodotto a 60 μm di spessore, permettendo una riduzione del peso complessivo dell’imballaggio e dei rifiuti prodotti. Quest’approccio incontra molto il favore delle aziende che utilizzano i nostri materiali perché contribuisce a fargli raggiungere i rispettivi obbiettivi di sostenibilità. Questo spinge Avery Dennison nella ricerca di materiali ancora più sottili per il futuro».
«Un’altra sfida importante rispetto alla sostenibilità è il riciclaggio delle etichette. L’adesivo utilizzato è, in generale, il fattore limitante nella possibilità di efficienza del processo.»

«Un’area di ricerca molto interessante per Avery Dennison», conclude Angelo Depietri, «è dunque quella relativa allo sviluppo di adesivi che possano essere facilmente rimossi dal materiale dell’etichetta, facilitando così il processo di riciclo. Cleanflake, in questo senso, è il più recente esempio di questo nostro sforzo innovativo».

Ritrama: quando la ricerca vince

Mentre le soluzioni applicative per il labelling si stanno estendono a più ambiti merceologici, anche la ricerca sui materiali plastici fa passi da gigante. Soprattutto in quei settori, quali il food e il beverage, in cui la sicurezza alimentare è una condizione imprescindibile. «Le carte dedicate al settore vino e beverage sono oggetto di una crescente domanda nel mercato», dice Tomas Rink, presidente del Gruppo Ritrama

Tomas Rink, presidente del Gruppo Ritrama.
Tomas Rink, presidente del Gruppo Ritrama.

«La nostra gamma di prodotti wine & spirits è costantemente aggiornata e arricchita di nuovi materiali, tutti certificati FSC, come le carte barrierate per il settore degli spumanti e vini pregiati le cui etichette resistono perfettamente all’immersione in secchiello di ghiaccio. Il tutto in combinazione con la nuova generazione di adesivi acrilici particolarmente resistenti al contatto con acqua, quale il nostro AP1300».

La ricerca sui materiali plastici fa passi da gigante, soprattutto in quei settori, quali il food e il beverage, in cui la sicurezza alimentare è una condizione imprescindibile.

Dall’alimentare alla cosmesi, i veri banchi di prova

«Nel settore food», continua Rink, «notiamo una crescente domanda di prodotti conformi alle legislazioni europee rispetto all’identificazione dei componenti lungo tutta la filiera produttiva. A cui noi rispondiamo con la nostra European Food Directive Range, che è una gamma di materiali autoadesivi certificati con le direttive guida del settore alimentare che include due polipropileni e due polietileni, tutti con top coating specifico TCF, e una carta patinata».
«Un altro trend importante nel mercato alimentare è la crescente richiesta per carte per stampa termica diretta senza bisfenoli, considerati potenzialmente tossici al contatto con la pelle, cui Ritrama risponde con l’offerta di prodotti Bisphenol-free nella sua gamma di carte termiche dirette». Inoltre, per rispondere alla costante richiesta di adesivi con prestazioni di alto tack iniziale e ottima lavorabilità nel converting, rispondenti alle normative europee Reach e sul contatto diretto con alimenti, Ritrama ha sviluppato RP3000, una nuova generazione di adesivo a base gomma offerto con tutte le principali tipologie di carte patinate, naturali e termiche dirette.
«In ogni caso i materiali che si stanno dimostrando attualmente più interessanti per il settore delle etichette sono i film coestrusi che permettono di combinare flessibilità in applicazione con stabilità in lavorazione, consentendo una significativa riduzione degli spessori. Nella nostra gamma offriamo la linea di prodotti Globalflex nelle finiture bianco, trasparente e argento».

Tra inkjet e pharma vince sempre l’innovazione

Da qualche tempo è nata l’esigenza di offrire prodotti autoadesivi performanti anche nel settore della stampa inkjet, che ormai presidia stabilmente anche il ricco segmento della bobina. A questo si associa anche il severo settore farmaceutico, un vero test di efficienza per le aziende produttrici di etichette. «Nell’inkjet abbiamo messo a punto una gamma di prodotti espressamente dedicati alla stampa con macchine Hp Indigo, nonché Xeikon, Epson, Efi ecc., come pure per macchine basate sulla tecnologia Memjet tramite la nostra gamma Rapidjet», puntualizza il presidente di Ritrama.
«Nel settore farmaceutico, da sempre fiore all’occhiello dell’offerta dei nostri prodotti, abbiamo recentemente introdotto la perfetta soluzione per l’etichettatura delle sacche del sangue: si tratta del RI-337 White AP970 WG62 conformabile, facile da stampare e resistente a condizioni ambientali difficili, oltre a essere conforme alle regolamentazioni richieste.

La soluzione per l'etichettatura delle sacche del sangue RI-337 White AP970 permette una maggior facilità di stampa oltre a resistere a condizioni ambientali difficili.
La soluzione per l’etichettatura delle sacche del sangue RI-337 White AP970 permette una maggior facilità di stampa oltre a resistere a condizioni ambientali difficili.

Un assoluto “must” per un’etichetta di questo tipo è la necessità che sia chiaramente leggibile: gruppo sanguigno, codici a barre e date di scadenza sono infatti informazioni essenziali per evitare serie complicanze per i pazienti. Il frontale in carta sintetica stampabile e ulteriormente corredabile da informazioni variabili del paziente con successiva stampa termica, sono solo alcune delle qualità di questo prodotto: le etichette applicate sulle sacche di sangue e plasma devono resistere a processi di test e stoccaggio in condizioni ambientali difficili e perdurare per l’intera vita utile della sacca. Centrifugazione, congelamento criogenico, refrigerazione, manipolazioni varie ed esposizioni a diverse temperature sono solo alcuni esempi delle performance richieste a questa tipologia di etichette».

Nuove tecnologie e materiali del futuro

In quest’incerto scenario di mercato, europeo e globale, la domanda di accoppiato autoadesivo sta, paradossalmente, crescendo moltissimo. E laddove si offrono maggiori opportunità di crescita, si sviluppa meglio anche la ricerca sui materiali innovativi. «La domanda del mercato nei primi sei mesi di quest’anno è stata sostenuta», dice Tomas Rink. «A livello europeo la crescita si può stimare fra il 7 e l’8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ma nei mercati del Nord e Sud America la crescita è anche più consistente, a doppia cifra, come anche in quelli asiatici e dell’Est Europa».
«Per quanto riguarda i nuovi materiali, il nostro R&D non si ferma mai», afferma il presidente del Gruppo Ritrama. «L’azienda ha decisamente puntato sulla ecocompatibilità e sostenibilità dei prodotti, e ha sviluppato una linea innovativa, i prodotti Core Linerless Solutions, espressamente studiati per gli utilizzatori finali che lavorano nei settori per la cura della casa, della persona e nel settore delle bevande, con grossi volumi a livello globale. I Core Linerless Solutions permettono ai converter di avere una maggiore efficienza nella preparazione della macchina da stampa e nel processo di stampa stesso, così da raggiungere un considerevole risparmio in termini monetari e di tempo, offrendo un nuovo traguardo agli end-user, dal momento che non è più necessaria la gestione del liner e il sistema di etichettatura diventa più flessibile e competitivo.

La domanda del mercato di accoppiato autoadesivo sta crescendo moltissimo. Secondo Rink nei primi sei mesi dell’anno scorso (2015) la crescita è stata, a livello europeo, fra il 7 e l’8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ma nei mercati del Nord e Sud America la crescita è anche più consistente, a doppia cifra, come anche in quelli asiatici e dell’Est Europa.

I pregi dei Core Linerless Solutions

I maggiori vantaggi si riscontrano nel risparmio a due cifre sul costo delle etichette e nel minor cambio di rotoli sulle linee di dispensazione, dovuto al maggior numero di etichette per rotolo. In più c’è un risparmio di quasi il 50% sui costi di magazzino e logistici. Un altro vantaggio risiede nell’eliminazione quasi totale delle rotture del liner durante il processo di etichettatura. E dal momento che non c’è alcun liner, non esiste costo di gestione o smaltimento dello stesso. Senza dimenticare che non ci sarà nessuna pulizia o manutenzione dovuta al riavvolgimento del liner. C’è inoltre una riduzione di circa il 55% dello spessore totale rispetto a un laminato standard. 

La nuova linea di prodotti Core Linerless Solutions permette una maggiore efficienza nella preparazione della macchina da stampa con un risparmio di quasi il 50% sui costi di magazzino e logistici.
La nuova linea di prodotti Core Linerless Solutions permette una maggiore efficienza nella preparazione della macchina da stampa con un risparmio di quasi il 50% sui costi di magazzino e logistici.

Per quanto riguarda la supply chain tradizionale, essa resta invariata e non si dovranno utilizzare macchine da stampa o inchiostri differenti rispetto a quelli in uso. Non è necessario fustellare, per cui la macchina può stampare roll-to-roll alla massima velocità, né tantomeno sovraverniciare o sovralaminare, con conseguente risparmio di denaro, in quanto la stampa è incapsulata. Dato il basso spessore dell’accoppiato, il numero delle etichette in un rotolo raddoppia rispetto a un autoadesivo standard. In soldoni, ci sarà una maggiore efficienza, con tempo di stampa ridotto di almeno il 50% e nessuno sfrido da smaltire».

Select solution: la personalizzazione delle etichette
Avery Dennison si accinge a lanciare in Europa il nuovo servizio di customizzazione delle etichette Select Solutions. Si tratta di un portfolio di soluzioni offerte ai converter per creare applicazioni specifiche e su misura rispetto a specifiche esigenze del cliente. In questo modo i trasformatori di etichette possono garantire soluzioni di etichettatura uniche per i proprietari di grandi marchi e raggiungere così nuovi mercati più facilmente rispetto al passato, con eccellenti opzioni di supporto e di assistenza tecnica. Il servizio consente di ottenere un’ampia gamma di applicazioni attraverso un percorso semplice con spedizione rapida anche per quantità d’ordine minime. I convertitori possono così scegliere tra tutti gli adesivi disponibili, le soluzioni anticontraffazione, le etichette richiudibili, il multi-layer, il dry-peel labelling, i kiddie sticker, il drum labelling e molto altro. 
Le etichette per vino sono spesso dei veri e propri capolavori in cui la cura del dettaglio e la qualità dei substrati possono fare la differenza (Avery Dennison).
Le etichette per vino sono spesso dei veri e propri capolavori in cui la cura del dettaglio e la qualità dei substrati possono fare la differenza (Avery Dennison).

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