Primo intervento pubblico del neo eletto presidente di Federazione Carta e Grafica, Andrea D’Amato, in occasione dell’assemblea annuale. Al centro, i temi della sostenibilità e competitività dell’industria, con un focus su PPWR, decarbonizzazione e ruolo della filiera.
Sostenibilità e competitività sono stati i temi al centro dell’assemblea pubblica di Federazione Carta e Grafica, tenutasi giovedì 29 maggio 2025 presso gli spazi di Fiera Milano Rho, in occasione della fiera Print4All.
Durante l’assemblea, intitolata “Coniugare sostenibilità e competitività: l’Europa si è desta? Il ruolo della filiera della carta, dell’imballaggio e della stampa”, si è analizzato lo stato dell’arte dell’attuazione del nuovo Regolamento sugli imballaggi (PPWR) e discusso su quanto l’Europa sia in grado di garantire una sostenibilità concreta e reale, che non comprometta il futuro dell’industria.
«L’attuazione del Regolamento sugli imballaggi sarà il banco di prova per capire se l’Europa s’è veramente desta, ovvero è capace di perseguire una sostenibilità pragmatica, che non penalizzi la competitività delle imprese» ha dichiarato il neo presidente di Federazione Carta e Grafica, Andrea D’Amato – eletto il giorno stesso durante l’assemblea dei soci.
Sono state analizzate, quindi, le sfide che il settore deve affrontare per mantenere un ruolo di primo piano nel mercato europeo.
D’Amato ha rilanciato la richiesta di un mercato unico dell’energia, la necessità di disaccoppiare le fonti fossili da quelle rinnovabili e la proroga del piano Transizione 5.0 per sostenere le imprese nel percorso verso la decarbonizzazione. Temi toccati anche nel corso dell’Assemblea di Confindustria tenutasi il 27 maggio a Bologna e indispensabili per consentire alla filiera italiana della carta e della grafica di restare competitiva sui mercati.
D’Amato ha posto l’attenzione anche su un aspetto culturale e sociale legato alla lettura. «La lettura su carta e la scrittura in corsivo a mano sono strumenti insostituibili per lo sviluppo psicofisico delle nuove generazioni, oggi minacciato da un eccesso di digitale» ha dichiarato il presidente.
I primati della filiera
D’Amato ha illustrato i numeri di un settore che rappresenta un’eccellenza europea, con un tasso di riciclo oltre l’85%, superando ampiamente l’obiettivo fissato per il 2030, anche grazie al lavoro di Comieco.
Inoltre, l’Italia grazie alla filiera della carta e della grafica – ovvero ai settori della carta, della stampa, dell’imballaggio e delle macchine per la grafica – si conferma ai primi posti a livello europeo e mondiale.
In particolare, in Europa è:
– terza industria cartaria
- prima nel comparto tissue
- seconda in quello di imballaggi in cartone ondulato
– seconda industria grafica
– prima nell’export di flessibile
Mentre nel mondo è:
– prima nella produzione di macchine per la cartotecnica e converting.
Un cardine del Made in Italy
Nella sua relazione il presidente ha riportato poi i dati di settore. Nel 2024, il valore complessivo della filiera – che coinvolge quasi 16mila imprese e oltre 160mila lavoratori – ha raggiunto i 26,9 miliardi di euro, pari all’1,2% del PIL nazionale. Il saldo commerciale estero è positivo per 4 miliardi di euro, pari al 7% del surplus complessivo italiano.
«La Federazione Carta Grafica rappresenta quindi una filiera significativa del Made in Italy» ha proseguito D’Amato «che, in termini di output di prodotto finale, porta i nostri stampati e i nostri packaging in giro per il mondo, da soli o in accompagnamento alle nostre merci. E in un contesto in cui i dazi tornano a essere strumento di politica commerciale e protezionismo, per rinforzare la fiducia nel prodotto italiano e per giustificarne il posizionamento premium, il packaging assume un ruolo strategico non solo logistico, ma soprattutto comunicativo e identitario, diventando un asset competitivo per il Made in Italy».
I messaggi dall’Europa
Nel suo videomessaggio di saluto, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo, ha ribadito l’importanza della filiera come asse strategico per l’Italia e per l’Europa, sottolineando il valore della sua economia circolare.
Sulla stessa linea anche Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, anche lui intervenuto con un videomessaggio, che ha definito il comparto carta, stampa e imballaggi come espressione perfetta delle tre priorità europee: competitività, coesione e sostenibilità. Fitto ha evidenziato il ruolo del Clean Industrial Deal e della nuova strategia per il mercato unico come strumenti per favorire crescita, innovazione e investimenti.
Una tavola rotonda per il futuro della filiera
L’assemblea si è conclusa con una tavola rotonda moderata da Nicola Saldutti del Corriere della Sera, che ha visto il confronto tra i principali attori della filiera:
– Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria con delega al Made in Italy
– Lorenzo Poli, vicepresidente di Federazione Carta Grafica e presidente di Assocarta
– Aldo Peretti, vicepresidente di Federazione Carta Grafica e past president di Acimga
– Michele Bianchi, past president di Federazione Carta Grafica.
Tutti hanno ribadito la necessità di politiche industriali strutturate e investimenti per valorizzare un comparto che rappresenta un pilastro economico, ambientale e culturale del Paese.