Assografici, indagine OSI tra segnali di ripresa e nuove incertezze

Il primo semestre del 2025 restituisce l’immagine di un settore della stampa e dell’imballaggio in carta, cartone e flessibile che continua a convivere con profondi cambiamenti strutturali, ma che mostra anche segnali di resilienza. L’Osservatorio Stampa e Imballaggio Assografici di novembre conferma infatti un quadro eterogeneo: lieve crescita produttiva e fatturati in affanno per la grafica tradizionale, crescita e consolidamento per il packaging e un contesto internazionale ancora fragile

Sulla base dell’Osservatorio Stampa e imballaggio del Centro Studi Assografici, il primo semestre del 2025 ha confermato per il settore grafico italiano un quadro complesso, caratterizzato da una leggera contrazione della produzione (-0,4% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2024) e del fatturato (-1,1%). Nel complesso dei primi sei mesi, la produzione mantiene una crescita dello 0,7%, mentre il fatturato segna una diminuzione dell’1,6%, riflettendo sia la debolezza della domanda interna sia la stabilità dei prezzi di vendita dei prodotti di stampa.

Segmenti a confronto: grafico editoriale e pubblicitario

La grafica pubblicitaria e commerciale beneficia di una ripresa, con un incremento della produzione di stampati del 3,6%, sostenuta soprattutto dagli investimenti di piccola e media scala. Al contrario, la grafica editoriale resta in territorio negativo: i libri mostrano una stabilità apparente (-0,1%) e le riviste un calo del 2,6%. La modulistica registra un calo a due cifre del 13,7%, riflettendo la digitalizzazione dei flussi documentali e la diminuzione della domanda tradizionale.

Il mercato librario e le misure di sostegno

Il mercato librario ha risentito della sospensione di alcune misure governative, come la 18app, sostituita dalla Carta della Cultura, con un calo delle vendite pari al 5% rispetto ai primi sei mesi del 2024. Tuttavia, le prospettive per la seconda metà dell’anno restano positive, grazie a nuove iniziative editoriali e alla ripresa di alcune campagne di promozione culturale.

Pubblicità e domanda interna

La pubblicità cartacea continua a soffrire: i quotidiani e i periodici registrano un calo rispettivamente del 5,2% e dell’8,2%, mentre il direct mail diminuisce del 6,1%. Le affissioni, invece, crescono moderatamente (+3,4%). Gli investimenti pubblicitari della GDO calano del 14,4%, con un impatto diretto sulla domanda di stampati promozionali.

Commercio estero e competitività

L’export del settore grafico rimane in territorio negativo: nei primi sei mesi del 2025 il valore delle esportazioni diminuisce dell’11,6%, pur con una sostanziale stabilità in quantità (-0,5%). La flessione dell’export colpisce soprattutto gli stampati pubblicitari e commerciali, mentre libri e riviste registrano una crescita, segnalando la competitività dei prodotti editoriali italiani sui mercati esteri.

Prezzi e utilizzo degli impianti

I prezzi delle carte ad uso grafico risultano stabili o in lieve calo (-2%/-6% circa nel primo semestre 2025), con qualche vantaggio per le imprese nella gestione dei costi. Il grado di utilizzo degli impianti sale al 71,4%, indicando una capacità produttiva ben sfruttata, ma con margini di flessibilità limitati.

Settore cartotecnico trasformatore: resilienza e crescita

Il settore cartotecnico trasformatore mantiene una traiettoria di crescita più solida: produzione e fatturato aumentano rispettivamente dell’1,7% e dell’1,5% nei primi sei mesi del 2025, sullo stesso periodo 2024. In termini di produzione, gli astucci pieghevoli crescono del 7,6%, i tubi di cartone del 10% e le etichette autoadesive del 7,6%, confermando la capacità del comparto di intercettare la domanda di packaging ad alto valore aggiunto. I sacchi in carta aumentano del 4,6%, mentre gli imballaggi flessibili crescono solo dello 0,5%, similmente al cartone ondulato (+0,4%).

Prezzi dei materiali e margini

Le carte e i cartoni per imballaggio mostrano nel primo semestre 2025 una crescita dei prezzi fino al 10% per alcune tipologie, mentre le carte per imballaggio flessibile e alcuni cartoni per tubi risultano stabili o in calo. Questi incrementi hanno contribuito a sostenere i margini delle imprese.

Commercio estero cartotecnico trasformatore

L’export del settore cartotecnico cresce del 2,2% in valore e del 2,2% in quantità nei primi sei mesi del 2025. I segmenti trainanti sono gli imballaggi vari in carta e cartone, gli articoli igienici e sanitari e i tubi di cartone. L’import mostra un calo lieve in valore e una crescita moderata in quantità, indicando un miglioramento della competitività della produzione domestica.

Scenario europeo

A livello UE, nei primi 6 mesi 2025, il settore grafico mostra dinamiche più critiche, con una contrazione della produzione del 3,1% e del fatturato del 2,3%. L’industria cartotecnica trasformatrice mantiene trend stabili o lievemente positivi (+0,7% produzione, -0,2% fatturato). L’Italia si distingue per la diversificazione produttiva e la competitività internazionale, soprattutto nel comparto cartotecnico.

Prospettive per il terzo trimestre 2025

Le previsioni indicano una stabilità complessiva per la grafica, con moderata crescita della produzione, del fatturato e dei flussi di ordini interni ed esteri. La cartotecnica trasformazione conferma stabilità o lievi incrementi di produzione e fatturato, con ordini interni equilibrati e ordini esteri moderatamente negativi.

Conclusioni

Il primo semestre 2025 evidenzia una polarizzazione tra comparti: la grafica affronta la contrazione della domanda e la pressione sui prezzi, mentre la cartotecnica trasformazione mostra crescita e resilienza grazie alla diversificazione e all’export. L’innovazione, la gestione dei costi dei materiali e l’adattamento del mix produttivo saranno determinanti per affrontare la seconda metà dell’anno, in un contesto di prezzi delle materie prime in evoluzione e domanda internazionale selettiva.

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