Il Tribunale Distrettuale Centrale ha approvato sabato 6 settembre l’acquisizione di Landa Digital Printing da parte della società di private equity FIMI per 80 milioni di dollari. L’operazione permette la continuità delle attività e salvaguarda la maggior parte dei posti di lavoro, evitando la liquidazione dell’azienda.
Come avevamo annunciato il più grande fondo di private equity israeliano, FIMI Opportunity Funds, a fine agosto era pronto a rilevare Landa Digital Printing.
E l’ufficialità sull’acquisizione di Landa Digital Printing è arrivata.
Dopo varie speculazioni sui potenziali acquirenti, tra cui HP, che aveva acquistato la tecnologia Indigo di Benny Landa nel 2002, è confermato che il tribunale ha approvato l’accordo con FIMI sabato sera.
Fondata da Benny Landa nel 2011, Landa Digital Printing aveva accumulato perdite per circa 1,8 miliardi di dollari. Secondo Gillon Beck, partner di FIMI, l’accordo era “molto complesso” e l’azienda ha registrato una perdita annua di circa 150 milioni di dollari, con danni cumulativi ad azionisti, creditori e finanziatori. FIMI ha sviluppato un piano di ristrutturazione triennale che prevede il mantenimento dei fornitori critici e la protezione dei brevetti e delle tecnologie della società.
Il giudice Hana Kitsis ha sottolineato che una liquidazione produrrebbe proventi minimi, dato che i clienti di Landa sono principalmente esteri e gli unici beni in Israele sono macchinari. L’approvazione dell’accordo garantirà a molti dipendenti la conservazione del lavoro.
FIMI deterrà il 100% di Landa Digital Printing e continuerà a impiegare la maggior parte della forza lavoro. Non è ancora chiaro se Benny Landa manterrà un ruolo operativo nell’azienda dopo l’acquisizione. Secondo CTech, FIMI ha motivato l’acquisizione con un senso di “responsabilità, mobilitazione e profondo impegno verso il futuro dell’industria tecnologica israeliana”.



