L’appuntamento di fine anno per Fespa Italia è un momento utile per un bilancio dell’attività dell’Associazione, ma anche occasione per proporre interessanti argomenti di discussione, intorno a novità e tendenze in un periodo sempre delicato dal punto di vista dello scenario geopolitico.
Dopo il benvenuto della Segreteria Associativa con Enrico Barboglio, Michela Pìbiri, editor in chief PRINTlovers ha presentato i dati della ricerca 2025 su stampa e retail. Significativi al riguardo, i risultati di uno studio condotto tra gli associati, ma non solo, rivolto al mondo del retail, con diversi punti per nulla scontati.
Il bilancio è positivo per quanto riguarda retail e food, come anche il comparto del design, soprattutto se si guarda all’andamento complessivo. Dove le difficoltà più marcate riguardano uno dei mercati fino a pochi anni fa considerato immune da crisi, la moda prima di tutto, ma anche orologeria e gioielleria in generale. La prima vera flessione da quindici anni a questa parte, collegata a una significativa riduzione degli investimenti. Notizie non esattamente positive anche nell’abbigliamento sportivo, mentre l’elettronica di consumo sembra reggere il passo, senza tuttavia autorizzare a facili entusiasmi.
In sostanza, al momento le condizioni migliori arrivano dalle situazioni dove è richiesta una maggiore rotazione negli allestimenti, con volumi costanti. Tra le tendenze più significative, nel mondo della GDO sono in calo i progetti per corner monomarca dedicati sul punto vendita, anche se per quanto riguarda i volumi resta sempre un riferimento importante per la stampa digitale.
Interessante quanto avviene invece sul fronte dell’esposizione vera e propria. Cresce la domanda di vetrine scenografiche e vetrofanie e si cercano soluzioni dall’alto impatto visivo, a scapito di elementi più strutturali, ma d’altra parte con maggiore rotazione.
Dove produzioni come carta da parati e arredi sembrano aver superato la prima fase di impennata della domanda legata alla novità, per entrare invece in una fase più regolare di interventi sul lungo periodo, cresce quindi la domanda di allestimenti destinati a essere rinnovati più di frequente.
La sostenibilità può attendere
L’aspetto più importante dello studio proposto da Fespa Italia è però un altro. Per gli addetti ai lavori probabilmente non una novità, ma comunque un segnale non del tutto rassicurante. Cala infatti l’attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità. Se nel 2023 era tra le priorità dei clienti, e il mondo della stampa era chiamato ad adeguarsi, ora si guarda di più ad altri aspetti.
La ragione è abbastanza prevedibile, e riguarda i costi. Di fronte a preventivi ancora più elevati rispetto alle soluzioni tradizionali, la scelta preferisce il risparmio rispetto alla sensibilità ambientale. D’altra parte, emerge anche come aumentino i clienti che una volta sposata la sostenibilità, la diano per scontata. Una sorta di polarizzazione del mercato, sicuramente non facile da affrontare.
In particolare, in due anni è cresciuto del 30% il numero di clienti per nulla disposti a spendere di più. Aspetto ancora più sorprendente, la forbice si è allargata, passando dal 21,5% fino al 25%, con punte anche del 50%.
Tra le possibili cause, viene indicato anche il potenziale apporto di cambi drastici di strategie a livello governativo sul fronte ambientale, in parte in Italia, ma soprattutto a livello internazionale, gli USA su tutti. Con un altro aspetto conseguente, i fornitori non disposti a offrire servizi di raccolta e smaltimento sono saliti dal 62% al 75%.
Per quanto possa apparire delicata, la situazione lascia però spazio a diversi sbocchi interessanti. La ricerca della stampa dal maggiore impatto visivo, offre ulteriori spazi alla personalizzazione. Alla quale contribuisce anche tutta la parte di finishing. Dalle classiche fasi di cordonatura e rilegatura, alle più ricercate verniciatura e foiling. Sempre alla ricerca di quell’Effetto Wow sempre attuale nella comunicazione visiva.
Infine, per il settore della comunicazione visiva, c’è un ultimo aspetto importante da tenere in considerazione, l’integrazione con il digital signage. Superati i timori di un effetto sostituzione, per chi è preparato si presentano opportunità legate alla capacità di integrare grafiche e interventi di decorazione con i display. Un settore dove serve anche una capacità di progettazione coordinata o in collaborazione con la parte dei contenuti digitali.
Carlo Giovanardi, amministratore di Giovanardi, ha poi parlato di politiche aziendali di sostenibilità e circolarità dei materiali, con grande attenzione al fine vita. Ha portato come esempio il progetto creato per l’Ospedale Niguarda in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: l’azienda ha contribuito alla riqualificazione della facciata con oltre 21.000 mq di tessuto stampato digitalmente con tecnologia fotocatalitica Giopuretex, che purifica l’aria e abbatte gli inquinanti atmosferici.
Nicola Posarelli, presidente dell’Associazione, e Valentina Carnevali, segreteria Fespa Italia, hanno infine riassunto le attività associative del 2025 e presentato una panoramica delle attività previste per il 2026.



