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Nuova ricerca Ricoh: la stampa 3D cambia il volto del retail

Le nuove esigenze dei consumatori di oggi e le innovazioni tecnologiche portano i retailer di tutta Europa a utilizzare la stampa 3D per aumentare il proprio vantaggio competitivo. è quanto emerso da una nuova ricerca firmata Ricoh. Secondo questo nuovo studio “The Future of Print”, il 73% delle aziende del settore retail considera l’additive manufacturing una grande opportunità per aumentare la soddisfazione dei clienti.

L’84% dei 791 retailer coinvolti nella ricerca segnala come i clienti richiedano tempi di consegna sempre più ridotti, mentre il 74% mette in evidenza una crescita della domanda di prodotti personalizzati. La stampa 3D gioca un ruolo importante per soddisfare queste esigenze e, secondo il 68% degli intervistati, essa può rappresentare la vera fonte di differenziazione sul mercato.

David Mills, CEO di Ricoh Europe, commenta: «Per il settore retail diventa sempre più importante riuscire a realizzare per ogni singolo cliente il prodotto giusto, al momento giusto. I retailer che operano con punti vendita fisici concorrono con il business digitale per offrire prodotti on demand e personalizzati in base alle preferenze del consumatore. Un numero sempre maggiore di negozi rischia di chiudere e, per evitarlo, i rivenditori principali stanno ricorrendo al 3D printing per migliorare l’esperienza clienti e fidelizzarli, anche ottimizzando i tempi delle consegne».

Per stare al passo con questa evoluzione, il 68% dei retailer prevede di investire nell’additive manufacturing entro i prossimi due anni. In particolare, il 60% ritiene che il 3D contribuirà a velocizzare i processi produttivi e il 73% è convinto che questi sistemi di stampa li aiuteranno a cogliere nuove opportunità.

David Mills aggiunge:«Colmando il divario tra oggetti fisici e digitali, le tecnologie per l’Additive Manufacturing semplificano il modo in cui i prodotti vengono sviluppati e distribuiti. La produzione on demand diventa sempre più localizzata e i cambiamenti saranno ancora più significativi quando le aziende inizieranno a dare maggiore enfasi alla vendita di prodotti 3D riproducibili in modo illimitato».

Icma e Dimontonate siglano un accordo sui floccati

La specialità produttiva di Icma nel campo dei materiali floccati per termoformatura prende un nuovo slancio con l’accordo siglato con Dimontonate Floccati SpA, azienda protagonista in questo mercato da oltre 40 anni.

Con questa partnership Dimontonate Floccati diventa rivenditore esclusivo del materiale floccato per termoformatura di Icma che continuerà a gestire direttamente solo lo stock service per piccoli quantitativi. I prodotti diversi dai materiali floccati per termoformatura continueranno a essere distribuiti da Icma.

Le due aziende metteranno a fattore comune la loro pluridecennale esperienza per offrire ai propri clienti un prodotto e un servizio sempre migliori. Questa collaborazione si tradurrà anche in un beneficio tangibile per i clienti che utilizzano materiali per termoformatura in abbinamento alla carta e al cartoncino floccato per lavorazioni cartotecniche, in termini di uniformità, costanza di colore e qualità del servizio.

 

Durst e Omet rafforzano la partnership

I team di Omet Americas e Durst all’ingresso della sede di Omet Americas

Durst e Omet hanno stretto una partnership strategica che prevede per Omet l’esclusiva sulle vendite della linea Durst Tau in Nord America. L’accordo è entrato in vigore il primo agosto e vedrà la piena attuazione entro la fiera Label Expo Americas 2018, dove il nuovo Tau 330 RSC sarà presentato al mercato sia come sistema di stampa etichette stand-alone sia in linea sulla nuova macchina ibrida digitale-flexo Omet XJet.

La nuova partnership permetterà agli stampatori di avere un unico punto di riferimento per una superiore capacità di engineering, maggiori servizi ed elevate competenze per la stampa combinata digitale/flexo. Unire le forze è stata un’evoluzione naturale per due marchi leader come Omet e Durst, che in questo modo estendono il loro raggio d’azione in Nord America. Utilizzando la sede Omet di Chicago, avranno una base strategica sia per le demo con i clienti sia per garantire tempi di consegna più rapidi. Durst ha nominato Richard Thomas, ex-business development manager per la North American Label Segment, nuovo direttore della North American digital business initiative for Labels and Package Printing.

«Siamo lieti di ampliare la nostra collaborazione con Omet», ha affermato Helmuth Munter, global segment manager per la divisione Labels & Package Printing del gruppo Durst. «Unire il nostro know-how e le nostre competenze di mercato rappresenta un valore aggiunto per i nostri clienti e contribuisce ad accelerare la digitalizzazione del mercato label&packaging».

Claudio Semenza, sales director di Omet Americas, ha dichiarato:«Omet è entusiasta della collaborazione con Durst. Questa partnership ci consente di offrire un sistema completo di soluzioni di stampa in Nord America. L’interesse per la stampa digitale sta crescendo rapidamente e Omet Americas ha le risposte giuste per il mercato».

Marco Calcagni, Omet sales & marketing director, ha aggiunto:«Questa è una linea di stampa completamente Made in Italy, che soddisfa le attuali tendenze di mercato verso la personalizzazione, la consegna just-in-time e la nobilitazione del prodotto finale, mantenendo allo stesso tempo le capacità di stampa tradizionali. Durst è il partner giusto perché ha una profonda conoscenza del mercato e la migliore tecnologia inkjet digitale a livello internazionale».

Packaging: uno sguardo al mercato

Economic Packaging Conference è un appuntamento importante per il mercato del packaging. Durante l’evento si sono susseguiti vari interventi che hanno delineato i trend evolutivi del mercato, regalando un’anticipazione circa i prossimi aggiornamenti legislativi dell’Unione Europea, sono stati anche mostrati i dati economici del settore e le previsioni di mercato per il 2019.

L’importanza del tema del riciclo, che ha fatto da filo conduttore per la parte iniziale della conferenza, è stata analizzata da Giorgio Quagliuolo presidente Conai sotto più punti di vista. Partendo dal concetto di economia circolare che ha cambiato il paradigma di riferimento per quanto riguarda l’utilizzo e il recupero delle risorse impiegate nei processi produttivi, Quagliolo ha illustrato le principali novità introdotte dall’UE, con il pacchetto sull’economia circolare che stabiliscono, con scadenze prestabilite, nuovi obiettivi giuridicamente vincolanti per il riciclaggio dei rifiuti e la riduzione dello smaltimento in discarica . Il pacchetto, tra le altre cose, fissa il riciclo dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 al 65% (70% entro il 2030) con obiettivi diversificati per materiale, come illustrato nella tabella di fig.1. Con soddisfazione è stato notato che l’Italia ha già raggiunto con anticipo la quota prestabilita dall’UE per il 2025 grazie a politiche corrette e allo sforzo che aziende e Conai hanno profuso in campagne di sensibilizzazione. Da notare poi che le nuove regole riguardano anche le discariche e prevedono un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica. Infatti, entro il 2035 solo il 10% del totale dei rifiuti urbani potrà essere smaltito in discarica. Per continuare sulla strada già intrapresa e raggiungere gli obiettivi del 2030 Conai ha intenzione di rafforzare gli interventi lungo tutta la filiera con particolare attenzione a temi nuovi e attuali come l’eco-design del packaging e la R&D nel campo delle tecnologie innovative per il recupero e riciclo degli imballi.

Il mercato italiano: analisi e considerazioni

La consueta fotografia del settore del packaging in Italia, analizzato in tutte le sue componenti, è stata fatta da Barbara Iascone dell’Istituto Italiano Imballaggio.Ne è uscito un quadro che, come sempre accade, evidenzia per il 2017 una stretta correlazione tra l’andamento del settore manifatturiero (+ 2,8% di fatturato) e quello dell’imballaggio (+2,7% di fatturato); questa correlazione deriva principalmente dal fatto che i prodotti che “escono” dalle aziende manifatturiere richiedono di essere confezionati e quindi generano un indotto considerevole. I numeri di produzione ed esportazione rispetto al 2016 sono tutti positivi (+2,7 produzione, +4,0 esportazione), cresce leggermente anche la quota di importazione (+1,5%). Interessante il raffronto tra il 2007, anno di pre-crisi, e il 2017. Qui la crescita in termini di fatturato è stata del 28%,3 mentre la produzione, misurata in tonnellate di prodotto, segna -3,8%, ma, ha fatto notare la relatrice, hanno giocato un ruolo importante le politiche volte a ridurre del peso dell’imballaggio che ha caratterizzato gli ultimi anni.

L’analisi del settore in termini economici fissa in 32.567 miliardi il fatturato, con una quota di esportazione pari a 3966 miliardi (+211 miliardi su 2016) e di importazione pari a 1807 miliardi (+119 miliardi su 2016).

Dopo tanti anni i trend di produzione per i materiali che compongono il settore del packaging sono positivi e in crescita a eccezione dei contenitori rigidi poliaccoppiati che restano stabili sia in termini di produzione sia di fatturato.

La crescita è trainata dal comparto legno, dove la produzione di pallettes segna un +5%, dagli imballaggi industriali con +2 mentre è in riduzione la quota attribuibile alle cassette per l’ortofrutta sempre più spesso sostituite dalle cassette in cartone ondulato. Anche il vetro segna un +3 grazie alle bottiglie, l’imballo più rappresentativo della categoria, che da solo copre l’88% di tutta la produzione. Nel settore della plastica negli ultimi tempi hanno assunto una quota rilevante le vaschette termoformate (+12) usate molto per la gastronomia. Va rilevato che in Italia il consumo è ancora ridotto, essenzialmente avviene per i cibi consumati durante la pausa pranzo, mentre all’estero è ampiamente utilizzato per la vendita di cibi pronti da scaldare nel forno a microonde. Il settore delle bottiglie in plastica segna un +6. La categoria dei cellulosici, trascinata dalla crescita dell’e-commerce che ha generato la domanda di imballaggio secondario, mette a segno un +2. La crescita positiva in termini di produzione si replica anche in termini di fatturato.

Analizzando la correlazione che esiste tra l’andamento dell’industria manifatturiera e il settore del packagingè stata presentata l’ipotesi evolutiva della produzione di imballaggi. A partire quindi dalle ipotesi di crescita del comparto manifatturiero è stato ipotizzato per il settore dell’imballaggio un tasso di crescita medio annuo del 2,5%che potrebbe portare nel 2021 a produrre 17.775 migliaia di tonnellate di imballaggi per un corrispettivo in termini di fatturato pari a 35 miliardi. Prospettive buone anche se l’Italia sta impiegando tanto tempo a recuperare le quote produttive pre-crisi ma, a detta di Iascone, siamo sulla buona strada per riprendere a crescere con tassi costanti.

Lo scenario internazionale e le previsioni

Ad Alessandra Benedini di Prometeia, è toccato l’onere di presentare le previsioni per l’industria italiana formulate all’interno dello scenario internazionale caratterizzato da una marcata incertezza imputabile a diversi fattori.

A livello mondiale il 2018 si è aperto positivamente; la produzione industriale ha confermato buoni ritmi di crescita grazie alle performance dei Paesi emergenti che hanno compensato il rallentamento delle economie avanzate, che pur beneficiano ancora degli incrementi del 2017. Sono confermate le attese di crescita dell’economia mondiale nel 2019, ma per le principali economie avanzate (Stati Uniti in primis) si attende una decelerazione generalizza  a causa di minore sostegno delle politiche economiche (Fig.6). È stato più volte evidenziato che in questo scenario sono cresciuti i rischi che potrebbero comportare un ribasso alle previsioni. Tra questi sono state citate le tensioni geopolitiche nell’area Medio Orientale che potrebbero portare a un aumento del costo del petrolio, le evoluzioni del commercio mondiale dovute alle politiche protezionistiche statunitensi che sono ancora un’incognita, le possibile turbolenze nei mercati finanziari dovute a una politica monetaria americana più restrittiva che potrebbe portare a un rialzo dei tassi di interesse.

Le previsioni per l’Italia si basano sulle buone performance del settore manifatturiero che ha ritrovato competitività sui mercati internazionali grazie anche agli investimenti che le aziende hanno fatto. Per Prometia l’attività industriale crescerà del +2.4 nel 2018 e segnerà un +2.1 nel 2019 portando il fatturato ai livelli del 2007. Il traino della crescita è la meccanica, ma buone performance sono attese anche dai settori dell’elettrotecnica e autoveicoli.

Sul fronte delle materie prime Prometia prevede, nel 2018, aumenti per i comparti principali con in testa il legno (+16) e la cellulosa (+11) mentre nel 2019 questa tendenza si attenuerà con una diminuzione del 5% per legname, cellulosa e acciai.

E proprio sul tema del costo delle materie primee sulle tecniche oggi a disposizione per eseguire delle previsioni sulla variazione dei prezzisi è concentrato l’intervento di Emanuale Della Valle di fluxedo. Per spiegare il metodo alla base dello studio, è stato scelto l’alluminio come materia prima su cui eseguire l’analisi predittiva. Mediante l‘impiego dell’analisi statistica, del data mining e del machine learning i dati storici e le variabili inerenti le quotazioni dell’alluminio sono state elaborate con la tecnica del deep learningche, a detta del relatore, garantisce previsioni più veritiere rispetto alla media mobile (altra tecnica usata in statistica). Questa metodologia offre risultati più veritieri soprattutto in presenza di eventi anomali nello scenario mondiale. Sicuramente è una tecnica da osservare con interesse poiché la disciplina della statistica grazie all’affermazione dei Big Data potrà dare un aiuto anche al settore del packaging.

I lavori si sono conclusi con relazioni sul tema della blockchaine delle agevolazioni fiscali legate all’Industria 4.0, già ampiamente trattata su Italia Grafica. Per quanto riguarda la blockchain, è nostra intenzione dedicare uno spazio adeguato nei prossimi numeri. In effetti l’interesse su questa tematica è notevole, si basa sugli smart contract e si pone come metodologia di gestione di dati condivisi, in primis i contratti, fornendo garanzie di immutabilità e disponibilità per tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva. Nel settore del packaging, a detta di Edoardo Tedeschi della Osborne Clarke, la blockchain si pone come tecnologia in grado di monitorare e gestire i contratti e il controllo della provenienza dei materiali impiegati per la produzione di imballi.

Pixartprinting debutta a C!Print Madrid

Da subito, il mercato della penisola iberica si è dimostrato molto dinamico e recettivo rispetto ai vantaggi garantiti dalla formula di Pixartprinting: qualità, velocità, competitività e soprattutto servizio altamente professionale. Un partner strategico, dunque, per realtà più piccole, forti però del rapporto di prossimità coi clienti finali. E Spagna e Portogallo sono tra i Paesi che dimostrano maggiore vivacità e potenzialità di crescita. Uno dei motivi per cui Pixartprinting, per la prima volta, sarà espositore a C!Print Madrid (25-27 settembre 2018). «La nostra presenza in fiera ci permetterà di incontrare personalmente i clienti spagnoli che già lavorano con noi e di ascoltare i bisogni e i desiderata di chi non ha ancora testato i vantaggi della nostra offerta», commenta Federico Gonzalez – marketing & sales director Pixartprinting.

Il successo di Pixartprinting è frutto di un mix di ingredienti che vanno dal ruolo pionieristico nella sperimentazione tecnologica al costante impegno in R&D per l’apertura di nuovi mercati, fino a strategie di marketing evolute votate da un lato all’ampliamento del portfolio, dall’altro alla fidelizzazione della clientela. «La kermesse di Madrid sarà l’occasione per spiegare a fondo agli operatori del settore i numerosi vantaggi di PixartPro, il programma ideato per premiare i professionisti delle arti grafiche come tipografie, printing service, studi grafici e agenzie di comunicazione», spiega Gonzalez.«Con PixartPro ci poniamo come alleato dei nostri clienti, supportando attivamente la loro crescita. Crediamo molto in questa iniziativa che rende la nostra strategia ancora più competitiva, in un mercato sempre più affollato da nuovi player che non possono però offrire i plus indiscussi del nostro servizio, derivanti da un mix di fattori tra cui la centralizzazione della produzione». La concentrazione dell’attività nel quartier generale alle porte di Venezia, infatti, consente di ottimizzare l’efficienza del processo con grandi vantaggi in termini di economie di scala, che vengono riservati ai clienti offrendo prezzi altamente competitivi.

Pixartprinting è un’industria manifatturiera che pone l’innovazione al centro dell’evoluzione; una macchina perfettamente settata in grado di offrire un catalogo prodotti che ad oggi conta oltre 400 referenze e 3 milioni di combinazioni possibili arricchito da un servizio internazionale di customer care evoluto. Proprio nell’ambito del servizio si inserisce un’altra novità che verrà presentata in anteprima al mercato spagnolo proprio in occasione di C!Print Madrid. Si tratta dei nuovi Sample Kit, disponibili on line a partire da settembre. Nuove release sempre più funzionali dei campionari, progettate per mettere a disposizione dei professionisti veri e propri strumenti di lavoro che raccolgono prove di stampa effettuate sui diversi materiali con le differenti tecnologie. «Il nostro reparto marketing ha lavorato per mesi alla messa a punto di questi nuovi tools con l’obiettivo di offrire inedite fonti di ispirazione e nuove opportunità di business. Sarà quindi un piacere cogliere l’occasione della fiera per omaggiare questi preziosi kit ai clienti che verranno a conoscerci allo stand», aggiunge Gonzalez. Pixartprinting accoglierà gli stampatori spagnoli in un’area espositiva ideata per rappresentare un virtuale catalogo in 3D: tante applicazioni, che spaziano dai packaging con finiture pregiate ai maxi banner, passando per il piccolo formato e le soluzioni espositive.

Taga Day 2018: All you need is Gold

Il Taga Day rappresenta l’evento cardine di Taga Italia, un momento di condivisione, formazione e informazione tecnologica dedicato a tutti i soci iscritti.

Quest’anno prenderà il via a Milano il 9 novembre 2018 presso la sede di Allestire Decor Lab (Via Tortona 31 20144 Milano).

In particolare, l’imperdibile evento annuale quest’anno ha un claim speciale: All you need is GOLD. Rivisitando il titolo della celebre canzone dei Beatles, Taga Italia vuole proporre un focus tecnico sul mondo della nobilitazione dello stampato, dedicando l’intera mattinata al tema con interventi specifici di professionisti e operatori delle arti grafiche.

La prima parte della giornata sarà infatti divisa in tre momenti specifici, legati alla creatività, alle analisi del mercato e alle soluzioni presenti nel mercato della nobilitazione. Nella sessione pomeridiana, saliranno in cattedra i tecnici Taga con approfondimenti legati al PDF 2.0 e ai gruppi di lavoro legati agli Spot Color, al bilanciamento dei grigi e alla tecnologia di essiccazione UV applicata al procedimento di stampa offset.

Una giornata molto densa di contenuti: per le iscrizioni, gli aggiornamenti sul programma e tutti i dettagli organizzativi, vi rimandiamo alla pagina di prenotazione su EventBrite a questo link.

 

Il premio tecnologico InterTech 2018 a SpectroDens 4 di Techkon

PIA, Associazione delle Industrie della stampa americana, ha selezionato quest’anno dodici tecnologie innovative a cui assegnare il premio tecnologico InterTech 2018.

Il premio è destinato a onorare le tecnologie uniche e innovative che contribuiscono a migliorare l’industria della comunicazione grafica e della stampa. E Techkon GmbH ha annunciato che lo scorso luglio il suo nuovo spettro-densitometro SpectroDens 4, è stato insignito del prestigioso premio.

In particolare, SpectroDens 4 costituisce la 4° generazione di spettro – densitometri Techkon, presentata in anteprima a drupa 2016 e distribuita a inizio 2017.
Si contano a oggi più di 3.000 installazioni. Di seguito la motivazione del premio.

«L’ultima generazione dello spettrofotometro portatile Techkon aumenta il livello tecnologico dei dispositivi di misurazione del colore. La combinazione di velocità di misurazione super-veloci, intelligenza intensificata che facilità l’accesso alla rete e ad altri dispositivi, diaframmi intercambiabili dall’utente e il dispositivo incorporato per la scansione della barra colore, hanno conquistato i giudici. Una caratteristica unica è la funzione InkCheck, che offre agli operatori della stampa specifiche regolazioni della densità dell’inchiostro per ottenere la più bassa corrispondenza cromatica deltaE in conformità con gli standard. Grazie alla interfaccia umana favorita da un design ergonomico e una notevole semplicità d’uso, i giudici prevedono che SpectroDens4 diventerà lo spettrofotometro scelto in molte sale stampa».

A nome del team Techkon, il presidente Ulrich Kryzminski accetterà questo premio davanti al pubblico del settore, durante l’InterTech Technology Awards Gala 2018, a Chicago-Illinois il prossimo 30 settembre 2018.

Techkon SpectroDens è distribuito in esclusiva per l’Italia da Tecnologie Grafiche.

VGL mette a segno la prima installazione nel Regno Unito della piattaforma Durst P5

Durst annuncia la prima installazione nel Regno Unito della piattaforma Durst P5 presso il sito produttivo Smallmead di VGL, società di serigrafia e stampa digitale con sede a Reading nel Berkshire.

L’investimento di VGL nella sua prima stampante flatbed Durst P5 250 HS è volto a incrementare sensibilmente la capacità dell’impianto, quadruplicando la produttività rispetto al sistema di stampa che verrà sostituito e ad aumentare il proprio portfolio clienti e il catalogo prodotti.

VGL, realtà fortemente orientata agli investimenti nelle tecnologie più avanzate, è partner produttivo di clienti eterogenei che spaziano dalle grandi insegne alle fiere, dagli organizzatori di eventi ad aziende pubbliche e private come musei e compagnie ferroviarie. Il sistema P5 250 HS non è la prima stampante Durst in casa VGL; l’azienda, infatti, annovera un importante installato che ad oggi vede operativi presso lo stabilimento di Reading sette sistemi Durst: due stampanti Rhotex e cinque roll-to-roll. A questi andrà ad aggiungersi la nuova P5, contraddistinta da velocità di stampa in modalità due pass fino a 240 sqm/h e risoluzione fino a 1200 dpi.

«La tecnologia che stavamo utilizzando per la stampa su rigido era ormai obsoleta e necessitavamo di un upgrade tecnologico, soprattutto in termini di produttività. Dopo aver valutato attentamente le diverse soluzioni disponibili sul mercato, abbiamo scelto il sistema di ultima generazione Durst P5 dotato di tutti i requisiti che stavamo cercando», commenta David Gray, managing director di VGL. «Sicuramente siamo rimasti colpiti dalle prestazioni di P5 in termini di produttività e risoluzione e siamo certi che questa tecnologia ci permetterà di soddisfare pienamente la domanda crescente di stampati su supporti rigidi, aprendoci a nuovi mercati». Ricordando il grande evento Durst di presentazione mondiale della piattaforma P5, Gray aggiunge:«Lo stabilimento produttivo di Durst a Lienz è davvero impressionante. Ogni componente della macchina viene prodotto in quella fabbrica e questo è garanzia di qualità e affidabilità. Inoltre, Durst si contraddistingue per un servizio post-vendita e un customer care eccellente, che abbiamo già avuto modo di testare in questi anni di collaborazione. Un altro aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato è la modalità scelta da Durst per la progettazione del sistema P5, ideato e realizzato grazie ad un accurato ascolto delle necessità dei clienti. P5 sarà sicuramente la nostra tecnologia di punta e rafforzerà ulteriormente il nostro rapporto con Durst».

«Collaboriamo con VGL da diversi anni e anche per questo motivo siamo particolarmente lieti che proprio VGL abbia messo a segno la prima installazione di P5 nel Regno Unito», commenta Peter Bray, managing director di Durst UK e Irlanda. «Questa piattaforma soddisfa pienamente le esigenze di VGL, realtà nota nel mercato per l’eccellente qualità dei suoi prodotti e siamo certi che avrà un ruolo attivo nel potenziamento tecnologico e nel vantaggio competitivo con cui VGL potrà proporsi al mercato».

La Serie P5 è stata presentata in anteprima mondiale da Durst lo scorso febbraio a Lienz, in Austria. Oltre alle stampanti all’avanguardia, alle interfacce utente touch e alle funzionalità di assistenza remota di ultima generazione, il lancio ha coinvolto anche nuove soluzioni di workflow e software sviluppati internamente. Tutto è mirato e ottimizzato per massimizzare le prestazioni e il tempo di attività del parco macchine, oltre a garantire una flessibilità senza precedenti nella gestione dei lavori. Il modello Durst P5 250 HS è stato progettato per una produzione industriale ad alti volumi e per applicazioni che richiedono particolare qualità. Il sistema soddisfa cinque criteri fondamentali: produttività, affidabilità, workflow, versatilità e qualità di stampa.

 

Guidare oggi la trasformazione delle etichette di domani: European Label Forum di Finat

Sviluppare modi per guidare le competenze dei leader futuri nella trasformazione delle etichette, indirizzare l’efficacia del settore e comprendere i principali sviluppi della base tecnologica della stampa sono stati i principali temi di quest’anno dell’European Label Forum dell’associazione internazionale di etichette Finat tenutosi a Dublino a inizio estate.

Il discorso del presidente

Quest’anno Finat celebra il suo 60º anniversario e il presidente Chris Ellison, direttore generale di un’azienda famigliare di etichette, OPM Group, ha dato il benvenuto ai delegati sottolineando che i traguardi dell’associazione diventano insignificanti di fronte a quelli di Arthur Guinness, il cui birrificio nel centro di Dublino è stato inaugurato nel 1759 con una locazione di 9000 anni.

Il programma di lavoro è iniziato con Alastair Campbellscrittore, commentatore televisivo, autore e stratega, nonché noto per il suo ruolo di direttore delle comunicazioni del primo ministro britannico Tony Blair.  Il suo argomento principale per questo incontro multinazionale è stato «L’elefante in una stanza – La Brexit e le sue implicazioni sui rapporti B2B tra Europa e Regno Unito».  L’attuale mancanza di chiarezza relativa alle proposte finali della Gran Bretagna sulla sua uscita e la possibile situazione che potrebbe venire a crearsi in seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, sono state presentate in un intervento che ha analizzato tutte le opzioni, tutte le possibilità e tutti i limiti.

Dati sul mercato europeo delle etichette

Il direttore generale di Finat Jules Lejeune ha offerto un aggiornamento sulla situazione globale del settore europeo delle etichette, che ha registrato una forte ripresa dal 2012. I dati dell’associazione hanno confermato una solida crescita del settore del 4,7% nel 2017 rispetto all’anno precedente (che tuttavia si è assestato su un tasso di crescita medio inferiore al 5,4% del periodo 2013-2016), con i materiali autoadesivi a base film che hanno registrato una crescita a un tasso ancora superiore: 8,2% rispetto all’anno precedente. I principali 15 Paesi del mercato delle etichette in Europa rappresentano un’eccezionale percentuale del 90% dell’attività totale e le statistiche indicano che Turchia, Polonia e Italia hanno registrato i migliori incrementi in termini di volumi assoluti tra il 2010 e il 2017. La Brexit ha influenzato ancora nel Regno Unito il calo nei consumi dal terzo trimestre del 2017, a differenza dei mercati degli altri paesi europei con prestazioni migliori.

Il panorama futuro

Andy Thomas-Emans, strategic director, Tarsus Labels & Packaging Group, ha proseguito delineando l’attuale panorama del settore in evoluzione e le previsioni per i prossimi cinque anni, esaminando in particolare il cambiamento sempre più frequente per i trasformatori di etichette tra stampa di etichette e altre opzioni di stampa di imballaggi. La ricerca Finat RADAR indica che la produzione di buste per imballaggi flessibili rappresenta già una capacità aggiuntiva per il 19% dei trasfomatori di etichette; le etichette a fascia per il 31% dei partecipanti al sondaggio e altri articoli di imballaggio flessibile per il 27%. Ha proseguito evidenziando i problemi e le opportunità legati alla trasformazione; i problemi di salute e sicurezza relativi ai solventi, la stampa flessografica UV efficiente dal punto di vista energetico e naturalmente la stampa digitale. Ha presentato inoltre l’innovativo gruppo UVFoodSafe del settore, che comprende i principali  fornitori e le associazioni professionali correlate della catena di valore della trasformazione, che si impegnano a rendere l’essiccazione UV e UV/LED totalmente adatta alla stampa di imballaggi per alimenti. Ha concluso con la conferma del fatto che Labelexpo si è ampliata fino a diventare un evento anche per la stampa di imballaggi.

Una strategia innovativa per le promozioni sulla confezione

La presentazione del professionista di imballaggi e autore Keran Turakhia è stata insolita e stimolante, ha analizzato in che modo i trasformatori e i loro clienti possono trarre un vantaggio finanziario da pensare fuori – e dentro –  gli schemi per creare opportunità innovative di comunicazione. Con storie tratte dalla vita reale, ha dimostrato come il suo pensiero ha contribuito a modificare con successo gli imballaggi, affinchè non fossero più un costo, ma aiutessero un marchio a trarre vantaggio da nuove opportunità promozionali sulla confezioni, in particolare con la stampa digitale.

«Ripensare l’imballaggio» è il motto di rlc-Packaging, il cui direttore generale Marc Büttgenbach ha svolto la funzione di moderatore di una discussione di esperti con tutti gli interveneuti della mattinata, consentendo ai delegati di analizzare gli argomenti in maggiore dettaglio.

Definizione del profilo delle generazioni future

Per un pubblico composto da leader provenienti dall’intera catena di valore della stampa di imballaggi, il programma è stato anche fortemente e adeguatamente concentrato sui problemi gestionali ed è stato avviato dall’autore di best-seller e CEO di XYZ University Sarah Sladek, che ha riflettuto sulla possibilità del settore delle etichette d icoinvolgimento maggiore delle generazioni più giovani nella ricerca di nuove opportunitàcommerciali. Poiché tra il 2010 e il 2020 il 78% degli appartenenti alla generazione dei “baby boomer” compirà 65 anni e il 25% dei “millennial” passerà a ruoli di leadership, le esigenze della generazione più giovane dovranno trovare risposta perché vi sono state più modifiche allo stile di vita e ai comportamenti negli ultimi decenni che nel corso di tutta la storia dell’uomo. Questa situazione ha creato e continua a creare numerosi problemi di forza lavoro, non ultimo la disponibilità di manodopera qualificata, il pensionamento dei fondatori di molte aziende e il ricambio della leadership. Si sta facendo poco per controllare e gestire questi problemi ed è necessaria una strategia colpletamente nuova da parte delle organizzazioni dei datori di lavoro perché i leader di successo di oggi condividono queste tre specifiche caratteristiche: passione, umiltà e fretta.

Ricambio generazionale, aziende a conduzione famigliare

Bert van Loon ha trattato ulteriormente l’argomento, con un vivace dibattito sulle sfide della prossima generazione, in particolare per i trasformatori di etichette in Europa perché «il settore delle etichette ha un forte interesse affinchè si verifichi il successo nel passaggio generazionale di aziende famigliari che si occupano di trasformazione». L’alternativa a un ricambio generazionale riuscito sarebbe un’ulteriore consolidamento con una conseguente riduzione nell’innovazione?

Occhi bene aperti

Nella relazione finale della conferenza, la guru del business, scrittrice e giornalista radiofonica e televisiva Noreena Herz,ha presentato un seminario molto interessante su “come prendere decisioni intelligenti in un mondo complesso” in questo periodo di grandi stravolgimenti – tra cui anche i potenziali effetti della Brexit. Ha condiviso informazioni sulla futura nuova generazione di potenziali dipendenti, la generazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni, e ha indicato i loro interessi, come si comportano, cosa vogliono e in che modo consumano e anche le differenze rispetto ai millennial. Ha lasciato il pubblico con riflessioni su come le sue idee possono migliorare le loro attività.

Un futuro radioso

Il presidente di Finat Chris Ellison ha chiuso l’evento affermando: «Siamo un settore con un futuro così radioso che spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto. Rappresentiamo inoltre un settore dove c’è ancora molta passione».

 

Fotolito s.a.s. punta alla qualità con Lüscher MDX 320 IR Flex

Grazie all’installazione del nuovo CtP flexo di Lüscher, Fotolito s.a.s. può rispondere con la massima flessibilità alle esigenze del mercato, unendo l’innovazione tecnologica all’ottimizzazione del processo produttivo.

Fotolito s.a.s. nasce nel 1989 a Novi Ligure come azienda di prestampa per la fornitura di pellicole e cliché per la stampa tipografica e litografica su plastica. Dal 2003 l’azienda sente l’esigenza di ampliare il proprio business e inizia così la produzione in stampa digitale in bobina di pannelli e manifesti di grande formato. Oggi il business è suddiviso a metà tra prestampa e stampa digitale, con una clientela in massima parte locale.

L’azienda si è specializzata in particolar modo nella produzione dei cliché per la stampa su plastica. Fotolito s.a.s. ha puntato su know how e competenze, all’azienda vengono riconosciuti grande expertise, un servizio flessibile che garantisce la consegna dei lavori nelle 24 ore e naturalmente l’elevata qualità.

La decisione di installare il nuovo sistema CtP MDX 320 IR Flex di Lüscher, fornito in Italia da NTG Digital, che gli ha consentito di passare da una produzione analogica a digitale, ha permesso all’azienda di fare il salto di qualità, ottenendo miglioramenti nelle performance e ottimizzazione nei processi. «La nostra esigenza era di essere più flessibili – spiega Massimo Marione, titolare dell’azienda. – Ci siamo resi conto che per essere più competitivi sul mercato dovevamo alzare i nostri standard di qualità e il nuovo CtP ci permette di ottenere le massime performance in questo senso. Tra i vantaggi del sistema, oltre alla qualità, che è sicuramente superiore rispetto a quella del processo analogico, vi sono maggiori possibilità di controllo e di conseguenza minori possibilità di errore».

Altro vantaggio del nuovo sistema CtP Lüscher MDX 320 IR Flex 830 HP è l’incisione a laser senza utilizzo di sostanze chimiche. Un aspetto che si sposa con il concetto di sostenibilità sia in termini di attenzione all’ambiente sia per quanto riguarda la salute degli operatori.

Oltre all’eliminazione di sostanze tossiche e nocive dal ciclo produttivo e una maggiore rapidità nel processo, si ottiene una riduzione dei consumi energetici grazie ad un sistema a elevata efficienza energetica che non richiede tempi di riscaldamento.

«Ci stiamo affacciando al mercato della stampa flessografica – spiega Marione – e questo nuovo sistema ci permetterà di offrire un servizio affidabile e dagli standard elevati in mercati che stanno crescendo, come quello delle etichette e degli imballaggi flessibili».

«Nel team di NTG – conclude – abbiamo trovato affidabilità e competenza: hanno sempre risposto nei tempi adeguati e con professionalità».