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Istituto San Zeno di Verona: formazione e automazione per il futuro della carta

Martedì 24 giugno presso l‘Istituto San Zeno di Verona si è svolto un seminario tecnico in collaborazione tra la scuola Cartaria San Zeno di Verona e ABB.

Alla manifestazione hanno partecipato 80 persone tar le quali anche i giovani neo diplomati del corso annuale per Tecnici per la gestione di impianti di produzione della carta.

Nella prima parte dell’incontro si è parlato di formazione ed opportunità offerte grazie alla collaborazione attiva tra l’industria della carta e le aziende fornitrici. A l termine di questa sessione sono stati consegnati i diplomi di fine corso ai giovani che hanno frequentato il 29° e il 30° corso annuale di tecnologie per tecniche cartarie.

Nella seconda parte, curata da ABB, sono state illustrate le nuove tecnologie di misura e la capacità dei nuovi sistemi di tradurre tali misure in informazioni predittive sulla qualità della carta e sull’efficienza di produzione.

Gli argomenti affrontati hanno presentato soluzioni tecnologiche innovative con visione verso il futuro. L’efficienza operativa e la sostenibilità ambientale sono poste come priorità imprescindibili. Pertanto ABB ha voluto dare evidenza del suo impegno nel voler mantenere il passo con la trasformazione profonda dell’industria della carta, in particolare, grazie all’adozione di tecnologie avanzate che migliorano la qualità del prodotto, riducono i consumi energetici e abilitano nuovi modelli di gestione digitale.

Tra gli aspetti principali presentati si è dedicata particolare attenzione ai nuovi sistemi di campionamento, di misurazione on-line della scolantezza e dell’analisi morfologica delle fibre presenti nell’impasto.

Successivamente sono stati presentati gli sviluppi relativi ai sistemi di gestione del processo completamente integrati. ABB Ability System 800xA 7.0 di nuova generazione che integra la funzionalità di controllo DCS, QCS, con un focus sulla cybersecurity e le soluzioni digitali.

Legato a quest’ultimo argomento è stato affrontato il tema dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione, con strumenti come l’Industrial Knowledge Vault e l’APC che supportano il controllo avanzato dei processi produttivi in tutti i segmenti dell’industria cartaria.

Terminata la conferenza i partecipanti hanno potuto visitare il demo TRUCK sul quale erano presenti in forma demo i prodotti e i software illustrati in sala.

Fujifilm protagonista a Labelexpo 2025 con soluzioni di stampa analogica e digitale all’insegna della sostenibilità

Fujifilm conferma la sua presenza a Labelexpo Europe 2025 con una proposta espositiva completa e innovativa che unisce tecnologie di stampa analogiche, digitali e sostenibili. L’azienda presenterà una gamma estesa di soluzioni per il settore del packaging e dell’etichettatura, evidenziando il proprio impegno nell’accompagnare l’evoluzione dell’industria con strumenti all’avanguardia.

Stampa tradizionale e digitale: un’esperienza immersiva

Lo stand Fujifilm sarà suddiviso in due aree distinte – analogica e digitale – offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva che mette in luce la continuità e la trasformazione dei processi produttivi.

Nell’area analogica, i riflettori saranno puntati sulle lastre flessografiche Flenex FW lavabili con acqua, con dimostrazioni live di produzione completa in meno di 40 minuti. Saranno inoltre protagonisti il sistema LED UV LuXtreme e gli inchiostri e vernici CuremaX, pensati per ottimizzare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Innovazione digitale e testimonianze dal vivo

L’area digitale vedrà la presentazione della Jet Press FP790, stampante inkjet a base acqua progettata per imballaggi flessibili, e della Jet Press 750S, ideale per applicazioni su cartone pieghevole. Tra le novità più attese, Fujifilm mostrerà anche la Revoria Press SC285S, stampante “5UPER COLOUR” a 5 colori con stazione toner speciale, lanciata di recente sul mercato europeo.

Un palco dedicato ospiterà sessioni e interventi con case history e testimonianze dirette da parte di clienti e partner, a dimostrazione concreta dell’impatto positivo delle tecnologie Fujifilm sui processi produttivi.

Soluzioni di imprinting e tecnologie scalabili

Saranno esposte anche le soluzioni di imprinting Fujifilm, dotate di testine Samba e barra di stampa a passaggio singolo, capaci di operare su una vasta gamma di supporti senza interruzioni, garantendo qualità e flessibilità nelle applicazioni di packaging.

Sostenibilità al centro dell’innovazione

Tutte le soluzioni presentate riflettono la visione “Analogico. Digitale. Sostenibile.” che guida Fujifilm: tecnologie sviluppate con attenzione alle prestazioni, alla responsabilità ambientale e alla riduzione dei consumi energetici, come le lastre lavabili con acqua, gli inchiostri LED UV e le soluzioni toner a basso impatto.

Manuel Schrutt, Business Strategy Packaging Director di FUJIFILM Corporation, ha dichiarato: “Con il continuo ampliamento del nostro portafoglio, Labelexpo è il luogo ideale per mostrare l’evoluzione delle nostre soluzioni. Il messaggio ‘Analogico. Digitale. Sostenibile.’ rappresenta la nostra strategia per aiutare i clienti a innovare secondo le proprie esigenze. Quest’anno abbiamo ancora più novità e siamo pronti ad accogliere i visitatori in uno stand che riflette la direzione in cui sta andando il settore”.

Paper Industrial Deal: il piano strategico per proteggere e rilanciare il settore cartario italiano tra sfide energetiche ed economiche

Nell’ambito dell’Assemblea Pubblica di Assocarta, svoltasi a Roma presso Civita e moderata da Valentina Bisti del TG1, il presidente di Assocarta Lorenzo Poli ha presentato il Paper Industrial Deal del sistema cartario italiano. Un piano strategico per mettere in sicurezza il settore cartario italiano dagli shock economici e di transizione energetica che mira a rendere il comparto più resiliente, competitivo e sostenibile, riducendo i costi dell’energia e trasformando gli obiettivi di decarbonizzazione in un motore di crescita.

Nel 2024 la produzione e la domanda interna presentano un recupero del 6,2% e del 7,8% rispettivamente, a fronte di un fatturato di 8,3 miliardi di Euro – in aumento dell’1,5% – generato da 19.000 addetti diretti in 151 cartiere. Ma crescono anche le importazioni del 12,7% che soddisfano oltre il 54% della domanda interna confermando una perdita di competitività sul mercato interno dei prodotti nazionali. E dopo un biennio di contrazione, torna a crescere la domanda estera che registra un aumento dell’11,2% sul 2023 con un export per lo più diretto verso Francia, Germania e Spagna, in particolare per le carte e cartoni da imballaggio (+15,4%).

“In un contesto politico-economico incerto ed imprevedibile a livello europeo e mondiale, il sistema cartario nazionale ha la certezza di dove è arrivato e di dove vorrebbe andare. Siamo i terzi produttori UE di carta e cartone dietro a Germania e Svezia con una quota dell’89% di materie prime provenienti da materiali riciclabili 56% e da fonti rinnovabili (biomasse) 33% e secondi utilizzatori UE di carta da riciclare con l’11,4% del consumo europeo dopo la Germania, con un tasso di riciclo del 70,9% che negli imballaggi supera l’85%, andando oltre gli obiettivi UE” illustra il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli nella sua relazione.

“Mettere in sicurezza il settore e l’intera filiera con misure non più rinviabili” sottolinea Poli “per azzerare il differenziale PSV-TTF che per il settore nel 2024 ha comportato extracosti per oltre 50 milioni di Euro e per cercare di ridurre il costo del gas con una nuova gas release che superi l’attuale schema e che faccia leva sul biometano per gli hard-to-abate. Oltre a interventi concreti per sostenere la decarbonizzazione attraverso la decarbonizzazione dei combustibili con una biometano release e l’elettrificazione delle rinnovabili con contratti per differenze rispetto al costo del gas e piano di sviluppo dell’infrastruttura elettrica per sviluppare l’elettrificazione”.

Positive le aperture sulla disciplina UE degli Aiuti di Stato perché consentono di varare misure di sostegno alle politiche energetiche di decarbonizzazione come l’energy e la gas release ma rimane il rischio che venga compromessa la coesione del mercato unico perché ci sono vari spazi di bilancio.

Si tratta di una delle dieci misure per rafforzare circolarità e decarbonizzazione del settore contenute nel Paper Industrial Deal che prevede interventi strutturali che riguardano la valorizzazione delle biomasse per la decarbonizzazione degli hard-to-abate in linea con la Strategia Forestale Nazionale, la semplificazione dell’EUDR per favorire l’utilizzo di materie prime rinnovabili come legno e carta ma soprattutto misure che riguardano il costo energetico che, nel 2024, ha visto un differenziale di prezzo del gas naturale  tra il mercato nazionale e quello dei principali competitor europei – pari a circa 2,30 euro/MWh, il più alto dal 2020 ad oggioltre il 6% del prezzo del gas.

Non solo energia ma anche economia circolare su cui innestare un ciclo virtuoso su occupazione e produttività. “Come settore cartario vorremmo mantenere i benefici ambientali, economici, e sociali del riciclo della carta sul territorio italiano con misure volte a ridurre l’export di materia prima riciclabile che, nel 2020-2024, ha raggiunto un valore medio annuo di 1,73 milioni di tonnellate: un quarto della carta raccolta da cittadini e imprese italiane che se fosse riciclata in Italia aumenterebbe la produttività dell’industria cartaria italiana del 27%, creerebbe 1.360 nuovi posti di lavoro in Italia e produrrebbe un PIL aggiuntivo per l’Italia di 1,4 miliardi di euro ogni anno” afferma Poli.

A questo va aggiunta rinnovata attenzione al lavoro. “Detassare le indennità che i lavoratori, organizzati sui turni percepiscono come lavoro domenicale, notturno, festivo e straordinario per rendere più attrattivo il settore e facilitare il reperimento di nuove risorse e il cambio generazionale” aggiunge ancora Poli.

Misure che sono all’interno della piattaforma Federazione Carta e Grafica e intendono rafforzare un comparto centrale per la competitività e produttività di una filiera che rappresenta un valore di circa 27 miliardi di euro di fatturato (1,2% PIL), generato da oltre 160.000 addetti diretti in circa 16.000 imprese, essenziale per attività chiave della società quali igiene, cultura, prevenzione dello spreco alimentare, scambi commerciali e per circolarità complessiva dell’economia italiana. Nel 2024 le carte e cartoni per imballaggio hanno sostenuto la ripresa con un +5,7% e dopo cinque anni di pesanti contrazioni si è assistito a un rimbalzo del +11,2% per le carte per usi grafici. Si è rafforzata la crescita dei volumi di carte per usi igienico-sanitari del 4,6%, segmento che presenta livelli superiori a quelli pre-pandemia.

Sul tema del Paper Industrial Deal del sistema cartario europeo è intervenuto il Presidente di CEPI Confederazione europea dell’industria cartaria Marco Eikelenboom. “Il Clean Industrial Deal deve essere più di una visione. Deve offrire strumenti pratici che consentano alle industrie come la nostra di decarbonizzarsi senza deindustrializzarsi” afferma Eikelenboom “È urgentemente necessario il sostegno nazionale all’elettrificazione, al calore green da fonte rinnovabile a prezzi accessibili e all’integrazione della rete. Allo stesso tempo, la prossima strategia europea per la bioeconomia deve riconoscere che le bioindustrie europee come la carta non sono di nicchia, bensì il nostro motore industriale. Il nostro settore realizza le priorità europee: posti di lavoro, la transizione dal fossile basata sulle foreste e riciclo leader a livello mondiale, contribuendo a trasformare la pressione di oggi in un vantaggio di domani.’’

Si è poi discusso di Industrial Deal nel settore cartario italiano in una tavola rotonda a cui hanno partecipato Laura D’Aprile, Capo dipartimento sviluppo sostenibile Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE – Gestore dei servizi energetici, Stefano Besseghini, Presidente di ARERA – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, e Federico Boschi, Capo dipartimento energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Antonio Gozzi Special Advisor per l’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività di Confindustria ha quindi concluso l’Assemblea con u focus sui temi della politica UE. “Il susseguirsi delle decisioni prese a Bruxelles dalla Commissione” afferma Gozzi “pone un problema di fondo. Al di là della constatazione che il percorso oramai è “un passo avanti ed uno indietro” affermare oggi una cosa e correggerla domani, il problema è chi fa l’agenda a Bruxelles? Chi decide su cosa e su come intervenire.
L’Europa, può dispiacere, non è uno stato federale e la commissione non è il governo di questo stato.
Allora l’Italia, il Governo e per quanto ci riguarda la Confindustria devono fare attenzione al processo decisionale. E non tollerare fughe in avanti”.

Al termine dell’Assemblea Pubblica di Assocarta si è tenuta la presentazione “Il ruolo della carta nella divulgazione scientifica”, a cura dell’Aeronautica Militare. Un dibattito ispirato ai volumi “Atlante del Clima e della Meteorologia” e “Andrea Baroni, il cavaliere delle rose e delle nuvole” moderato dal Ten. Col. Guido Guidi al quale sono intervenuti il Ten. Col. Orazio di Casola direttore della rivista di meteorologia dell’Aeronautica, il Col. Daniele Mocio e Annalisa Venditti, giornalista Rai e autrice della biografia su Baroni.

Konica Minolta porta l’innovazione digitale per etichette a Labelexpo Europe 2025

Konica Minolta a Labelexpo Europe 2025, in programma dal 16 al 19 settembre presso la Fira Gran Via di Barcellon: l’azienda sarà presente insieme al partner MGI Digital Technology negli stand 5E61 e 5G60, per presentare le ultime novità tecnologiche e soluzioni integrate per la stampa digitale e la nobilitazione di etichette e packaging.

Stampa digitale di etichette: nuove opportunità di business con Konica Minolta

Durante la fiera, Konica Minolta proporrà dimostrazioni live sulle potenzialità della stampa digitale di etichette, ormai una tecnologia mainstream in grado di soddisfare le esigenze di personalizzazione, tirature ridotte e consegne rapide. Tra i prodotti in evidenza ci saranno i modelli AccurioLabel 230 e AccurioLabel 400, quest’ultimo caratterizzato da una risoluzione di stampa di 2400 x 1200 dpi e dal toner bianco con oltre il 70% di opacità, garantendo uniformità e qualità cromatica superiore grazie alla tecnologia Intelligent Quality Care.

Inoltre, sarà presentato in anteprima un prototipo innovativo della serie AccurioLabel, insieme alle soluzioni MGI JETvarnish 3D Web 400 e MGI Octopus Web per il taglio e la finitura digitale di etichette autoadesive, oltre al controller Creo IC-320L e ai software di gestione AccurioPro Flux e AccurioPro Dashboard.

Partnership strategiche per la nobilitazione digitale

Konica Minolta Italia rafforza la sua presenza a Labelexpo con una nuova collaborazione strategica con due aziende italiane di eccellenza nel settore della finitura per etichette: Prati e Berra. Questa sinergia mira a offrire soluzioni integrate di stampa e nobilitazione digitale, valorizzando l’innovazione tecnologica e l’efficienza produttiva.

Innovazione, sostenibilità e futuro della stampa digitale di etichette

Secondo Toshi Uemura, Head of Industrial Printing di Konica Minolta Business Solutions Europe, il mercato delle etichette e del packaging è più dinamico che mai: “Konica Minolta punta a trasformare il settore con tecnologie che non solo migliorano la comunicazione visiva, ma generano anche un impatto sociale positivo. La nostra presenza a Labelexpo testimonia l’impegno continuo nell’innovazione, nell’efficienza e nella sostenibilità”.

I visitatori dello stand Konica Minolta potranno ricevere un kit campione personalizzato, per sperimentare in prima persona come la stampa digitale possa rendere le etichette un elemento distintivo e creativo.

Del Duca Print innova con Durst: due nuove P5 350 HS per entrare nei mercati premium

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Del Duca Print compie un importante passo avanti nella propria evoluzione tecnologica, puntando su innovazione e produttività con l’installazione di due nuove stampanti Durst P5 350 HS. L’azienda campana, attiva dal 1992 nel settore della stampa digitale, consolida così la sua posizione nei mercati premium, con una strategia che guarda a qualità, versatilità e riduzione dei tempi produttivi.

Attive da agosto 2024, le nuove P5 350 HS hanno già rivoluzionato l’efficienza aziendale: tempi di stampa ridotti da oltre dieci minuti a meno di tre per pannello e capacità produttiva fino a 2.000 mq al giorno con un’unica macchina. Un investimento mirato a rispondere alle esigenze sempre più complesse del mondo retail, della GDO e dei nuovi settori ad alto valore aggiunto come cosmetica ed espositori durevoli.

Una trasformazione guidata da innovazione e visione

Sotto la guida di Sebastiano Del Duca, amministratore unico, l’azienda ha saputo coniugare tradizione e innovazione, espandendosi con successo verso clienti strutturati e servizi completi, dalla progettazione all’allestimento. Elementi distintivi come l’apertura della sede tecnico-commerciale di Monza, dotata di showroom e Innovation Hub, testimoniano l’approccio strategico verso il mercato nazionale e la prototipazione just-in-time.

La tecnologia Durst al centro della crescita

La relazione tra Del Duca Print e Durst Group – iniziata nel 2007 – si conferma solida e strategica. Dopo la visita al Customer Experience Center di Bressanone, la decisione di sostituire quattro macchine precedenti con due P5 350 HS ha dato avvio a una nuova fase di rinnovamento tecnologico.

Una delle due unità è dedicata alla produzione intensiva di pannelli e cartotecnica, con carico e scarico automatico; l’altra, in configurazione roll-to-roll e dotata di stampa bianco e vernice, consente lavorazioni su materiali come plexiglass, legno e Dibond, aprendo nuove opportunità commerciali e margini più elevati.

“Con Durst esiste una fiducia reciproca che va oltre il rapporto fornitore-cliente. Condividiamo la stessa visione e standard qualitativi”, afferma Sebastiano Del Duca. A ribadire il valore della partnership è anche Alberto Bassanello, Direttore Vendite Italia di Durst: “Le P5 350 HS sono perfette per chi cerca velocità, precisione e flessibilità produttiva”.

Obiettivo futuro: secondo polo produttivo in Lombardia

Con una sede produttiva di 5.000 mq a Marigliano e un team di 50 collaboratori, Del Duca Print punta ora a fare della filiale di Monza un secondo hub produttivo. In valutazione anche l’introduzione della nuova Durst P5 X, stampante ibrida ideale per lavorazioni espresse e campionature.

Il cambio generazionale nelle arti grafiche

Il cambio generazionale nelle aziende grafiche è cruciale per l’evoluzione e il successo, ma richiede una gestione attenta. Le nuove generazioni delle aziende devono aggiornarsi su vari fronti — organizzativo, tecnico e commerciale — ricercare nuove idee, approcciare il cliente con soluzioni e alternative al passo con i tempi e con i mercati, mantenendo aggiornate le tecnologie e gli operatori. Questo cambiamento coinvolge non solo la gestione quotidiana, ma anche l’adozione di nuove tecnologie e approcci verso collaboratori e clienti. Il rischio di non adeguarsi è la stagnazione o la perdita di posti di lavoro

I tempi cambiano per tutte le professioni e per le rispettive attività; i negozi si devono confrontare con i centri commerciali, le panetterie propongono al cliente altri servizi, le aziende grafiche devono competere con il print on demand. Di fronte a questi cambiamenti determinati dai mercati globalizzati è evidente che si devono aggiornare anche i metodi della gestione delle aziende grafiche, indipendentemente che siano di proprietà di una famiglia di imprenditori o che coinvolgano azionisti. Definire oggi le aziende Arti Grafiche a nostro parere è fuori tema, si devono trasformare infatti in Tecniche Grafiche. Per comprendere la differenza tra Arti e Tecniche, va ripercorsa in breve la storia della stampa almeno fino agli anni ’80. A quei tempi per realizzare uno stampato, i vari operatori si potevano realmente definire “artisti”, dovendo conoscere e anche prevedere il risultato sin dall’inizio del processo non avendo un riscontro oggettivo nei vari passaggi. Il testo dalla tipografia era gestito in fotocomposizione e non impaginato, la selezione dei colori delle immagini avveniva in fotomeccanica (camera oscura) utilizzando reprocamere e ingranditori utilizzando per la selezione dei colori in quadricromia i filtri RGB ottenendo pellicole trasparenti con la gelatina fotografica di colore nero. Per le correzioni si interveniva sulle pellicole con “acidi e sgarzini”, ma non vedendo i colori e di conseguenza il risultato in stampa, tutto era gestito dall’esperienza professionale acquisita in molti anni facendo il lavoro. Pellicole con immagini, testi, ecc. successivamente erano trasferite in fotoincisione che provvedeva a incollare su film trasparenti (astralon) indispensabili per trasferirle tramite un processo fotografico sulle forme di stampa i vari colori (C,M,Y,K, e Spot) per ottenere le lastre offset, i fotopolimeri flessografici e i cilindri rotocalco, ecc. In pochi anni le Arti Grafiche hanno subito (e subiranno ancora) cambiamenti tecnologici orientati sempre più al “digitale” obbligandoci a un costante aggiornamento professionale, organizzativo e imprenditoriale. Oggi la prestampa è esclusivamente digitale, a gestire il processo è in molti casi solo una persona che deve conoscere tutte le fasi produttive. I rapidi aggiornamenti di software, formati di PDF, impostazioni dei RIP, infinite tipologie di materiali, inchiostri e combinazioni per le nobilitazioni in stampa e post stampa non sono facile da gestire sia per il personale ma anche per dirigenti, responsabili commerciali, tecnici e imprenditori. Un radicale cambiamento di mentalità non è facile, ma le aziende grafiche devono trasformarsi da “artigiane a industrie” indipendentemente dalle dimensioni, dal numero di addetti e fatturato. Argomenti ben noti a tutti non solo nelle aziende grafiche, a nostro parere poco considerati, in molti casi ritenuti marginali e non importanti.

Competenze e norme

La sopravvivenza delle aziende dipende dalle decisioni imprenditoriali che coinvolge la riorganizzazione a tutti i livelli. Aziende grafiche che hanno rinnovato le tecnologie di prestampa, stampa e post stampa in molti casi mantengono un metodo e una organizzazione “artistica e creativa”, molto meno tecnica avendo a disposizione software e tecnologie avanzate ma gestite in modo “artigianale”. Evitiamo di addentrarci su argomenti e mansioni specifiche, ricordando che oltre alle proprie competenze è indispensabile per gli imprenditori la conoscenza di regole e norme. Argomenti da conoscere non solo per soddisfare le esigenze del cliente ma per essere al passo con gli altri competitor internazionali. Le nuove generazioni di imprenditori non possono sfuggire al passaggio di proprietà dell’azienda e nemmeno sottovalutare l’organizzazione e le competenze non solo dei collaboratori ma anche dei fornitori.

Il cambiamento generazionale nelle aziende grafiche, cartotecniche, imballaggio flessibile, etichette, ecc. è una sfida per imprenditori, direzione e collaboratori a tutti i livelli. Un cambiamento che a piccoli passi o in modo radicale si deve attuare. Cambiamenti che sono una grande opportunità per rinnovarsi e per garantire all’azienda di essere competitiva in un mercato globale che si trasforma rapidamente. Per raggiungere i risultati sia imprenditoriale sia professionali si richiede a tutti la capacità e l’impegno di essere, non solo coinvolti, ma convinti che per suggerire gli obiettivi si deve collaborare in modo rapido e sinergico.

L’imprenditore che passa il “testimone” (da padre a figlio) dà inizio a un nuovo percorso che prevede almeno delle certezze nelle capacità di chi si assume la responsabilità di gestire la squadra: competenza, abilità, accelerazione. La fase di competenza è molto importante e se non si hanno le capacità mette in discussione la possibilità di vincere. L’abilità consiste nell’organizzare la squadra assegnando a ognuno il ruolo che è più consono alle sue competenze, l’accelerazione sta nel mantenere allenata la squadra e se qualcuno non è in grado di gareggiare avere la certezza e la determinazione di sostituirlo, alternativa non si vince la gara. Il passaggio generazionale è un argomento di cui si parla da anni. Da circa quindici anni sono innumerevoli le aziende grafiche che hanno attuato il passaggio del testimone da una mano all’altra, in alcuni casi disastroso. Siamo consapevoli che il passaggio e la presa in carico delle varie responsabilità a garanzia del futuro dell’impresa non è una cosa facile, serve pianificare attentamente tutte le fasi di accompagnamento verso il momento dell’effettivo trasferimento che se tra padre e figlio o affiatati soci non si può attuare se non si è certi che chi prende in mano le redini abbia specifiche competenze nel suo DNA. Se il passaggio avviene all’interno della famiglia in alcuni casi si devono affrontare situazioni sgradevoli, capita che ci siano perplessità e paure e serve una buona dose di coraggio per affrontare gli argomenti e prendere le opportune decisioni, meglio essere supportati o anche delegare queste valutazioni a una terza parte estranea alla famiglia e all’azienda.

COME AFFRONTARE IL PASSAGGIO

Alcune dinamiche che potrebbero emergere in un nuovo contesto imprenditoriale:

1.     Cultura aziendale: I valori e la cultura aziendale subiscono aggiustamenti e modifiche in seguito al cambio generazionale. Le nuove generazioni di imprenditori devono favorire un ambiente di lavoro più collaborativo, flessibile e inclusivo. Essere sensibili e motivare i dipendenti genera effetti positivi in tutta l’azienda sia per i rapporti interpersonali sia per quelli produttivi.

2.     Leadership e gestione del cambiamento: La transizione tra la precedente e la nuova generazione richiede una leadership capace di pianificare e successivamente gestire il cambiamento non solo a parole. Si devono pianificare e condividere i cambiamenti verificando in breve tempo i risultati e non attendere troppo tempo a modificarli o a cambiarli. Le nuove generazioni di imprenditori se conoscono i flussi aziendali (non solo per sentito dire) possono adottare uno stile di leadership più orientato alla partecipazione e all’empowerment in base anche alla cultura e all’apertura mentale dei collaboratori presenti in azienda, evitando un approccio più padronale.

3.     Formazione e competenze: I giovani imprenditori dovrebbero essere più attenti non solo all’acquisto delle tecnologie ma alle reali competenze di chi le utilizza, valutando attentamente i risultati ottenuti evitando sprechi su tutti i fronti. Le aziende necessitano di competenze più moderne, con maggiore conoscenza non solo nell’uso dei software sia gestionali come di produzione dei file, utilizzando più professionalmente sia le tecnologie analogiche sia quelle digitali. È fondamentale garantire una continuità nel trasferimento delle competenze tra la “vecchia e nuova” generazione confrontando le differenti esperienze, dal gestionale alla produzione. L’esperienza è importante, di conseguenza va trasmessa alle nuove generazioni, ma adattandola all’evoluzione.

4.     Marketing e comunicazione digitale: Con il passaggio generazionale, le aziende devono adattarsi alle nuove modalità di comunicazione, sfruttando oltre alla carta, i social media, il web marketing e altre strategie digitali per raggiungere nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Innovazioni tecnologiche non solo sulla carta, sul packaging, imballaggio flessibile ma anche per chi, per esempio, ha difficoltà a leggere facilmente un testo (ipovedenti) suggerendo ai clienti file PDF, eBOOK, ecc., che i computer tramite software possono leggere. Carta e digitale che si integrano al servizio del consumatore e a vantaggio commerciale dell’azienda grafica.

5.     Innovazione tecnologica: Le nuove generazioni sono più inclini all’adozione di nuove tecnologie digitali, cosa vera se si fa riferimento all’utilizzo di smartphone, molto meno se si tratta di automatizzare alcune fasi produttive, vedendo molti impaginati senza stili, la scelta di colori non idonei, PDF inutilizzabili che si devono sistemare, ecc., devono essere incentivate (imposte) e quando possibile implementare flussi automatici. L’imprenditore che dispone di personale aggiornato ha grandi vantaggi, perché agevola i differenti processi produttivi, un miglioramento dell’efficienza operativa, l’ottimizzazione dei tempi, una migliore qualità e meno rischi di sprechi e contestazioni.

6.     Sostenibilità: Le giovani generazioni di imprenditori tendono a essere più sensibili alle questioni ambientali, promuovendo pratiche più ecologiche. Nelle aziende grafiche e cartotecniche, ciò potrebbe significare una spinta verso l’uso di materiali riciclati, inchiostri a base vegetale, implementare processi produttivi a basso impatto ambientale con minori sprechi di materiale non solo a vantaggio della natura ma anche dell’azienda.

Tradizione e tecnologia si incontrano: Incisoria Vicentina sceglie Canon per innovare

Un sodalizio tra artigianato e innovazione: con Canon Arizona e PRISMAelevate XL, l’azienda vicentina potenzia la stampa a rilievo puntando su personalizzazione e accessibilità.

Incisoria Vicentina, storica realtà specializzata in incisioni su misura e mappe tattili, compie un nuovo passo avanti nel proprio percorso di innovazione tecnologica, scegliendo Canon come partner per rafforzare la propria offerta nel campo della stampa a rilievo. Grazie all’integrazione della stampante Canon Arizona 1360 GTF e del software PRISMAelevate XL, l’azienda fonde la propria tradizione artigianale con le più moderne soluzioni digitali, ampliando le possibilità applicative e rendendo la stampa più inclusiva.

Attiva da oltre un secolo, Incisoria Vicentina si distingue per la qualità artigianale e la capacità di offrire soluzioni personalizzate, che spaziano da targhe e telai fino a mappe tattili e timbri. Un patrimonio di esperienza che si combina con lo spirito innovativo di un team intergenerazionale, e con un’attenzione costante alla precisione, alla scelta dei materiali e all’accessibilità. L’azienda è detentrice di due importanti brevetti: uno per la realizzazione di mappe tattili in braille – sviluppato da Massimo Treu e Luciano Marzi – e uno per targhe e mappe fotoluminescenti pensate per garantire la leggibilità anche in caso di blackout.

Nel 2024, la necessità di compiere un salto tecnologico ha portato Incisoria Vicentina a scegliere Canon come partner strategico. “Con i miei figli abbiamo iniziato una ricerca per individuare macchinari all’altezza dei nostri progetti,” racconta Massimo Treu, titolare dell’azienda. “Canon ci ha colpito non solo per le performance tecniche, ma per una visione condivisa: quella di rendere il mondo più accessibile ed equo per tutti.”

La Canon Arizona 1360 GTF è una stampante di grande formato in grado di operare su una vasta gamma di supporti rigidi e flessibili, anche dalle forme irregolari, grazie alla tecnologia FLXflow, che consente una gestione intelligente dei materiali, inclusi quelli pesanti o delicati. In combinazione con PRISMAelevate XL, è possibile creare effetti tattili con elevazioni fino a 4 mm, perfetti per realizzare segnaletica accessibile, riproduzioni artistiche, packaging e materiali decorativi.

Questa sinergia tra tecnologia e artigianalità consente a Incisoria Vicentina di offrire un’ampia gamma di applicazioni innovative, senza rinunciare alla qualità e alla personalizzazione che da sempre contraddistinguono l’azienda.

“Siamo orgogliosi che Incisoria Vicentina abbia scelto Canon per il proprio percorso evolutivo,” dichiara Federico Martella, Production Printing Sales Director Canon. “Le nostre tecnologie abilitano la Total Experience e la Mass Personalization, aprendo nuove possibilità creative e contribuendo a un futuro più accessibile.”

Sappi, il valore della stampa

Oggi i brand sono sempre più attenti al tema della sostenibilità. E qui entra in gioco la carta: deve sostenere il racconto, con forza e credibilità. Sappi ci racconta come.

Esiste una carta perfetta per ogni progetto? Nel mercato della stampa, oggi, non basta più promettere leggibilità, resa cromatica, tattilità e stampabilità. Le carte migliori devono offrire una narrazione solida e credibile in fatto di sostenibilità. E la gamma Magno di Sappi leader di mercato, che storia racconta?

L’importanza di un approvvigionamento sostenibile

La carta è fatta di cellulosa e la cellulosa si ricava dall’abbattimento degli alberi. Affermazione corretta? Se la narrazione si fermasse a questa semplificazione, lo scetticismo di molti brand e consumatori nei confronti della stampa sarebbe comprensibile. Soprattutto ora che, entro fine anno, entrerà in vigore il Regolamento UE contro la deforestazione (EUDR) e l’attenzione tornerà sulle filiere e sulla lotta alla deforestazione. Come possiamo superare questi dubbi? Raccontando la storia completa. Nel caso delle carte Magno, significa spiegare che tutte le carte Sappi sono prodotte con materie prime rinnovabili a base di legno, provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.

Come fanno i clienti a esserne certi? Perché tutti gli stabilimenti europei di Sappi sono certificati FSC (FSC-C015022) e PEFC (PEFC/07-32-76) per la Catena di Custodia. Certificazioni che attestano la presenza di controlli rigorosi per garantire filiere prive di deforestazione, grazie anche a un sistema di due diligence interno per monitorare l’approvvigionamento delle fibre legnose utilizzate.

La carta, materiale rinnovabile e riciclabile

È anche importante ricordare che la carta, per sua stessa natura, è un materiale riciclabile ed è per questo un elemento chiave dell’economia circolare bio-based. Un sistema dove le risorse restano in uso il più a lungo possibile e dove i rifiuti vengono ridotti grazie a riciclo e riutilizzo. Per aziende come Sappi, produrre carta significa già contribuire attivamente all’economia circolare, anche perché la carta è uno dei materiali più riciclati al mondo. In Europa, il tasso di riciclo della carta ha superato il 79% lo scorso anno (contro appena il 38% della plastica). La carta, chiaramente, non può essere riciclata all’infinito: col tempo le fibre si degradano, si accorciano, si contaminano. Alcuni tipi, come i cartoni ondulati o la carta da giornale, possono essere prodotti con carta 100% riciclata, ma nella maggior parte dei casi servono fibre vergini per mantenere qualità e resistenza.

Ecco perché una carta di alta qualità come Magno, realizzata con fibre vergini provenienti da fonti sostenibili, è fondamentale per garantire continuità nel riciclo.

Magno: la gamma di carte definitiva per tutti i lavori di stampa

Per il proprio brand, il proprio budget e la prossima brillante idea

Le carte patinate e naturali soddisfano una varietà di esigenze visive e tattili, offrendo un ROI senza compromessi grazie all’eccezionalità del prodotto e alla forte differenziazione del brand.

7 prodotti con superfici, spessori e caratteristiche impareggiabili, ognuna con un range di grammature completo

2 finiture Gloss: superficie lucida con un elevato punto di bianco e un’eccellente lisciatura per un’assoluta fedeltà di colori e dettagli delle immagini.

2 Satin: superfici setose per immagini piene di intensità e un’ottima leggibilità.

2 Matt spessorate: extra volume, tatto naturale, con elevati standard di stampabilità e macchinabilità, che combina la sensazione naturale dell’usomano con la riproduzione delle immagini tipica delle patinate.

1 Naturale: carta usomano piacevole al tatto che offre le tonalità dei colori naturali alle immagini

La differenza della decarbonizzazione

Un elemento centrale della storia di sostenibilità di Magno è la serie di azioni intraprese da Sappi per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Validati dalla Science-Based Targets Initiative (SBTi), questi obiettivi impegnano Sappi a ridurre del 41,5% le proprie emissioni di carbonio per tonnellata di prodotto entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2019). Qual è il piano di Sappi per raggiungere questi obiettivi? In primo luogo, attraverso l’introduzione di tecnologie innovative che aumentino la quota di energia rinnovabile negli stabilimenti, inclusi grandi progetti in tre degli impianti dove viene prodotta la carta Magno.

Un’iniziativa fondamentale è stata la modernizzazione della caldaia nello stabilimento di Gratkorn (Austria), con il passaggio dal carbone alla biomassa e al gas naturale. L’intervento, durato tre anni, ha ridotto del 30% l’impronta di carbonio dello stabilimento, portando l’uso di energia rinnovabile a oltre il 56%. La biomassa si ottiene da corteccia, segatura e cippato, oltre che dai residui del processo di produzione della pasta. Anche altri siti produttivi sono stati aggiornati in chiave sostenibile. In Finlandia, lo stabilimento di Kirkniemi è passato dal carbone alla biomassa, riducendo del 90% le emissioni dirette di gas serra e risparmiando 230.000 tonnellate di CO₂ all’anno.

Infine a Maastricht, nei Paesi Bassi, è stata installata una nuova caldaia elettrica e una seconda è già in fase di realizzazione. Questi impianti convertono l’energia elettrica in vapore per alimentare la produzione, con un sistema che sincronizza i consumi elettrici con i picchi di immissione di energia rinnovabile nella rete nazionale, contribuendo alla sua stabilità. Il risultato è una riduzione delle emissioni dirette di gas serra del 14% entro il 2026, rispetto al 2019, e del 30% entro il 2030.

Tutte queste iniziative di decarbonizzazione non abbassano solo l’impronta di carbonio degli impianti dove viene prodotta Magno, ma anche quella della carta stessa. E, di conseguenza, delle pubblicazioni destinate ai clienti che scelgono Magno.

Uno sguardo più ampio

L’intera industria cartaria è impegnata a ridurre le proprie emissioni di carbonio, con un obiettivo di neutralità europea entro il 2050. Tra il 2005 e il 2022, il settore ha già ridotto le emissioni del 39%, grazie a una maggiore efficienza e al progressivo abbandono dei combustibili fossili. Con il 61% dell’energia ricavata da fonti rinnovabili come biomassa, idroelettrico ed eolico, l’industria cartaria è oggi il maggior utilizzatore e produttore di energia rinnovabile in Europa.

Inoltre, l’impegno concreto per la sostenibilità ha portato Sappi Europe a ottenere la valutazione Platino da EcoVadis, collocandosi nel top 1% delle aziende del settore cartario. Un ulteriore importante elemento nella storia di sostenibilità di Magno.

Fespa 2025: Liyu protagonista a Berlino con Platinum Technologies e l’anteprima mondiale della Serie Signature

Con uno stand imponente e tecnologicamente all’avanguardia,  ha lasciato il segno a Fespa 2025 di Berlino, confermandosi tra i protagonisti indiscussi del panorama internazionale della stampa industriale.

Nasce “Platinum Technologies”: il futuro di Liyu è in Europa

Tra gli annunci più attesi della manifestazione, Liyu ha presentato ufficialmente la nascita di Platinum Technologies, nuova business unit europea con sede a Düsseldorf. Un cambio strategico dalla precedente sede di Ankara che segna un passo decisivo verso una visione più europea e high-end. “La forza di un’azienda risiede nella capacità di evolvere costantemente i propri prodotti e servizi nel tempo.”

La nuova divisione Platinum Technologies sarà il cuore pulsante della ricerca, dello sviluppo e della strategia europea del gruppo, con l’obiettivo di progettare soluzioni ad altissimo contenuto tecnologico per il mercato premium.

Serie Signature: la nuova generazione della stampa industriale

Grande protagonista dello stand è stata la nuova Serie Signature, una macchina ibrida rivoluzionaria disponibile nei formati da 2,1 metri e 3,3 metri. Progettata per la produzione intensiva su supporti rigidi e flessibili, offre:

  • Prestazioni elevate
  • Massima versatilità operativa
  • Qualità di stampa fotografica

Un concentrato di tecnologia made in Europe, frutto della visione innovativa di Platinum Technologies.

Caratteristiche principali della Signature Ibrida: 

  • 40 Teste di Stampa Speculari RICOH GEN6
  • Stampa simultanea su 6 zone indipendenti
  • Sistema AutoClean per la pulizia automatica delle teste
  • Misurazione automatica dello spessore del materiale
  • Risoluzione fino a 2400 dpi
  • Velocità fino a 350 m²/h

Gamma high-end e soluzioni integrate

Accanto alla nuova Signature, Liyu ha presentato una selezione di soluzioni consolidate per il mercato professionale:

  • Q3 Pro XL + – Plotter ibrido ad alte prestazioni, sinonimo di affidabilità e produttività
  • KC3020 Pro XL + – Flatbed di nuova generazione con 40 teste in configurazione 8×4, ideale per tirature elevate e qualità fotografica
  • Xline Hybrid – Soluzione entry-level performante per chi si affaccia al mondo del rigido e roll-to-roll

A completare l’offerta, i sistemi di taglio Q-CUT e Xline Cutter, pensati per garantire un flusso produttivo integrato, preciso e veloce.

Scopri le innovazioni Liyu in Italia

Dopo il successo di Berlino, Liyu invita tutti gli operatori del settore a visitare il Centro Ricerca & Sviluppo di Milano, dove sarà possibile vedere dal vivo l’intera gamma di tecnologie avanzate firmate Liyu.

La carta Lecta per borse: quando il packaging unisce stile, resistenza e responsabilità

Lecta amplia la propria offerta di carte per borse, proponendo una gamma completa e versatile pensata per rispondere alle esigenze in continua evoluzione dell’industria dell’imballaggio. Più che semplici strumenti di trasporto, le nuove carte Lecta diventano veri e propri veicoli di identità, capaci di comunicare i valori e la visione di ogni brand.

La proposta Lecta copre tutte le principali esigenze del settore: dalle borse per la spesa quotidiana al packaging di lusso, con soluzioni che combinano resistenza meccanica, qualità di stampa e sostenibilità ambientale.

Una gamma, molteplici applicazioni

La famiglia di carte Lecta per borse si articola in quattro linee principali:

  • KraFit Bag: carta kraft marrone, composta al 100% da fibra di eucalipto non sbiancata. Ideale per borse della spesa e imballaggi e-commerce, offre un aspetto naturale e una resistenza superiore.

  • Coral Bag: carta bianca matt ad alta resistenza, perfetta per shopper e packaging stampati. Compatibile con stampa flessografica e offset, garantisce risultati puliti e di grande impatto.

  • Coral Bag White: variante della Coral Bag con maggiore bianchezza grazie all’aggiunta di sbiancante ottico. Pensata per progetti grafici che richiedono forte contrasto e chiarezza visiva, mantiene la stessa resistenza e qualità di stampa.

  • Creaset Bag: carta monopatinata bianca lucida, eccellente per borse di qualità e packaging di fascia alta. Resistente alla trazione, allo scoppio e alla fessurazione, è ottimizzata per una resa di stampa brillante e definita.

Standard elevati e certificazioni ambientali

Tutte le gamme – KraFit, Coral e Creaset – sono prodotte nel rispetto delle buone pratiche di fabbricazione (GMP) e sono conformi agli standard internazionali più rigorosi: ISO 14001 ed EMAS per la gestione ambientale, ISO 50001 per l’efficienza energetica, ISO 9001 per la qualità, e ISO 45001 per la salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, su richiesta, le carte sono disponibili con le certificazioni forestali PEFC o FSC® C011032.

Design, sostenibilità e innovazione

Che si tratti di un design minimalista o di una stampa elaborata, le carte Lecta offrono soluzioni capaci di dare vita a qualsiasi progetto di packaging, unendo responsabilità ambientale, innovazione e qualità estetica.

Le nuove carte per borse di Lecta rappresentano una scelta sicura per chi cerca materiali affidabili, sostenibili e visivamente distintivi, senza compromessi.