“La carta da riciclare è un miniera strategica per l’industria cartaria come il rottame per la siderurgia” così commenta Lorenzo Poli, presidente di Assocarta le parole del Ministro Urso e di tanti esponenti politici che hanno sottolineato l’importanza dei rottami per l’industria siderurgica in occasione dell’Assemblea di ieri di Federacciai, che aggiunge “La produzione nazionale di carta riciclata non riesce a “trasformare” tutta la raccolta nazionale per la mancata competitività conseguenza dei più alti costi energetici, ma anche per l’export extra UE che “sconta” destinazioni con costi non allineati a livello di sostenibilità ambientale e sociale. Per questo, coerentemente con le indicazioni del Rapporto Draghi sull’Economia Circolare europea nel meccanismo delle Materie Prime Critiche va inserita anche la carta da riciclare e cioè i flussi di rifiuti e di materie prime secondarie derivanti dai rifiuti, ai sensi dell’art. 198 bis del DLgs 152/2006 (TUA) che disciplina il Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti e dell’Economia Circolare”.
L’export di carta da riciclare dalla forte compressione registrata nel 2021 (-27.1% su 2020), nel 2023 è aumentato del 48,3%.
Secondo i dati più recenti Italia è comunque il secondo principale utilizzatore europeo di carta da riciclare (nel 2019 risultava al quarto posto, nel 2020 era salita al terzo) , dopo la Germania, seguita da Spagna e Francia.
Il consumo italiano di carta da riciclare costituisce l’11,4% dei volumi impiegati nel complesso dell’area europea (circa 44 mln ton nel 2023, -7,1% sui 47,3 mln tons del 2022).
Poli sottolinea che “In Italia il circa il 70% delle materie prime utilizzate è carta da riciclare, mentre il tasso di raccolta è oltre il 70%” e conclude “La raccolta nazionale di carta da riciclare è aumentata quasi continuativamente dal 2014 al 2021, anno in cui ha segnato il record di oltre 7 mln tons, ha segnato il passo nel 2022 (-7,2%) per registrare nel 2023 un incremento del 5.6%, posizionandosi poco oltre 6,9 mln ton.”
Secondo le indicazioni al momento disponibili, la sola raccolta differenziata di carta da rifiuti urbani (parte del totale) si è collocata nel 2023 intorno ai 3,7 mln tons, sostanzialmente in linea con il 2022 (oltre 3,6 mln tons).
Le soluzioni HP Latex con le loro potenzialità di stampa su vari tipi di materiali saranno protagoniste di Viscom 2024. In particolare, HP Latex 800W e HP Latex 630, che, grazie a una maggiore versatilità applicativa e alla capacità di produrre stampe già asciutte, garantiscono risultati di alta qualità praticamente su qualsiasi tipo di supporto, come vinili, tessuti e carte da parati, permettendo così ai fornitori di servizi di stampa – dal settore della segnaletica a quello dell’interior design, passando per quello automobilistico e del car wrapping – di produrre una gamma di lavori di grande impatto.
Attraverso queste tecnologie, l’obiettivo di HP è quello di rispondere alle esigenze di una comunicazione visiva sempre più caratterizzata dalla richiesta di una maggiore personalizzazione, senza mai lasciare che la qualità della stampa e l’attenzione alla sostenibilità passino in secondo piano. Dal punto di vista dell’impatto ecologico, le stampanti del portafoglio Latex di HP sono infatti note per una formulazione avanzata degli inchiostri a base d’acqua che soddisfa le normative ambientali, non rilasciando sostanze chimiche o odori. Oltre alle certificazioni ambientali UL ECOLOGO ed EPEAT, le HP Latex dispongono inoltre di cartucce in cartone che riducono la plastica grazie all’utilizzo di contenitori in cartone riciclato e riciclabile al 100%, nonché di plastica riciclata proveniente dal processo closed-loop di HP.
L’impegno di HP per la sostenibilità sarà rappresentato dallo stesso stand: in linea con il tema “Transform our World by Design”, sarà infatti costruito con materiali riciclabili, tra cui il legno, per mostrare con esempi concreti come le innovative e sostenibili tecnologie di stampa HP possono trasformare qualsiasi spazio in un ambiente creativo.
“Protagonista della nostra presenza a Viscom 2024 è sicuramente l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, non solo attraverso le principali tecnologie HP Latex sviluppate e perfezionate negli anni grazie al nostro know how e ai continui investimenti in R&D, ma anche attraverso esempi concreti che possano testimoniare fino in fondo l’impatto di queste soluzioni per i print service providers di tutte le dimensioni – commenta Roberto Giorgio, regional manager Large Format HP Italy – L’obiettivo di HP è chiaro: offrire una tecnologia di stampa di grande formato in grado di soddisfare le esigenze di tutti in termini di qualità, personalizzazione e versatilità applicativa, e orientata verso un futuro più verde”.
Guandong ha annunciato l’ingresso di Stefano Vinti nel ruolo di sales manager Italia. Con 33 anni di esperienza nel settore del digital printing, dalle tecnologie ai materiali, Vinti rappresenta una risorsa di altissimo valore per l’azienda. La sua carriera, iniziata come venditore, si è evoluta in ruoli di crescente responsabilità per alcune delle più prestigiose realtà italiane del settore dove ha consolidato la sua esperienza e sviluppato competenze strategiche in ambito commerciale.
L’arrivo di Vinti in Guandong si inserisce perfettamente nella strategia aziendale di crescita e sviluppo, non solo in termini commerciali, ma anche di innovazione in ambito di sostenibilità. “Sono entusiasta di entrare a far parte di una squadra di cui condivido valori e obiettivi. La dedizione di Guandong nella ricerca e sviluppo di prodotti innovativi e l’impegno concreto verso la sostenibilità sono elementi chiave che mi hanno convinto ad accettare questa sfida”, ha dichiarato Vinti.
Il debutto ufficiale di Stefano Vinti in qualità di Sales Manager Italia sarà a Viscom (Milano, 16-18 ottobre 2024), dove Guandong presenterà importanti novità a marchio Greenlife, che dal 2010 attesta formalmente l’impegno dell’azienda in ambito ambientale. Tra queste, Fiberboo, l’esclusivo tessuto biodegradabile e compostabile realizzato con fibre naturali di bamboo ideale per interior decoration, complementi d’arredo e applicazioni tessili. La kermesse ospiterà anche il lancio in esclusiva di Poly-banner, il banner poliolefinicoPVC-free riciclabile al 100% e di altri supporti attualmente top secret la cui unicità creerà un certo Tam Tam tra gli addetti ai lavori.
I documenti PDF sono diventati lo standard de facto per la condivisione, l’archiviazione e la stampa di contenuti digitali, e spesso nascondono un tesoro di informazioni preziose: i metadati. Questi dati, associati a immagini, illustrazioni e font, possono rivelare dettagli cruciali sulla loro provenienza, licenza d’uso e molto altro.
La sfida della gestione dei diritti d’autore
Una delle principali difficoltà nella gestione dei contenuti multimediali all’interno dei PDF è la mancanza di un sistema strutturato e facilmente accessibile per le informazioni sui diritti d’autore. Spesso, questi dati sono dispersi in diverse sezioni del documento, non accessibili all’utente comune, e la loro lettura e interpretazione può garantire la corretta attribuzione delle fonti e il rispetto delle licenze.
Interfaccia per l’estrazione manuale dei metadati presenti nei media di un libro
L’estrazione manuale dei metadati è un compito lungo, a volte complesso, che richiede tempo e precisione.
Un editore, per esempio, potrebbe impiegare molte risorse per svolgere manualmente questa attività su tutti i volumi prodotti nel corso di un anno per creare gli indici iconografici dei volumi.
Finalità
Le informazioni estratte dai metadati dei PDF possono essere utilizzate per diverse finalità, offrendo vantaggi concreti a editori, aziende e chiunque lavori con contenuti multimediali digitali.
Per gli editori, questa analisi permette di creare indici iconografici dettagliati per i libri, con riferimenti a tutti i media, i relativi copyright e titoli. Questo apre la strada alla creazione di uno strumento di indicizzazione globale, in grado di catalogare tutti i media e font presenti nei libri prodotti, offrendo un indice complessivo, una valutazione dei costi e un sistema di monitoraggio delle licenze.
Le aziende potrebbero sfruttare un simile approccio per verificare la conformità di documenti complessi, come cataloghi prodotti da fornitori esterni, assicurandosi che tutti i contenuti siano in regola in termini di licenza d’uso prima di andare in stampa.
L’intelligenza artificiale al servizio dei metadati
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata come strumento innovativo ed efficace per risolvere questo problema. Grazie all’impiego di strumenti di analisi dei metadati e reti opportunamente addestrate, è possibile automatizzare l’estrazione, l’analisi e l’organizzazione di queste informazioni cruciali.
XMP: La chiave per sbloccare le informazioni
Un elemento chiave di questo processo di estrazione e analisi dei metadati è la struttura XMP (Extensible Metadata Platform) che spesso è integrata nei media che vengono acquistati per essere inseriti nelle pubblicazioni.
XMP è uno standard che consente di includere metadati in diversi formati di file, inclusi i PDF, JPEG, PNG e altri,
Anche quando i metadati XMP sono presenti, spesso contengono informazioni testuali complesse e di difficile interpretazione per un algoritmo tradizionale. È qui che l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale, consentendo di estrarre le informazioni chiave da blocchi di testo complessi e di organizzarle in una struttura dati chiara e utilizzabile.
Il processo di estrazione e analisi
Immagine estratta dal PDF: un software adeguato fa la scansione di tutti i file PDF che devono essere processati e li analizza per estrarre i media e i font.
Le immagini possono contenere XMP: dai media appena estratti è possibile estrarre le strutture XMP.
Estratto significativo di un tracciato XMP
Interpretazione e ristrutturazione dei dati: utilizzando una rete AI specializzata, un transformer, addestrata per comprendere il linguaggio naturale, la struttura XMP viene analizzata e convertita in una facile da archiviare e organizzare:
Esempio dei dati trasformati dal XMP precedente
Creazione di Indici Dettagliati: Le informazioni strutturate, per esempio in formato JSON, possono essere facilmente utilizzate per generare indici dettagliati, database ricercabili e report completi sull’utilizzo dei contenuti multimediali all’interno dei documenti PDF.
Immagini senza metadati? Nessun problema
In assenza di metadati XMP, l’intelligenza artificiale può fornire una soluzione.
Reti multimodali, come Google Gemini Pro 1.5, sono in grado di analizzare sia il contenuto visivo che il testo associato a un’immagine. Questo consente di trovare informazioni su licenza e autore anche quando i metadati XMP mancano.
Esempio di immagine priva di metadati
In questo caso abbiamo ottenuto informazioni essenziali e precise:
Il nodo dei font e delle loro licenze
I font, spesso trascurati, sono anch’essi soggetti a licenze d’uso. Anche i caratteri tipografici sono soggetti a licenze d’uso, e l’utilizzo improprio può comportare sanzioni legali. L’analisi dei metadati dei font, embeddati all’interno del PDF, permette di identificare informazioni importanti anche riguardanti il tipo di licenza, il produttore e l’autore, garantendo il rispetto dei termini di utilizzo ed evitando possibili controversie.
Utilizzare un font senza licenza può portare a problemi legali e costi significativi.
Immagine generata con DALL-E3
Analisi dei font
Questo sotto è l’esempio della struttura di uno dei font presenti all’interno del PDF di un libro commerciale:
E successivamente, sempre grazie a un opportuno transformer, viene strutturato in un formato JSON più facilmente gestibile:
I vantaggi di un approccio intelligente
L’analisi dei metadati tramite l’intelligenza artificiale offre molteplici vantaggi:
Efficienza: Automazione del processo di estrazione e analisi dei metadati, liberando tempo e risorse preziose.
Precisione: Riduzione del rischio di errori umani nell’interpretazione dei dati, garantendo informazioni accurate e affidabili.
Tutela Legale: Verifica della corretta attribuzione delle fonti e del rispetto delle licenze d’uso, riducendo il rischio di costosi contenziosi legali.
Conclusioni
L’analisi dei metadati basata sull’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità unica per editori, grafici e aziende che desiderano migliorare la gestione dei contenuti multimediali all’interno dei propri documenti PDF. Attraverso l’automazione e l’analisi intelligente, le aziende possono ottimizzare i processi, garantire la correttezza dei dati e tutelarsi da possibili problemi legali, aprendo la strada a una gestione dei contenuti digitali più efficiente, sicura e consapevole.
Epson annuncia l’accordo per l’acquisizione di tutte le quote di Fiery LLC, fornitore protagonista di server front-end digitali (DFE) e di soluzioni di workflow per il mondo della stampa. L’accordo è stato raggiunto con le società affiliate a Siris Capital Group LLC, tra cui Electronics for Imaging Inc. L’operazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura, comprese le necessarie approvazioni normative, e si prevede che si concluda entro il 2024.
Epson e Fiery condividono un impegno di lunga data per migliorare la produttività grazie alla la tecnologia di stampa digitale. Le soluzioni Fiery, leader di settore, utilizzate dagli stampatori da oltre tre decenni e le sue innovazioni in termini di software, server e workflow completeranno la visione strategica e la leadership hardware di Epson, favorendo in modo significativo la crescita della stampa digitale in tutto il mondo.
Si prevede che l’acquisizione di Fiery produrrà diverse sinergie chiave che miglioreranno l’offerta e la posizione di mercato di Epson: offerta di prodotti migliorata; maggiore diffusione sul mercato; accelerazione della trasformazione digitale; maggiore efficienza; rafforzamento delle relazioni con i clienti; innovazione.
Yasunori Ogawa, presidente e direttore rappresentante di Epson, ha dichiarato: “Siamo lieti di accogliere Fiery nel Gruppo Epson. Questo accordo non solo favorisce l’ulteriore crescita delle nostre attività di stampa commerciale e industriale, ma accelera anche la trasformazione digitale del mercato della stampa analogica in modo innovativo. Insieme a Fiery, continuiamo a impegnarci per contribuire al successo dei nostri clienti e ad accrescere il valore aziendale, perseguendo nuove opportunità in un panorama della stampa che è in continua evoluzione”.
Toby Weiss, CEO di Fiery, ha commentato: “L’acquisizione di Fiery da parte di Epson mette in evidenza il ruolo critico che svolgiamo nel consentire il successo del settore della stampa. In qualità di leader nelle soluzioni DFE e di workflow, Fiery ha consentito agli OEM di ottenere risultati eccezionali per i loro clienti, un’eredità che sarà arricchita dalla visione strategica di Epson. Siamo entusiasti di unirci alla famiglia Epson per promuovere la crescita della stampa digitale in tutto il mondo”.
Frank Baker, cofondatore e Managing Partner di Siris, ha aggiunto: “Siris ha goduto di una proficua collaborazione con Fiery e riteniamo che Epson sia il proprietario ideale per guidare l’azienda nel suo continuo percorso di fornitore di tecnologie mission-critical per il settore della stampa”.
Durst si conferma protagonista di innovazione tecnologica e a Viscom Italia 2024 presenterà in anteprima mondiale un nuovo sistema di stampa che permetterà a nuovi operatori del LFP di entrare nel mondo Durst.
La kermesse milanese farà, infatti, da palcoscenico al debutto internazionale di un’inedita soluzione che amplia ulteriormente la celebre piattaforma P5.
Si tratta di P5 X, la prima stampante a piano fisso interamente sviluppata da Durst che coniuga tutti i plus che da sempre contraddistinguono le tecnologie del produttore altoatesino, con una versatilità senza precedenti, altissimi standard qualitativi e un rapporto prezzo/prestazioni altamente competitivo.
Questo esclusivo sistema, che integra perfettamente le capacità di stampa true-flatbed e roll-to-roll, è stato progettato per rispondere in particolar modo alle esigenze del mercato italiano, definendo nuovi standard in termini di produttività e versatilità per il segmento mid range.
P5 X è la soluzione ideale sia per chi si avvicina per la prima volta al digitale, sia per stampatori che puntano all’aggiornamento del loro parco macchine con l’obiettivo di ampliare il range di applicazioni e, di conseguenza, il business.
La nuova P5, interamente made in Europe, consente di stampare su un’ampia varietà di materiali di piccole e grandissime dimensioni, garantendo sempre la massima qualità.
La configurazione sarà completamente open e include 10 colori, effetti speciali, stampa 3D, inchiostri fluo, vernice, extra gloss, stampa in bobina e dual roll, offrendo una versatilità applicativa che ne accresce ulteriormente le performance creative. L’utilizzo dei software Durst e di inchiostri proprietari ad alte prestazioni assicura, inoltre, la massima efficienza produttiva, all’insegna del motto Durst “Production Excellence 360”.
Nell’area espositiva di Durst a Viscom, la nuova stampante sarà affiancata da P5 350 HS, l’ammiraglia della serie P5 per il grande formato. Questa soluzione, già ampiamente riconosciuta e apprezzata dal mercato italiano, coniuga qualità di stampa superiore e produttività industriale avanzata grazie a caratteristiche esclusive come la tecnologia Multiroll e Multitrack 6, che consentono di gestire fino a sei code di stampa simultaneamente. Configurabile fino a 10 colori, P5 350 HS si presta perfettamente a realizzare applicazioni speciali, tra cui effetti “Day & Night” e stampe a rilievo multistrato.
Entrambe le soluzioni saranno operative per tutta la durata di Viscom 2024, per permettere a clienti e potenziali acquirenti di apprezzarne direttamente le eccezionali prestazioni, supportati dal team della Divisione Vendite Italia. Inoltre, lo stand ospiterà una vasta gallery di applicazioni realizzate non solo con le soluzioni Durst, ma anche con i sistemi di stampa Vanguard Europe, che continuano a suscitare grande interesse nel mercato.
Fedrigoni si conferma nell’élite delle aziende riconosciute per l’impegno concreto nella sostenibilità: per il terzo anno consecutivo, infatti, il Gruppo ha ottenuto la medaglia di platino da Ecovadis, posizionandosi nell’1% delle imprese eccellenti per performance ESG, a livello mondiale e nella stessa industria, e migliorando il proprio score, che ha raggiunto 90/100. La medaglia di platino è il massimo riconoscimento assegnato da Ecovadis, l’agenzia internazionale di rating ESG che ogni anno esamina decine di migliaia di aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori produttivi nel mondo, valutandone le attività e i sistemi di gestione sotto il profilo dell’attenzione all’ambiente e della responsabilità sociale.
“Questo risultato è un importante incentivo per continuare a puntare all’eccellenza, insieme ai nostri stakeholder e clienti – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo -. Ci impegniamo con serietà ogni giorno e in tutte le sedi per raggiungere i nostri obiettivi ESG 2030, in un percorso di miglioramento costante guidato anche dai feedback che riceviamo attraverso valutazioni come quella di Ecovadis, che ci consentono di implementare azioni correttive di anno in anno, migliorando da una valutazione all’altra fino a raggiungere, in soli 5 anni, risultati di cui davvero andare fieri”.
Fedrigoni è tra i maggiori operatori al mondo nelle etichette e nei materiali autoadesivi premium, nelle carte speciali per il packaging di lusso e altre soluzioni creative e nelle soluzioni RFID e connesse. Lo score così alto, 90/100, deriva in particolare dalle performance nella categoria “environment” (ambiente) e dal miglioramento nella categoria “sustainable procurement” (approvvigionamento sostenibile), tanto che Ecovadis sta sviluppando un case study proprio sulla supply chain di Fedrigoni, in modo che possa essere di esempio ad altre aziende. Inoltre, nel 2024 Fedrigoni si conferma leader nella categoria Carbon Management, tra le aziende con il miglior sistema di gestione delle tematiche relative ai cambiamenti climatici, con obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione stabiliti su basi scientifiche.
L’intera strategia di crescita di Fedrigoni è permeata da un impegno costante sui temi della sostenibilità, che vedono tra le sfide maggiori quella della transizione energetica, dove il Gruppo mira a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. L’approccio della multinazionale, chiamato “Making Progress”, prevede una roadmap di target da raggiungere entro il 2030, tracciando in modo rigoroso, trasparente e misurabile tutti i progressi: dalla riduzione del 30% delle emissioni di CO₂ (obiettivo approvato da SBTI), al consumo di acqua (che si vuole ridurre del 10% in termini di prelievo restituendone il 95% pulito all’ambiente), dalla gestione dei rifiuti in ottica di piena circolarità (obiettivo zero rifiuti mandati in discarica) a un’offerta di prodotti che preveda il 100% di carte speciali riciclabili certificati Aticelca e materiali autoadesivi adatti alla riciclabilità o al riuso certificati Recyclass.
In ambito sociale, l’azienda è impegnata a creare un ambiente lavorativo sempre più sicuro e inclusivo: tra le priorità, la prevenzione degli infortuni (nel 2023 a livello di Gruppo l’indice di frequenza è sceso del 17,7%, passando da 13,3 a 11), la riduzione del gap di genere (per arrivare al 35% di posizioni manageriali occupate da donne) e la promozione di un ambiente inclusivo e di apprendimento per le 6.000 persone dell’azienda. L’impegno di Fedrigoni nei confronti delle proprie persone e delle comunità locali nei luoghi in cui l’azienda opera prevede azioni concrete anche sui temi della biodiversità e dei diritti umani. La medaglia di platino di Ecovadis non è l’unico riconoscimento in ambito ESG ricevuto da Fedrigoni, che è stata inserita da S&P Global all’interno del Sustainability Yearbook 2024, dove risultano solo l’8% delle oltre 9.400 aziende valutate nella Corporate Sustainability Assessment 2023.
Screen Europe annuncia la nomina di Domenico Beraldi come regional sales manager per l’Italia. Per molti versi, però, il manager ha già fatto parte della famiglia Screen perché ha iniziato la sua carriera nella stampa nel 1995 presso una filiale italiana di Screen e ha trascorso sei anni come distributore per la stampa a getto d’inchiostro digitale nel mercato italiano, vendendo la sua prima macchina da stampa a getto d’inchiostro per etichette nel 2014.
«Mi considero parte di Screen da molto tempo», afferma Beraldi. «Ora è un’entusiasmante opportunità entrare di nuovo ufficialmente a far parte del leader del settore della stampa le cui innovazioni tecnologiche ridefiniscono continuamente i limiti della qualità di stampa, della velocità e dell’affidabilità».
Un nuovo orizzonte per Screen Inkjet
Sebbene le soluzioni CTP Screen abbiano già una presenza autorevole nel mercato italiano, Beraldi lavorerà per promuovere il crescente portafoglio di stampanti a getto d’inchiostro commerciali di Screen a una serie di nuovi fornitori di stampa, migliorando le loro operazioni con una riproduzione delle immagini eccezionale, una migliore efficacia dei costi e una maggiore flessibilità dei lavori.
«Abbiamo già avuto un lungo rapporto reciprocamente vantaggioso con Domenico» afferma Bui Burke, senior vice president sales di Screen Europe. Sappiamo che è una persona che comprende le sfumature uniche del settore della stampa in Italia e come il getto d’inchiostro digitale può supportare queste attività di stampa regionali. Siamo entusiasti di dare al mercato italiano l’impegno che merita e, con Domenico al timone, ci aspettiamo grandi risultati».
Una forza trasformativa per il mercato italiano
«Vedo il settore della stampa commerciale italiana come un campo inesplorato», spiega Beraldi, «un campo maturo per il getto d’inchiostro digitale ad alta velocità da sfruttare. Molte attività di stampa utilizzano le stesse macchine da stampa analogiche da decenni, con un atteggiamento del tipo “se non è rotto, perché aggiustarlo”. Tuttavia la tecnologia di stampa ha visto rapidi progressi: miglioramento della qualità, tempi di consegna e redditività complessiva. Se questa tendenza continua, posso immaginare uno scenario in cui più lavori di stampa saranno esternalizzati se i fornitori di servizi di stampa italiani non si adattano. Le stampanti digitali a getto d’inchiostro Screen sono senza dubbio tra le migliori sul mercato globale e abbiamo il portafoglio di cui gli stampatori italiani hanno bisogno per modernizzarsi. C’è la gamma Truepress JET 520HD, che ha dimostrato di essere una qualità di stampa notevole e tempi di attività che generano i profitti di cui gli stampatori commerciali hanno bisogno per crescere. C’è la prossima generazione di Truepress JET 560HDX destinata a rivoluzionare il panorama della stampa digitale. Sono anche entusiasta della prossima macchina da stampa a fogli Truepress JET S320 A3 con opzioni banner, che porterà finalmente i vantaggi del getto d’inchiostro alle aziende più piccole a conduzione familiare».
«So che le macchine da stampa Screen saranno una forza trasformativa per gli stampatori italiani», conclude Beraldi, «e sono entusiasta di iniziare a presentare il catalogo di macchine da stampa digitali Screen e le loro capacità uniche all’Inkjet Innovation Center (IIC) qui ad Amsterdam. Insieme, creeremo un futuro più forte e più adattabile per il mercato della stampa commerciale italiana».
Il progetto prevedeva l’installazione di una linea totalmente automatica per la produzione di etichette adesive, partendo da bobine di carta neutra fino alle bobine inscatolate e pallettizzate, pronte per la spedizione. La novità consisteva nel fatto che ogni sezione della linea di converting era situato nello stand del rispettivo fabbricante, facendo passare il materiale da uno stand all’altro attraverso i corridoi e creando un’interazione unica tra i visitatori e la lavorazione delle etichette.
La linea consisteva in due sbobinatori automatici Martin Automatic, per lo svolgimento del liner e del materiale pre-siliconato. Da qui il materiale passava direttamente all’impianto Cohesio di ETI Converting, con moduli di stampa, adesivizzazione, siliconatura e fustellatura, collegati al compattatore di matrici Lundberg per gestire e rimuovere la matrice di scarto. Infine, il materiale attraversava un ponte fino allo stand di LemuGroup, consentendo ai visitatori di osservare il processo camminando al di sotto del materiale.
Nello stand Lemu il materiale veniva riavvolto dal ribobinatore automatico GTU in larghezza 660mm con taglio longitudinale, inserimento automatico delle anime in cartone, giunzione iniziale delle bobine e chiusura finale con etichetta stampata digitalmente in tempo reale, estrazione automatica delle bobine e convogliamento nella linea robotica Lemu UltraCompact. In quest’ultima, le bobine venivano inserite roboticamente nelle scatole in cartone; le scatole venivano infine etichettate e posizionate automaticamente sui pallet per la successiva spedizione logistica.
La produzione delle etichette era in tutto e per tutto reale, per conto dell’azienda Channeled Resources Group.
Un progetto che, nonostante la sua complessità, si è sviluppato senza intoppi ed è stato davvero interessante per tutti i soggetti coinvolti. Le aziende hanno dimostrato una perfetta sincronia e coordinazione tra loro, grazie all’allineamento di obiettivi, valori e cultura aziendale. In particolare, LemuGroup ha dimostrato in modo concreto e creativo come velocizzare ed automatizzare il ribobinamento e l’imballaggio delle etichette, con un aumento impressionante della produttività rispetto alle stesse operazioni effettuate manualmente.
Per vedere il video della lavorazione mostrata in fiera cliccare qui.
Allo stand di LemuGroup era esposta anche la macchina Mida LI220 Advanced che, con precisione elevatissima, riesce ad inserire tag RFID ed NFC sotto etichette già esistenti, già stampate e fustellate. La macchina, dotata di sistema Voyantic per ispezione in tempo reale dei tag, è una soluzione già scelta da parecchi converter italiani, con 16 installazioni negli ultimi due anni. La macchina, oltre all’inserimento dei tag, consente di effettuare parecchie lavorazioni, tra le quali la creazione di etichette multistrato, di grande effetto tattile e visivo.
Etichette accoppiate con Mida LI220 hanno infatti già ottenuto 9 riconoscimenti in concorsi di packaging, italiani ed internazionali, tra i quali Top Awards Fedrigoni e Vinitaly Design.
Dall’America alla Cina, le vendite di Landa Digital Printing si estendono a tutti i continenti.
In particolare si tratta della seconda macchina Landa per l’americano Advantage ColorGraphics mentre è la prima installazione della S11P in Cina, presso Grandprint (Shengda).
Advantage ColorGraphics, stampatore in forte crescita con sede a Los Angeles, ha ordinato una seconda macchina da stampa digitale Landa. La nuova macchina, una Landa S11P con 7 colori, capace di produrre fino a 11.200 fogli all’ora, verrà consegnata entro la fine del 2024.
“Advantage ColorGraphics ha costantemente spinto i confini della comunicazione e del marketing per i consumatori, avendo come clienti prestigiosi brand mondiali”, afferma Sharon Cohen, Chief Business Officer di Landa. “Siamo quindi grati al team di Advantage ColorGraphics per aver dimostrato le capacità uniche, i vantaggi sostenibili e il valore complessivo della nostra tecnologia con ogni lavoro di Landa”.
Grandprint, prima Landa S11P per aumentare la produttività
Landa Digital Printing e una delle principali aziende cinesi di stampa online, Grandprint, hanno annunciato l’ordine di una macchina da stampa Landa S11P Nanographic Printing. Installata presso la sede centrale di Grandprint a Yongcheng, Henan, la nuova macchina da stampa digitale B1 sarà utilizzata per supportare l’attività di stampa online a consegna rapida e il modello aziendale di estrema produttività. Spostando i lavori dalla stampa offset a quella digitale, la nuova Landa consentirà all’azienda di aumentare significativamente la produttività per i lavori da 1 a 1000 stampe, oltre alla possibilità di aggiungere la personalizzazione – ideale per i consumatori, i marchi e le PMI che cercano stampe di alta qualità, colori sorprendenti e un time to market più rapido con contenuti più coinvolgenti.