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EyeC: sistemi d’ispezione per un controllo qualità di fogli stampati di formato medio-grande

EyeC Proofiler 1200 DT.
EyeC Proofiler 1200 DT.

EyeC, produttore di sistemi d’ispezione per stampati di vario genere, presenta con i modelli Proofiler 1200 DT e Proofiler 1700 DT la tecnologia per un controllo qualità di campioni di dimensioni medio-grandi affidabile e rapido.

Questi sistemi d’ispezione identificano tutti i difetti rilevanti in metà del tempo impiegato dai prodotti analoghi offerti dalla concorrenza. Un lavoro con resa mista su un foglio di formato medio (1.060×750 mm) con fustelle differenti, può essere ispezionato in meno di due minuti. Attraverso la comparazione tra il campione e un file PDF approvato, il sistema controlla tutti i testi, la grafica, i colori, il Braille e i codici 1-D e 2-D in un unico ciclo di ispezione.
I nuovi scanner in piano consentono una manipolazione semplice e sicura di campioni medi, grandi e sottili con dimensioni fino a 1.270×915 mm (nel caso del modello EyeC Proofiler 1200 DT) o fino a 1.780×1.220 mm (nel modello EyeC Proofiler 1700 DT).
L’interfaccia utente intuitiva permette all’operatore di completare in pochi clic un controllo qualità veloce, sicuro e pratico. Il controllo può essere eseguito su tutte le tipologie di prodotti stampati, come ad esempio fogli stampati, astucci pieghevoli, foglietti illustrativi, etichette e packaging flessibile.
I campi di applicazione dei sistemi d’ispezione offline vanno dal controllo dei campioni durante avviamento e produzione in macchina da stampa, all’incoming inspection della qualità.

«Grazie ai nostri sistemi le industrie della stampa possono identificare con certezza i difetti delle stampe già nelle fasi iniziali del processo, evitando così costosi scarti, ristampe e reclami», spiega Ansgar Kaupp, CEO di EyeC Germania. «Le case farmaceutiche e i proprietari di marchi possono però utilizzarle anche per ispezionare rapidamente i lotti di tutti i loro prodotti stampati».
EyeC ha presentato EyeC Proofiler 1200 DT e altri sistemi d’ispezione in occasione della Fiera Interpack.

In Italia l’81,6% delle attività di R&S sono finanziate direttamente e interamente dalle imprese

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La digitalizzazione è il fattore cardine per la trasformazione competitiva digitale dell’intero Paese. In Italia il processo è avviato e l’attenzione delle Istituzioni è cresciuta in questi ultimi anni. Tuttavia, siamo ancora indietro rispetto a molti altri Paesi europei, e questo si riflette, in rapporto causa-effetto, sulla capacità di attrarre investimenti per far decollare la ripresa. È quanto ha illustrato, Stefano Pileri, intervenuto in occasione dell’Italian Investment Showcase, a Milano.

I dati diffusi nel 2017 in relazione al Digital Transformation Enablers’ Index, l’indice che indica la predisposizione del Paese a recepire la trasformazione, collocano l’Italia al 16° posto.

«È necessario investire in capitale umano, infrastrutture, sviluppo del digitale e, infine, migliorare ancora i processi della Pubblica Amministrazione, se vogliamo aumentare la capacità del nostro Paese di attrarre investimenti e, con essi, velocizzare la trasformazione». È quanto dichiara Stefano Pileri, Presidente di Anitec (Confindustria), intervenuto alla prima edizione dell’Italian Investment Showcase, a Milano a Palazzo Lombardia. «Secondo l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) – aggiunge Pileri – l’Italia si colloca infatti solo al 25° posto della classifica Europea del livello di digitalizzazione: l’indicazione di Anitec è continuare a incoraggiare le nostre imprese a investire sul digitale, sui nuovi modelli di business e nella ricerca affinché garantisca “innovazione che è vita per le imprese stesse”».

Come illustrato dal Presidente di Anitec nel suo intervento, la realizzazione dei progetti in essere quali il piano ultra broadband, Industria 4.0, la PA Digitale, le tempestiva transizioni al 5G e al nuovo Digitale Terrestre (DVB-T2) e lo sviluppo delle applicazioni Smart City, Building e Home, quale primo tassello della smart community sono tra gli elementi chiave per abilitare una crescita più sostenuta del nostro Paese anche grazie agli investimenti della comunità internazionale.

Realizzare dunque investimenti in innovazione «a tutto tondo», partendo dall’assunto che l’innovazione è un concetto trasversale e che oggi è sempre più permeata dal «fattore digitale» presente infatti in tutti i settori dell’economia e della vita sociale, è dunque la ricetta.

L’innovazione anche è «culturale»: e su questo punto il nostro Paese, e l’Europa possono e devono giocare un ruolo da leader se intendono mantenere la propria competitività. L’Italia, in particolare, può «avverare» il processo di internazionalizzazione delle proprie PMI valorizzando, attraverso il digitale, le competenze specifiche ed hi-level di cui dispone e che le sono già riconosciute all’estero.

In questo scenario, il tema della collaborazione con il Sistema universitario e della Ricerca, Sviluppo e Innovazione è da sempre centrale nelle attività di Anitec e delle aziende associate quali principali interpreti e fornitori delle tecnologie, apparati, soluzioni e servizi innovativi ed evoluti gioca un ruolo fondamentale.

Anitec è l’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo – aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale – è l’organismo di categoria che riunisce le imprese operanti in Italia in attività industriali e servizi connessi alle tecnologie delle Telecomunicazioni, dell’Informatica, dell’Elettronica di Consumo e degli Apparati per Impianti d’Antenna. Anitec è il partner italiano di DigitalEurope, l’associazione europea dell’ICT. Anitec è partner della Digital Skills and Jobs Coalition.

Eurolabel ha installato la Gallus ECS 340 a 11 gruppi stampa

Da sinistra Aldo Franco, Direttore commerciale di Erolabel, Elisabetta Brambilla, Presidente, Andrea Citernesi e Carlo Tessera di Heidelberg Italia.
Da sinistra Aldo Franco, Direttore commerciale di Erolabel, Elisabetta Brambilla, Presidente, Andrea Citernesi e Carlo Tessera di Heidelberg Italia.

Acquistata nel corso del 2016, lo scorso gennaio Eurolabel ha installato laa Gallus ECS 340 in configurazione personalizzata nella propria sede di Milano. Il sistema di stampa è unico in Italia, in quanto la configurazione è stata realizzata ad hoc per l’etichettificio lombardo. Nello specifico, si tratta di una macchina flexo combinata con 8 colori flexo e 3 unità rotative serigrafiche.
La macchina ha anche la possibilità di laminare a freddo o di plastificare in linea, oltre a poter stampare sulla colla o sulla carta siliconata.
Questa configurazione particolare nasce dall’esigenza di Eurolabel di espandersi in un nuovo mercato, quello del tubo laminato. Materiale molto difficile da trattare data la sua instabilità, il tubo laminato è utilizzato nei settori della cura personale e alimentare – in particolar modo per la realizzazione di tubetti – e sta vivendo un momento di forte crescita. Un’opportunità che Eurolabel ha deciso di cogliere al volo, scegliendo di affidarsi alla qualità di stampa, alla precisione di registro e alla produttività di Gallus ECS 340 per poter affrontare ogni esigenza, anche quelle più complesse.
Fondata a Milano nel 1964, Eurolabel ha saputo consolidare la propria posizione in un mercato in continua evoluzione, attestandosi oggi tra le più importanti aziende produttrici di etichette autoadesive, sleeve e Rfid.
La macchina acquistata da Eurolabel rappresenta l’ottavo sistema di questo tipo venduto in Italia da Heidelberg nel corso del 2016, a riconferma della grande affidabilità e qualità di questa macchina.

Burgo Group festeggia vent’anni di illustrazione

Gennaio-febbraio: «un postino in bicicletta come un Jaques Tati a colori che libera corrispondenze volanti». Alessandro Sanna ha firmato il calendario 2014.
Gennaio-febbraio: «un postino in bicicletta come un Jaques Tati a colori che libera corrispondenze volanti». Alessandro Sanna ha firmato il calendario 2014.

Dal 27 maggio al 25 giugno, nel salone principale della Basilica Palladiana di Vicenza, Burgo Group apre al pubblico il prezioso patrimonio artistico che ha raccolto in vent’anni di calendari illustrati. Un’esposizione che permette di ammirare le opere di alcuni fra i più affermati illustratori internazionali, coinvolti dal 1997 ad oggi, nella realizzazione del celebre calendario.

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In anteprima il sistema Fujifilm, unico nel suo genere, di produzione flatbed modulare

A drupa 2016 Fujifilm ha lanciato il brand Fujifilm Inkjet Technology che comprende una combinazione unica di teste di stampa, inchiostri a base d’acqua e UV, nonché tecnologie di ottimizzazione delle immagini, tutte tecnologie sviluppate da Fujifilm e di sua proprietà. La combinazione di tali tecnologie è al cuore di numerosi sistemi di produzione inkjet, compresi Jet Press 720S e Heidelberg Primefire 106, nei mercati della stampa commerciale e del packaging, e Onset X, nel mercato della stampa di grande formato. Fujifilm sta inoltre applicando queste tecnologie a nuovi rivoluzionari sistemi in via di sviluppo.

Il nuovo sistema di produzione flatbed che sarà presentato in anteprima a Fespa 2017 non è paragonabile a nessun altro sistema in commercio e finalmente colmerà un vuoto del mercato. Questo dispositivo di formato B1, basato sulla tecnologia UV, offrirà qualità di stampa estremamente elevata e alta produttività a un prezzo accessibile. Sarà interessante per un’ampia gamma di professionisti della stampa, operanti nel settore commerciale e industriale, e consentirà di utilizzare numerosi diversi substrati, quali plastiche, acrilici, vetro, e lastre di metallo.

Le stampanti della gamma ormai affermata di Fujifilm per la stampa di ampio formato saranno comunque presenti, la serie Acuity o Inca Digital Onset X.

Steve Wood, Marketing Manager di Fujifilm Graphic Systems, spiega: «Non vediamo l’ora di dare il benvenuto ai visitatori allo stand di Fujifilm a Fepsa 2017 per dimostrare in che modo l’impareggiabile tecnologia inkjet di Fujifilm stia guidando il progresso del settore. Lo sviluppo della nostra nuova piattaforma inkjet di formato B1 è l’ultimo esempio di questa tecnologia in azione e offre una chiara rappresentazione di come Fujifilm stia sfidando i limiti della stampa digitale, consentendo ai professionisti della stampa che operano nei diversi ambiti del settore di trasformare il proprio business, preparandolo al futuro».

Adestor Gloss, carta patinata lucida per etichette di bevande

Il produttore di etichette autoadesive Adco ha lanciato sul mercato una nuova etichetta di sicurezza con ologramma per il settore delle bevande, stampata su Adestor Gloss 80 g/m2 di Lecta.

Adestor Gloss è una carta patinata lucida ampiamente utilizzata per etichette di bevande che, abbinata all’adesivo permanente A251 e al glassine GB80 a elevata resistenza alla trazione, è stata selezionata per etichettare con ologramma l’immagine del noto marchio di rum Ron Barceló.

Le etichette con ologrammi si applicano mediante stamping per proteggere il prodotto finale da eventuali falsificazioni o contraffazioni e al contempo per trasmettere originalità e autenticità.

Inoltre, questo tipo di etichette aiuta a incrementare il valore del prodotto finale, differenziandolo dalla concorrenza.

La prima installazione europea della Durst Tau 330 e del sistema di finitura laser in-line LFS 330 

Brice Carugati, Presidente di Adesa.
Brice Carugati, Presidente di Adesa.

Durst, produttore di tecnologie di produzione digitale, ha annunciato che Adesa, una delle principali stamperie di etichette in Francia, è la prima azienda in Europa ad aver investito nel sistema di finitura laser in-line Durst, con tecnologia di taglio all’avanguardia di Spartanics, per la stampante digitale a getto d’inchiostro UV per etichette Tau 330.

Durst offre un flusso di lavoro digitale completo con cambio di lavoro totalmente automatico in un unico passaggio. Ciò risolve un importante problema per Adesa, che sta siglando nuovi contratti dall’adozione del sistema in-line Durst 330 LFS.

Brice Carugati, Presidente di Adesa, che ha sede nei pressi di Nimes, nel sud della Francia, afferma: «È una macchina speciale, che stampa e taglia in un unico passaggio. Un altro fattore importante di questo investimento è il bianco estremamente brillante che offre. Il bianco viene infatti stampato di gran lunga meglio che sulla macchina che usavamo in precedenza. Con quest’ultima non potevamo nemmeno eseguire la serigrafia perché era troppo lenta e costosa. Non era quindi adatta al tipo di lavoro che dovevamo eseguire per i clienti».

L’acquisto della stampante Durst Tau 330 e del sistema in-line LFS 330, effettuato attraverso il rivenditore JetPack France SAS con sede a Parigi, va a completare i servizi di flessografia e stampa offset digitale offerti da Adesa. «Ci sono situazioni in cui la qualità è troppo alta per l’offset digitale e troppo bassa per la flessografia, allora utilizziamo la stampa a getto d’inchiostro», continua Brice Carugati.

«A volte si tratta di lavori di 2.000 e 3.000 metri lineari, ma dipende dai requisiti in termini di dati variabili. Per alcuni lavori, eseguiamo a volta tirature di addirittura 5.000 metri lineari. L’inchiostro si asciuga all’istante e non è necessario utilizzare supporti pre-rivestiti. Possiamo anche stampare per diversi settori, per esempio quello alimentare e quello industriale, oltre a quello dei cosmetici.

«Il mercato delle etichette è estremamente competitivo e dobbiamo costantemente distinguerci dalla concorrenza offrendo soluzioni innovative. Grazie alla soluzione in-line Durst, abbiamo siglato svariati contratti che in passato sarebbero stati fuori dalla portata di Adesa. Eravamo per esempio in competizione con un’altra azienda francese per un ordine di 400.000 etichette con 12 diversi testi per la stampa variabile. Sapevo che avremmo ottenuto immediatamente quell’ordine utilizzando il sistema Durst-Spartanics. La stampa a getto d’inchiostro è ottima. L’inchiostro è molto resistente, luminoso e ha colori brillanti, e tutto viene completato in un singolo passaggio».

Continua: «Ci siamo presi tutti il tempo necessario per familiarizzare con la tecnologia e poter produrre etichette autoadesive con un flusso completamente digitale. Ciò riduce notevolmente i tempi di produzione e migliora i tempi di risposta».

Helmuth Munter, Durst Segment Manager, Labels & Package Printing, spiega: «Dal dialogo con aziende europee e di altre parti del mondo è emerso che c’è una reale necessità del getto d’inchiostro come tecnologia complementare in aree specifiche. Adesa gode di una grande reputazione sul mercato della stampa di etichette europeo e ha una visione chiara: è infatti consapevole che, con il crescere dell’attività, la stampa a getto d’inchiostro avrà un ruolo sempre più importante come tecnologia complementare».

Adesa ha configurato la stampante a getto d’inchiostro Durst Tau 330 con sette colori, con l’arancio e il viola a complemento dei colori primari (Cmyk). L’integrazione in-linea del modulo di taglio laser presenta notevoli vantaggi: non rallenta la stampante Durst Tau 330 (48 m/min) e offre un’ampia gamma di applicazioni. La macchina offre inoltre una maggiore opacità del bianco, rispondendo così ai requisiti dei clienti che stampano etichette trasparenti per l’industria alimentare.

swissQprint presenterà a Fespa due stampanti digitali con l’innovativa tecnologia LED

swissQprint presenterà a Fespa due innovative stampanti digitali per il grande formato. I nuovi modelli sono stati progettati ridefinendo l’architettura meccanica delle stampanti per una precisione ancora maggiore. Inoltre, è stata introdotta la tecnologia LED, più profittevole ed eco-friendly.

I due nuovi modelli avranno due misure differenti di piani di stampa e due livelli di produttività. L’azienda svizzera dichiara di aver revisionato le fondamenta meccaniche delle già esistenti ed apprezzate stampanti high-end raggiungendo così una maggiore precisione. Inoltre, i nuovi modelli utilizzano la tecnologia LED per l’asciugatura dell’inchiostro. Ciò consente il consumo di meno energia e l’espansione del business in un’ampia gamma di applicazioni davvero eco-friendly per un risultato finale altamente profittevole.

swissQprint annuncerà tutti i dettagli durante la fiera per dimostrare dal vivo gli alti standard di qualità raggiungibili con le nuove stampanti UV flatbed.

A Fespa, i nuovissimi inchiostri a sublimazione DuPont Artistri Dye Sublimation Inks

DuPont Advanced Printing (DuPont) presenterà i nuovissimi inchiostri a sublimazione DuPont™ Artistri® Dye Sublimation Inks, come parte del suo ampio portafoglio di inchiostri tessili.

Durante la manifestazione, DuPont esporrà la serie DuPont™ Artistri® Xite S1500 dye sublimation inks e mostrerà in anteprima la serie DuPont™ Artistri® Xite S2500 Dye Sublimation Inks, l’ultima nata della sua crescente offerta di inchiostri a sublimazione.

Xite S2500 è un inchiostro a sublimazione, di media viscosità, adatto alla stampa su poliestere. Il suo lancio è previsto per il terzo trimestre 2017. Gli inchiostri Xite S2500 offriranno una qualità superiore in termini di ripetibilità batch to batch, affidabilità e prestazioni di stampa.

Balaji Srinivasan, marketing manager, Europa Medio Oriente & Africa, DuPont Advanced Printing ha dichiarato: «I nostri Artistri® Dye Sublimation Inks non solo offrono un’eccellente saturazione dei colori, ma anche dei ben dimostrati vantaggi in termini di produttività grazie a eccellenti caratteristiche di jetting e una superiore ripetibilità batch-to-batch.»

In aggiunta alle serie Artistri® Xite S1500 e S2500, dedicate ai clienti che operano nel mercato roll-to-roll (RTR), DuPont esporrà gli inchiostri Artistri® Brite inks dedicati al mercato direct-to-garment (DTG), che si avvalgono di tecnologia di nuova generazione che li rende adatti alle nuove richieste di colori saturi e a elevata velocità di produzione. Tali inchiostri sono stati progettati appositamente per il mercato DTG, per quei clienti che vogliono passare alla stampa digitale industriale, che quindi hanno bisogno di un processo di stampa più veloce e più affidabile che fornisca al contempo alta qualità e ripetibilità. Il nostro portafoglio di inchiostri tessili soddisfa una vasta gamma di printheads, da quelle a bassa viscosità fino a quelle ad alta viscosità. La serie Artistri® Xite inks include inoltre anche gli inchiostri a pigmento recentemente lanciati sul mercato, in grado di ottenere colori brillanti con un flusso di lavoro migliorato in termini di efficienza e di ridotto impatto ambientale rispetto alle tecnologie di stampa alternative.

UJF-MkII di Mimaki integra quattro passaggi in uno offrendo massima versatilità

Mimaki presenterà in anteprima a Fespa 2017 la nuova UJF-3042MkII EX, ultima arrivata della serie UJF-MkII, ultima generazione di stampanti flatbed UV per piccoli formati. Questo innovativo sistema offre un approccio unico alla stampa: è progettato, infatti, per integrare quattro passaggi in uno, applicando contemporaneamente il Primer, per aumentare la capacità di adesione, il bianco per ottenere un’elevata opacità, la quadricromia tradizionale e infine il Clear. Questa ottimizzazione di processo, che rende il sistema Mimaki estremamente versatile, è resa possibile dall’aggiunta di una quarta testa di stampa e di otto flaconi di inchiostro.

UJF-3042MkII EX sarà in mostra presso lo stand Mimaki nella Digital Hall, dove sarà affiancato da un’ampia gamma di soluzioni per il mercato del sign&display e della stampa industriale. Mimaki Europe esporrà inoltre nella Textile Hall (stand B6-C50), dove sarà possibile assistere a dimostrazioni live dell’ampio portfolio di sistemi dedicati al settore tessile.

«I sistemi di stampa flatbed UV UJF-MkII, lanciati lo scorso anno, hanno riscosso molto successo,» commenta Ronald van den Broek, direttore generale vendite di Mimaki Emea. «La nuova arrivata in questa eccezionale famiglia di stampanti alza ulteriormente l’asticella, offrendo massima versatilità nella realizzazione di applicazioni a elevato valore aggiunto. In un solo passaggio, UJF-3042MkII EX è in grado di applicare il Primer, il bianco per ottenere elevata opacità, la quadricromia tradizionale e infine il Clear. Tutto ciò semplifica la realizzazione di stampe inedite, sempre più apprezzate dagli operatori del marketing e della visual communication».

Van den Broek spiega, inoltre, che i clienti possono valorizzare ulteriormente le proprie stampa utilizzando la Library textures disponibile nel RIP Mimaki RasterLink6 che gestisce la stampante.

Caratteristiche tecniche

Oltre a essere connotata da tutti i plus della serie UJF-MkII, la nuova Mimaki UJF-3042MkII EX è caratterizzata da facilità d’uso e da funzionalità evolute come la spia che consente di verificare rapidamente lo stato di funzionamento della stampante, il piano aspirante per il fissaggio del supporto di stampa e il pulsante di emergenza per l’interruzione immediata del processo. La nuova flatbed garantisce, inoltre, la continuità operativa grazie al sistema di rilevamento e pulizia automatica degli ugelli ostruiti, sostituiti con altri ugelli funzionanti senza interrompere il processo di stampa.

Workflow integrato

Il flusso di lavoro include:

  • Primer inkjet, fondamentale per garantire la massima adesione dell’inchiostro al supporto. La struttura rimane invariata durante la stampa, cosa difficile da ottenere quando si applica manualmente il primer anziché automaticamente durante il processo di stampa. Il primer Mimaki PR-200 può essere utilizzato su resina, vetro e metallo.
  • Inchiostro bianco a elevata opacità che permette di riprodurre colori più vivaci, in particolare su supporti scuri o trasparenti. È possibile utilizzare due flaconi di inchiostro bianco per ottenere la stampa del bianco ad alta densità in tempi più brevi e con maggiore copertura.
  • Inchiostro trasparente per effetti lucidi o opachi che conferisce profondità allo stampato e, grazie alla possibilità di applicare più strati, consente la creazione di effetti in rilievo.
  • Library textures inclusa nel software RIP Mimaki RasterLink6 che offre 129 texture visualizzabili come campioni in Adobe® Illustrator. Riproducendoli con inchiostro trasparente è possibile ottenere motivi elaborati, come textures floreali o altri pattern in grado di impreziosire ulteriormente la stampa.