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Lecta e la sua gamma di carte per etichette di bevande

Lecta presenta la sua gamma di carte per etichette di bevande a BrauBeviale 2015

La linea di carte metallizzate sotto vuoto di Lecta, Metalvac, che verranno presentate a BrauBeviale di Norimberga sono 100% riciclabili, studiati appositamente per etichette di bevande di alta qualità e per i produttori di etichette.
Etichette a colla (Wet-glue): etichette per birre, acqua, liquori e vini. Si tratta di carte con una resistenza alta, media e bassa all’umidità, adatte a bottiglie recuperabili e non recuperabili.
-Etichette autoadesive: carte frontali per etichette autoadesive.
La gamma Metalvac è disponibile nella finitura lucida e opaca e con vari tipi di goffratura (pin-head, brushed e lino). Può anche essere usata per gli interni dei pacchetti di sigarette, per la carta regalo e per il settore alimentare.
“Endless possibilities” è il nuovo campionario della gamma di carte monopatinate Creaset indicate per il settore delle etichette e degli imballaggi flessibili. Tra i prodotti che rientrano in questa gamma per il segmento delle bevande ci sono Creaset HWS (con finitura liscia e goffratura lino) con un’alta resistenza all’umidità e perfetta per etichette di birre, e Creaset LWS con una leggera resistenza all’umidità, per bottiglie di bibite e acqua. Quest’ultima tipologia è disponibile con trattamento antimuffa per quelle applicazioni che necessitano di una barriera contro la proliferazione di eventuali muffe.
Con i prodotti autoadesivi Adestor della collezione “Labels to Celebrate” si decorano con un tocco di eleganza bottiglie di vino, spumante, liquore, birra e acqua. In questa gamma sono presenti diverse combinazioni di frontali e supporti in carta e film, così come adesivi acrilici a base acqua; di recente sono state inoltre aggiunte nuove carte come Adestor Glitter WS, dalla finitura madreperlata lucida, con trattamento antiumidità e antimuffa ideale per spumanti e champagne, e Adestor Embossed Martele WS, con goffratura e lavorazione martelè bianca, resistente all’umidità e adatta per vini e liquori. Gli adesivi indicati per queste applicazioni sono l’A251 permanente standard per bottiglie che devono rimanere in un luogo asciutto e l’adesivo permanente BC361 Plus, specifico per confezioni di vetro e la successiva immersione nel portaghiaccio (ice-test resistance).
Tutti i prodotti di Lecta sono realizzati secondo gli standard di qualità ISO 9001, di gestione ambientale ISO 14001 ed EMAS, di efficienza energetica ISO 50001 e di salute e sicurezza sul lavoro OHSAS 18001. Sono inoltre disponibili con le certificazioni di catena di custodia Pefcctm e FSC®, che garantiscono l’origine sostenibile della cellulosa utilizzata.

Lecta presenta la sua gamma di carte per etichette di bevande a BrauBeviale 2015
Lecta presenta la sua gamma di carte per etichette di bevande a BrauBeviale 2015

Oki Data Corporation si espande nel wide format acquisendo il business di Seiko

Oki Data Corporation ha rilevato il business delle stampanti di grande formato da Seiko I Infotech (SIIT), filiale di Seiko Instruments (SII). L’accordo ufficializzato lo scorso 8 luglio prevede l’acquisizione da parte di Oki di tutte le azioni di Seiko I Infotech detenute da SII che inoltre cederà a Oki le proprie sedi europee e statunitensi dedicate al business del wide format. Il trasferimento d’impresa è già avvenuto, precisamente il primo ottobre scorso, e adesso a Oki non rimane che raccogliere i frutti di un segmento di mercato molto promettente da cui si aspetta una domanda molto sostenuta, con un tasso di crescita annuale composto del 6%.

«Siamo lieti di aver completato l’acquisizione del business del grande formato da SII», ha dichiarato Takao Hiramoto, presidente di Oki Data Corporation. «Grazie al buon esito di questo accordo, abbiamo ora non solo un portafoglio di stampanti inkjet di grande formato e di plotter led per il settore della grafica, ma disponiamo anche delle tecnologie corrispondenti, delle preziose risorse per lo sviluppo e dei relativi canali di vendita».

L’azienda contattata da Italia Grafica ha dichiarato di voler «aumentare vendite e profitti attraverso il rafforzamento del business nel mercato delle stampanti professionali, settore che esprime una grande vitalità. Oltre a espandere il portfolio di prodotti con l’aggiunta delle stampanti di grande formato, acquisiremo tutti i clienti e circuiti distributivi appartenenti a SII». Grande riserbo sugli obiettivi di fatturato e di profitto, anche se di certo l’effetto sinergico di tale acquisizione permetterà a Oki Data di rivolgersi a più target contemporaneamente: agli operatori della distribuzione e della vendita al dettaglio come pure a quelli del mercato della cartellonistica e della segnaletica, della grafica, CAD e GIS.

«Crediamo» continuano a spiegare dall’azienda «che non ci siano grandi differenze tra l’area europea e quella americana. In entrambi i mercati Oki Data si impegna per conseguire un’ulteriore crescita facendo leva sulle nuove linee di prodotto. Sostanzialmente ci interessa tutta la gamma detenuta SIIT, ma in particolare rivolgeremo la nostra attenzione alle stampanti grafiche di grande formato della famiglia ColorPainter e alle stampanti per la progettazione che contribuiranno a rafforzare il nostro giro d’affari e il nostro market share. In definitiva i prodotti SIIT si armonizzeranno con i prodotti di Oki Data e presto nella fase di commercializzazione il marchio Seiko non sarà più utilizzato».

Grafiche Mazzucchelli: lavoratori ancora senza stipendio

Business concept. Isolated on white

Nell’estate scorsa Grafiche Mazzucchelli di Seriate è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano.

L’azienda nata negli anni Settanta come piccola realtà tipografica artigianale, oggi fa parte della Guido Veneziani Editore, che, con la Guido Veneziani Periodici, ha chiesto il preconcordato preventivo. Anche la società bergamasca aveva fatto domanda di concordato in bianco a giugno e contestualmente l’attività si era fermata, nonostante la presenza di diverse commesse, per problemi con alcuni fornitori di servizi. E, dopo un’iniziale manifestazione di interesse da parte di un’azienda del Nord Italia, per le Grafiche Mazzucchelli di Seriate non ci sono stati interventi concreti da parte di nuovi soggetti imprenditoriali. La conferma è emersa nel corso di un incontro fra i sindacati Cgil, Cisl e Rsu e i tre curatori fallimentari nominati dal Tribunale. Secondo quanto si apprende dall’edizione del 2 ottobre scorso de L’eco di Bergamo, durante tale incontro si è discusso dei pagamenti per il lavoro svolto successivamente all’avvio del Concordato ma anche di Cassa integrazione straordinaria.

«A proposito di quanto dovuto per i periodi lavorati dopo l’inizio del Concordato, cioè dopo il 15 giugno scorso» spiegano Paolo Turani Slc Cgil e Luca Legramanti Fistel Cisl, «abbiamo ritenuto prioritario sollecitare il pagamento di quei lavoratori rimasti in forza all’azienda. La richiesta sindacale è partita dal presupposto che, al momento, c’è disponibilità nei conti aziendali di somme che consentirebbero tale pagamento e che questo sanerebbe almeno in parte la pesante situazione che vede i lavoratori senza stipendio ormai dal mese di maggio. Da parte dei curatori è stato sottolineato che gli aspetti procedurali del fallimento consentono tali pagamenti solo dopo l’udienza del prossimo 18 dicembre, nella quale tutti i creditori (lavoratori compresi) si costituiranno con le proprie passività. Il pagamento prima di tale scadenza non è consentito dalla normativa fallimentare».

A proposito della Cassa integrazione straordinaria sono state concordate con i curatori e già avviate le procedure per una modifica della causale dell’ammortizzazione sociale aperta il primo luglio: «Questo» continuano i sindacalisti «per mettere in sicurezza l’iter di approvazione della Cassa presso il Ministero, adeguando la domanda alla condizione fallimentare in essere dal 4 settembre. In tal modo abbiamo voluto evitare qualunque dubbio rispetto alla sussistenza e alla prosecuzione dell’ammortizzatore sociale della cassa straordinaria. Da parte dei curatori non è stata avanzata alcuna intenzione di procedere a una revoca della Cassa che porti tutti i lavoratori in mobilità attraverso un licenziamento collettivo. È stata condivisa l’apertura di una mobilità volontaria che permetta ai soli lavoratori che vogliano aderire volontariamente durante tutta la durata dei due anni di cassa. L’indennità di mobilità è pari a quella della Cassa straordinaria per i primi 12 mesi e si riduce all’80% dell’indennità Cigs, dal tredicesimo mese in poi. Chi non intende aderire a questa procedura di mobilità volontaria rimarrà in Cassa straordinaria fino a scadenza, cioè fino al 30 giugno 2017».

Scuola e impresa, un binomio sempre importante

La brossuratrice UltraBIND 2000 PUR sarà esposta presso lo stand Neopost.
La brossuratrice UltraBIND 2000 PUR.

Facendo seguito alla sua proposta di farsi conoscere lungo lo stivale, dopo Viscom Neopost Graphics annuncia che la prima tappa sarà il Veneto: appuntamento presso l’Istituto Salesiano San Marco di Mestre il 20 e 21 novembre dalle 9,30 alle 18.
Due giorni in cui sarà possibile vedere in funzione le tecnologie della gamma Neopost Graphics nell’Istituto che da 25 anni è dedicato all’educazione e formazione dei futuri
professionisti delle Arti Grafiche.
Durante i due giorni di porte aperte saranno visibili in funzione numerose attrezzature di finishing del portfolio Neopost Graphics: l’esclusiva famiglia di Multifunzione Duplo per taglio-rifilocordonatura-perforazione-piega in un solo passaggio, di cui saranno esposte la nuova DC-616PRO e la storica DC-445 presentata nella configurazione con modulo di piega in linea IFS-Integrated Folding System. Firmati Duplo anche i cucipiega: l’ampio range disponibile a catalogo, completamente automatico e modulare, sarà rappresentato dal piccolo 150 Digital Booklet System e dal 350C Booklet System. Il primo modello è configurato con i moduli cucipiega e trimmer DBM-150/T, i più compatti del
mercato, e l’alimentatore digitale DSF-2200 per fogli stampati in sequenza. Il 350 C Booklet System è invece formato dai modulo cucipiega DBM-350 e trimmer DBM-350T, che vantano teste di cucitura deluxe e dispositivo integrato di pressione del dorso, alimentati con il fascicolatore compatto ad aspirazione DSC-10/20. Due le brossuratrici monoganascia presenti: la compatta UltraBind 2000 PUR e la KB-4000 PUR che combina l’incollaggio dei lati con colla hot melt e del dorso con colla PUR. Visibili anche plastificatori del produttore spagnolo Bagel System, tagliarisme Ideal e la stampante di buste a colori Neopost AS-970C dotata di tecnologia Memjet. Non mancheranno infine attrezzature di Small Finishing quali la piegatrice Duplo DF-1200 e il tagliabiglietti da visita UltraCut 130.
Tutti i prodotti scelti da Neopost Graphics sono automatici e dotati di accorgimenti tecnologici atti a soddisfare le esigenze di confezionamento di stampe digitali, con un’attenzione alla profittabilità di finitura anche delle più brevi tirature e alle lavorazioni complesse e graficamente accattivanti.

La brossuratrice UltraBIND 2000 PUR sarà esposta presso lo stand Neopost.
La brossuratrice UltraBIND 2000 PUR.

La collaborazione tra Neopost e l’Istituto San Marco

La scelta dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre come sede per l’evento è nata dal desiderio di scegliere un ambiente significativo per il mondo delle Arti Grafiche, dove i giovani vengono educati e formati per diventare i futuri protagonisti della comunicazione stampata. Quella tra Neopost e le scuole Salesiane è una collaborazione nata lo scorso anno e destinata a proseguire anche per il 2016 con l’inserimento di stagisti provenienti dal corso per Operatore Grafico del Centro Salesiano di Arese.

Aprono le iscrizioni alla 10° edizione del Fedrigoni Top Award

FedrigoniTopAward2017

Quest’anno il premio copre cinque categorie: Libri, Editoria aziendale, Etichette, Packaging, HP stampa digitale Indigo.
I cinque giurati di quest’anno saranno: Simon Esterson, giurato di lunga esperienza nonché art director del magazine Pulp;  Xavier Bas, appassionato disegnatore ed esperto di etichette; Thomas Manss, titolare dell’omonima agenzia inglese; Petra Roth specialista di packaging di alta gamma, collaboratore delle principali case cosmetiche internazionali; Peter Anthony, responsabile del settore editoriale al Metropolitan Museum of Arts di New York.

La premiazione ed esibizione dei lavori vincitori  avverrà a Barcellona a marzo 2017.

Iscriviti ora!

Premio Giuseppe Musmeci: vota il tuo calendario preferito!

In data 21 ottobre 2015 si è riunita la Giuria per la visione e selezione dei progetti pervenuti al Concorso Calendario 2016 – Premio Giuseppe Musmeci.
I lavori pervenuti nei termini stabiliti dal Bando di Concorso, sono 144 e sono stati inviati dalle seguenti scuole di istruzione professionale grafica:

  • Istituto Andrea Fantoni – Bergamo
  • I.I.S.S. G. Greggiati – Ostiglia
  • Istituto Pavoniano Artigianelli – Milano
  • Istituto Pavoniano Artigianelli – Trento
  • CNOS-FAP Regione Piemonte – Castelnuovo Don Bosco
  • Istituto A. Scotton – Breganze
  • Liceo Artistico Scuola del Libro – Urbino
  • Liceo Artistico Nanni Valentini – Monza
  • I.I.S. Caterina da Siena – Milano
  • Polo Tecnico Franchetti-Salviani – Città di Castello
  • Istituto Professionale Federigo Enriques – Castelfiorentino
  • Istituto Professionale Salesiano San Bernardino – Chiari
  • Fondazione Istituto Rizzoli – Milano

I progetti si sono rivelati di ottimo livello e la Giuria è arrivata al risultato che potete trovare pubblicato in rete nostro sito. Come da Bando di Concorso potrete esprimere la vostra preferenza scegliendone uno tra i dieci selezionati.
Desideriamo complimentarci con gli allievi, gli insegnanti e le scuole che sono state selezionate dalla nostra Giuria e per quelle non premiate.
Vi informiamo che la  premiazione, a cui siete invitati tutti a partecipare, si svolgerà presso la sede di Via Benigno Crespi 30, Milano, sabato 14 novembre 2015 alle ore 10,30

Italia Grafica: nel numero del mese di novembre…

Ora disponibile in versione sfogliabile anche su dispositivi mobile!

Guarda il sommario del numero di novembre!

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Qualche anticipazione dello speciale small format digitale…

La stampa digitale ha rappresentato nel 2014 l’investimento maggiore nel mercato italiano della grafica. Per la prima volta il venduto è risultato superiore a quello della stampa tradizionale (39,8% contro 38,1%), a conferma di un cambiamento di scenario anche nel nostro mercato. Questi dati, presentati da Argi ad aprile sono tutt’oggi attuali: ne abbiamo parlato con Enrico Barboglio.

Anche la ricerca InfoTrends pubblicata ai primi di giugno durante la conferenza Dscoop Open di Dublino relativa alle tendenze in atto sul grande mercato europeo conferma che il digitale prende sempre più piede. Le basse tirature, la personalizzazione, il versioning e, soprattutto, la rapidità nell’esecuzione e nella fornitura delle commesse favoriscono alcuni business rispetto ad altri. Tra questi trend ci sono alcuni interessanti incroci con settori del tutto esterni alla print industry, come per esempio quello dell’elettronica o della fotografia, che sono destinati a diventare nel tempo sempre più integrati e famigliari per clienti e consumatori.

«L’errore che spesso viene fatto è di non valutare le differenze e i vantaggi competitivi che una tecnologia può offrire rispetto a un’altra, ciò è dovuto anche al fatto che, a fronte delle molteplici proposte delle case produttrici, spesso non corrispondono le idee chiare dello stampatore» questo il parare di Alessandro Mambretti, che ci ha parlato di tecnologie… e non solo.

Un mercato certamente importante per il digitale è la nicchia del lusso: per la prima volta Nava ha aperto le porte del suo sito produttivo alle porte di Milano. Il segreto? Finiture di pregio e cura del dettaglio e del cliente.

Social ed etichetta: binomio inscindibile e arma di vendita

Le etichette sono uno degli strumenti più importanti in termini di marketing per presentare un prodotto e in alcuni casi arrivano fino a sostituirsi a esso. Questa caratteristica viene ulteriormente amplificata quando associata a campagne di social media marketing: i canali social, infatti, forniscono un valore aggiunto.

Grazie alla loro intrinseca capacità di mettere in contatto i clienti fidelizzati con i prospect (ovvero gli aspiranti clienti che in fase di acquisto stanno decidendo se provarlo o meno), social ed etichette diventano un binomio inscindibile e un’arma estremamente efficace di vendita in quanto le etichette spiegano un prodotto e i social ne spingono l’acquisto, generando fiducia riuscendo a connettere chi ha già comprato un prodotto – e quindi la fiducia l’ha già acquisita – a chi deve comprarlo e ha in questo senso bisogno di conferme.

Le etichette, quindi, rappresentano il fulcro di un processo generativo di fiducia che parte dal packaging e si espande sui social fino a coinvolgere i clienti trasformandoli in Brand Advocate per risolvere i dubbi e i tentennamenti degli aspiranti clienti e più in generale per generare opportunità di acquisto.

In questa logica di scambio i Brand devono sapere cosa è efficace per la loro customer base e i consumer devono potere ottenere facilmente il tasso più alto possibile di conoscenza sul brand e sull’uso dei prodotti in modo tale che i consumer sentano il ritorno dell’investimento durante i loro acquisti.

La leva di convincimento per superare il momento di indecisione dei prospect

Lo User Generated Content è uno degli strumenti più autentici per generare fiducia sulle promesse di un prodotto ed è quindi un driver di vendita estremamente efficace per le imprese che ne fanno un uso strategico nelle loro campagne. È efficace poiché rappresenta il miglior sistema per comunicare in modo vero e autentico ai prospect la veridicità della promessa data dal prodotto poiché a comunicarlo sono i loro pari, ovvero i clienti che già hanno fatto l’acquisto.

Tutto questo processo qui descritto in modo teoretico parte dalla generazione delle etichette che sono il fulcro e il punto di inizio di questo processo: in questo senso, oltre a prestare in fase di realizzazione la massima attenzione a tutto il processo di creazione (dalle prime idee grafiche fino alla stampa finale), bisogna preoccuparsi di dare all’etichetta tutti quegli strumenti che incentivano la condivisione sui social.

La fiducia sui social non è più a panneggio esclusivo dei brand, ma è ora costruita in un discorso a più voci con l’esperienza dei consumatori. Alcuni esempi…

2-IMMAGINE-2-Jack-Rogers-instagram

L’ecommerce specializzato nell’abbigliamento e nelle calzature Jack Rogers Usa usa le etichette presenti sui propri prodotti per coinvolgere le persone a postare su Instagram il prodotto appena acquistato: usa inserire nelle proprie schede prodotto le foto degli utenti affiancandole alle foto ufficiali del prodotto (figura sopra): lo User Generated Content determina per Jack Rogers un impatto importante come effetto di garanzia derivata dall’acquisto, poiché la prova della veridicità della «promessa di vendita» di un loro prodotto è assicurata dagli stessi acquirenti che dimostrano di essere soddisfatti, fotografandosi con i prodotti axcquistati. È importante notare come la veridicità della «promessa di vendita» viene percepita dagli utenti non solo come qualità intrinseche dei materiali, ma soprattutto come effetto estetico, seguendo il modello di ragionamento identificatorio «se sta bene alla persona che su Instagram è come me, allora significa che starà bene anche con me, quindi lo compro».

3-IMMAGINE-3-Matrimoni-instagram-wedding-signs

Un altro esempio di UGC lo troviamo in questo sito dedicato ai matrimoni (figura sopra) che basa il suo successo sull’effetto di User Generated Content ottenuto tramite specifici inviti all’azione a condividere le foto di matrimonio su Instagram a fianco delle foto ufficiali.

L’app di Weddingchicks.com propone di creare delle etichette che invitano a condividere le foto degli sposi su Instagram creando un altissimo effetto di coinvolgimento, condivisione delle emozioni.

Il proprio brand come risolutore dei desideri dei clienti

Il motto è: «Talk about Your Community, not about Your Brand».

Uno dei vantaggi della messa in atto di strategie basate su UGC è dato dal fatto che in questo modo le esigenze dei clienti sono il fulcro tematico delle campagne e il prodotto ne diventa il risolutore/attuatore.

Carrie Morgan – esperta di social media marketing – consiglia di parlare nei propri canali social delle esigenze, dei desideri, dei sogni dei clienti e non (tanto) in modo autoreferenziale dei contenuti del brand (sui social parla della tua community e non del tuo brand).

«Se una foto di una persona con una borsa mi fa capire che è perfetta per me, la rende più bella più di una foto fatta da un fotografo del calibro di Annie Leibowitz»: questa frase di Scott Galloway ci fa comprendere come i consumatori cercano nella comunicazione di un brand una conferma dell’autenticità di una promessa. In questo senso un’etichetta, un package che invoglia a creare occasioni di autenticità sui social (e ricorsivamente anche a trovarne) dà un grande contributo e aiuto alle campagne cross mediali di un brand come si vede dall’immagini su Instagram di questo produttore di costumi da bagno (figura sotto).

4-IMMAGINE-4

Morgan e Galloway ci fanno comprendere quanto i brand non sono più sufficienti se presi da soli a generare coinvolgimento e fiducia: sono infatti i canali social che consentono – insieme e di concerto con l’intera produzione discorsiva di un’impresa – di legare gli aspiranti clienti ai clienti già acquisiti e di generare una prova di fiducia autentica poiché data da chi ha già pagato un prodotto. Ecco per quale motivo un’etichetta e un package che propone a un cliente di postare una foto di un prodotto è il principale viatico alla fiducia, all’acquisto e al branding.

Usare Instagram per comunicare la fiducia del brand tramite lo UGC

Il Social Network più efficace nello UGC è sicuramente Instagram, che sta diventando nel 2015 lo strumento fondamentale per veicolare i contenuti di un brand (rivelandosi anche molto efficace con le micro imprese) in quanto è totalmente basato sullo User Generated Content. Abbiamo visto come Instagram svolga il ruolo di connettore di storie e narrazioni con un mix tra immagine, testo che mette in racconto l’immagine, e link tra community rappresentato dagli #Hashtag.

In questa logica di scambio i Brand devono sapere cosa è efficace per la loro customer base e i consumer devono avere il tasso più alto possibile di conoscenza sul brand e sull’uso dei prodotti in modo tale da percepireo come alla loro portata il ROI (Ritorno dell’Investimento) dei loro acquisti.

Per generare fiducia tramite lo User Generated Content, oltre a invogliare l’utente tramite le etichette sui prodotti a condividerli su Instagram, è necessario creare un piano strategico di comunicazione su questo canale affiancato anche a un calendario editoriale su cui promuovere i contenuti affinché gli utenti percepiscano il nostro canale Instagram aziendale come vivo, efficace, credibile e affidabile ed effettuino i comportamenti auspicati. Oltre a generare un piano e un calendario editoriale è necessario monitorare gli effetti delle attività e trovare in questo modo le foto e i contributi degli utenti su Instagram che riguardano i nostri prodotti o servizi.

La scelta di contenuti da pubblicare deve essere propedeutica alla generazione di comportamenti che determino l’UGC. La loro messa in calendarizzazione deve determinare l’effettiva continuità editoriale sul nostro canale Instagram in modo da renderlo occasione di coinvolgimento.

Per fare tutto questo è necessario prima creare un Piano Strategico Editoriale e poi definire il Calendario Editoriale. Il Piano Editoriale è l’aspetto strategico delle campagne su Instagram: legare i prodotti ai momenti di vita della community di utilizzatori e comprendere quali sono le aree tematiche che vogliamo comunicare, la scelta delle hashtag e i contenuti pubblicare.

Determinato il piano editoriale bisogna creare un calendario editoriale pianificando su base periodica (consiglio vivamente una base quantomeno mensile, trimestrele o semestrale) i contenuti da veicolare. È importantissimo determinare per ogni linea di prodotto un’apposita #Hashtag e una serie di messaggi che invoglino la generazione di User Generated Content.

Una volta definito e messo in pratica il piano e il calendario editoriale bisogna monitorare su Instagram quali contenuti vengono generati dagli utenti sui nostri prodotti. Questa fase è fondamentale e non può assolutamente essere ignorata in quanto solo in questo modo scopriremo i contenuti di User Generated Content creati dai nostri clienti e prospect. Questo favorirà anche la creazione di un rapporto di relazione tra il brand e le persone che hanno creato spontaneamente dei contenuti con i nostri prodotti.

Instagram – a differenza di Facebook – è un social network molto preciso e affidabile nel monitoraggio: tramite Instagram possiamo monitorare sia specifici hashtag, sia conversazioni geolocalizzate ovvero che avvengono su specifiche parti del territorio.

Il monitoraggio delle hashtag consente di capire quali contenuti vengono generati sui nostri prodotti anche circoscrivendoli su specifiche parti del territorio.

Per monitorare i nostri brand direttamente da Instagram basta cercare direttamente attraverso l’app di Instagram oppure sul sito.

Strumenti per ottimizzare la generazione di UGC

Tutte le attività sin qui affrontate possono essere gestite in modo nativo dai servizi offerti da ogni social network. Consiglio per una maggiore efficacia e professionalità delle campagne di affidarsi a soluzioni professionali per la gestione dei canali social.

In questo senso un aiuto notevole nel gestire le campagne social su Instagram viene dato da Hootsuite, la piattaforma utile alla gestione dei canali social che dall’agosto 2015 consente di monitorare contemporaneamente e in modo continuativo tutti i brand su Instagram attraverso il suo sistema di schede e colonne (figura sotto) e anche di creare contenuti su Instagram, di programmarli a orari specifici e in questo senso di organizzare un calendario editoriale.

6-IMMAGINE-6-Hootsuite-dashboard

Inserendo ogni hashtag in ogni colonna di Hootsuite è possibile tenere sotto controllo in modo continuativo tutte le conversazioni sui nostri prodotti e – anziché dover cercare le nostre hashtag una a una come accadeva con l’app di Instagram – potremo in questo modo avere una visione contemporanea di tutte le conversazioni pertinenti per un determinato brand. Il monitoraggio consentirà di individuare i contenuti più pertinenti e incentivare la generazione di UGC.

Oltre al monitoraggio possiamo usare Hootsuite per la generazione di un calendario editoriale: possiamo pubblicare su Instagram i nostri contenuti e schedularli nel futuro creando in questo modo un calendario editoriale che garantisca una copertura editoriale efficace del nostro canale Instagram.

Daniele Puccio è Presidente e AD di Xerox in Italia

«La mia è stata una carriera al servizio di Xerox Italia e sono quindi molto onorato di poter assumere questo importante ruolo e poter guidare la Società italiana in un percorso di consolidamento e trasformazione aziendale. Sono impegnato personalmente a garantire che Xerox Italia continui a offrire soluzioni e servizi all’avanguardia per anticipare le esigenze dei nostri Clienti e Partner», ha affermato Daniele Puccio.
«La mia è stata una carriera al servizio di Xerox Italia e sono quindi molto onorato di poter assumere questo importante ruolo e poter guidare la Società italiana in un percorso di consolidamento e trasformazione aziendale. Sono impegnato personalmente a garantire che Xerox Italia continui a offrire soluzioni e servizi all’avanguardia per anticipare le esigenze dei nostri Clienti e Partner», ha affermato Daniele Puccio.

Xerox ha annunciato la nomina di Daniele Puccio a Presidente e Amministratore Delegato di Xerox Italia a partire da novembre 2015.

Daniele Puccio ha iniziato la sua carriera in Xerox nel 1979, ricoprendo diversi ruoli di crescente responsabilità soprattutto in ambito commerciale; prima a Milano, poi a Padova e nel Triveneto e poi per sei anni a Roma, come responsabile Vendite Large Account per il Centro Sud. Nel 1998, ritornato a Milano, Daniele è stato nominato General Manager per il Canale indiretto ed è entrato a far parte della 1° Linea di Xerox Italia e del Consiglio di Amministrazione; durante questi anni Daniele ha guidato la crescita e i successi del Canale in Italia e nella Southern Entity.

«La mia è stata una carriera al servizio di Xerox Italia e sono quindi molto onorato di poter assumere questo importante ruolo e poter guidare la Società italiana in un percorso di consolidamento e trasformazione aziendale. Sono impegnato personalmente a garantire che Xerox Italia continui a offrire soluzioni e servizi all’avanguardia per anticipare le esigenze dei nostri Clienti e Partner», ha affermato Daniele Puccio.
«La mia è stata una carriera al servizio di Xerox Italia e sono quindi molto onorato di poter assumere questo importante ruolo e poter guidare la Società italiana in un percorso di consolidamento e trasformazione aziendale. Sono impegnato personalmente a garantire che Xerox Italia continui a offrire soluzioni e servizi all’avanguardia per anticipare le esigenze dei nostri Clienti e Partner», ha affermato Daniele Puccio.

Mimaki ha raccolto la sfida della serigrafia e dell’offset

Mimaki UJF-7151 plus offre qualità industriale di alto livello e risultati accurati.
Mimaki UJF-7151 plus offre qualità industriale di alto livello e risultati accurati.

UJF-7151plus, con un formato di stampa massimo di 710×510 mm, offre risultati di alta qualità e massima produttività, grazie a un posizionamento molto accurato delle gocce di inchiostro. Soluzione di stampa digitale industriale on-demand è creata sulle esigenze di formato e di qualità del mondo della serigrafia e dell’offset. La nuova flatbed, frutto del profondo know how tecnologico Mimaki, ottimizza precisione, affidabilità e garantisce prestazioni elevate costanti, grazie a un’innovativa struttura meccanica del piano di stampa. Linee sottili, bordi e testi di piccole dimensioni risultano nitidi. UJF-7151plus stampa full color e in contemporanea, se richiesto, il bianco altamente coprente da usare come fondo o come colore spot, ma anche stampe multi strato e effetti lucidi e opachi con la vernice trasparente.

La tecnologia di dithering MFD1, un brevetto Mimaki, elabora i dati immagine conservando la qualità originale dell’immagine, mentre il MAPS4 minimizza il rischio di banding e aumenta l’uniformità del risultato di stampa, UJF-7151plus mantiene così un elevato controllo della qualità. Le nuove teste di stampa sono concepite per la produzione in continuo e la riduzione degli scarti: sono inoltre dotate di un sistema di circolazione continua dell’inchiostro che aiuta a prevenire la sedimentazione e contribuisce a mantenere sani gli ugelli di stampa, che sono costantemente esaminati da un’unità di controllo ugelli (NCU) che rileva automaticamente le eventuali ostruzioni e procede alla pulizia.

Stampa diretta su forme e dimensioni di qualsiasi tipo

Mike Horsten, general manager marketing Emea di Mimaki Europe: «Negli ultimi tempi è aumentata la richiesta di stampa digitale inkjet senza lastre e on-demand, per via della sua capacità di fornire rapidamente stampa estremamente variabile e a bassi volumi. La stampante inkjet UV a elevate prestazioni UJF-7151plus garantisce un posizionamento delle gocce d’inchiostro estremamente preciso e una stampa esteticamente ottima grazie alla tecnologia Mimaki e una produttività di massimo livello. Il mercato è in crescita, e ne stiamo tastando il polso per fornire le soluzioni di cui necessita.»

Mimaki UJF-7151 plus offre qualità industriale di alto livello e risultati accurati.
Mimaki UJF-7151 plus offre qualità industriale di alto livello e risultati accurati.

Le caratteristiche principali includono:

  • Struttura meccanica per stampa ad alta precisione
  • Tecnologia di controllo qualità per eccellenti immagini di stampa
  • MAPS4 (Mimaki Advanced pass System 4), che riduce banding e aumenta l’uniformità della stampa
  • MFD1 (Mimaki Fine Diffusion 1), che riduce il rumore causato dal dithering mediante elaborazione ibrida dei motivi
  • Alta produttività, fino a 3,3 m2/h, ottenuta mediante sei teste di stampa sfalsate
  • Stampa in continuo, grazie all’elevata stabilità di stampa mediante un meccanismo di circolazione di inchiostro all’interno della testa
  • Unità NCU, che rileva e rimuove automaticamente eventuali ugelli ostruiti, riducendo così gli scarti
  • Affidabile pacchetto di supporto operativo (NRS: sistema di ripristino ugelli) che garantisce la massima tranquillità di produzione

La stampante inkjet flatbed industriale Mimaki UJF-7151 plus sarà disponibile a partire da novembre 2015. La soluzione sarà esposta in occasione di Viscom Düsseldorf e Inprint 2015.