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Canon, al Future Book Forum 2025 il libro del futuro è un ecosistema digitale e integrato

Al Future Book Forum 2025 di Canon, il settore editoriale ha fatto il punto sulle sfide e opportunità del mercato, confermando che il futuro del libro passa dall’ecosistema: un modello che integra stampa, digitale, multimedialità e servizi personalizzati.

«Il publishing resta centrale, ma per affrontare i cambiamenti bisogna combinare tutti gli elementi disponibili», ha spiegato Jörg Engelstädter, Founder del Forum. L’evento ha evidenziato come l’uso dei dati, dell’Intelligenza Artificiale e della stampa di prossimità permetta di rispondere alle richieste di personalizzazione, auto-pubblicazione e sostenibilità.

Julian Kawohl, esperto di ecosystem business, ha sottolineato che interconnessione e collaborazione aumentano le opportunità: «Invece di cercare di prendersi la fetta più grande della torta, un ecosistema può aumentarne le dimensioni».

I numeri parlano chiaro: entro il 2035 il mercato globale del libro dovrebbe crescere a 250 milioni di dollari, con il 60% dei nuovi titoli auto-pubblicati e il 70% dei contenuti in formato digitale. Come ha ricordato Henrich Muller-Hansen, CEO di Gelato, «i lettori chiedono prodotti locali, personalizzati e on-demand: la stampa di prossimità diventa una risposta strategica e sostenibile».

L’ecosistema del libro non è più un concetto astratto: è la chiave per combinare tradizione e innovazione, rendendo la stampa sempre più integrata e vicina alle esigenze del lettore.

XVIII Congresso AIMSC: a Bologna memoria, formazione e innovazione al centro del settore

Si è svolto il 22 novembre 2025 al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna il XVIII Congresso Nazionale AIMSC, una giornata che ha intrecciato neuroscienze, artigianato, storia, tecnologia e visioni per il futuro dei musei della stampa e della carta.

La mattina si è aperta con l’allarme del neurologo Pierluigi Brustenghi sugli effetti del digitale sui giovani, e con l’invito a recuperare il valore della scrittura a mano e della didattica in presenza. Nadia La Torre ha presentato il modello inclusivo del laboratorio Experimenta di Ortona, mentre Adalberto Monti ha rievocato le origini sociali della scuola grafica bolognese. Piero Capodieci ha illustrato il successo del sistema italiano del riciclo, proponendo una riflessione sulla capacità del settore di affrontare il cambiamento.

Nel pomeriggio Marina Finigan e Marco Picasso sono stati nominati soci onorari AIMSC. Piero Pozzi (Colorgraf) ha ripercorso la storia degli inchiostri e annunciato il progetto di un museo dedicato, mentre David Serenelli (ITS Rizzoli) ha presentato un laboratorio avanzato per test su inchiostri e supporti. Grande interesse per il libro-enigma mostrato da Giacomo Cecchetti (Pazzini Editore), opera che fonde stampa digitale e legatoria artigianale.

Con i saluti del segretario Vincenzo Gilenardi, il congresso ha ribadito un messaggio forte: memoria e manualità restano basi indispensabili per formare il futuro del settore.

Oro della Stampa 2025: la filiera grafica si riunisce ad Arese

La community italiana della stampa e del converting si prepara a riunirsi giovedì 27 novembre 2025 per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la 34ª edizione dei Premi Oro della Stampa, in scena nella prestigiosa cornice del Museo Alfa Romeo di Arese (MI). Un evento che celebra l’eccellenza delle arti grafiche e del converting, affiancato dal tradizionale Print Economic Forum, momento di approfondimento economico e confronto tra i protagonisti del settore.

Print Economic Forum

La giornata si apre con il convegno dedicato all’analisi delle performance economiche delle arti grafiche, del packaging e del converting italiani. Un appuntamento riservato a imprenditori, top manager e figure apicali dell’industria, focalizzato sui risultati delle prime 800 aziende grafiche e delle prime 650 imprese del converting con fatturato superiore ai 3 milioni di euro, secondo l’analisi dei bilanci.

I dati – relativi a fatturati, marginalità, produttività e investimenti nei principali segmenti del printing, packaging e converting – saranno presentati da Stefano Portolani, Senior Analyst del Centro Studi Printing di Stratego Group.

Seguiranno il commento ai dati e una tavola rotonda moderata da Irene Elisei, giornalista di Sky TG24, dedicata a strategie industriali, innovazione tecnologica e visioni imprenditoriali.

Interverranno:

  • Emanuele Delfino, CEO – La Prensa Etichette

  • Alessio Piazzetta, Chief Supply Chain Officer – Pixartprinting

  • Sabrina Sada, CFO – Gruppo Sada

  • Velleda Virno, Amministratrice Delegata – Di Mauro Flexible Packaging

Dalle 17:30 è previsto un aperitivo di networking, momento privilegiato di confronto informale tra i protagonisti dell’industria della stampa, del packaging e del converting. Contestualmente sarà possibile accedere a una visita esclusiva del Museo Alfa Romeo, riservata ai partecipanti dell’evento.

Cena di gala e premiazione Oro della Stampa

La giornata culminerà con la cena di gala e la cerimonia di consegna dei Premi Oro della Stampa 2025, durante la quale saranno svelati i vincitori della nuova edizione del riconoscimento dedicato all’eccellenza del settore.

È possibile riservare un tavolo per la cena di gala, che include la partecipazione al Print Economic Forum e l’accesso alla visita esclusiva al Museo Alfa Romeo.

Corsi di formazione Atif: il calendario delle giornate formative

Atif ha reso noto il calendario del mese di dicembre delle giornate di formazione dedicate agli operatori dell’industria flessografica, iniziative aperte a tutti i professionisti del settore.

Gli stampatori in regola con il versamento del contributo ENIP-GCT potranno usufruire di uno sconto del 50% sulle quote di iscrizione di ciascun partecipante, fino a esaurimento del plafond disponibile.

Venerdì 5 dicembre 2025 (9:00-17:00)
Il pacchetto lastra e la compressione di stampa in flessografia
Approfondimento su cliché e sistemi di montaggio della matrice, cilindri e maniche porta-matrice, oltre alla stampabilità dei supporti. Saranno esaminati tipi, tecnologie di scrittura e metodi di preparazione delle matrici, le caratteristiche dei sistemi di montaggio e la loro influenza sulla compressione di stampa. Focus anche su parametri, dimensionamenti e tolleranze dei sistemi a ingranaggi e gearless, insieme alle proprietà delle superfici di supporti sintetici e naturali.

Martedì 16 dicembre 2025 (9:00-17:00)
Colore e prestampa in flessografia
Il corso illustra i principi di riproduzione grafica applicati al processo flessografico. Tra i temi: gestione dei valori tonali tramite retinatura, forme di punto, angoli e tipi di retino. Saranno affrontati inoltre percezione, misurazione e gestione del colore lungo tutto il workflow produttivo: dai profili colore alla misurazione del dotgain e del ΔE, con particolare attenzione alle esigenze di design, prestampa e controllo qualità.

Mercoledì 17 dicembre 2025 (9:00-17:00)
Come calibrare un sistema di stampa flessografico
Una giornata dedicata alle fasi di calibrazione: ottimizzazione, fingerprint, controllo del processo, caratterizzazione e miglioramento. Il programma include riferimenti a norme ISO, linee guida e pubblicazioni internazionali sulla flessografia, con focus su parametri, tolleranze e requisiti di qualità relativi a risoluzione e colore per garantire stabilità, ripetibilità e prevedibilità in stampa.

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Prinova di Müller Martini: multi-job nella rilegatura a punto sella

La rilegatrice a punto sella Prinova di Müller Martini gestisce sia piccole tirature digitali sia convenzionali in modo completamente automatico, senza intervento manuale, grazie all’innovativa funzione multi-job, aumentando efficienza e flessibilità.

Con una capacità fino a 9.000 cicli all’ora, Prinova è ideale per tipografie che lavorano con copertine variabili ma contenuti fissi, oppure per produzioni frequenti di piccoli lotti. La funzione multi-job permette di cambiare automaticamente lavoro, liberando tempo e garantendo una produzione continua anche in modalità convenzionale.

Vantaggi principali:

  • Cambio automatico degli ordini senza fermare la macchina.

  • Perfetta per produzioni ibride e personalizzate.

  • Maggiore produttività e resa netta, grazie al caricamento continuo dei fogli senza interventi manuali.

Il design intuitivo della macchina e i display contestuali rendono l’operatività semplice e veloce. Nella versione digitale, Prinova è dotata di piegatore a lama, telecamera Asir PRO e sistema di alimentazione innovativo con punzonatura opzionale, garantendo qualità e precisione in ogni fase.

La macchina si regola automaticamente in base allo spessore del prodotto: sia la stazione di cucitura sia la troncatrice a tre lame si adattano senza necessità di intervento manuale, assicurando cuciture perfette e tagli precisi.

Completano l’offerta l’integrazione con il sistema Connex, che permette un workflow end-to-end: dal PDF alla brochure finita, tutto in maniera automatizzata, anche per lotti a partire da un singolo pezzo.

Overpackaging e inefficienze dell’e-commerce: le soluzioni di DS Smith per una filiera più sostenibile

Imballaggi troppo grandi, volume non utilizzato e packaging inefficiente alimentano il fenomeno dell’overpackaging, con conseguenze rilevanti per l’ambiente e per la logistica.

Paolo Marini, Managing Director South East EMEA di DS Smith, spiega come soluzioni come imballaggi su misura e metriche di design circolare possano ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare le risorse e contenere le spese.

«Quando facciamo un acquisto online gran parte di quello che ci arriva a casa, ben confezionato e imballato, è aria. Imballaggi troppo grandi, volume non utilizzato e packaging inefficiente contribuiscono ad alimentare il fenomeno dell’overpackaging, che porta con sé una serie notevole di conseguenze. Infatti, un imballo sovradimensionato non comporta soltanto un maggior numero di rifiuti da smaltire. Ogni centimetro cubo di spazio vuoto trasportato implica container meno efficienti, un maggior numero di viaggi e quindi più carburante consumato. Il risultato è un aumento significativo delle emissioni di CO₂, oltre a costi extra lungo tutta la supply chain.

Già nel 2018 uno studio di DS Smith e Forbes Insights aveva evidenziato il problema a livello internazionale. I dati raccolti mostravano che, in media, i pacchi spediti dagli operatori di e-commerce erano vuoti per il 45% del loro volume e molti rivenditori ammisero di spedire confezioni, grandi anche il doppio rispetto all’oggetto contenuto. Questa inefficienza aveva un prezzo altissimo: circa 122 milioni di tonnellate di CO₂ emesse ogni anno solo per trasportare imballaggi e aria, un valore paragonabile alle emissioni di un Paese di medie dimensioni. Dal punto di vista economico, il costo globale dello spreco si aggirava sui 46 miliardi di euro all’anno.

Nel frattempo, dal 2018 al 2025 il commercio online è più che raddoppiato, passando da circa 87 miliardi di pacchi spediti ogni anno a una proiezione di 200 miliardi e il problema è diventato urgente. Secondo la Ellen MacArthur Foundation, oggi l’e-commerce genera circa 165 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio all’anno, tra cartone, plastica e materiali di riempimento. Le emissioni legate al trasporto inefficiente superano i 200 milioni di tonnellate di CO₂, un valore quasi doppio rispetto al 2018. Anche i costi economici sono esplosi: considerando che ogni pacco sovradimensionato comporta in media un euro di spesa extra tra imballaggio e trasporto, lo spreco complessivo si aggira intorno ai 100-150 miliardi di euro l’anno.

Un dato ulteriore rafforza la dimensione del problema: uno studio dell’Università della California ha stimato che un acquisto online produce in media il 30% di emissioni in più rispetto allo stesso acquisto fatto in negozio, principalmente a causa del maggiore imballaggio e delle consegne frammentate.

A tutto ciò si aggiunge la complicazione nella gestione dei rifiuti: ogni elemento di packaging in più genera un rifiuto in più, che dovrà essere smaltito o riciclato, aumentando la pressione sui sistemi di raccolta e trattamento dei materiali. Secondo Eurostat, nel 2023 l’UE ha prodotto 79,7 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, pari a 177,8 kg pro capite. Di questi rifiuti, più del 70% sono stati riciclati in Belgio, Paesi Bassi, Italia, Cechia, Slovenia, Slovacchia e Spagna – superando l’obiettivo del 2030 – mentre altri sei Paesi sono in linea con la tabella di marcia con un tasso di riciclo di oltre il 65%. Sono risultati incoraggianti, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Un passo avanti in questo senso è rappresentato dalla nuova normativa PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) della Commissione Europea, entrata in vigore a febbraio 2025, che impone tra l’altro riduzioni degli spazi vuoti negli imballaggi e-commerce.

Per superare questa situazione è necessario cambiare prospettiva: non si tratta solo di “usare meno”, ma di “usare meglio”. In DS Smith abbiamo abbracciato la visione dell’economia circolare, sviluppando strumenti innovativi come le Circular Design Metrics che ci aiutano a valutare oggettivamente quanto un imballaggio sia efficiente e sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita.

Grazie alle Circular Design Metrics, siamo in grado di analizzare e migliorare diversi aspetti chiave del packaging. Innanzitutto, riduciamo l’uso di risorse vergini, privilegiando materiali riciclati e facilmente riciclabili, in modo da diminuire l’impatto ambientale legato all’estrazione e alla produzione delle materie prime. In secondo luogo, minimizziamo gli sprechi, progettando imballaggi che usano solo la quantità di materiale realmente necessaria e che possono essere riutilizzati o riciclati facilmente. Inoltre, puntiamo a ottimizzare i costi logistici e produttivi, scegliendo soluzioni che permettano di trasportare più prodotti con meno spazio occupato e meno viaggi. Infine, aiutiamo le aziende a migliorare la propria reputazione agli occhi di clienti, partner e istituzioni, che oggi più che mai valutano la sostenibilità come un elemento distintivo e competitivo.

Un esempio concreto di questa filosofia è rappresentato da Fanfold, una soluzione di imballaggio innovativa e flessibile che consente la realizzazione di imballaggi su misura per ogni esigenza. Fanfold consiste in fogli continui di cartone che possono essere tagliati e piegati al momento, adattandosi perfettamente alle dimensioni del prodotto da spedire. Questo permette di eliminare gli spazi vuoti all’interno delle confezioni, di evitare l’uso di riempitivi superflui e di ridurre drasticamente il volume e il peso degli imballaggi. La soluzione offre diversi vantaggi:

 

  • Sostenibilità – Gli imballaggi personalizzati ottimizzano l’uso delle materie prime, con conseguente utilizzo più efficiente delle risorse e riduzione dei costi di stoccaggio e trasporto. Inoltre, la precisione nella produzione degli imballaggi con questo cartone ondulato riduce la necessità di materiali di riempimento aggiuntivi. Infine, i fogli sono realizzati con fibre riciclate e l’imballaggio può essere smaltito nei normali contenitori per la raccolta differenziata.

  • Imballaggi personalizzabili – La produzione di imballaggi on-demand consente di avere l’esatta quantità di imballaggio necessaria per soddisfare l’esigenza del client.

 

  • L’imballaggio che serve, al momento giusto – A seconda dell’utilizzo o dell’attività dell’azienda, il cartone ondulato a modulo continuo può essere formato manualmente, tipicamente per proteggere prodotti o componenti, o automaticamente, installando macchine “Box on Demand”, che consentono il taglio e la cordonatura in base al design inserito.

 

  • Varietà di opzioni – Il cartone ondulato a modulo continuo è disponibile in diverse tipologie di onda per soddisfare diverse esigenze di resistenza e protezione e in diversi tipi di carta.

Un approccio sostenibile all’overpackaging parte dall’essere consapevoli della portata del problema in tutti i suoi aspetti, dallo smaltimento dei rifiuti all’impatto ambientale del trasporto, fino ai costi di trasporto e stoccaggio. Adottando una logica di circolarità, è possibile arrivare a soluzioni avanzate e creative che consentono non solo di ridurre l’impatto ambientale, ma anche di contenere i costi».

4Graph potenzia il Book Binding con Horizon CABS 4000 di Forgraf

4Graph rafforza il reparto Book Binding con l’installazione della nuova linea Horizon CABS 4000 di Forgraf, aumentando la capacità produttiva fino a 2.000-3.000 libri all’ora e migliorando tempi e qualità di lavorazione.

Secondo Biagio Di Mambro, CEO di 4Graph, la CABS 4000 rappresenta un salto tecnologico in modularità, precisione e flessibilità, consentendo di gestire progetti complessi con sistemi di controllo digitale e software predittivi per ottimizzare ogni fase del processo produttivo.

L’implementazione si inserisce nel piano pluriennale di sviluppo iniziato nel 2023, che punta a tecnologie avanzate, ottimizzazione dei processi e riduzione dell’impatto ambientale, con l’obiettivo di rendere 4Graph la prima tipografia 100% ecosostenibile d’Italia.

La nuova linea si affianca a impianti Horizon già presenti in azienda – SPF200, SmartBinding BQ500+HT300, BQ270, CRA-366 e StitchLiner MK4 – coordinati in un flusso produttivo integrato. Il software IceLink consente il monitoraggio remoto e la manutenzione predittiva, garantendo tempi certi, qualità elevata e massima flessibilità.

Fondata nel 2008, 4Graph opera come tipografia sostenibile online, con prodotti certificati FSC® e certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015. L’azienda è tra i principali operatori nazionali nella stampa ad alto volume e nella rilegatura industriale, con un approccio che unisce innovazione, qualità e responsabilità ambientale.

Durst P5 SMP: debutta la super multi-pass che alza l’asticella del grande formato

Durst Group presenta la P5 SMP, la nuova stampante Super Multi-Pass che punta a rivoluzionare il large format printing grazie a una produttività fino a 5 milioni di m²/anno. Svelata ufficialmente nel quartier generale di Lienz, la soluzione amplia la piattaforma P5 con un sistema ibrido LED multi-pass da 3,5 metri, ideale per pannelli e materiali in bobina.

Testata sul campo da Arian GmbH su oltre 200 materiali, P5 SMP si distingue per rapidità di set-up, automazione avanzata e capacità di risposta immediata alle richieste del mercato. Durante la presentazione sono già arrivate le prime conferme d’ordine.

Tra le tecnologie chiave:

  • DSA – Digital Substrate Alignment con precisione ±0,25 mm per perfetta corrispondenza fronte/retro

  • Automated Corrugated System per la gestione sicura del cartone ondulato

  • Fino a 10 canali colore, bianco, gamut esteso, LED curing

  • Risoluzioni 700×1200 e 900×1200 dpi

La produttività arriva a 1.940 m²/h (fino a 340 pannelli/ora), con ingombro ridotto a 160 m² anche in versione completamente automatizzata e consumi LED di soli 35 kWh. Completano il sistema i software Durst Workflow e Durst Analytics.

Con P5 SMP e il concept modulare P5 XT, Durst conferma una piattaforma pensata per crescere nel tempo, garantendo sicurezza dell’investimento e massima efficienza per i settori Sign & Display, POP/POS, packaging e industriale.

AccurioJet 30000: da Konica Minolta la nuova frontiera della stampa digitale inkjet UV LED B2+

Konica Minolta continua a innovare nel settore della stampa digitale con il lancio di AccurioJet 30000, la nuova macchina inkjet UV LED in formato B2+ che rappresenta l’evoluzione della serie KM-1e. Presentata ufficialmente dopo l’estate 2025, la stampante è già protagonista sul mercato italiano, con la prima installazione in corso, a testimonianza dell’interesse concreto del settore per questa tecnologia.

Qualità e produttività senza compromessi

AccurioJet 30000 nasce per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più orientato alla flessibilità e alla qualità. La piattaforma offre:

  • Risoluzione effettiva di 1.200 x 1.200 dpi

  • Gamut colore ampio

  • Produttività fino a 3.000 fogli/ora con stampa automatica in bianca e volta senza tempi di asciugatura

  • Formato B2+ e supporti da 0,06 a 0,6 mm

Grazie al processo di polimerizzazione a freddo, i supporti di stampa non subiscono stress termico, preservando intatte le loro caratteristiche fisiche.

Novità tecnologiche e flusso di lavoro ottimizzato

Tra le innovazioni di AccurioJet 30000 spiccano:

  • Modalità HD di serie, attivabile con un semplice click

  • Nuove teste di stampa HM201, per uniformità e stabilità

  • RIP evoluto con funzionalità PreRIP, che elimina i tempi di attesa e ottimizza il flusso di lavoro

Secondo Alessandro Viganò, Product Manager Industrial Printing di Konica Minolta Italia:«AccurioJet 30000 ridefinisce il valore della stampa digitale, offrendo qualità offset con i vantaggi del digitale: rapidità, flessibilità e personalizzazione anche su basse tirature».

AccurioJet 30000, conformità agli standard e controllo colore avanzato

I sistemi AccurioJet sono i primi al mondo a ottenere la certificazione Fogra 53, garanzia di ripetibilità e coerenza cromatica su diverse tirature e supporti. Il cuore tecnologico della macchina è la Dot Freeze Technology, che assicura una corrispondenza cromatica entro una tolleranza di ΔE 1,5.

Le teste inkjet di ultima generazione e gli inchiostri inkjet UV LED ad alta viscosità consentono di stampare su:

  • Carta patinata e naturale

  • Cartoncino per packaging

  • Materiali plastici, metallici e traslucidi

Il passaggio tra diverse lavorazioni è rapido e sicuro grazie ai sensori di controllo e allo spettrofotometro integrato per correzioni automatiche in tempo reale.

Sostenibilità e rispetto ambientale

Konica Minolta punta anche alla sostenibilità:

  • Eliminazione di lastre e processi chimici

  • Riduzione dei consumi energetici fino al 50% rispetto all’offset tradizionale

  • Inchiostri inkjet UV LED privi di oli minerali e VOC

AccurioJet 30000 è adatta alla stampa di libri per bambini e packaging per giocattoli, con certificazioni TÜV Rheinland e valutazione massima nella Green Printing Certification in Giappone.

Integrazione nei flussi produttivi e ROI ottimizzato con AccurioJet 30000

La macchina si integra facilmente nei flussi offset esistenti grazie al sistema IJ Manager e all’interfaccia per dispositivi di finitura di terze parti. La manutenzione ordinaria è semplice e può essere effettuata dagli operatori, riducendo i fermi macchina e aumentando la produttività.

La prima installazione italiana segna l’inizio di una nuova era per la stampa digitale inkjet UV LED nel nostro Paese. «Siamo lieti di aver installato in Italia la prima AccurioJet 30000», afferma Giorgio Maggi, Sales Director Industrial Printing di Konica Minolta Italia. «Questo progetto rappresenta un’evoluzione significativa per il mercato, contribuendo a rispondere alle esigenze di qualità, produttività e sostenibilità espresse dagli stampatori di oggi».

XVIII Congresso AIMSC: formare il futuro attraverso il passato

Il XVIII Congresso AIMSC, dal titolo “Formare il futuro con il passato”, si terrà a Bologna, sabato 22 novembre 2025, presso il Museo del Patrimonio Industriale. L’appuntamento, promosso dall’Associazione Italiana Musei della Stampa e della Carta (AIMSC), rappresenta un momento di confronto tra tradizione, innovazione e formazione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico della stampa e della carta come risorsa per comprendere, educare e ispirare il futuro delle arti grafiche e della comunicazione visiva.

Musei, istituzioni, professionisti e appassionati si riuniranno per discutere di come la memoria industriale possa diventare un vero e proprio laboratorio di creatività e conoscenza.

In un’epoca in cui tutto è digitale, conoscere le radici della comunicazione e della cultura materiale diventa essenziale. I musei della stampa e della carta non sono più solo luoghi di conservazione, ma laboratori attivi di sperimentazione e formazione, dove tradizione e tecnologia si incontrano per sviluppare competenze, creatività e capacità di innovazione nelle nuove generazioni.

TAGA Italia protagonista al Congresso AIMSC

Tra i protagonisti dell’edizione 2025 ci sarà anche TAGA Italia – Associazione Tecnici Arti Grafiche, da sempre impegnata nella diffusione della cultura tecnica e scientifica del settore.

A rappresentare l’associazione saranno Adalberto Monti, vicepresidente TAGA Italia, e Piero Pozzi, consigliere TAGA Italia, entrambi invitati in qualità di relatori. La loro partecipazione testimonia la collaborazione tra AIMSC e TAGA, due realtà accomunate dalla stessa missione: tutelare, valorizzare e trasmettere il sapere tecnico come patrimonio comune e strumento per guidare l’evoluzione professionale e industriale del comparto grafico.

L’intervento: “L’archivio chimico del colore”

Il contributo di Piero Pozzi sarà dedicato a “L’archivio chimico del colore: i pigmenti come manufatti storici e il know-how industriale come guida all’innovazione”. L’intervento metterà in luce il valore culturale e tecnico dei pigmenti, considerati non solo come materiali, ma come testimonianze della conoscenza e dell’ingegno industriale. Attraverso l’analisi di archivi e processi produttivi storici, Pozzi mostrerà come il passato possa diventare fonte di ispirazione per nuove forme di innovazione sostenibile e di ricerca applicata nel mondo della stampa e della grafica.

Accanto a lui, Adalberto Monti presenterà un intervento centrato sui temi dell’innovazione e della formazione nel settore, confermando il ruolo di TAGA Italia come ponte tra tradizione e futuro tecnologico.

Un incontro tra memoria, tecnica e innovazione

Il Congresso AIMSC si conferma un appuntamento di riferimento per il mondo grafico, museale e formativo. La sinergia tra AIMSC e TAGA Italia dà vita a un dialogo concreto tra la conservazione del sapere e la sua applicazione contemporanea, unendo musei, tecnici e aziende in un percorso comune di crescita.

Partecipare al Congresso significa entrare in contatto con chi ogni giorno costruisce il futuro della stampa valorizzando le sue radici. A Bologna, il 22 novembre, il passato e il futuro della grafica si incontrano per formare una nuova visione condivisa del sapere tecnico.

Di seguito il programma:

PROGRAMMA

09:30 Registrazione

10:00 Benvenuti al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Maura Grandi direttrice del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

10:15 Messaggio presidente AIMSC

Stefano Luigi Campanella

10:35 Perché carta e penna sono importanti nell’era del digitale

Pierluigi Brustenghi

11:05 Mastri Cartai del laboratorio Experimenta di Ortona: Un Modello di Inclusione

Nadia La Torre

11:35 – 11:50 Pausa Caffè

11:50

La nascita della scuola di arti grafiche di Bologna

Adalberto Monti

12:20

Dalla stampa al riciclo. La filiera della carta come modello di economia circolare e di conoscenza per il futuro

Piero Capodieci

12:50 – 13:00 Q&A

13:00 – 14:00 Pausa Pranzo

14:00 – 15:00 Visita al museo

15:00 L’Archivio Chimico del Colore. I Pigmenti come Manufatti Storici e il Know-how Industriale come Guida all’Innovazione

Piero Pozzi

15:30 Il Passato non è Storia, è Laboratorio. I nuovi laboratori ITS Rizzoli

David Serenelli

16:00 Paper Week nei musei: attiviamo il passato per trasformare il futuro

Elisa Belicchi