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Allarme del settore cartario: costi energetici troppo alti minacciano competitività e filiera industriale

Allarme di Assocarta e Confindustria Toscana Nord sul costo dell’energia alla 31° edizione della mostra internazionale dell’Industria Cartaria a Lucca.

MIAC la mostra internazionale dell’industria cartaria – manifestazione ufficiale di Assocarta e Confindustria Toscana Nord organizzata da Edipap – si è aperta con l’evento “Tutto è energia ed è solo questo che conta”, moderato dal direttore dell’Istituto Bruno Leoni Carlo Stagnaro che ha acceso i riflettori su uno dei temi più strategici per il futuro delle imprese e del Paese: l’energia.

“Il settore cartario italiano, che impiega 19.000 addetti e genera 8,3 miliardi di euro di fatturato, è in grave difficoltà a causa dei costi energetici più alti d’Europa: gli impianti, energivori per natura, rischiano di fermarsi mentre il Paese perde competitività” afferma il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli.

Il prezzo medio del gas, dopo il picco di febbraio, scende ad aprile a 37,6 €/MWh, pur restando oltre il 20% più alto rispetto al 2024 mentre il prezzo dell’energia elettrica rimane superiore del 42% alla media UE (aprile 2025).

Nei primi sette mesi del 2025 la produzione cartaria arretra del -2,5% e il fatturato del primo semestre 2025 si attesta a circa 4,2 miliardi di euro, in calo del -3,1%*.  La quota di export di carte e cartoni sulla produzione scende al 36%, tornando ai livelli del 2023, mentre le importazioni incidono ancora per oltre la metà del consumo nazionale (51%) con un aumento della pressione competitiva.

“Ringraziamo il Ministro Pichetto Fratin per gli sforzi fatti ma Assocarta ribadisce l’urgenza di affrontare tre questioni decisive per la competitività delle imprese energivore: il differenziale di prezzo del gas, le compensazioni ETS e l’energy release. Se è fondamentale e non più rinviabile l’azzeramento del differenziale** di prezzo nel mercato del gas tra PSV e TTF, ovvero tra Italia e Nord Europa, sul fronte delle compensazioni dei costi indiretti ETS, esprimiamo forte preoccupazione per il ritardo nella pubblicazione della procedura per l’invio delle domande relative all’anno 2024. E sul tema dell’energy release che avrebbe dovuto entrare in vigore nel corso del 2025, attendiamo con urgenza che tutte le parti coinvolte si impegnino per arrivare alla piena attuazione entro la fine dell’anno, evitando di introdurre vincoli aggiuntivi che ne ridurrebbero l’efficacia per le imprese energivore” sottolinea Lorenzo Poli.

“Il prezzo elevato dell’energia elettrica e del gas metano è un gap molto grave, che compromette la competitività delle nostre imprese rispetto al resto del mondo, inclusi i paesi europei a noi vicini – aggiunge Tiziano Pieretti, vicepresidente di Assocarta e presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord -. Rispetto a questo problema, così come ad altri, sono fondamentali le scelte politiche. Un esempio chiaro è quello dei trattamenti fiscali agevolati e dei sostegni che in forma diversa paesi come Francia, Spagna, Germania forniscono alla loro industria. Parliamo di vantaggi consistenti, anche superiori al differenziale del mercato del gas: se anche azzerassimo quest’ultimo, in Italia avremmo comunque per le imprese costi complessivi più elevati dei nostri concorrenti europei. Un altro problema è dato dai processi autorizzativi, condizionati da normative complesse e talvolta contraddittorie, per gli impianti delle rinnovabili. A questi problemi di livello nazionale si aggiungono le penalizzazioni che subiamo come imprese toscane. L’assenza di una reale politica regionale per lo smaltimento dei materiali che residuano dalla lavorazione e che non sono di fatto riciclabili su scala industriale, in pratica lo scarto di pulper, è un danno doppio per le imprese: perché dobbiamo sostenere i costi del loro smaltimento, spesso all’estero, e perché non godiamo dei vantaggi della generazione di energia a prezzo contenuto che ne deriverebbe. Un’altra delusione è stata quella legata alla geotermia: le concessioni sono state rinnovate, ma di vantaggi spalmati sull’industria a livello regionale non si parla.”

Il comparto cartario, tra i più esposti al costo dell’energia, chiede quindi risposte rapide e concrete. Rimandare ancora significherebbe compromettere non solo la competitività delle aziende, ma anche la tenuta complessiva della filiera produttiva che ad oggi si posiziona al secondo posto a livello europeo anche per utilizzo di carta da riciclare. Una posizione che attesta lo sforzo circolare del comparto che se da un lato dispone della capacità per utilizzare tutta la carta da riciclare disponibile sul territorio dall’altro vede aumentare l’export di una materia prima.

“Per questo il settore cartario auspica la messa a terra dei Titoli di Efficienza Energetica Circolare (TEEC) per rafforzare il riciclo di prossimità e l’economia circolare” afferma Poli.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi chiave della transizione energetica, delle politiche di sostenibilità, dei costi dell’energia e della loro incidenza sulla competitività delle imprese con gli interventi del Presidente del GSE Paolo Arrigoni, del Vice Presidente Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti, del Vice Presidente WEC World Energy Council Italia Simone Nisi, del Presidente Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo e del Vicepresidente Utilitalia Lorenzo Perra che hanno sottolineato come la sfida energetica rappresenti una priorità non solo ambientale, ma anche sociale ed industriale per l’Italia.

Assocarta a conclusione dell’evento ha inoltre auspicato l’attuazione del cuneo fiscale per i lavoratori del comparto riguardo al lavoro notturno, festivo e straordinario che aumenterebbe il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori e renderebbe il settore cartario e cartotecnico più attrattivo facilitando il reperimento di nuove risorse e il ricambio generazionale.

 

Stampa digitale inkjet a foglio: il vero cambio di passo per la produzione professionale

La stampa digitale inkjet a foglio segna una nuova era nel settore, offrendo qualità costante, costi ottimizzati e massima flessibilità. Il sistema Kyocera TASKalfa Pro 15000c unisce innovazione e affidabilità nella stampa di produzione.

Per anni il settore della stampa ha assistito a un’evoluzione costante, dal tradizionale offset alle prime soluzioni digitali a toner, fino ai sistemi a bobina per l’alta produzione. Oggi, la trasformazione è entrata in una nuova fase: la stampa digitale inkjet a foglio rappresenta il vero cambio di passo per le aziende che vogliono coniugare produttività, qualità e sostenibilità, senza più compromessi.

Questa tecnologia completa il percorso della digitalizzazione del printing, unendo la flessibilità dei lavori on demand alla velocità e all’affidabilità richieste nei reparti di produzione. Non a caso, è considerata la scelta più strategica per il futuro degli investimenti da parte di direttori di stabilimento e responsabili di stampa.

Le priorità di chi investe nella stampa di produzione

Chi guida un’azienda di stampa oggi sa che la tecnologia è una leva fondamentale di competitività. Nel valutare un nuovo sistema di stampa di produzione digitale, gli stampatori indicano alcuni fattori chiave che influenzano in modo determinante le loro decisioni d’acquisto.

Quando si valutano le stampanti a getto d’inchiostro per la produzione, le priorità più ricorrenti sono:

  • Affidabilità e continuità operativa, con un tempo di attività sempre costante;
  • Qualità di stampa elevata, stabile e ripetibile nel tempo;
  • Assistenza tecnica competente e reattiva, capace di garantire interventi rapidi;
  • Costi di gestione e manutenzione sostenibili, per una previsione chiara dei margini;
  • Produttività e velocità coerenti con le esigenze dei clienti e del mercato.

In questo contesto, la stampa digitale inkjet a foglio emerge come la risposta più completa: una tecnologia capace di garantire volumi elevati, tempi di setup ridotti e una gestione semplificata, in grado di adattarsi tanto alle tirature corte quanto alle produzioni più impegnative.

Perché la stampa digitale inkjet a foglio è il nuovo paradigma

L’adozione dell’inkjet non è solo un salto di qualità, ma un cambio di paradigma produttivo. Con il superamento delle limitazioni del toner, questa tecnologia consente di automatizzare il flusso di lavoro, riducendo i fermi macchina e migliorando la prevedibilità dei costi.

A livello operativo, il minor consumo energetico, la riduzione degli sprechi e la capacità di gestire una gamma più ampia di supporti (dai materiali standard alle carte speciali) trasformano l’inkjet in una scelta sostenibile e versatile.

Le aziende possono così rispondere in modo agile a richieste di personalizzazione, tirature variabili e consegne rapide, ottimizzando il ROI e liberando risorse per nuovi progetti di crescita.

TASKalfa Pro 15000c: la proposta Kyocera per l’eccellenza produttiva

In questo scenario Kyocera Document Solutions si distingue con una soluzione che incarna tutti i punti di forza della stampa digitale inkjet a foglio: il sistema TASKalfa Pro 15000c.

Progettato per ambienti di produzione che richiedono affidabilità continua e alti volumi, questa macchina combina precisione meccanica, gestione intelligente degli inchiostri e costi di esercizio tra i più competitivi della categoria.

TASKalfa Pro 15000c è basata su un’architettura inkjet piezoelettrica con teste Kyocera proprietarie, note per la loro durata e stabilità nel tempo.

La risoluzione di 600×600 dpi reali garantisce una resa impeccabile su testi e immagini, mentre la velocità fino a 150 pagine A4 al minuto consente di affrontare senza esitazioni produzioni impegnative o picchi di commessa.

Il sistema di asciugatura ottimizzato riduce i tempi tra stampa e finitura, mentre la gestione avanzata del colore mantiene costante la qualità anche nei lunghi cicli di lavoro.

A tutto questo si aggiunge un’interfaccia utente intuitiva, che semplifica il setup e permette agli operatori di intervenire con rapidità anche in caso di lavori complessi o personalizzati.

Dal punto di vista economico la TASKalfa Pro 15000c offre un TCO (Total Cost of Ownership) estremamente competitivo, grazie alla bassa manutenzione programmata e alla robustezza dei componenti, elemento distintivo del DNA Kyocera.

Un investimento che si traduce nel tempo in stabilità produttiva, margini costanti e minori fermi macchina, favorendo la continuità operativa e la pianificazione accurata delle commesse.

Una scelta strategica per la crescita

In un mercato dove i margini si giocano sulla capacità di innovare e ottimizzare, la stampa digitale inkjet a foglio rappresenta una scelta strategica per chi vuole affrontare il futuro con strumenti moderni e affidabili.

Kyocera Document Solutions, con la TASKalfa Pro 15000c, mette a disposizione degli stampatori una soluzione che combina produttività, qualità e sostenibilità, portando la stampa di produzione verso una nuova era.

Per scoprire come la tecnologia di stampa digitale inkjet a foglio può trasformare la produzione, contatta gli esperti Kyocera per una consulenza personalizzata sul sistema TASKalfa Pro 15000c.

Roland DG: tra AI generativa e design sensoriale

Roland DG come sempre è stato tra i protagonisti di Viscom Italia 2025, e ha preso parte anche ai Viscom Talks, l’arena dedicata al confronto tra esperti, creativi e aziende sui temi più attuali del settore.

Nello stand una gamma completa di tecnologie per la stampa digitale. Tra le novità principali:

  • DIMENSE DA-640: stampante da 64″ che combina stampa a colori e rilievo strutturale in una sola passata, con inchiostri latex eco-friendly e possibilità di texture 3D su superfici.

  • Serie TrueVIS (XG-640, XP-640, LG-640): soluzioni con stampa ecosolvente o UV + taglio integrato, per applicazioni tipo grafica su veicoli, segnaletica, decorazioni.

  • VersaOBJECT LO-640-F3 e MO-180: sistemi UV flatbed e per oggetti 3D, ideali per superfici rigide, packaging e articoli promozionali.

  • VersaSTUDIO e BY-20: dispositivi compatti da tavolo (stampa/taglio UV, stampa DTF) pensati per piccole imprese o startup nella personalizzazione.

  • TY-300: stampante dedicata DTF per abbigliamento, con resa vivida e robusta.

Durante l’evento, Roland DG ha anche organizzato dimostrazioni “DIMENSE Experience” quotidiane (30 minuti ciascuna) per mostrare l’effetto tattile e visivo delle sue soluzioni.

L’azienda ha partecipato ai Viscom Talks con due appuntamenti di grande rilievo, confermando ancora una volta il proprio impegno nel promuovere l’innovazione, la creatività e la contaminazione tra tecnologia e design.

Il primo incontro ha visto protagonisti Vittorio Neri e Miriam Bertoli, che hanno esplorato il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa nella creatività, nei contenuti e nella stampa. Attraverso esempi pratici e un’attività interattiva con il pubblico, l’incontro ha mostrato come le nuove tecnologie stiano ridefinendo il modo di progettare e produrre comunicazione visiva.

Il secondo appuntamento ha visto l’intervento di Giovanni Re, ambasciatore DIMENSE di Roland DG, che ha partecipato al panel “Spazi parlanti: dall’aspetto al tatto, dal design alle emozioni”. In questa occasione, Re ha approfondito il tema della stampa tridimensionale e tattile come nuova frontiera del design sensoriale, illustrando come la tecnologia possa trasformare superfici e ambienti in esperienze comunicative immersive.

L’automatismo Neolt al servizio dell’efficienza

Neolt, realtà tutta italiana, pronta in fiera a dimostrare la validità delle proprie soluzioni. In particolare, quella realizzata su misura per la serie HP R, i modelli 530, 1000 e 2000, in collaborazione con il distributore MCA Digital.

Un sistema di alimentazione e scarico dei supporti rigidi, affidabile e flessibile come si conviene a una produzione attuale. La parte di gestione dei materiali resta infatti un punto delicato, di fronte all’aumentare nelle prestazioni delle stampanti, servono infatti strumenti in grado di supportare la produttività, riducendo tempi e costi delle operazioni.

All’ingresso, Neolt propone un tavolo dove inserire fino a un massimo di quattro pannelli, anche distinti per misure. Dal quale un sistema di ventose coordinato con la stampante a livello di elettronica preleva il materiale per adagiarlo sul piano di stampa. Analogamente, in uscita lo stampato viene prelevato grazie a un rullo pneumatico abbinato a un sensore sul piano. Quando il materiale esce, il rullo si abbassa fino ad appoggiarsi e lo accompagna verso la stacker di raccolta.

«Parliamo di un sistema aperto, studiato nella circostanza per i modelli R di HP, ma dove nessuno ci impedisce di adattarlo a qualsiasi altra stampante o plotter da taglio – sottolinea Ettore Briccoli Pontiggia, titolare di Neolt -. I vantaggi sono sicuramente la semplicità di un processo e la versatilità, perché la lavorazione è interamente gestita da noi, comprese meccanica  e produzione, anche su misura».

Una soluzione già ampiamente apprezzata all’estero, dove si trovano i maggiori clienti dell’azienda, alcuni dei quali, da Francia e Spagna, arrivati a Viscom proprio per chiudere un contratto. Con un bilancio di conseguenza positivo.

Con Brother il DTF diventa roll-to-roll

Brother ha partecipato con soddisfazione all’edizione di quest’anno di Viscom, raggiungendo un importante traguardo per l’azienda e rafforzando la presenza nel mercato italiano della stampa. L’evento è stato un successo, attirando un grande interesse da parte di professionisti del settore, partner e visitatori provenienti da tutto il mondo.

Uno dei punti di maggiore interesse dello stand è stata la nuova stampante Brother DTRX – la prima stampante DTF roll-to-roll dell’azienda, sviluppata per offrire prestazioni di stampa elevate, produttività eccezionale e qualità costante, per ambienti di produzione su larga scala.

I visitatori sono rimasti particolarmente colpiti dalla velocità, dall’affidabilità e dalla resa cromatica della DTRX, confermando l’ambizione di Brother quale  leader nella tecnologia e nell’innovazione della stampa digitale. Durante tutta la fiera inoltre, Il personale presente sul posto ha avuto la possibilità di confrontarsi in numerose e stimolanti conversazioni con clienti, partner e nuovi contatti commerciali.

L’esperienza SEI Laser al servizio del finishing

Per SEI Laser, Viscom ha rappresentato un’importante occasione di presentare al mercato le proprie tecnologie più avanzate, con un’attenzione particolare alle soluzioni per il finishing digitale.

In particolare, due i sistemi esposti, in grado di rappresentare al meglio la versatilità e l’affidabilità dell’offerta: Mercury e Flexi.

Mercury si è distinta come macchina laser ad alta produttività, ideale per il taglio e la marcatura di materiali come acrilico e legno, garantendo precisione, velocità e una qualità superiore alla concorrenza. Flexi 600 ha invece attirato l’attenzione per la capacità di marcare svariati materiali, caratteristica sempre più apprezzata nel mondo del packaging e della comunicazione visiva. Grazie alla tecnologia laser, Flexi 600 ha dimostrato di poter realizzare tagli netti e dettagli complessi, consentendo personalizzazioni rapide e una significativa riduzione dei tempi di setup e degli scarti.

La presenza di SEI Laser non era però limitata allo stand. L’azienda ha infatti contribuito all’area espositiva di Elementaria, dove è stato presentato un display realizzato con il sistema X-Wave Converting, una soluzione innovativa dedicata alla lavorazione del cartone ondulato. Questa tecnologia di finitura laser e cordonatura meccanica ha messo in evidenza la capacità di combinare alte performance produttive con una qualità estetica di livello superiore, aprendo nuove opportunità creative e applicative per aziende attive nei settori del packaging e della comunicazione visiva.

I numerosi visitatori presenti allo stand hanno potuto apprezzare dal vivo come le soluzioni laser dell’azienda siano in grado di aumentare la produttività, ridurre i costi operativi e offrire nuove possibilità progettuali nel segno della qualità e della creatività.

B-Flex Italia, un catalogo ricco di novità

B-Flex Italia ha confermato il proprio ruolo di punto di riferimento nel settore della personalizzazione tessile e durante la fiera l’azienda ha presentato il suo nuovo catalogo 2025, frutto di un’intensa attività di ricerca e sviluppo.

Protagonista è stato il nuovo film DTF ultra performante, apprezzato per colori vivaci, dettagli nitidi, resistenza ai lavaggi e rapidità di lavorazione grazie allo stacco a caldo immediato. A completare la linea, una colla dedicata pensata per garantire massima compatibilità e prestazioni elevate.

B-Flex ha inoltre ampliato la propria gamma di termovinili, introducendo nuove serie, finiture e colori. BF 700 e GIMME5 hanno colpito i visitatori con oltre 60 tonalità e una resistenza fino a 100 lavaggi a 90°C. La GIMME5 si è distinta anche per la velocità di applicazione di 4 secondi.

Successo anche per la serie BF PUFF, arricchita dalla nuova finitura Sandy Glitter, ora disponibile in 44 varianti tra cui sei colori neon e un’esclusiva versione Arcobaleno.

Tra le novità più apprezzate, la serie BF silicone, proposta in bianco e nero e in tre spessori, ideale per applicazioni nel settore sportivo e fashion grazie alla sua morbidezza e all’effetto gommoso al tatto.

Tutte le garanzie Mimaki anche su DTF

In casa Mimaki, la protagonista indiscussa è stata la nuova UJV300-DTF-75, una soluzione UV DTF che unisce tecnologia all’avanguardia e semplicità operativa al servizio della personalizzazione. Si parla di trasferimenti grafici di qualità ora possibili su oggetti con forme curve, irregolari o testurizzate, e anche su supporti di grandi dimensioni e fuori misura.

Il suo principio è di stampare direttamente su colla, che può poi essere applicata ovunque. Oltre alla qualità, da rimarcare le funzioni smart, come il sistema ID Cut integrato e l’alimentazione stabile garantita dai rulli in silicone, per un processo di produzione fluido, preciso e intuitivo.

Allo stand erano però presenti anche altre novità, a partire dalla serie a solvente stampa/taglio CJV200 appena lanciata, con i recenti inchiostri SS22. Per maggiore durata in applicazioni esterne, e una formulazione più sicura e sostenibile.

Infine, le flatbed UJF-MKII, ora equipaggiate con i nuovi inchiostri Mimaki UV ELH. I primi a rispettare le nuove normative CE. Una formula priva di sostanze SVHC (Substances of Very High Concern) e CMR (Carcinogenic, Mutagenic or Reprotoxic), elementi critici che le normative europee stanno progressivamente bandendo.

Oltre a garantire la sicurezza dell’operatore, riducono del 30% l’odore rispetto agli inchiostri UV convenzionali, migliorando il comfort dell’ambiente di lavoro. Mantengono la stessa resistenza ai graffi e sono certificati Reach e Greenguard Gold.

Anapurna, vent’anni di storia Agfa al servizio della stampa

Agfa ha colto l’occasione di Viscom, come tappa importante per la rinomata serie Anapurna, che nel 2025 celebra il suo ventesimo anniversario. In particolare, la famiglia Ciervo – introdotta per la prima volta nel 2024 – rappresenta il capitolo più recente di questa storia di successo. In un solo anno, la gamma si è ampliata fino a comprendere tre macchine ibride: la compatta H2050, la versatile H2500 e quella ad alta produttività H3200. Una famiglia pensata per aiutare gli stampatori ad adattarsi rapidamente alle sfide del mercato, aprendo al contempo nuove opportunità creative di produzione.
Ogni modello della gamma Ciervo è supportato dal software di workflow Asanti di Agfa, che garantisce una preparazione dei lavori senza intoppi, un’elevata accuratezza cromatica e una produttività ottimizzata – offrendo ai fornitori di stampa una soluzione integrata e potente per gestire le proprie attività con la massima efficienza.
«A vent’anni dal lancio, la storia di Anapurna continua a essere una storia di innovazione e collaborazione con i nostri clienti – sottolinea Massimo Costa, regional sales manager Italy & South East Europe di Agfa -. La famiglia Ciervo riflette il nostro impegno costante nel supportare i fornitori di servizi di stampa affinché restino sempre un passo avanti, unendo una tecnologia ibrida comprovata a una versatilità straordinaria. Il modello H3200, in particolare, dimostra fino a che punto la stampa ibrida si sia evoluta negli ultimi 20 anni – offrendo velocità e qualità eccezionali in una soluzione robusta, e Viscom 2025 è stata ancora una volta l’occasione perfetta per vederlo dal vivo».

Innovazione, sostenibilità e benessere al centro del lavoro: Fujifilm inaugura la nuova sede italiana

Lo scorso 3 ottobre Fujifilm ha inaugurato la nuova sede italiana presso il Segreen Business Park, alle porte di Milano. L’evento ha visto la partecipazione di Masataka Akiyama, president e managing director di Fujifilm Europe GmbH, Keita Yamamuro, senior vice president graphic communication and device technology, e Kai Fukuzawa, chairman of the Board di Fujifilm Italia e Fujifilm Healthcare Italia.

Uno spazio progettato per le persone

Segreen non è solo un cambio di sede, ma un cambiamento culturale. I 5.000 mq di uffici sono stati sviluppati da Tétrise JLL Workplace Advisory, con il contributo diretto dei dipendenti tramite survey e focus group. L’obiettivo: creare ambienti ampi, multifunzionali e in grado di favorire collaborazione, concentrazione ed efficienza operativa.

“Luoghi umanizzati pensati a partire dai bisogni di chi li vive ogni giorno”, sottolinea Fabio Santambrogio, corporate general manager di Fujifilm Italia.

Spazi informali, aree per il team-building e soluzioni orientate al work-life balance sono al centro della progettazione, in linea con la visione di Fujifilm di coniugare innovazione tecnologica e sensibilità umana.

“Sono profondamente colpito dalla nuova sede di Fujifilm Italia, che mette al centro le persone, le relazioni e un modo nuovo di vivere l’azienda. Questo spazio riflette perfettamente il nostro Purpose di Gruppo, ‘Giving Our World More Smiles’: un impegno concreto nel creare valore positivo per la società, investendo nel benessere e nella cultura aziendale.” ha dichiarato Masataka Akiyama, president e managing director di Fujifilm Europe GmbH.

Momento centrale della giornata il talk Smiles at Work – The Value of Inspiring Workspaces, moderato da Giulia Zamparo, human capital development manager di Fujifilm, al quale sono intervenute Silvia Impelluso, head of Workplace Advisory di JLL Italia, e Anna Zattoni, co-founder e Ceo di Jointly. La tavola rotonda ha proposto una riflessione sull’influenza che la progettazione degli spazi ha sulle persone e sulla necessità di un allineamento fisico ma anche mentale fra luogo di lavoro e benessere dei dipendenti.

“Crediamo da sempre che capitale umano e valore umano siano sinonimi. Abbiamo riprogettato questi spazi proprio in funzione delle persone che ogni giorno ci aiutano a far crescere l’azienda, rendendola un posto dove si è orgogliosi di poter lavorare. Luoghi umanizzati, perché pensati a partire dai bisogni e dalle necessità di ognuno. Un percorso che favorisce la qualità della vita dei dipendenti grazie ai servizi messi a disposizione, rendendo più agevole il lavoro quotidiano e garantendo una qualità elevata dei livelli di work-life balance”, ha sottolineato Fabio Santambrogio, corporate general manager di Fujifilm Italia.