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Editoria digitale, ma su carta: Canon e i cinque benefici per i PSP

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Libri, giornali, riviste. Le tecnologie digitali hanno ridotto le tirature di questi prodotti stampati, ma non ne hanno decretato la fine. Anzi, proprio grazie al digitale e alla ventata di innovazione che porta con sé, la stampa su carta sta vivendo una nuova vita. Grazie alle tecnologie e le applicazioni giuste.

Le copie dei quotidiani e delle riviste si riducono. In molti decidono di informarsi online e scelgono di recarsi sempre meno in edicola. Allo stesso modo i libri stampati devono fare i conti con gli ebook, preferiti da un numero sempre crescente di lettori. Questi sono soltanto alcuni degli effetti di quella rivoluzione digitale, che ha confinato alcuni prodotti, come la pellicola fotografica e i supporti musicali fisici, in nicchie frequentate da pochi fedelissimi. Gli scatti oggi sono digitali e la musica liquida è il presente e il futuro. Per un certo periodo si è temuto che la carta dovesse subire lo stesso destino, ma in questo campo gli editori hanno scoperto di poter contare su modi innovativi per sfruttare le tecnologie digitali. Certo, le tirature di riviste, giornali e libri si accorciano, ma sono disponibili strumenti produttivi nuovi che, se usati nella maniera corretta, possono dare un valore aggiunto alla stampa su carta.

È curioso il fatto che a salvare la carta dal pericolo digitale sia proprio la tecnologia di stampa digitale. Una delle aziende che ha intuito per prima questo potenziale è Canon, pioniere di queste soluzioni di stampa, instancabile nel mostrare ai PSP (Print Service Provider) come questa tecnologia possa fare la differenza per gli editori. Il segreto? L’estremo potenziale di personalizzazione. Per fare un esempio la compagnia aerea TAM Airlines ha prodotto una versione personalizzata della rivista di bordo per ciascuno dei passeggeri, sulla base dei dati Facebook ottenuti dalla vendita online dei biglietti. L’editore della rivista ha potuto presentare a ogni passeggero una pubblicazione unica, basata sui like di chi aveva comprato i biglietti, con articoli scelti in base ai propri interessi. Grazie a questo tocco personale, il tempo medio dedicato alla lettura della rivista è aumentato del 1.200% e molti passeggeri hanno scelto di conservare la rivista anche oltre l’esperienza di volo.

Lo stesso vale per il mercato dei libri. Canon ha individuato cinque benefici che i Print Service Provider e gli editori possono ottenere dalla stampa digitale.

In primo luogo l’efficienza, garantita da una produzione più economica per le tirature ridotte. Evitando le tecniche ad alta intensità di lavoro, tipiche nella stampa analogica e tradizionale, è possibile ottenere maggiore flessibilità degli ordini, tempi di consegna più rapidi e una più ampia gamma di prodotti stampati, il tutto a prezzi competitivi. Il secondo beneficio è rappresentato dai minori rischi nella gestione del ciclo di vita del prodotto, dal momento che diventa possibile minimizzare il rischio di eccedenze di magazzino. Inoltre nascono nuove opportunità di profitto legate alla stampa on-demand, che trasforma in reddito anche i libri di nicchia o a vendita lenta. In aggiunta a ciò la stampa digitale costituisce un valido alleato per tutti quei piccoli autori che si affidano ai PSP per auto-pubblicare i propri testi, facendosi supportare anche nella revisione, progettazione e produzione dei propri libri. Infine, gli editori possono contare su servizi di pubblicazione intelligente e personalizzata, che permettono di personalizzare e modificare i contenuti a seconda del lettore e dei suoi specifici interessi.

In conclusione la stampa digitale offre agli editori ben più della stampa a costi convenienti, bensì uno strumento unico di fidelizzazione dei propri lettori grazie al suo incredibile potenziale di personalizzazione.

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