Sappi e UPM avviano il progetto per una joint venture nel settore della carta grafica

Steve Binnie, CEO di Sappi Limited, e Massimo Reynaudo, presidente e CEO di UPM

Sappi e UPM hanno annunciato la firma di una lettera di intenti non vincolante per la creazione di una joint venture indipendente, non quotata in borsa e partecipata al 50% da entrambe le società, con l’obiettivo di unire le loro attività europee nel settore della carta grafica. La nuova entità comprenderà le attività europee di Sappi Graphic Paper e quelle di UPM Communication Papers in Europa, Regno Unito e Stati Uniti.

La finalizzazione dell’operazione resta soggetta a varie condizioni, incluse le approvazioni normative e degli azionisti. Le parti prevedono di firmare gli accordi definitivi nella prima metà del 2026 e di concludere la transazione entro la fine dello stesso anno.

Steve Binnie, CEO di Sappi Limited, e Massimo Reynaudo, Presidente e CEO di UPM, hanno definito la joint venture una risposta ai cambiamenti strutturali dell’industria europea della carta grafica, con l’obiettivo di rafforzarne la resilienza e garantire sicurezza e continuità nell’approvvigionamento ai clienti.

Binnie ha evidenziato che l’operazione consentirà a Sappi di garantire un futuro redditizio per le sue attività europee, riducendo al contempo l’esposizione al segmento della carta grafica a meno del 20% dopo la chiusura. Ha inoltre sottolineato che la partecipazione del 50% nella joint venture genererà più valore rispetto alla gestione autonoma dell’attività, contribuendo anche alla riduzione del debito nel medio termine.

Il consolidamento avviene in un contesto di calo strutturale della domanda, eccesso di capacità e ridotti tassi di utilizzo, aggravati dall’aumento dei costi energetici, dalle tensioni commerciali e dall’incremento delle esportazioni asiatiche verso l’UE. Secondo Marco Eikelenboom, CEO di Sappi Europe, il consolidamento rappresenta una condizione necessaria per garantire competitività, sostenibilità e sicurezza di approvvigionamento a lungo termine.

Tra i principali vantaggi dell’operazione vengono indicati: un utilizzo più efficiente della capacità produttiva attraverso la riallocazione dei volumi sulle macchine più performanti; sinergie operative stimate in almeno 100 milioni di euro l’anno dopo l’implementazione; un miglioramento di redditività e flussi di cassa; una riduzione dell’impatto climatico in linea con il Clean Industrial Deal dell’UE.

Il valore complessivo delle attività conferite alla joint venture da Sappi e UPM è pari a 1.420 milioni di euro, escluso il valore delle sinergie attese. La joint venture contrarrà debito per finanziare i pagamenti a Sappi e UPM, distribuendo poi agli azionisti tutta la liquidità in eccesso.

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