Che cosa ci possiamo aspettare dal 2018

In viaggio verso il futuro

La parola futuro è stata protagonista di eventi e convegni che si sono svolti in questi ultimi mesi del 2017. Non è strano poiché, se ci fermiamo a osservare il mondo in cui viviamo e proviamo a confrontarlo con quello che era solo pochi anni fa, non possiamo che rimanere colpiti dai cambiamenti che hanno così radicalmente modificato il nostro modo di vivere e di interagire con tutto ciò che ci circonda.

Se pensiamo alla quantità di innovazioni che continuano a nascere nel campo della stampa possiamo affermare che anche il nostro settore è e sarà un protagonista, di grande rilevanza, del futuro che ci aspetta. Sotto i nostri occhi abbiamo moltissimi esempi; alla conferenza di avvicinamento alla fiera Print4All la «printed electronics» è stata più volte citata poiché la sua applicazione in molteplici campi, tra cui spiccano quello automobilistico e medicale, è già molto ampia. La printed electronics può essere realizzata con le tecnologie di stampa convenzionali quali offset, flexo, rotocalco e consente di produrre componenti elettronici stampati in grandi volumi su svariati supporti e con l’impiego di inchiostri speciali, ma è soprattutto dalla stampa digitale che stanno arrivando le maggiori innovazioni.

Al Convegno di autunno di Giflex il connubio «packaging e comunicazione» è stato analizzato in molti interventi a conferma dell’importanza che il pack ricopre nel processo di acquisto del consumatore. E allora la stampa diventa fondamentale per catturare l’attenzione e la tecnologia, con tutte le sue ibridazioni, apre scenari e abilita nuove applicazioni. L’impiego della stampa digitale permette di personalizzare il prodotto, basta pensare alle campagne Coca Cola e Nutella, e per questo molti brand hanno adottato questa forma di comunicazione declinandola in altri format che raccontano storie o progetti e che hanno lo scopo di coinvolgere il consumatore. Tramite le smart label, etichette applicate al prodotto che integrano al loro interno microchip, il pack può «fare» tante altre cose come interagire con app per smartphone, con siti web e anche rilevare o misurare una o più caratteristiche del contenuto. Ma, spingendosi oltre, le cosiddette etichette intelligenti possono rilevare e trasmettere dati sui comportamenti dei clienti quando sono nel punto vendita o quando interagiscono con il prodotto mentre lo «smart packaging» consente di far apparire contenuti multimediali, in rendering e in tempo reale, semplicemente inquadrando tramite cellulare un elemento grafico presente nel pack.

Va detto che le innovazioni non si limitano al campo digitale, ma coinvolgono anche la parte più fisica del pack stesso e questo avviene perché è sempre più diffusa la richiesta da parte del consumatore di packaging realizzato con materiali a basso impatto ambientale e minor consumo di materie prime. La plastica viene sostituita da nuovi materiali di origine vegetale, perseguendo l’obiettivo di impiegare il più possibile gli scarti di processi e lavorazioni derivanti dalla produzione agricola.

«Less is more» è una nuova tendenza che studia come sia possibile rendere i marchi più ecologici, abbassando notevolmente i costi di produzione; per questo alcuni tra i più quotati brand owner hanno avviato studi per ridisegnare i marchi mantenendo le caratteristiche principali, ma utilizzando una percentuale di inchiostro inferiore.

È proprio a causa di tutto questo continuo mutare, progredire, inventare e sperimentare che il futuro appare quanto mai stimolante e affascinante e, ne siamo certi, anche la stampa ne farà parte a pieno titolo.

 

 

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