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I consumatori preferiscono la carta per l’apprendimento, la fiducia e la vita quotidiana

Nonostante l’espansione continua delle piattaforme digitali, i media stampati si confermano un punto di riferimento irrinunciabile per milioni di consumatori. È quanto emerge dal Two Sides Trend Tracker 2025, uno degli studi più completi e rappresentativi a livello globale sul settore della carta e della stampa. I risultati parlano chiaro: i lettori non solo non hanno abbandonato la carta, ma ne riconoscono sempre di più il valore, soprattutto quando si tratta di comprensione, fiducia e apprendimento.

La carta riconquista terreno post-pandemia

L’impatto del Covid-19 ha trasformato il rapporto dei consumatori con la stampa, ma anziché decretarne il declino, ha innescato una rinnovata consapevolezza del suo valore. I dati mostrano una netta inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti:

  • Il 65% dei consumatori europei preferisce i libri stampati, rispetto al 53% nel 2021

  • Il 48% sceglie riviste cartacee (contro il 35% nel 2021)

  • Il 33% apprezza i cataloghi di prodotto su carta, in aumento rispetto al 21%

Preferenza per la carta dove conta di più

Il digitale può essere comodo, ma quando si tratta di comunicazioni importanti, la carta resta lo strumento preferito. Le ragioni? Sicurezza, chiarezza e affidabilità.

  • Il 47% preferisce fogli illustrativi e istruzioni mediche stampati

  • Il 27% mantiene la preferenza per bollette ed estratti conto cartacei

  • Il 36% vuole ricevere informazioni mediche in formato stampato

  • Il 76% rivendica il diritto di scegliere tra digitale e cartaceo, senza imposizioni

Apprendimento e notizie: la carta vince per comprensione

Il sondaggio evidenzia anche un aspetto cruciale: il ruolo educativo e cognitivo della stampa.

  • Il 58% ritiene che gli studenti apprendano meglio con materiali stampati

  • Il 45% afferma di comprendere meglio le notizie su carta

  • Il 49% è preoccupato per il declino dei quotidiani stampati

Secondo Massimo Ramunni, country manager di Two Sides Italia, “le persone stanno rivalutando il valore tangibile della carta. Non si tratta di nostalgia, ma di una scelta informata e consapevole che tiene conto dei benefici cognitivi e sensoriali della stampa.”

Un’esperienza più umana e sostenibile

In un’epoca dominata da schermi e notifiche, la carta offre un’alternativa concreta alla disconnessione digitale. Leggere un libro o una rivista stampata significa immergersi senza interruzioni, in un’esperienza che favorisce attenzione e riflessione. A ciò si aggiunge un fattore chiave spesso trascurato: la sostenibilità. I prodotti stampati sono riciclabili, biodegradabili e provenienti da risorse naturali gestite in modo responsabile, a differenza di molti strumenti digitali, il cui impatto ambientale resta in gran parte invisibile al consumatore.

Conclusione: la stampa è ancora protagonista

Il Trend Tracker 2025 conferma che la carta non è solo viva, ma gode di buona salute. È scelta per ciò che conta: l’apprendimento, la fiducia, la memoria e la libertà di informazione. Come afferma ancora Ramunni, “la carta continua a offrire ciò che più conta, affermandosi come una presenza affidabile, apprezzata ed essenziale nella vita quotidiana.”

Fedrigoni e Palantir, alleanza per la trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale

Fedrigoni ha annunciato una partnership pluriennale con Palantir Technologies protagonista nelle soluzioni software basate su intelligenza artificiale. L’accordo punta ad accelerare la trasformazione digitale di Fedrigoni, migliorando l’efficienza operativa e rafforzando la capacità di risposta alle dinamiche di mercato.

La collaborazione, inizialmente avviata con l’obiettivo di ottimizzare le scorte e prevedere la domanda, si sta ora ampliando per supportare una più ampia evoluzione digitale. Grazie alle tecnologie avanzate di Palantir, Fedrigoni intende costruire un modello operativo sempre più data-driven e resiliente, in grado di anticipare le esigenze dei clienti e abilitare nuovi livelli di innovazione.

Marco Nespolo, CEO di Fedrigoni, ha dichiarato: «Questa partnership ci consentirà di sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per essere sempre più agili e competitivi in un mercato in rapida evoluzione. È un elemento chiave della nostra strategia per essere leader nell’eccellenza operativa e nel servizio al cliente».

Per Fedrigoni, l’iniziativa rappresenta un passo concreto verso la creazione di un’infrastruttura digitale integrata. «Integrare le soluzioni di intelligenza artificiale di Palantir nelle nostre operazioni rappresenta un significativo passo avanti nella nostra strategia di innovazione digitale», ha affermato Gionata Berna, CIO dell’azienda. «La capacità di prevedere con precisione la domanda e ottimizzare i livelli di stock è solo l’inizio: vogliamo costruire un’organizzazione capace di adattarsi rapidamente e cogliere nuove opportunità».

Anche Palantir sottolinea il valore strategico della collaborazione. «Siamo entusiasti di supportare Fedrigoni nel loro percorso di trasformazione digitale», ha affermato François Bohuon, Managing Director di Palantir France ed Executive per l’area EMEA. «Questa partnership evidenzia il potenziale trasformativo dell’AI nei settori industriali tradizionali».

Acimga, Marco Calcagni è il nuovo presidente

L’Assemblea dei Soci ha eletto la nuova squadra alla guida dell’associazione per il quadriennio 2025–2029. Come nuovo Presidente dell’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini è stato eletto Marco Calcagni. Calcagni, classe 1966, sales & marketing director di Omet, torna alla guida di Acimga dopo il mandato già ricoperto nel periodo 2013–2017, succedendo a Daniele Barbui, CEO di Ace Group.

Il Consiglio Generale, in carica fino al 2029, sarà supportato da una squadra composta da tre vicepresidenti:

  • Giorgio Petratto, con delega all’Area Educational, alla collaborazione con ARGI e all’Area Tecnica;

  • Marco Bertola, con delega all’Area Competitività e Made in Italy;

  • Simone Bonaria, responsabile per i rapporti con le associazioni di filiera degli stampatori e converter.

Accanto alla nuova presidenza, due Past President manterranno deleghe strategiche: Daniele Barbui (Progetti Innovativi e Supporto Istituzionale) e Aldo Peretti (rapporti con Confindustria e Federazioni).

«Il mio programma si fonda sulla continuità e sull’evoluzione del lavoro svolto dai miei predecessori – ha dichiarato Calcagni – con l’obiettivo di rafforzare la presenza istituzionale e la visibilità delle tecnologie italiane nei mercati internazionali. Intendo promuovere una governance inclusiva, valorizzando il contributo di tutta la base associativa.»

Nel suo intervento di commiato, Barbui ha sottolineato i risultati raggiunti durante il quadriennio appena concluso: la crescita dei gruppi di specializzazione, il successo degli ACIMGA DAY come spazi di dialogo tra imprese, e il rilancio della piattaforma GLOBAL PRINT, culminato nella vicepresidenza assegnata all’Italia durante China Print 2025.

Segnali positivi per il comparto

Nel corso dell’assemblea, il Direttore Enrico Barboglio ha illustrato i dati economici 2024, che evidenziano una crescita del fatturato del comparto pari al +4,9%, per un valore di 3.200 milioni di euro. Le consegne interne crescono del +10,7%, mentre l’export registra una lieve espansione (+0,9%) raggiungendo i 1.813 milioni di euro. In forte calo le importazioni (-18,2%), che si attestano a 539 milioni di euro, contribuendo a un saldo commerciale positivo record di 1.275 milioni di euro.

Gli USA si confermano primo mercato di destinazione per le esportazioni italiane del settore (+12,9%), mentre calano le vendite verso l’Unione Europea (-2,2%) e l’Asia Orientale. Crescono, invece, le esportazioni verso Nord America, Europa extra-UE, Medio Oriente, Asia del Sud e Africa.

Tendenze primo trimestre 2025

I dati del primo trimestre 2025 mostrano una netta ripresa:

  • Ordini interni: +19,6%

  • Ordini esteri: +22,2%

  • Fatturato complessivo: +5,6%, trainato dall’export (+23,7%), mentre cala il mercato interno (-17,4%).

Con circa 70 aziende associate, Acimga rappresenta oltre il 60% del fatturato totale dell’industria italiana del settore e il 70% del fatturato export, confermandosi punto di riferimento nazionale e internazionale per le tecnologie della stampa, del packaging e del converting.

Mondi, la nuova frontiera dell’imballaggio sostenibile per materiali sensibili all’umidità

Mondi lancia re/cycle PaperPlus Bag Advanced, un sacco in carta sostenibile con un elevato effetto barriera per prodotti sensibili all'umidità. (Foto: Mondi, PR334)

Mondi lancia il nuovo re/cycle PaperPlus Bag Advanced, un sacco in carta progettato per offrire una barriera efficace contro l’umidità, con un impatto ambientale significativamente ridotto.

Sviluppato in collaborazione con UZIN, produttore specializzato in soluzioni per pavimentazioni, il nuovo sacco rappresenta una soluzione ottimale per la protezione di prodotti in polvere sensibili all’umidità, con applicazioni dirette nel settore dell’edilizia e delle costruzioni. Grazie a un film ad alta prestazione di soli 20 µm, PaperPlus Bag Advanced impiega fino al 60% in meno di plastica rispetto ai sacchi tradizionali da 50 µm, mantenendo prestazioni equivalenti e migliorando l’impronta di carbonio, come dimostrato dallo strumento di valutazione ambientale interno PIA (Product Impact Assessment) sviluppato da Mondi.

Sostenibilità e prestazioni: un equilibrio possibile

Appartenente alla gamma re/cycle, il sacco è stato testato e dichiarato riciclabile secondo il metodo CEPI e il protocollo 4Evergreen, confermando la possibilità di integrare soluzioni performanti e al contempo sostenibili in filiere industriali già esistenti.

“PaperPlus Bag Advanced è un’alternativa all’avanguardia per chi vuole ridurre l’utilizzo di plastica senza compromettere l’efficienza,” ha dichiarato Max Melzer, Head of External Sales Industrial Bags di Mondi. “La nostra missione, in linea con gli obiettivi della piattaforma MAP2030, è offrire soluzioni che favoriscano l’economia circolare rispondendo alle reali esigenze dei nostri clienti.”

Pronto per la produzione, premiato dall’industria

Oltre a garantire massima compatibilità con le attuali linee di riempimento e sigillatura, PaperPlus Bag Advanced assicura una protezione ottimale dal vapore acqueo, mantenendo i materiali asciutti anche in condizioni critiche. Caratteristiche che lo rendono ideale per un’adozione rapida e senza necessità di aggiornamenti agli impianti.

LG, digital signage ad alta trasparenza per spazi retail, culturali e professionali

LG Electronics arricchisce la propria proposta per il digital signage con il debutto sul mercato italiano del nuovo Transparent OLED Signage da 55’’ (modello 55EW5P-M), una soluzione avanzata pensata per rivoluzionare la comunicazione visiva in ambienti retail, culturali e professionali.

Il nuovo display si distingue per un design elegante e minimale, una trasparenza fino al 43% e una qualità d’immagine superiore, grazie alla tecnologia OLED priva di retroilluminazione e cristalli liquidi. Queste caratteristiche permettono di creare installazioni immersive e di grande impatto scenico, in cui contenuti digitali e spazio fisico si fondono in modo armonioso.

Un nuovo standard per l’integrazione visiva

Pensato per contesti espositivi sofisticati come showroom, gallerie d’arte, musei o studi televisivi, il display trasparente LG consente la visualizzazione simultanea dei contenuti e dell’ambiente retrostante, offrendo nuove possibilità creative nella progettazione degli spazi.

La struttura metallica e il vetro temperato frontale antisfondamento garantiscono resistenza e sicurezza, rendendo il prodotto idoneo anche per ambienti pubblici ad alta frequentazione. Il design versatile ne consente l’installazione a parete, su mobili o su strutture modulari, anche in configurazione videowall, grazie alla compatibilità con supporti VESA e alla presenza di fori M4 su tutti gli angoli posteriori.

Praticità per professionisti e installatori

Il modello 55EW5P-M è progettato per semplificare la fase di installazione, offrendo stabilità strutturale, modularità e compatibilità con numerosi ambienti. Il risultato è una soluzione che abbina performance visive d’eccellenza a una gestione pratica ed efficiente, rispondendo alle esigenze di professionisti e integratori di sistemi.

Il Transparent OLED Signage da 55’’ è già disponibile sul mercato italiano.

Colorcopy apre le porte al futuro della stampa digitale: due giornate a Bologna e Brescia

Colorcopy annuncia due giornate dedicate agli operatori del settore stampa digitale di grande formato: il 18 giugno 2025 a Bologna e il 4 luglio 2025 a Brescia si terranno gli openhouse Colorcopy Large Format, eventi pensati per offrire un confronto concreto e diretto sulle tecnologie più evolute per la stampa professionale in grande formato.

Le sedi di Villanova di Castenaso (BO) e Via Valcamonica (BS) si trasformeranno in spazi interattivi in cui tecnici, imprese e professionisti potranno testare le soluzioni più innovative del settore, confrontarsi con esperti e ricevere consulenze personalizzate.

Esperienza pratica e consulenza su misura

Ogni appuntamento offrirà la possibilità di partecipare a:

  • demo live personalizzate, con prove su file e materiali reali per valutare direttamente le prestazioni dei sistemi di stampa in relazione al proprio flusso di lavoro;

  • consulenza tecnica dedicata, utile per ottimizzare i processi produttivi e approfondire le specifiche esigenze operative.

La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. È possibile prenotarsi sul sito ufficiale.

Le tecnologie protagoniste

Durante gli openhouse sarà possibile testare alcune delle soluzioni più performanti del mercato:

  • Roland TrueVIS XP-640: velocità e precisione cromatica per volumi elevati e grafiche complesse.

  • Roland VersaOBJECT MO-180: UV flatbed per stampa diretta su oggetti tridimensionali, ideale per materiali rigidi.

  • Roland Direct to Film TY-300: innovazione e affidabilità per la personalizzazione tessile.

  • Roland TrueVIS VG3 e LG: sistemi stampa-e-taglio eco-solventi o UV per etichette e decorazioni di pregio.

  • Hurricane DTF 40 e DTF UV: produttività continua, qualità costante e semplicità d’uso.

  • Brother GTX Pro: punto di riferimento nel DTG industriale, con alta definizione su tessuto e manutenzione semplificata.

Gli openhouse Colorcopy si confermano un appuntamento strategico per chi desidera aggiornarsi, toccare con mano le tecnologie emergenti e orientarsi in un settore in continua evoluzione. Due giornate di incontro tra professionisti, pensate per ispirare, informare e guidare le scelte tecniche del futuro.

Assocarta: il 26 giugno a Roma l’Assemblea Pubblica “Paper Industrial Deal”

Si terrà il prossimo 26 giugno alle ore 14.30, presso l’Associazione Civita a Roma, l’Assemblea Pubblica di Assocarta dal titolo “Paper Industrial Deal”, un momento di confronto tra industria, istituzioni e stakeholder sull’evoluzione del settore cartario nel contesto della transizione ecologica ed energetica.

Ad aprire i lavori sarà il presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, con una relazione dedicata alla congiuntura economica ed energetica e ai risultati di un nuovo studio curato da Ambiente Italia, che analizza i benefici economici, ambientali e sociali della carta da riciclare in Italia.

Seguirà l’intervento di Marco Eikelenboom, Presidente della CEPI – Confederazione europea dell’industria cartaria, che illustrerà la proposta di Industrial Deal europeo per il settore: un progetto che punta a valorizzare la carta come materiale strategico nella transizione verde dell’Unione Europea.

Cuore dell’evento sarà la tavola rotonda dedicata alla visione italiana dell’Industrial Deal, che vedrà la partecipazione di figure chiave delle istituzioni ambientali ed energetiche:

  • Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Transizione Ecologica e Investimenti Verdi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)

  • Paolo Arrigoni, Presidente del GSE – Gestore dei Servizi Energetici

  • Stefano Besseghini, Presidente di ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente

  • Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del MASE

A moderare il dibattito sarà la giornalista del TG1 Valentina Bisti.

Alle ore 16.30 è previsto un intervento speciale dell’Aeronautica Militare dal titolo “Il ruolo della carta nella divulgazione scientifica”, con una riflessione sull’importanza del supporto cartaceo nella trasmissione della conoscenza, ispirata ai volumi “Atlante del Clima e della Meteorologia” e “Andrea Baroni, il cavaliere delle rose e delle nuvole”.

L’Assemblea Pubblica Assocarta si conferma così un punto di riferimento per il dialogo tra industria e istituzioni, in un momento cruciale per la definizione delle politiche ambientali e industriali del Paese.

Colorcopy, super promo sulla nuova Roland MO-180

Un’opportunità per i professionisti della personalizzazione industriale: Colorcopy annuncia una promozione esclusiva sulla nuova Roland VersaOBJECT MO-180, la stampante UV che ridefinisce gli standard di precisione, velocità e versatilità. Acquistandola con la permuta di una vecchia stampante UV flatbed, è possibile ottenere fino a 5.000 € di sconto.

La MO-180 segna un netto salto di qualità rispetto al modello precedente LEF2-200:

  • +101% di velocità in modalità Standard CMYK + Bianco

  • Altezza stampabile aumentata a 204 mm (+104 mm), ideale per oggetti tridimensionali

  • +20% di gamma cromatica grazie all’aggiunta degli inchiostri arancione e rosso

Queste caratteristiche rendono la MO-180 lo strumento ideale per chi opera nella stampa su gadget, packaging, articoli promozionali e accessori industriali, offrendo una qualità visiva superiore e massima flessibilità sui supporti.

Ma non è solo una questione di tecnologia: Colorcopy, con oltre 30 anni di esperienza nella stampa digitale di grande formato, affianca ogni cliente in ogni fase del cambiamento — dalla valutazione dell’usato all’assistenza post-vendita — per ottimizzare il flusso produttivo e aumentare i margini. La promozione è valida fino al 27 giugno 2025 (o fino a esaurimento scorte) per chi rottama una stampante UV flatbed (≥76 cm) di qualsiasi marca e modello.

Assografici, la nuova guida tra continuità e innovazione

Intervista esclusiva al neo presidente di Assografici, Carlo Montedoro, che racconta le sfide e le opportunità del settore grafico e cartotecnico per il quadriennio 2025-2029.

Carlo Montedoro è stato nominato presidente di Assografici per il quadriennio 2025-2029 dall’Assemblea dei Soci, raccogliendo il testimone da Emilio Albertini. Una nomina che arriva in un momento cruciale per l’industria grafica e cartotecnica, tra sfide normative, innovazione tecnologica e sostenibilità. Montedoro, ingegnere civile con una lunga esperienza nel settore, si prepara a guidare l’associazione con un mix di continuità e rinnovamento.

Un nuovo inizio tra eredità e rinnovamento

Con una visione chiara, Montedoro intende proseguire il percorso intrapreso dal suo predecessore, senza però rinunciare al cambiamento. «Sento la forte esigenza di garantire continuità, ma sarò molto attento al rinnovamento. Emilio Albertini lascia la nostra Associazione in salute e con un clima molto collaborativo: sarà ovviamente una delle mie priorità conservare questi aspetti. Chiaramente, continuità non deve intendersi come immobilità. Innanzitutto, la mia prima preoccupazione è stata quella di formare una squadra di vicepresidenti con deleghe ben precise: sono infatti chiamato a rappresentare e a guidare un’Associazione che al suo interno aggrega comparti e attività molto diverse. C’è la grande divisione tra grafici e cartotecnici/trasformatori, ovvero tra chi stampa prodotti editoriali o commerciali e chi produce imballaggi; ma anche all’interno di questi comparti, poi, le diversità di prodotti, di processi tecnici e di ambiti competitivi sono notevoli. Essendo io principalmente espressione del mondo grafico/editoriale, devo avvicinarmi e farmi guidare all’interno dei vari gruppi di specializzazione da chi ne fa parte da tempo, garantendo loro coordinamento, ma anche una certa autonomia operativa».

Il punto sulle sfide del settore

Montedoro si dice consapevole delle difficoltà che le aziende del settore stanno affrontando, tra rincari energetici e digitalizzazione sempre più pervasiva. «Sempre di più abbiamo l’esigenza di vigilare sulle continue normative europee che tendono ad aggravare e aggiungere oneri alle nostre imprese. Il costo dell’energia in Italia resta un fattore di grande sperequazione, che ci penalizza rispetto ai nostri competitor europei. La grave crisi del nostro settore grafico editoriale deriva sicuramente dall’inevitabile progressiva digitalizzazione della società, ma dobbiamo continuare la battaglia sull’importanza della lettura e della scrittura su carta. Valorizzare e rendere sempre più evidente a tutti i vantaggi legati alla diffusione di concetti e messaggi attraverso la carta stampata potrebbe ridare energia al nostro comparto».

Competitività internazionale e pmi

Oltretutto, l’industria grafica italiana si trova a competere in un contesto globale sempre più instabile, ma Montedoro vede ancora spazio per la crescita. «Oggi più che mai parlare di internazionalizzazione è un argomento di grande attualità, ma purtroppo pieno di criticità. L’adozione di dazi, paventata o resa realtà, da parte degli Stati Uniti a protezione dei loro commerci interni sta destabilizzando fortemente l’economia mondiale. Anche la complessa situazione geopolitica attorno al Mediterraneo getta un’ombra lunga sul futuro prossimo degli scambi commerciali che alimentano la nostra economia. Primi effetti di questa situazione sono stati la maggiore difficoltà di approvvigionamenti e un rialzo dei costi di trasporto. Tutto questo, però, non deve assolutamente farci rinunciare alla ricerca di quegli sbocchi commerciali necessari per lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende, attraverso il commercio e l’esportazione estera. Una particolare attenzione la vorrò riversare proprio alle nostre innumerevoli pmi, che difficilmente riescono ad atterrare nel difficile mondo dell’internazionalizzazione, frenate se non bloccate da regole e adempimenti spesso non semplici ed onerosi da espletare. Vorrei dedicare proprio a questo tema degli incontri con le agenzie preposte ad affiancare le aziende ed in particolare le pmi ad espandere i propri orizzonti commerciali attraverso il percorso di internazionalizzazione».

AI e carta stampata: mix vincente

L’innovazione sarà un tema centrale per il mandato di Montedoro, forte di una chiara visione sul futuro della stampa e della comunicazione visiva nell’era digitale. «Sempre più si parla di quarta rivoluzione industriale. Il nostro settore è sempre stato attento e all’avanguardia nel cogliere i cambiamenti derivanti dalla digitalizzazione: siamo passati con una rapidità sorprendente dalle linotype a piombo ai CTP e alle macchine digitali, con formati stampa e velocità produttive identici alle nostre migliori macchine offset; il dato variabile e la nobilitazione dei nostri stampati ormai avvengono assolutamente attraverso flussi di lavoro controllati e gestiti dalla digitalizzazione presente nelle nostre aziende. La nuova sfida, ora, è ovviamente quella di capire come applicare e utilizzare in maniera responsabile l’AI, il cui avvento apre nuove frontiere produttive, in termini di processi sempre più efficaci, sicuri e sostenibili. A questo aspetto dobbiamo prestare grande attenzione. Le nuove frontiere del digitale non devono però farci dimenticare la valenza della comunicazione, commerciale ed editoriale, attraverso la carta stampata. Penso, per esempio, all’azione in corso, a livello europeo, per difendere il diritto dei cittadini di ricevere comunicazioni cartacee da parte di aziende, banche e pubbliche amministrazioni senza costi aggiuntivi o discriminazioni: è un tema di libertà di scelta dei consumatori e di non discriminazione delle fasce della popolazione meno digitalizzate, ma è anche un tema di affidabilità e sicurezza delle comunicazioni cartacee. Se oggi è dimostrato che l’apprendimento è molto più efficace se passa dalla lettura su carta, tanto che in Europa c’è un generale dietro front sull’uso del digitale a scuola, allora anche la comunicazione commerciale ed editoriale è sicuramente più efficace se passa dallo stampato».

Come approcciare l’Industria 5.0

Se è vero che l’innovazione sarà un tema centrale per il mandato di Montedoro, il neo presidente di Assografici mostra di guardare con interesse all’Industria 5.0, ma con un approccio realistico. «Innovazione e automazione, anche al fine di una maggiore sostenibilità, è un tema fondamentale sul quale lavoreremo, per aiutare i nostri associati a rendere le loro aziende maggiormente green. In termini di strumenti legislativi e di incentivazione agli investimenti, Industry 5.0 rischia però di essere parzialmente efficace: ottima la volontà della riduzione dei consumi, ma il rischio è che non si abbiano gli effetti sperati, un po’ come avvenuto nell’applicazione pratica del piano 4.0, che non ha fatto aumentare la produttività come ci si sarebbe aspettato. Gli strumenti messi a disposizione delle aziende dalla 5.0 non sono di semplice attuazione, anzi sono molto complicati e c’è da aspettarsi poca adesione e la probabile non corretta sua applicazione».

Sostenibilità e transizione ecologica

Uno degli aspetti chiave per il futuro del settore è sicuramente la sostenibilità ambientale. In che modo Assografici supporterà le aziende nell’adozione di pratiche più sostenibili? «Intanto è bene ricordare che la nostra filiera è da sempre attenta ai temi ambientali, all’uso sostenibile e certificato – FSC, PEFC – della nostra principale materia prima, ai principi dell’economia circolare, dei quali il nostro settore è uno dei principali motori. Presto tutte le aziende, comprese le nostre, avranno la necessità di comunicare e certificare la loro sostenibilità, redigendo una qualche forma di rendicontazione, se non proprio un “Bilancio di Sostenibilità”. Come Federazione Carta e Grafica abbiamo lavorato su questo fondamentale tema mettendo a disposizione degli associati uno strumento, FpS-TOOL, che li guida, con diversi livelli di complessità e tenendo conto delle specificità dei nostri settori, verso una rendicontazione di sostenibilità ESG. L’idea è di raccogliere presto anche i dati delle nostre aziende, per produrre delle analisi settoriali e di filiera».

Formazione e nuove competenze

Uno dei temi chiave per il futuro sarà quello della formazione e del ricambio generazionale, un aspetto che preoccupa non solo il settore grafico, ma l’intero comparto manifatturiero. «Recentemente Confindustria ha documentato che in Italia mancheranno 1,3 milioni di lavoratori nei prossimi 5 anni, con effetti considerevoli sul PIL. Già oggi due imprese su tre non trovano addetti formati. Dobbiamo quindi come manifattura rendere il mondo che rappresentiamo più attraente per i giovani. Sul nostro settore abbiamo diverse iniziative in campo, anche grazie all’attività dell’Enip-gct, il nostro ente bilaterale che si occupa da 70 anni della promozione dell’istruzione grafica e cartotecnica. Negli ultimi anni, sotto la guida del presidente Marco Spada e del direttore generale Tommaso Savio Martinico, l’Ente ha notevolmente intensificato la sua attività, collaborando con le scuole grafiche sul territorio e promuovendo la nascita di corsi ITS e IFTS. Negli ultimi due anni, con il bando formazione, che solo nel 2025 ha allocato ben 200mila euro, si sta dando uno straordinario impulso anche a tutte le attività di formazione e aggiornamento professionale delle maestranze».

Dialogo con le istituzioni e futuro di Assografici

Il rapporto con le istituzioni nazionali ed europee sarà un altro punto focale del mandato di Montedoro. «Lavoriamo a diretto contatto con governo e Unione Europea sui temi che impattano più direttamente i nostri settori. Lo facciamo sempre anche collaborando in UE con le nostre associazioni europee di riferimento (Integraf e Citpa), alle quali partecipiamo e che finanziamo, e in Italia all’interno del sistema Confindustria. Con la convinzione che difendendo, in modo apartitico ed equilibrato, gli interessi dell’industria, si difende e promuove il benessere del Paese. Grazie alla Federazione Carta e Grafica oggi la nostra azione, sia nell’interlocuzione con la politica, sia nella dialettica interna al sistema, è molto più forte ed efficace».

Guardando al 2029, Montedoro si augura di lasciare un’Assografici ancora più forte. «Vorrei contribuire a rendere l’associazione sempre più dinamica e capace di supportare, con flessibilità ed efficacia, le nostre aziende, che devono affrontare, in particolare nel mondo della comunicazione, sfide sempre più imprevedibili. Sarei comunque già felice se chi proseguirà il mio mandato si trovasse un’Assografici così ben funzionante come la sto ereditando io oggi. Il presidente Emilio Albertini ha rispettato tutti gli impegni presi con il suo mandato e completato tutto il suo programma operativo, nonostante il Covid e la successiva crisi economica. Ci tengo a fargli i miei complimenti e a ringraziarlo pubblicamente (grazie Emilio!). Non so se sarò alla sua altezza, ma garantisco il mio massimo impegno».

Osservatorio ARGI, analisi e tendenze del mercato della stampa in Italia

Come ogni anno ormai da diverso tempo, dal consueto rapporto ARGI, presentato durante il recente Print4All, emergono dati interessanti e indicativi sul mondo dell’industria grafica. Riferimenti importanti, ancora di più in un periodo contrassegnato da cambiamenti ormai continui e spesso imprevedibili.

Non c’è quindi da meravigliarsi se tra le prime considerazioni, dal report 2024 emerge un settore in trasformazione, con dinamiche varianti da comparto a comparto. Nel complesso però, convergenti nell’indicare una fase di riassestamento, considerato simbolo di maturità, dopo i picchi del biennio post-Industria 4.0.

«L’Osservatorio è molto più di una raccolta di dati, è uno strumento strategico per leggere e interpretare l’evoluzione del nostro settore – afferma Antonio Maiorano, presidente di ARGI -. I numeri ci raccontano un comparto che, pur tra trasformazioni e nuove sfide, continua a dare segnali di vitalità. L’industria grafica sta dimostrando di saper reagire con visione, innovazione e responsabilità».

Prima ancora di addentrarsi nell’analisi dei singoli comparti, una considerazione questa fondamentale. Se a prima vista tutti i grafici presentano cali vistosi all’interno dell’ultimo triennio, è fondamentale considerare gli effetti degli incentivi per la digitalizzazione e gli ultimi effetti a lungo termine della pandemia.

Anche per questo, nel corso dell’ultimo anno, ARGI ha ampliato il panel di analisi e rivisto in profondità la struttura dei dati, adottando metodologie più accurate e allineate agli standard europei. Il risultato è una fotografia del mercato considerata più fedele e dettagliata, utile a restituire con chiarezza l’evoluzione in corso.

«Grazie all’alta rappresentatività dei vari panel, i risultati dei settori monitorati rispecchiano meglio i reali andamenti del mercato – osserva Mauro Tironi, dell’Osservatorio di mercato ARGI – Seppure per motivi differenti, il 2024 può essere interpretato come un anno dove la curva di discesa cambierà la tendenza».

È tempo di smaltire la sbornia Industria 4.0

Primi segnali evidenti, il mercato offset, a partire dal segmento lastre. La discesa iniziata nel 2023 è decisamente rallentata, attestandosi su una riduzione totale dei volumi del 3%. Come tutti gli altri settori tradizionali, risente anche del calo nelle tirature. È un comparto dominato dalle lastre digitali che rappresentano ormai oltre l’86% del venduto.

«Da quest’anno la precisione dei dati è aumentata grazie all’ingresso nel panel dei principali importatori e produttori dal mercato asiatico – sottolinea Tironi -. Aggiunti ai tradizionali marchi presenti, hanno consentito una maggiore capacità di analisi».

Il settore del Pre Press è caratterizzato da una stabilità tecnologica che ne determina anche la bassa rotazione. Non è raro, infatti, trovare CTP con una discreta età che, se correttamente manutenuti, svolgono ancora egregiamente il proprio lavoro. Il 2024 ha registrato un fatturato di 14,9 milioni di euro, quasi seimila meno rispetto all’anno precedente, ma anche rispetto al 2021, pre incentivi.

Parlando invece di unità, nel 2024 si registrano 39 nuovi motori, 26 dei quali digitali, con un andamento proporzionato al fatturato, anche se più accentuato rispetto all’immediato post pandemia.

A riprova della stabilità tecnologica e della bassa rotazione delle vendite, il dato del service, ormai da molti anni più preponderante rispetto alla vendita dell’hardware. All’interno di questa cifra sono compresi anche i sistemi di workflow, uno degli argomenti di innovazione più importanti del comparto.

Sul fronte delle macchine da stampa offset, dato il peso nel mercato, vale la considerazione iniziale ovvero che il 2024 possa essere archiviato come  l’anno dove la curva di discesa terminerà.

Dal confronto del fatturato per gruppi stampa e verniciatori con quello dei service, emerge un dato interessante. La prima voce pesa sempre di più, 71,5 milioni di euro contro 27, 4 milioni di euro, ma mentre una è in netto calo da due anni, la seconda è praticamente stabile, con una lieve crescita.

«Il 2022 rimane l’anno di maggiori ricavi, una sorta di grande abbuffata dove si è venduto di tutto a tutti. Soprattutto, gruppi stampa in formato 50×70, dove comunque anche nel 2024 si registrano oltre ottanta impianti nuovi. I bruschi cali degli ultimi due anni non hanno comunque intaccato la prestazione triennale».

Un triennio comunque positivo

Allungando infatti la lente di analisi al triennio 2022-2024 rispetto al precedente, la crescita è importante e vale per tutte le voci considerate. «Essendo questo un mercato maturo, dove assistiamo ad accorpamenti aziendali e partnership fra stampatori, questi risultati restano soddisfacenti». Interessante infine notare come il formato di stampa dominante resti il medio (70×100), anche nel 2024 con risultati di vendita importanti.

Sempre in ambito offset, guardando alle due tecnologie del comparto, la stampa convenzionale ha ottenuto risultati migliori di quella UV-UV Led che, per le proprie qualità intrinseche, vede la propria applicazione soprattutto in settori specifici.

Il rinnovato metodo di classificazione delle stampanti, in linea con un modello europeo, ha portato a una revisione totale dei numeri del triennio e una conseguente riscrittura. Nel complesso, il bilancio resta comunque positivo, con un fatturato composto da 266 milioni di euro nell’offset convenzionale, al quale si aggiungano 118 milioni di euro dal mondo UV e UV-LED e altri 81 milioni di euro al Service.

Tra i numeri più significativi, la scomparsa delle vendite di macchine a bobina per il settore monocromatico, ora terreno delle apparecchiature a foglio. Persiste tuttavia una buona base di installato, segno di una validità tecnologica che consente alle bobine di restare tuttora attuali.

Per le categorie di macchine A3+ vendute nel mercato grafico, un approfondimento sulle vendite indirette ha favorito l’emergere dell’importanza del Canale. In particolare, per i modelli A3+ Light, dove l’84% è gestito dalla distribuzione.

Passando al segmento Macchine Colore a foglio 50×70 e superiori, nel 2024 si conferma un decremento delle vendite da dieci a sette, con un passaggio da 72 a 70 del parco installato. Dato questo motivato dall’evoluzione tecnologica che ha portato ad avere sistemi più produttivi in questa categoria.

Andamento simile sul fronte delle stampanti a colori su bobina, dove si è passati da 14 unità vendute nel 2023 a 9 lo scorso anno. In questo caso però, l’installato è cresciuto, da 136 a 148.

Per quanto riguarda il fatturato complessivo, pur restando stabile, il segmento Cut Sheet colore resta il  maggior contribuente con 39,4 milioni di euro, contro i 18,6 milioni di euro della bobina a colori, in crescita del 10%, e il restante 4,8 milioni di euro dal monocromatico.

A livello di fatturato però, la quota più sostanziosa arriva dai servizi, consumabili compresi. Si parla di 105 milioni di euro nel 2024, il leggero calo rispetto ai 110,4 del 2023. Una discesa del 5%, ma comunque due volte superiore rispetto a quanto generato dalla vendita dei macchinari. «Un decremento riconducibile in parte al calo nei volumi di stampa e in parte alle nuove contrattualizzazioni sui parchi macchine installati nel corso dell’anno».

Nel complesso, si arriva a un fatturato totale per la stampa digitale nel 2024 di 168 milioni di euro. Poco più di un milione di euro in meno, ma comunque oltre 4 milioni di euro in più rispetto al 2022. «Si ricava uno scenario sostanzialmente stabile – conclude Mauro Tironi -. Un mercato consolidato è un mercato che lavora; guardando alla produttività, negli ultimi anni emerge infatti un livello costante».