Materiali

A drupa, i materiali per la stampa/4

Prosegue la lunga carrellata attraverso le novità presentate in fiera a Düsseldorf. Tante le innovazioni che le aziende hanno mostrato in occasione dell’appuntamento internazionale di drupa 2024. Anche questa puntata parleremo, quindi, di stampa in tutte le sue declinazioni, da come gestire al meglio i supporti per agevolare la stampa anche dei materiali più pesanti e di non semplice controllo, alla soluzioni per risparmiare tempo e denaro nella gestione dei cliché per la stampa, fino all’interazione tra stampa e settore tessile.

Gestire i supporti pesanti

In casa Canon e, ancora una volta, con attinenza alla tecnologia Arizona 2380 XTF FLXflow di cui abbiamo già avuto modo di parlare nelle precedenti puntate, e al ricorso a differenti tipologie di supporto, la fiera di Düsseldorf è stata l’occasione anche per presentare la nuova tavola di flusso di Arizona 2380 XTF FLXflow. I tecnici della multinazionale nipponica hanno dato dimostrazione di come la tavola aiuti l’operatore nella movimentazione anche dei materiali più pesanti. Facilità di utilizzo e di gestione di supporti pesanti, quindi, che corrisponde a una maggiore rapidità e resa del lavoro.

La tecnologia FLXflow per la serie Arizona 2300 integra nuove funzioni per migliorare la produttività. Si tratta di tre funzionalità brevettate: Hold, Float e Instant Switch, studiate per semplificare la gestione dei materiali, velocizzando lo spostamento, sul piano di stampa, dei supporti più pesanti e di forma irregolare.

Nello specifico la funzionalità Hold – che era già presente nella tecnologia Flow – è in grado di trattenere i supporti sul piano fisso senza settori di aspirazione. Utilizza una tecnica brevettata di misurazione e regolazione automatica dei livelli di aspirazione per tenere saldamente in posizione vari tipi di supporti. Questa funzione consente un posizionamento veloce e flessibile dei supporti di stampa, rendendo superflue le operazioni di mascheratura e nastratura, e permettendo così agli operatori di completare i lavori più rapidamente.

La nuova funzionalità opzionale Float, invece, inverte l’aspirazione del piano di stampa creando un cuscinetto d’aria in modo da agevolare il posizionamento dei substrati pesanti e impegnativi, come vetro, grandi pannelli in alluminio composito e legno. Questo consente di ridurre il rischio di danneggiamento o spreco dei materiali. Gli operatori posso fare ricorso, inoltre, anche all’effetto “floating without drifting” che dà loro modo di sistemare con precisione più supporti contemporaneamente e di favorirne il posizionamento a registro.

Infine, l’altra nuova funzione opzionale è Instant Switch che consente all’operatore di passare dalla moda

lità Hold a quella Float utilizzando la pedaliera dedicata per rimuovere facilmente i prodotti dal piano di stampa, riducendo così il rischio di danneggiamento e semplificando l’operatività della stampante e, ancora una volta, la gestione dei supporti.

Questione di cliché

Le soluzioni di Tesa presentate a Drupa 2024 sono state una panoramica delle innovazioni che il gruppo di tedesco è in grado di proporre al proprio mercato di riferimento. Dai nastri biadesivi per montaggio cliché Softprint ai nastri per giunte di film e carta, realizzati con carta certificata, a quelli – sempre in carta – studiati per il settore del cartone ondulato, fino alle maniche autoadesive, comprimibili e riutilizzabili Twinlock.

In particolare, Twinlock è la manica riutilizzabile, autoadesiva e comprimibile per il montaggio di matrici flessografiche. Il cliché viene montato direttamente sulla manica e, una volta terminata la stampa ed effettuata la rimozione del cliché, l’adesività della manica può essere riattivata facilmente, così da prepararla per il lavoro successivo.

Gli esperti del gruppo Tesa sono in grado di ricoprire una qualunque manica e, nel caso, di fornire consulenza per individuare la soluzione più giusta in base alla processo di stampa in cui applicare la manica.

La manica viene rivestita da uno strato di schiuma poliuretanica (PU) di elevata qualità, da un film stabilizzante e, infine, da uno strato realizzato con uno speciale polimero sviluppato per mantenere inalterate nel tempo le sue qualità adesive. È possibile scegliere tra tre diversi livelli di durezza in base alle diverse esigenze di stampa: soft, medium e hard. Allo stesso modo, anche il rivestimento finale può essere realizzato in diversi spessori, a seconda della necessità.

Lo strato di schiuma poliuretanica è una speciale formula chimica che, unitamente allo spessore di 1,5 mm, gli permette di garantire una comprimibilità costante. In questo modo lo stampatore non avrà più la necessità di effettuare regolazioni della macchina durante la stampa. Non solo, la formula della schiuma di PU è progettata appositamente per compensare le vibrazioni e per attenuare gli effetti di squilibrio durante la stampa.

Un angolo per il tessile

Non solo carta e non solo film, la stampa è molto altro. E tra gli stand della fiera internazionale dedicata al settore della stampa si è dato spazio a questo “non solo”, con il Drupa Touchpoint Textile. Un corner che ha permesso di esplicitare l’interconnessione tra i settori della stampa e del tessile.

Una collaborazione che esiste da tempo e che ha trovato nello speciale forum alla fiera di  Düsseldorf l’espressione di una catena di produzione innovativa e interconnessa, dalla progettazione al prodotto finito, in vari campi all’avanguardia e modelli di business dell’industria tessile.

Touchpoint Textile è stato organizzato da Drupa con la collaborazione del Ditf – German institutes of textile and fiber research Denkendorf – e di Esma – Associazione europea per produttori di stampa specializzata in schermi e tecnologia di stampa digitale.

Il Ditf è il più grande centro di ricerca tessile in Europa che, dal 1921, opera in tutti i principali settori del tessile, lungo tutta la catena produttiva e del valore. L’istituto tedesco si è assunto il compito di organizzare la progettazione e il controllo operativo del forum, realizzando in fiera una micro fabbrica tessile digitale con partner del settore. È stato così possibile presentare al pubblico una catena di processi interconnessa e integrata, dalla richiesta del cliente alla progettazione, fino al tessile digitale di grande formato stampa. Diversi quindi i progetti e le idee di prodotto e di produzione presentate, con la produzione di capi e oggetti in materiali sostenibili e grazie a un flusso di lavoro digitale e intersettoriale.

L’associazione Esma, invece, ha sviluppato i temi legati alle tecnologie di stampa e finitura, ai flussi di lavoro, agli sviluppi del mercato e alla sostenibilità; con un’attenzione rivolta alle tendenze e alle applicazioni che aprono nuove potenzialità attraverso, appunto, l’interazione tra la stampa digitale e i materiali per la stampa tessile.

A Drupa si è dato spazio, infine, anche ai giovani talenti con il “drupa – textile design talents”, il concorso per giovani designer che ha debuttato proprio in questa edizione e che ha visto concorrere aspiranti progettisti tessili. I concorrenti hanno avuto l’opportunità di presentare le loro idee al pubblico della fiera.

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