Un pò di storia

Ad agosto, duecento anni di Koenig & Bauer

29 novembre 2014: il Times di Londra, il primo giornale a essere stampato sulla macchina a doppio cilindro di Friedrich Koenig e Andreas Bauer.

Dalla prima fabbrica al mondo di torchi rapidi del 1817: i festeggiamenti per questo anniversario tondo si terranno dal 21 al 23 settembre, quando ci saranno anche novità sulla la strategia e la presenza sul mercato nel prossimo secolo dell’azienda.

Ma facciamo un pò di storia…

Svolta decisiva a Londra

I tempi sono cambiati. Nei primi del XIX secolo, in Germania non c’erano ancora finanziatori amanti del rischio e neppure una vera industrializzazione. Per questo lo stampatore professionista e instancabile inventore Friedrich Koenig si recò a Londra nel 1807 per realizzare la sua visione di pressa da stampa azionata da una macchina a vapore. Nella capitale inglese incontrò il meccanico di precisione Andreas Bauer e, nel novembre 1814, sulla loro macchina a doppio cilindro fu stampato il primo giornale: The Times. Fu così che i due costruirono le basi per la stampa industriale garantendo l’accesso ai mezzi stampati anche a strati sociali della popolazione più vasti.

 

Produzione in convento

Il 9 agosto 1817, Friedrich Koenig e Andreas Bauer sottoscrissero l’atto costitutivo della fabbrica di torchi rapidi Koenig & Bauer nel Convento di Oberzell, nei pressi di Würzburg, e nel 1823 a Berlino fu stampato il Haude und Spenersche Zeitung, la prima pubblicazione su macchine di Oberzell del continente europeo.

Friedrich Koenig morì nel 1833. La vedova, Fanny Koenig, e Andreas Bauer continuarono la sua opera sviluppando nuove macchine e, nel 1838, veniva già consegnata la centesima macchina. Giovani leve ormai esperte se ne andarono per fondare fabbriche proprie, trasformando Oberzell nella culla della costruzione di macchine da stampa tedesche. L’epoca dei fondatori dell’azienda volse al termine nel 1860 con la morte di Andreas Bauer.

Conquiste precoci in campo sociale

I due figli Wilhelm Koenig e Friedrich Koenig jr. svilupparono nuove macchine, modernizzarono i processi aziendali e introdussero innovazioni in campo sociale. Dopo la cassa mutua di fabbrica, fondata nel 1855, nacquero nel 1865 una cassa di risparmio di fabbrica e, nel 1868, la scuola di addestramento della fabbrica come precursore dell’odierna scuola professionale aziendale di Würzburg. Lo statuto di fabbrica del 1873 definì diritti e doveri dei dipendenti e dei superiori e costituì un modello, la co-determinazione aziendale già oltre 140 anni or sono.

1876: inizia l’era della stampa da bobina

La prima rotativa per stampa tipografica fu spedita nel 1876 da Koenig & Bauer a Magdeburgo. Nel 1886, Wilhelm Koenig creò la macchina rotativa variabile, nel 1888 la prima rotativa a quattro colori e macchine speciali per stampati di lusso. Inoltre si occupò della stampa di banconote e carte valori. Nel 1895 abbandonò la fabbrica il 5.000esimo torchio rapido.

Albrecht Bolza, un nipote del fondatore, e Constantin Koenig amministrarono l’azienda dal 1895 fino agli anni Venti. Nella località che ospita l’attuale sede centrale nacque nel 1901 una nuova fabbrica. Il capannone di 225 metri di lunghezza era, allora, il più grande di tutta la Germania. Furono consegnate rotative rotocalcografiche e lo sviluppo delle macchine a foglio progrediva. Oltre alle macchina da stampa si fornivano in tutto il mondo anche presse per impressioni e macchine fonditrici per lastre.

Distruzione e ricostruzione

Al termine della Prima Guerra Mondiale, il dott. Hans Bolza, un pronipote di Friedrich Koenig, ripristinò i rapporti con l’estero interrotti dal conflitto conquistandosi grandi meriti. Nel 1920 fu eletto nel Consiglio di amministrazione dell’azienda trasformata in società per azioni e fu Presidente del CdA da 1931 al 1971.

Koenig & Bauer riuscì a superare l’iperinflazione degli anni Venti grazie all’impianto collettore di nuovo sviluppo Iris per la stampa di banconote a colori. Nel marzo 1945, gli statibilimenti di Würzburg vennero distrutti dalle bombe e da granate di artiglieria. Nel 1946 ebbe inizio la ricostruzione. Con un capitale sociale di 4,1 milioni di marchi tedeschi, Koenig & Bauer partì alla volta del miracolo tedesco nel 1949, dopo la riforma monetaria.

1952: successo della stampa di banconote e carte valori

Nel 1952 ebbe inizio la collaborazione con l’esperto di stampa di banconote e carte valori Gualtiero Giori. Un’altra importantissima tappa fu il 1951 con l’ingresso del giovane costruttore, il dott. Hans-Bernhard Schünemann, proveniente da una famiglia di editori di Brema. Il primo dei suoi oltre 250 brevetti fu la modifica della cosiddetta «croce di Malta» per la macchina rotocalcografica a foglio Rembrandt MT III da lui costruita. Nel 1959, il dott. Hans Bolza adottò il talentuoso costruttore.

Dal 1971 al 1995, il dott. Bolza-Schünemann fu Presidente del CdA per quasi venticinque anni e promotore del Gruppo KBA nascente nel 1990. Successivamente, fu il suo stretto collaboratore Reinhart Siewert, direttore finanziario di lunga data, a guidare con successo l’azienda. Alla volta del nuovo millennio lo seguirono Albrecht (2003–2009) e Claus Bolza-Schünemann (dal 2011) come rappresentanti della sesta generazione della famiglia alla guida del Consiglio di amministrazione.

Modelli di successo Condor e Rotafolio

Nonostante la crescente concorrenza dell’offset negli anni Sessanta e Settanta per le macchine da stampa a foglio e a bobina, Koenig & Bauer rimase fedele all’oramai collaudato metodo di stampa tipografica ancora per un lungo periodo di tempo. Oltre alle macchine per la stampa di banconote e agli impianti rotocalcografici Rembrandt, sviluppati insieme a De La Rue Giori, riscossero parecchio successo in tutto il mondo anche la macchina pianocilindrica a doppio giro Condor e la Rotafolio per lastre avvolgenti prodotta a partire dal 1963.

Alte prestazioni nell’offset a foglio dal 1974

La prima macchina offset a foglio fu presentata dall’azienda di Würzburg al drupa del 1967 con la Koebau-Rapida 0 in mezzo formato seguita nel 1969 dalla Koebau-Rapida III nel formato medio, entrambe con velocità fino a 8.000 fogli/h. La Koebau-Rapida SR III del 1974 presentava già velocità fino a 15.000 fogli/h, quasi il doppio. Macchine di altri costruttori raggiunsero velocità come queste solo molto tempo dopo.

Nel 1986, Koenig & Bauer lanciò sul mercato la Rapida 104 in linea, una macchina altamente flessibile e con velocità fino a 15.000 fogli/h che venne trasferita nel 1992 nella nuova affiliata KBA-Planeta AG, dove divenne la cellula germinale delle odierne macchine offset a foglio ad alta prestazione di Radebeul. L’attuale Rapida 106 con velocità fino a 20.000 fogli/h, cambi lavoro estremamente rapidi e fino a 19 gruppi di stampa e di finitura è, quindi, l’indice di riferimento per il formato medio.

Le odierne serie in formato grande Rapida 145 e 164 si rifanno alle Rapida 142 e 162 sviluppate a Radebeul negli anni Novanta in collaborazione con Würzburg. Le Rapida jumbo soppiantarono altri fabbricati in numerose tipografie e posero la prima pietra per la posizione leader di KBA-Sheetfed nelle classi del formato grande, posizione riconfermata da Radebeul nel 2003 con la Rapida 205, la macchina offset a foglio più grande al mondo.

Nel 2000, KBA Cortina segnò la tendenza verso rotative per giornali compatte.
Nel 2000, KBA Cortina segnò la tendenza verso rotative per giornali compatte.

Precursore di nuovi metodi

Come i franconi per le macchine da stampa a bobina, anche i sassoni cercarono una propria strada per trovare soluzioni più semplici ed economiche per le macchine a foglio, per esempio la macchina offset DI 74 Karat con trasmissione diretta delle immagini sulle lastre in macchina del 1997, sviluppata in collaborazione con l’israeliana Scitex Corp., e la sorella Rapida 74 G del 2000, entrambe dotate di gruppi inchiostratori senza viti per la stampa senz’acqua. Negli ultimi vent’anni, KBA si è dedicata con tutta se stessa a questa tecnologia innovativa e lungimirante dal punto di vista della qualità e dell’ambiente.

KBA-Sheetfed era ed è spesso precursore di processi innovativi per la finitura in linea, la stampa ecologica, la stampa diretta su cartone ondulato o, da ultimo, la stampa UV led. L’accesso al settore del finissaggio nel 2016 e la macchina a foglio digitale annunciata al drupa VariJET 106 aprono ulteriori prospettive.

Koenig & Bauer costruisce le rotative a getto d’inchiostro più grandi al mondo nello stabilimento di Würzburg.
Koenig & Bauer costruisce le rotative a getto d’inchiostro più grandi al mondo nello stabilimento di Würzburg.

Primi al mondo nella stampa da bobina

A Würzburg, l’era della stampa offset a bobina iniziò nel 1969 con la Commander. Con l’andare del tempo, le rotative satellite, allora dominanti, divenivano sempre più complesse. Agli inizi degli anni Novanta, si fece fronte a questa tendenza con le macchine con torri da otto Journal e Colora, alle quali si aggiunsero più tardi le serie a larghezza semplice Comet e Continent. Con queste macchine con torri da otto più economiche si acquisirono tanti nuovi clienti internazionali che contribuirono all’ascesa a numero 1 nella stampa di giornali.

Anche nel campo delle macchine da stampa a bobina, l’azienda di Würzburg tentò spesso cose nuove. Fu così che, già per il drupa 1995, produsse una Anilox-Express con cambio automatico delle lastre e testine di stampa a getto d’inchiostro di Scitex nella sovrastruttura. Le testine sovrastampavano in modo digitale caricature alternate in ciascuna copia offset. Ci vollero, tuttavia, quasi altri diciotto anni prima che la tecnologia inkjet venisse adottata anche per le rotative offset.

Con la Cortina di neanche quattro metri di altezza, KBA lanciò al drupa 2000 una nuova tendenza verso rotative per giornali compatte ad alto contenuto tecnico. Altre novità nella stampa dei giornali furono l’eliminazione dei gruppi di bagnatura, la torre da otto apribile al centro, i motori indipendenti per ciascun cilindro e la comodità di comando con ascensori sulle torri di stampa. Nel 2007 seguì la Commander CT nell’offset a umido, basata sullo stesso design. Entrambe le macchine sono ancor oggi uniche nel loro genere sul mercato.

Evoluzione dei media e riallineamento

Il world wide Web compì i suoi primi passi già nei primi anni Novanta e anche nella tecnica di stampa comparvero sulla scena nuovi concorrenti digitali. In seguito alla crescente concorrenza del mercato online e alla crisi finanziaria, nel 2008 il mercato delle nuove rotative offset subì un drastico crollo. Nel 2011, Koenig & Bauer fece il suo ingresso nella stampa digitale presentando al drupa 2012 la prima rotativa a getto d’inchiostro: la RotaJET 76. Oggi, con le serie RotaJET VL per la stampa di decorazioni e la HP T1100S per packaging in cartone ondulato costruita per l’americana HP Corp., a Würzburg si producono le rotative da stampa digitale più grandi al mondo.

Diversificazione precoce

Nel 1985, Koenig & Bauer decise di entrare in borsa. Con il rilevamento della Albert-Frankenthal AG e degli stabilimenti di macchine da stampa Planeta, agli inizi degli anni Novanta nacque un gruppo medio grande con un fatturato di oltre 1,1 miliardi di marchi tedeschi. Alla volta del nuovo millennio, il management promosse la diversificazione nei mercati meno colpiti dall’evoluzione dei media.

Con l’acquisizione del partner svizzero De La Rue Giori SA di Losanna nel 2001, KBA consolidò la propria leadership nel settore della stampa di banconote. L’acquisto della Metronic GmbH nel 2004 aprì le porte a KBA verso il grande mercato dei sistemi di codifica industriali. L’acquisizione della Bauer + Kunzi e della LTG Print Systems con successiva fusione nella KBA-MetalPrint GmbH rese KBA il numero uno nella stampa su metallo nel 2006. Con la KBA-Kammann GmbH, specializzata nella stampa di corpi in vetro, e della KBA-Flexotecnica S.p.A., operante nel settore dei packaging flessibili, KBA ampliò nel 2013 la propria offerta per il diversificato mercato degli imballaggi. Lo stesso scopo ebbe anche il rilevamento nel 2016 del produttore spagnolo di fustellatrici KBA-Iberica Die Cutters S.A.

La precoce diversificazione consentì a KBA di superare meglio di tanti altri grandi concorrenti il cambiamento strutturale avvenuto durante la crisi del settore. Alla fine del millennio, sui mercati invasi dai media online si registrava ancora oltre il 60% del fatturato con macchine nuove. Oggi il 90% ricade sui mercati in crescita della stampa digitale e dei packaging e delle carte valori.

Tecnica di stampa per tutte le esigenze

Con il riallineamento delle capacità orientato al mercato, l’introduzione di una struttura di holding vicina al cliente e il chiaro orientamento ai settori tipografici più promettenti per il futuro, negli anni 2014 e 2015 il costruttore di macchine da stampa più antico al mondo si è preparato al meglio per l’avvento della digitalizzazione e della globalizzazione.

Oggi, con le tecnologie analogiche e digitali di KBA si stampano, rifiniscono e, in parte, elaborano banconote, barattoli di latta, libri, brochure, espositori, decori, etichette, contenitori in vetro e in plastica, imballaggi in cartone e pellicola, cataloghi, laminati, riviste, pneumatici, cavi, smart card, volantini pubblicitari, giornali e tanto altro ancora. I processi comprendono pressoché tutti i metodi più conosciuti. Questa diversificazione crea un know-how unico nel suo genere per innovazioni, nuove applicazioni e solide collaborazioni.

Tra le macchine offset a foglio, la Rapida 106 è il riferimento nel formato medio.
Tra le macchine offset a foglio, la Rapida 106 è il riferimento nel formato medio.

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