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Assemblea Atif 2019, flessibile e internazionale

Numerose attività in essere e altrettante in prospettiva. Atif, durante l’assemblea annuale, presenta un articolato progetto per i mesi a venire nel solco di quanto fatto sinora. La prospettiva è di fare crescere le aziende del settore in un quadro competitivo sempre più internazionale.

Maggiore spazio alla formazione e alle innovazioni in campo tecnologico. Questi gli obiettivi del prossimo appuntamento che Atif dà alle aziende del settore per l’edizione 2019 di Flexo Day, che si terrà il 21 e 22 novembre a Bologna. Se n’è parlato a Milano il 15 luglio scorso, in occasione dell’assemblea annuale del gruppo presieduta da Marco Gambardella,presidente di Atif.

Flexo Day, giunto alla sua 12edizione, prevede quest’anno una novità: una sessione pomeridiana già nel primo giorno di convegno, il 21 novembre, durante la quale si darà spazio alla formazione, alle problematiche tecniche degli stampatori, ma anche all’innovazione e alla tecnologia che, come afferma il presidente, «aiuta a migliorare il prodotto Made in Italy che ci viene riconosciuto nel mondo e crea valore». L’intento è offrire un ulteriore momento di confronto tra le aziende del settore e sottolineare il ruolo che l’industria flessografica italiana riveste anche oltre confine. Una sessione ridotta che accompagnerà verso la serata di premiazione della 5edizione del premio BestInFlexo, un evento nell’evento che piace e coinvolge sempre più aziende. I lavori iscritti al premio nel 2018 sono stati ben 120 per 12 categorie premiate oltre all’assegnazione del premio Best in Show, segno che le aziende sanno mettersi in gioco e mostrare il proprio livello di creatività e innovazione.

Visione internazionale

Ma FlexoDay è solo una delle tante attività del gruppo, come ha giustamente sottolineato il presidente, ricordando oltre a Flexo Day Sud, che in aprile a Salerno è giunto al suo nono anno di vita, anche la partecipazione del gruppo alle attività internazionali di FTA Europe, dal premio Diamond Awards – la cui ultima data è stata a Milano, il 30 maggio 2018; e il FTA USA Annual Forum, che si è svolto il 7 maggio 2019 a New Orleans.

Sempre a livello internazionale, ha ricordato come Atif abbia parte attiva ai tavoli di lavoro a Bruxelles, con la partecipazione, oltre che al gruppo europeo FTA Europe, anche alla Packaging Conference e a Intergraf, e alle tavole rotonde della Plastic strategy europea.

La partecipazione ad attività all’interno del settore, tanto a livello mondiale quanto nazionale, dimostra la vivacità delle aziende del comparto pur in un contesto economico internazionale complesso. Stando ai dati FMI (Fondo monetario internazionale) di primavera 2019 il PIL mondiale, pur prefigurato in crescita del 3,3%, risulta inferiore al precedente anno. Un contesto tutto sommato positivo, segnato dal forte sviluppo dei paesi emergenti e da maggiori difficoltà invece delle economie più tradizionali – statunitense ed europea –, in cui il commercio mondiale continuerebbe ad aumentare, ma che risente di maggiori incertezze rispetto al recente passato, motivate in particolare della questione dei dazi commerciali americani.

Stessa sorte per l’Eurozona per la quale si prevede un PIL all’1,3%, inferiore dello 0,5% rispetto al 2018, e in cui la debolezza dell’hub produttivo della Germania e la questione Brexit provocano una generale incertezza. In tutto questo l’Italia purtroppo è relegata nelle ultime posizioni, con un PIL a +0,1% sul 2018 – stime FMI – che conferma un quadro di stagnazione economica e che evidenza, tra l’altro, un graduale rallentamento persino in uno dei suoi punti fermi da sempre: la domanda estera. E se si aggiunge a tutto ciò una produzione industriale nazionale che ha perso nel primo trimestre dell’anno l’1% – dati Istat –, volumi di credito inferiori e una brusca frenata degli investimenti che fino al 2018 erano stati stimolati dai piani per Industria 4.0, con una manovra del Governo per il 2019 incerta e a tratti confusa, si comprende come l’industria abbia perso fiducia.

In tutto questo le aziende del comparto flessografico si muovono bene. Secondo i dati forniti dal Centro studi di Assografici, il 2018 per l’industria del settore si è chiuso con un +2,9% registrato in termini sia di fatturato sia produttivi, con un +2% per gli imballaggi in carta e cartone, e flessibili a fare da traino; positivo nel 2018 anche l’export che chiude a +2,9% rispetto al precedente anno. I dati del primo trimestre dell’anno in corso parlano di un +2% di fatturato per il settore cartotecnico trasformatore ma di un -1% in produzione. Un andamento positivo nel suo complesso, quindi, grazie anche a un’industria cartotecnica e trasformatrice che con i suoi 7,7 miliardi di euro annui si conferma al secondo posto in Europa, dopo la Germania, e al primo posto per numero di imprese, oltre 3.500.

Formazione in pole position

In questo scenario Atif ha deciso di puntare alla miglioramento continuo del settore. E non ci può essere crescita senza formazione. «Un tema che mi sta particolarmente a cuore» afferma Gambardella e per il quale il gruppo «continua a portare avanti iniziative utili alle aziende per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze del capitale umano. Tra le attività 2018/19 abbiamo attivato corsi di formazione di due differenti tipologie: due che si sono svolti in aula e quattro giornate di corsi personalizzati tenutesi direttamente in azienda; a cui si è aggiunto un webinar sulla flexo organizzato in collaborazione con Enipg, l’ente nazionale per l’istruzione professionale grafica».

E non è tutto, «è in corso il progetto pilota “Laboratorio in fabbrica”, da settembre, che prevede l’identificazione dei fabbisogni formativi degli addetti del settore e l’organizzazione di due giornate di formazione in azienda, presso Polipack e Cartotecnica Postumia. E ancora, Matespack 2019, il primo master dedicato al settore attivato in Italia, in collaborazione con l’Università degli studi di Salerno, che prevede 1.500 ore di formazione e otto differenti moduli formativi, con lezioni, laboratori, seminari, project work e stage».

Sempre nell’ambito formativo, Gambardella ricorda anche le attività di Atif Academy, «l’associazione controllata da Atif e creata al fine di strutturare in modo organico tutte le attività di formazione del nostro gruppo». In particolare offre alle aziende formazione autofinanziata e finanziata, la possibilità di partecipare a bandi regionali, di accedere al Fondo sociale europeo, nonché a Fondimpresa.

Infine non dimentica di ricordare le iniziative del CTA– il Centro tecnico Atif – con la messa in attività della macchina in dotazione al centro presso l’Istituto Ripamonti di Como, equipaggiata grazie ai materiali forniti dai soci. Presso lo stesso istituto il gruppo ha curato anche la prima edizione del corso di 5 giorni per docenti.

Tecnica… mente

Atif in questi anni si è dedicata anche alla stesura di documenti tecnici, grazie al lavoro del Comitato Tecnico del gruppo. «Le attività del CT Atif» continua il presidente «hanno interessato sia la revisione di alcuni documenti tecnici – il Doc. 07 sulle “Matrici flessografiche” e il Doc. 08 sui “Nastri biadesivi per il montaggio delle matrici flesso” – sia la stesura di nuovi, come il Doc. 11 dedicato agli “Anilox”».

Un lavoro di aggiornamento continuo fondamentale per il settore e che continuerà nei prossimi mesi. «Sono già in via sviluppo nuovi documenti tecnici: il Doc. 12 per i “Substrati”, il Doc. 13 che sarà il “Documento di supporto per assemblaggio, matrici/sleeve con biadesivo al cilindro porta matrice”. Mentre sono, per il momento, ancora in fase di proposta il “Documento su pulizia e archiviazione matrici flesso” e il “Documento su attrezzature per il montaggio delle matrici, sui cilindri porta matrici”».

Notevole anche il lavoro svolto dalla Commissione Marketing, nella consapevolezza che il passaggio di informazioni e la conoscenza sono fondamentali per la crescita delle aziende e del comparto nel suo complesso.

In particolare il presidente ha ricordato le campagne video, rivolte agli stampatori e agli sponsor, dedicate a Flexo Day e a BestInFlexo 2019; l’apertura della pagina LinkedIn di Atif e lo sviluppo del progetto per la realizzazione di un video istituzionale del gruppo.

Tanti progetti realizzati, dunque, e tante attività ancora da compiere e sfide da iniziare, grazie alle competenze maturate negli anni dalle aziende e all’impegno dell’intera struttura di Atif che Gambardella ringrazia esplicitamente alla fine del suo discorso.

 

 

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