Digital Publishing: l’evoluzione della specie

Che documentazione digitale si produce in Italia e con quali tool.
Mike Haney, Mag+ Chief Creative Office, una delle voci più autorevoli a livello europeo sul digital publishing.
Mike Haney, Mag+ Chief Creative Office, una delle voci più autorevoli a livello europeo sul digital publishing.

Quali saranno i trend del 2015, anche alla luce dei recenti annunci Adobe riguardo alla rimozione della Digital Publshing Suite, Single Edition dal Creative Cloud?

«… Il digital publishing si è evoluto ..» ha in pratica dichiarato Adobe in un comunicato stampa dello scorso fine novembre «… e abbiamo deciso di rimuovere la disponibilità della DPS Single Edition dal Creative Cloud…». Il servizio continuerà a essere attivo fino al primo maggio di quest’anno, ma non sarà più possibile utilizzarlo per pubblicare nuove creazioni digitali.

«… Single Edition è stato ideato per pubblicare singole App per iPad, ma dopo un paio d’anni dalla sua disponibilità, abbiamo notato che la maggioranza dei clienti interessati alla singola uscita vuole semplicemente creare libri interattivi in Fixed Layout – un formato che, tra l’altro, non è supportato dalla Single Edition – e che i veri utilizzatori della Digital Publishing Suite hanno invece bisogno di chioschi digitali di tipo enterprise sempre più sofisticati o di distribuire contenuti a pagamento (magazine) con una gestione degli abbonamenti di tipo professionale, maggiori legami e integrazioni con dati provenienti da altri ambienti, misurazione dei ritorni – sia in termini di fruizione che distribuzione – e relativa analisi delle informazioni…».

Inizialmente questo annuncio ha creato qualche perplessità. Soprattutto da parte di coloro che, riconoscendo la leadership di Adobe nel publishing, la seguono e continuano a investire nello studio e nell’utilizzo delle sue soluzioni. Scoprire di aver pianificato attività dipendenti dall’utilizzo di un software che non sarà più disponibile all’interno di una suite per la quale si paga un abbonamento, può far innervosire. In realtà, questo annuncio sottintende alcuni messaggi ben precisi, da analizzare con attenzione.

Mike Haney, Mag+ Chief Creative Office, una delle voci più autorevoli a livello europeo sul digital publishing.
Mike Haney, Mag+ Chief Creative Office, una delle voci più autorevoli a livello europeo sul digital publishing.

Ecco cosa offre Adobe

Adobe propone una Digital Publishing Solution rinnovata, equivalente a una piattaforma per lo sviluppo – anche senza bisogno di scrivere codice – di App definite Content Centric. Un nuovo modo di creare e distribuire contenuti (sia privati che pubblici, gratuiti o a pagamento) che si può potenzialmente adattare alle esigenze di chiunque.

Ciò che si produce con il Creative Clud di Adobe è solo una delle tante possibilità di ingresso alla DPS e InDesign risulta particolarmente indicato per impaginare documenti «pixel perfect», cioè file che si desidera vengano distribuiti esattamente come sono stati ideati, con tutti gli elementi posizionati esattamente come si era pensato all’origine. Ma posso pure interagire con gli asset di AEM (Adobe Experience Manager) o di altri CMS, aggiungere elementi direttamente in Html, integrarmi con un sistema editoriale o persino «riciclare» file PowerPoint già presenti in azienda, piuttosto che utilizzare in modo dinamico i social, per produrre App sempre più sofisticate, «codeless», senza bisogno di programmare.

A tale scopo, Adobe ha reso disponibile un sito, il Digital Publishing Suite Developer Center in cui è possibile trovare consigli, procedure e script già pronti per facilitare il più possibile l’integrazione dei dati e la personalizzazione delle App, dallo storefront dei chioschi all’integrazione con CMS come salesforce.com. I dati possono essere distribuiti anche privatamente, in modo tale che l’utente possa accedere solo a ciò di cui ha diritto ed è anche possibile far rientrare direttamente un cliente nella App, dopo aver concluso un acquisto.

Luigi Roberti, Digital Publishing Business Development Manager di Rekordata, azienda che propone i prodotti Aquafadas in Italia.
Luigi Roberti, Digital Publishing Business Development Manager di Rekordata, azienda che propone i prodotti Aquafadas in Italia.

Oltre la DPS: cosa stanno facendo gli altri player di mercato… Mag+ e Acquafadas. Leggi l’articolo con le opinioni di Matteo Oriani di Adobe, Luigi Roberti di Rekordata e Mike Haney di Mag+.

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