Creatività, leggerezza e orizzonti. Questi i tre temi centrali attorno a cui si è sviluppata la storia del Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici, giunta quest’anno al suo 40esimo anniversario. Per celebrare questo importante traguardo, un grande evento con ospiti speciali, intitolato “Uniti per dare forma al futuro”.
Giflex – Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici – ha festeggiato il 40esimo anniversario della fondazione, al motto di “Uniti per dare forma al futuro”.
La celebrazione – alla quale ha partecipato anche “Italia grafica” – si è tenuta il 29 maggio 2025 a Fiera Milano Rho, in occasione di Ipack-Ima 2025, ed è stata scandita da tre parole chiave che racchiudono l’essenza del gruppo in questi primi 40 anni e lo proiettano nel futuro: creatività, leggerezza e orizzonti.
«Per la nostra festa» ha spiegato il presidente di Giflex, Alberto Palaveri, «abbiamo scelto queste tre parole chiave perché suggeriscono la capacità di creare qualcosa di nuovo, di affrontare le cose con un atteggiamento leggero e positivo, e di guardare oltre i limiti del presente verso nuove opportunità e obiettivi. Così come da sempre sa fare l’industria dell’imballaggio flessibile».
Essere creativi
Il viaggio attraverso i quattro lunghi decenni di storia del gruppo si è articolato in tre distinti momenti. All’attore e regista Corrado D’Elia è stata affidata l’interpretazione della prima parola chiave: creatività.
E D’Elia l’ha saputo fare egregiamente, emozionando con il monologo “Io, Steve Jobs”, il racconto della vita professionale di una delle menti più geniali dei nostri tempi. Uno spettacolo coinvolgente che parla di coraggio, passione, perseveranza, anche dopo i fallimenti, e persino della necessità di un po’ di quella follia visionaria indispensabile per creare qualcosa di unico.
L’importanza della leggerezza
Dopo lo spettacolo teatrale di D’Elia, il testimone è passato a Palaveri, per dare forma alla seconda parola chiave: leggerezza.
Al presidente è spettato il compito di fare una sintesi dei primi 40 anni di Giflex e di tracciare il profilo dell’associazione del futuro.
«Capacità di rappresentanza, di influenza e legami» sono gli ingredienti principali della “ricetta” che Palaveri indica per una lunga e proficua attività associativa.
Il presidente ha sottolineato come le associazioni debbano imparare ad avere una visione comune, a interpretare le evoluzioni del presente per farne parte e a coltivare i legami e l’unione all’interno delle proprie organizzazioni, sia per fare fronte comune nelle difficoltà sia per essere davvero gruppo. «Nel business, come nella vita, contano le emozioni, le relazioni, le strette di mano, i sorrisi, le pacche sulle spalle, le battute e i ricordi, l’umanità, le parole dette e scritte» ha concluso Palaveri.
I quattro decenni di vita associativa sono poi stati scanditi dai ricordi dei past president: Luigi Goglio – fondatore di Giflex –, Ruggero Gerosa, Pietro Lironi e Michele Guala.
In un docufilm hanno ripercorso il loro periodo alla guida del gruppo, testimoniando quanto Giflex sia riuscito a crescere e articolarsi negli anni.
Nelle loro parole, la storia dell’associazione, tra eventi epocali, cambiamenti socioculturali, sfide e successi. La capacità di portare avanti progetti comuni e presentare le proprie istanze, dialogando con istituzioni e politica, sono stati i suoi punti di forza, anche negli anni più difficili.
Un percorso che ha portato Giflex a diventare ciò che è oggi, una rappresentanza di 46 aziende produttrici di imballaggi flessibili e 64 soci simpatizzanti.
Avere sempre nuovi orizzonti
L’ultima parola chiave dell’evento non poteva che essere affidata a un esperto di orizzonti: l’astronauta Paolo Nespoli, ingegnere e veterano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Nella sua lunga carriera, l’astronauta ha trascorso oltre 300 giorni di permanenza nello spazio affrontando condizioni estreme e imparando a vedere il mondo da un’altra prospettiva.
Nel suo affascinante racconto, Nespoli ha dimostrato anche come proprio l’uso dell’imballaggio flessibile rappresenti, in determinate condizioni, un indispensabile compagno di avventura.
La serata si è conclusa con una grande festa, tra intrattenimento e occasioni di networking, e un arrivederci ai prossimi traguardi.