Goldprint prossima all’acquisizione del 100% di Gpp. Salvo imprevisti…

Piero Capodieci, presidente di GPP

Cartotecnica Goldprint di Vailate (CR), produttore di packaging pregiati per l’alta profumeria e la cosmetica, starebbe per acquisire la totalità delle azioni della Gpp Industrie Grafiche di Truccazzano (MI).

La notizia, circolata ufficiosamente in un primo momento, è stata confermata a Italia Grafica dallo stesso presidente di Gpp, Piero Capodieci, che tiene tuttavia a sottolineare come la sigla definitiva dell’accordo con la famiglia Bramucci (oggi alla guida di Goldprint con la terza generazione) non sia ancora stata raggiunta.

Piero Capodieci, presidente di GPP
Piero Capodieci, presidente di GPP

Se tutto filerà liscio, però, a breve potrebbe nascere un gruppo dal giro d’affari di 60 milioni di euro e con una forza lavoro di quasi 300 occupati. «L’operazione» spiega Capodieci «dovrebbe concludersi positivamente nei prossimi giorni. Ci sono ancora punti da chiarire che non dipendono dalla volontà delle parti, ma si può dire che al 99% è fatta. Le motivazioni che ci hanno spinto a valutare la vendita sono diverse.

Certo è che i soci operativi di Gpp hanno età diverse e, nel momento in cui sono rientrati alla guida dell’azienda nel 2012, avevano già in previsione una futura cessione dopo aver risanato il business.

Oltretutto quella che si configura è una sinergia davvero molto interessante in grado di imprimere un ulteriore sviluppo all’azienda. Non è da escludere un iniziale periodo di ristrutturazione, ma le prospettive che si apriranno saranno per Gpp migliori di quelle attuali. Non dimentichiamoci, del resto, che Gpp è una realtà con molte potenzialità in grado di approcciare in maniera dinamica il mercato investendo sul digitale più innovativo (con la prima installazione italiana, nell’ottobre 2014, della Hp Indigo 30000, ndr) e occupando nuove nicchie di valore».

«L’integrazione con Goldprint» prosegue Capodieci «ci permetterebbe di avere una dimensione industriale più importante: almeno inizialmente le due aziende rimarranno distinte, ma la distanza che le separa è appena di 12 chilometri e sarà quindi facile procedere verso la centralizzazione dei servizi e, più in generale, la generazione di economie di scala. Con l’unione dei rispettivi fatturati la nuova realtà integrata sarà un attore forte nella stampa del packaging sul proscenio sia nazionale sia estero».

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