Oltre 1.000 metri quadrati di rete mesh stampata in digitale, più di 600 kg di peso complessivo, 5 giorni per stampa e confezione, 1 giorno e mezzo per il montaggio a oltre 30 metri di altezza, 4 anni di durata garantita. Questi i numeri del maxi telone artistico che da pochi giorni ricopre la facciata della Cattedrale di Ferrara, sottoposta a un’intensa opera di restauro. Un’installazione tra le più grandi d’Italia e d’Europa con una forte connotazione artistica e la particolarità pressoché unica di essere totalmente priva di loghi e immagini pubblicitarie. La realizzazione del telo porta la firma di Gruppo Masserdotti, scelto dai committenti per la pluriennale e consolidata esperienza nel settore del wrapping building.
Frutto di intensi mesi di lavoro, quello di Ferrara è un progetto corale che ha visto il coinvolgimento dell’intera città. L’idea è nata, infatti, dal quotidiano Il Resto del Carlino-QN che ha dato voce alle sollecitazioni dei propri lettori per la lunga durata dei lavori sulla facciata del Duomo, originariamente coperto da un anonimo telone. Da lì è partita la raccolta fondi #cuoreduomo che ha visto in prima linea i cittadini ferraresi sostenuti da Diocesi e Confindustria Emilia Romagna, con il patrocinio di Comune, Regione e Ministero dei Beni Artistici e Culturali e la sponsorizzazione di Unindustria Emilia Centro. Ferrarese anche l’artista che ha ideato il disegno, lo scenografo e costumista Lorenzo Cutùli, non nuovo a questo genere di lavori.
L’opera, intitolata “Cantate al Signore con la cetra”, raffigura, esaltandone le dimensioni, il Protiro del Duomo con al centro la statua della Madonna delle Grazie circondata da panneggiche ricordano quelli di un sipario teatrale. Qui sono inseriti ricchi elementi ornamentali che richiamano antichi spartiti e antifonari di musica sacra conservatipropriopresso il Museo della Cattedrale. I toni del giallo dorato scelti da Cutùli donano all’insieme un fascino barocco, la cui spettacolarità è ulteriormente amplificata dalla straordinaria resa cromatica della stampa realizzata da Gruppo Masserdotti.
Il Gruppo bresciano ha lavorato in stretta collaborazione con l’artista e i grafici di Eliotecnica sin dalla progettazione, mettendo a disposizione il proprio know howsulla scelta dei materiali capacidi assicurare prestazioni eccellenti in fase di stampa e massima durata in esterno. Successivamente hafornito le specifiche tecniche necessarie alla costruzione della struttura di supporto e supervisionato tutte le fasi, dai rilievi preliminari fino all’installazione. Realizzato in PVC classe ignifuga B1, microforato e del peso di 510 grammi, il telo, suddiviso in quattro parti, è stato stampato da Gruppo Masserdotti con tecnologie di ultima generazione e in particolare con la roll-to-roll Durst Rho 512R Plus, fiore all’occhiello dei sistemi di stampa da 5 metri che garantisce risoluzione fino a 1.200 dpi su grandissimi formati.Successivamente il telo è stato confezionato perimetralmente e trasportato a Ferrara per l’installazione.Un’operazione sartoriale e allo stesso tempo acrobatica. La copertura, infatti, è stata fissata in cima alle impalcature, ad un’altezza di oltre 30 metri dal suolo, e successivamente calata a terra.
Cinque in totale i giorni necessari alla realizzazione di questa eccezionale commessa, che ha visto all’opera un team specializzato composto da 10 persone e che va arricchire il prestigioso portfolio di installazioni di questo genere firmate dal Gruppo bresciano tra cui il Palazzo Ducale di Venezia (copertura di 5.000 mq), la Torre della Ghirlandina a Modena (4.350 mq), il palazzo di San Sebastiano a Mantova (1.200 mq) e la Cattedrale di Noto (1.000 mq).