Guida alle teste inkjet: i consigli degli esperti

Teste inkjet

Le teste di stampa sono il cuore tecnologico di ogni sistema di stampa inkjet da cui dipende velocità di stampa, risoluzione e affidabilità. Conoscere come sono fatte e come lavorano può aiutare a compiere scelte di acquisto adeguate alle proprie esigenze.

La produzione di una testa di stampa è il risultato di continue ricerche su materiali, schemi costruttivi, metodi di scrittura basati sulla esigenza di far passare un fluido da depositare su un supporto.

In realtà qualche anno fa scoprii che le teste di stampa sono anche utilizzate per il dosaggio degli elementi nella produzione di medicinali e anni prima avevo partecipato alla preparazione di una macchina che stampava miele su biscotti con alcune teste inkjet (unica occasione in cui un errore di stampa era comunque buono…).

A parte le più originali applicazioni, procediamo nella razionalizzazione delle informazioni riguardanti le teste, perché, anche se di solito la scelta di una macchina digitale non consente di sceglierle, conoscere le loro caratteristiche tecniche aiuterà a capire le specifiche peculiarità.

Le tecnologie di base: continuous jet, cj

La tecnologia CJ nel settore della stampa è utilizzata per l’alta velocità di emissione delle gocce e la lunga vita delle teste. È molto usata a bordo delle macchine da stampa per la marcatura di produzione e allo stesso scopo per stampare direttamente su oggetti.

Per applicazioni oltre la marcatura, è Kodak che ha sviluppato questa modalità di espulsione che può essere a grandezza fissa o variabile. L’emissione a grandezza fissa (binaria) determina la grandezza della goccia e la stende in modo uniforme su tutto il supporto.

Simile a un retino offset FM, è utilizzato per realizzare stampe di prodotti da visionare a distanza molto ravvicinata, per cui si usano gocce molto fini come nel caso delle stampe fotografiche e museali, o da grande distanza, per cui si usano gocce molto ampie come le maxi-affissioni e i rivestimenti dei veicoli.

La scelta è dettata dal tipo di prodotto che si vuole stampare.

La stampa con emissione a goccia variabile (a scala di grigi) decide che dimensione dovrà avere la goccia sulla base della rasterizzazione del file e delle relative aree da stampare e avviene in multidrop.

La goccia espulsa dalla testa è sempre la stessa, ma possono essere messe più gocce in rapida sequenza affinché cadendo si uniscano realizzando una goccia più ampia. Simile a un retino offset AM le grandezze sono comunque fisse e indicate nelle specifiche della testa e sono ideali per la realizzazione di stampati commerciali, affissioni in punti vendita, prodotti di packaging e in generale un ottimo compromesso tra velocità di produzione e qualità (percepita) dello stampato.


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