Strumenti social

Instagram: comunicazione visiva e digital storytelling

Ogni impresa dovrebbe valutare l’adozione di Instagram o strumenti simili per la creazione di un rapporto empatico con la propria target community in grado di trasmettere la propria identità. Poiché oggi, affinché vi sia una vendita di un prodotto o di un servizio è necessario creare empatia, identità e fiducia. Se non generiamo empatia saremo visti come «solo dei bravi professionisti», ma difficilmente, senza comunicare la propria identità, un’impresa riesce a far percepire la propria qualità.

Le campagne fondate sul dialogo diretto tra impresa e cliente, dove la promessa di vendita appare sempre meno manipolatoria e più naturale dato che proviene da propri pari, viene preferita, come forma pubblicitaria, nei recenti anni: è in aumento progressivo il peso degli influencer nei processi decisionali.

Con oltre 400 milioni di utenti, 70 milioni di foto al giorno e un tasso quasi perfetto di pari opportunità con il 49% di utenti di sesso femminile Instagram è il social network più efficace per legare il brand, l’impresa alla target community che intendi raggiungere. Ha infatti alcuni punti di forza decisivi che ne stanno determinando una crescita esponenziale: è un social network visivo e usato dalle community per fare visual storytelling delle proprie passioni, intendendo per storytelling un racconto espresso per immagini degli accadimenti della giornata, consentendo ai brand di interagire uno-a-uno con le proprie community di consumo.

Instagram consente infatti a un’impresa di scrivere una storia a più voci con la propria target community, attraverso sistemi avanzati di storytelling. Consente in questo senso di essere percepita come un «brand personale», dove per personale intendiamo vicino, dialogante e alla portata di ogni membro della propria target community e più in generale di ogni persona.

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È un social network nel quale vi è un grande potere aggregativo tra imprese, utilizzatori e social media influencer. In questo senso Instagram è uno dei canali social più efficaci nel diminuire le distanze che in altri social network si creano tra persone e imprese.

Queste caratteristiche lo rendono decisamente interessante per le imprese, soprattutto quelle legate alla comunicazione visiva e al segno grafico.

Quali benefit per le imprese

Secondo una ricerca Forrester, Instagram è il social network che consente un maggiore tasso di interazione tra brand e utenti. Tale tasso è infatti del 4,21%, rispetto allo 0,7% di Facebook e allo 0,3% di Twitter; Forrester mette inoltre in rilievo quanto i post in cui un Brand menziona un utente della propria target community ricevano un 56% di engagement (coinvolgimento) in più espresso in termini di commenti e “like” rispetto ai post in cui non vi è menzione di un utente.

Lo stesso avviene per i post geolocalizzati – che essendo legati a un luogo fisico percepito come foriero di identità – ricevono un 79% di engagement in più rispetto ai post non geolocalizzati.

Il dato interessante è che questa caratteristica di Instagram – così come tutte le caratteristiche che vedremo più avanti – è trasversale a ogni impresa: in questo senso questo social network è d’aiuto sia alle grandi imprese, sia alle PMI.

Già da questi dati appare chiaro come attraverso Instagram ogni tipo di impresa sia maggiormente in grado di generare una forma di contatto con i propri utente target, rispetto ad altri social network.

Il caso Boxed Water

Boxed Water è un brand statunitense molto conosciuto e attivo nella sostenibilità. La sua mission è basata sull’utilizzo di imballaggi in TetraPak per «imbottigliare» l’acqua.

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Ha creato The Retree Project, una campagna social per la reforestizzazione del pianeta, nella quale per ogni post su Instagram contenente l’hashtag #Retree, viene piantato un albero.

Boxed Water ha coinvolto tre influencer attivi nel campo delle tematiche ambientali per diffondere la campagna in modo virale. Il risultato è stato 73.000 alberi piantati e un ritorno di notorietà positiva per il brand e per l’impresa. Ha usato quindi Instagram per creare una campagna basata su influencer del settore che sono percepiti in modo molto capillare dalla community legate alle tematiche ambientali, le quali hanno reso virale un marchio dandogli un altissimo grado di notorietà.

Alcuni consigli per ottimizzarne l’efficacia

Una foto di alta qualità è fondamentale per la nostra comunicazione su Instagram. Per questo motivo consiglio sia di utilizzare sempre smartphone rigorosamente top di gamma, soprattutto per quanto concerne la fotocamera. Assolutamente da non sottovalutare passaggi su software di Photoediting professionale come Adobe Photoshop per sopperire alle limitazioni tipiche delle fotocamere degli smartphone come per esempio la difficoltà o impossibilità di controllare la profondità di campo.

Secondo una ricerca pubblicata su Sprout Social le immagini con un singolo colore dominante e uno sfondo neutro ricevono più like rispetto alle immagini con sfondi colorati oppure nelle quali non c’è uno stacco netto tra lo sfondo e il primo piano.

Un’interessantissima infografica a cura di Curalate ha provato che la suite per il «visual Web Analytics» ha evidenziato, su un campione di 8 milioni di post su Instagram, che le immagini chiare generano un 24% di like in più rispetto a quelle scure. Ecco qualche dato curioso…

  • Le immagini con un colore dominante blu determinano un 25% in più di like rispetto alle immagini con dominante rossa
  • le immagini in cui un soggetto in primo piano è stagliato su molto sfondo generano 29% di like in più rispetto alle immagini di oggetti privi di uno sfondo
  • le immagini caratterizzate da un solo colore dominante generano un 17% di like in più rispetto a immagini con più colori dominanti
  • le immagini con poca saturazione hanno più like rispetto a quelle ipersaturate.

Per quanto riguarda i Selfie, le foto con «smorfie» tipiche dei nativi digitali, generano più appeal rispetto a quelle tradizionali statiche e serie.

Non solo foto

La componente visiva di Instagram gioca un ruolo importantissimo in questo social network. Tuttavia il ruolo delle immagini non è preponderante: è infatti fondamentale affiancare un testo, che abbia un valore sia descrittivo, sia argomentativo, sia di relazione attraverso la menzione di altri utenti e l’utilizzo di Hashtag in modo tale da legare un’immagine a una specifica community.

L’individuazione di Hashtag gioca un ruolo molto importante, tanto che dall’anno 2014 Instagram fornisce in tempo reale il numero di post per ogni singolo Hashtag. Va comunque detto che questo strumento è decisamente limitante e impreciso per la scelta degli # e più in generale per una gestione professionale di Instagram, il quale non ha predisposto in modo nativo strumenti statistici come Facebook e Twitter.

Iconosquare per ottimizzare l’attività di creazione di contenuti

Esiste dal 2011 Iconosquare, uno strumento nato in Francia per l’analisi dell’efficacia della comunicazione su Instagram: è la prima e più nota suite di analytic e marketing tool per Instagram. Fondata nel 2011 da Jérome Boudot a Limoges offre uno dei più avanzati servizi statistici per consentire di ottimizzare la relazione con le community. Consente infatti di avere dei report mensili attraverso i quali mostra quanti post sono stati creati, quali hanno ottenuto maggiore engagement, quanti follower abbiamo guadagnato e quanti ne abbiamo persi. Per ogni follower è possibile vedere un profilo avanzato e quindi capire che tipo di relazione è meglio instaurare. È in grado di rivelarci la densità di pubblicazione del mese in corso, ovvero quanti contenuti abbiamo pubblicato durante i giorni della settimana, quali # abbiamo usato di più, le ore in cui postiamo maggiormente e anche quali filtri di Instagram usiamo maggiormente.

Ma il dato più interessante è che Iconosquare fa un’analisi comparativa tra diversi fattori. Come si vede dall’immagine sotto, mostra i nostri orari di pubblicazione con quelli che in media generano maggiore engagement, consentendoci di avere in questo modo la possibilità di comprendere il miglior momento per comunicare (best moment to speak).

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Allo stesso modo è possibile individuare tramite Iconosquare le Hashtag da noi utilizzate e confrontarle con la media di quelle che hanno più engagement.

Tramite Iconosquare possiamo ricavare inoltre il tempo vita (Life Span) di un nostro post (dove per Life Span intendiamo la viralità di ogni nostro post.)

È anche possibile conoscere quale dei filtri utilizzati genera più commenti e in questo modo ottimizzare la capacità di generare immagini riferita agli impatti che queste hanno sulla target community.

Iconosquare dà indicazioni decisamente utili sulla community di riferimento: rivela quanti follower abbiamo acquisito, quanti sono gli utenti in reciprocità (che noi seguiamo e che ci seguono), quanti following abbiamo (gli utenti che noi seguiamo e che non ci seguono) e quali follower abbiamo perso.

Dei following è in grado di determinare quali coinvolgiamo maggiormente e quali utenti dovremmo seguire.

Oltre alle statistiche, Instagram fornisce il Brand and Influencers Index, una directory di persone che sono influencer di Instagram e che si possono consultare, per settore. L’influencer Index è in grado di dirci quali sono gli influencer degli ultimi 7, 14, 30 giorni, di suddividerli per settori merceologici e per nazioni. È così possibile individuare in modo decisamente preciso i giusti influencer per determinate campagne social su Instagram.

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