Packaging

Körber elimina i costi della carta pre-spalmata con Kit Bio Pack plus

In uno scenario di mercato caratterizzato da una sempre maggiore attenzione da parte di produttori e consumatori verso la sostenibilità, anche il packaging gioca un ruolo primario per le aziende che vogliono rimanere competitive in un settore in continua evoluzione quale quello del tissue. La crescente preoccupazione circa la gestione di rifiuti plastici, soprattutto nel confezionamento, si trova oggi al centro delle logiche di acquisto per il 54% dei consumatori. Fare affidamento su soluzioni tecnologicamente avanzate in grado di garantire maggiore sostenibilità risulta allora fondamentale per gli operatori del settore e, in questo, Körber Business Area Tissue fa la differenza. Nello specifico, Körber ha recentemente sviluppato un’innovazione di prodotto che permette di sostituire i materiali di imballaggio in polietilene con della carta semplice kraft, escludendo la necessità di ricorrere a carta pre-spalmata con colla termosaldante, a vantaggio di una soluzione che unisce rispetto per l’ambiente e contenimento dei costi.

“Si è voluto andare oltre i primi passi fatti, aggiornando i sistemi Kit Bio Pack full e Kit Bio Pack light, due tecnologie già di successo, che consentono di impiegare carta pre-spalmata e bioplastiche. Sebbene queste soluzioni rendano la confezione di prodotti tissue trasformati più sostenibile, Körber ha deciso di evolvere ulteriormente la sua offerta per rendere ancora più vantaggiosi gli investimenti dei clienti” dichiara Nicolò Squarzoni, Product Manager – Packaging & Digital Körber Business Area Tissue.

Il Kit Bio Pack plus, sviluppato e testato nell’R&D della divisione packaging di Körber Business Area Tissue, è un sistema add-on sulla zona di svolgitura della bobina nella confezionatrice. La carta della bobina, prima di giungere alla perforazione, attraversa un doppio passaggio costituito da un encoder e un insieme di ugelli. L’intuizione di Körber risiede proprio in questo: l’encoder mette in fase la svolgitura della bobina con l’applicazione della colla da parte degli ugelli. L’innovazione tecnologica è così in grado di applicare la colla su una bobina che si svolge fino a una velocità di 200 fogli al minuto, garantendo un’estrema precisione nell’individuazione dei punti di applicazione esatti, evitando sbavature e assicurando un’asciugatura rapida della colla. La capacità di dettare la quantità necessaria di adesivo per ogni specifico formato di pacco significa così ridurre al minimo gli sprechi e garantire prodotti più sostenibili, rendendo tutto il processo di imballaggio ancora più eco-friendly.

“Installabile su tutte le macchine confezionatrici con Kit Bio Pack esistenti, questa inedita soluzione brevettata rappresenta sia un retrofit per gli impianti di vecchia generazione sia un optional per le macchine nuove, a favore di un’elevata qualità e velocità, riduzione del costo del packaging e una superiore marginalità di vendita sul prodotto finale” conclude Nicolò Squarzoni.

 

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