Prestampa

La gestione della commessa secondo Kyocera

Condivisione del dato e collaborazione interna risultano decisivi, al fine di ottimizzare la gestione della commessa. Ecco perché, oltre a offrire competenze e tecnologie, Kyocera lavora sulla cultura del mercato.

Quando si parla di gestione della commessa e di stampa inkjet, da un lato si può fare affidamento all’esperienza accumulata con altre metodologie di stampa, dall’altro è necessario misurarsi con aspetti tecnici particolari e nuovi. Lo stampatore deve perciò arricchire le proprie competenze, non stravolgerle o rivoluzionarle. Sicuramente una buona notizia, che può portare a esplorare con serenità nuovi sentieri e scenari.

«Gestire una commessa di stampa inkjet non è differente dal gestire una qualsiasi commessa di stampa», puntualizza Alessandro Mambretti, expert production Print Solutions presso Kyocera Document Solutions Italia. «Tipo di prodotto finito, supporto di stampa, tirature, tempistiche sono elementi comuni e trasversali per ogni applicazione di stampa. Quello che differenzia sono gli aspetti tecnici di produzione e le impostazioni di macchina da adottare».

Sviluppando il suo ragionamento, Mambretti fa leva su un esempio specifico sottolineando, come cornice della sua riflessione, il valore del supporto offerto da Kyocera Document Solutions Italia alle aziende clienti. «Per TASKalfa Pro 15000c è importante definire la scelta del supporto e del tipo di profilo colore da usare perché determina la quantità di inchiostro da utilizzare; il numero di supporti da utilizzare contemporaneamente per gestire spool di stampa aggregati o per il mix media; la scelta del formato di stampa più congeniale alle operazioni di finitura successive senza il vincolo del click; la tiratura complessiva per determinare quanti giri di scarico e carico supporti sono necessari per completare il lavoro. Questi sono alcuni dei punti di controllo che valutiamo assieme al cliente, o che ci sono richiesti, quando analizziamo le commesse che ci vengono sottoposte».

Orizzontale e verticale

Dalle parole di Mambretti ben si evince quanto siano importanti le specifiche esigenze di ogni cliente. «Conta molto il suo punto di vista di partenza, il punto di forza che lo identifica rispetto ai suoi concorrenti. È da quella visione che deve partire il disegno del workflow di produzione, dall’acquisizione della commessa alla consegna. Questo serve per poter gestire al meglio le risorse aziendali, concentrandole nei punti di criticità e liberandole dove c’è maggiore automazione e garanzia di affidabilità. Con TASKalfa Pro 15000c lavoriamo molto in fase di analisi della stampa, proprio per garantire l’affidabilità necessaria che permette di liberare risorse per altri passaggi di produzione».

L’offerta di Kyocera Document Solutions Italia per la gestione della commessa in riferimento alla stampa inkjet si sviluppa in una direzione precisa. «Fino ad oggi abbiamo lavorato per fornire una soluzione di automazione di processo e di raccolta dati di produzione di TASKalfa Pro 15000c», racconta Mambretti. «I clienti possono configurare i job ticket e le proprietà di un flusso e automatizzarlo in completa autonomia. Così come accedere a tutti i dati di produzione e consumo. Grazie a questo approccio, oggi alcuni nostri clienti hanno inserito la macchina in processo di produzione full JDF, mentre altri sono in grado di popolare in tempo reale i consumi di carta e inchiostro e chiudere la parte stampa della commessa in completa automazione».

Grazie alle sue competenze, soluzioni e partnership, Kyocera Document Solutions Italia può entrare sempre più nel merito delle più specifiche richieste provenienti dal mercato. «A questo aggiungiamo, tramite il nostro partner Bluecrest, soluzioni verticali per la gestione delle commesse legate al mondo della postalizzazione, mentre con la suite Solimar forniamo soluzioni per la gestione degli spool di stampa aggregati», aggiunge Mambretti. «Infine,proponiamo una soluzione entry level per la generazione automatica di sistemi di codifica e dato variabile utilizzabile in vari ambiti produttivi, grafici e aziendali».

Le richieste degli stampatori

A proposito di richieste, secondo Mambretti piccoli stampatori e aziende medio grandi di base evidenziano esigenze molto simili, con i primi altrettanto esigenti ed attenti nei confronti delle proposte tecnologiche offerte dai fornitori. «Le richieste sono le medesime, cambia il numero di addetti dedicati, il livello di automazione e la formattazione dei dati», osserva Mambretti. «La richiesta primaria è di una maggiore efficienza, semplicità e autonomia proprio nel comparto stampa. I piccoli stampatori sono molto attenti a questo modo di lavorare, proprio perché spesso devono poter fare più operazioni insieme e, per la stampa, ci chiedono quale sia l’effettiva efficienza produttiva. Durante le dimostrazioni pratiche siamo in grado di mostrare come può essere semplice automatizzare le procedure di stampa ripetute».

Non è tutto, poiché vi sono ulteriori aspetti valutati dai clienti con estrema meticolosità. «A questo si aggiunge l’affidabilità e la stabilità del colore in produzione, che molto spesso è l’oggetto di attenzioni durante la produzione in digitale; questa certezza permette di avviare più lavori di stampa con profili differenti sapendo che verrà rispettato il target concordato con il cliente».

D’altra parte lo scenario può essere alquanto fluido, nel caso lo stampatore utilizzi tecniche di stampa diverse. In questo caso, prosegue Mambretti, «cambia il tipo e il numero di indicatori che misurano costi di produzione e spese globali, tempi di produzione e logiche di magazzino. Al netto degli aspetti qualitativi o di esigenze specifiche che possono essere solo appannaggio di una tecnologia, come nel caso della stampa con alto numero di dati variabili. L’aspetto cruciale è che tutte le parti popolino il database che serve per creare gli indici su cui basare la decisione. Il software di gestione può fare grande differenza, perché si tratta di adottare una business intelligence in grado di aiutare la scelta produttiva, fornendo dati facilmente gestibili e garantendo le performance di produzione e qualità. A questo si aggiunge la facilità di poter mixare la produzione digitale – analogico e viceversa sui supporti consentiti, lavorando per assorbimento d’inchiostro».

Una evoluzione continua

Per utilizzare al meglio i software per la gestione della commessa, al personale dello stampatore sono richieste una serie di competenze che, anche in questo caso, vanno sviluppate e coltivate con flessibilità. «Anche qui dipende da come la si guarda», osserva Mambretti. «Chi implementa e sviluppa la business intelligence deve prima avere chiaro quali sono i workflow produttivi, mappare le risorse, tracciare le connessioni e così via. Tutti elementi che delineano la scelta del software da adottare e adattare alle proprie esigenze. Queste possono essere competenze esterne da utilizzare in fase di analisi, scelta e implementazione».

Mentalità, lavoro di squadra e condivisione sono gli altri fattori decisivi. «Internamente all’azienda deve essere trasmessa e praticata la cultura del dato in modo che tutte le persone coinvolte siano responsabilizzate nel fornire i dati necessari e possano farlo in agilità», segnala Mambretti. «È importante fare training specifici, utilizzare strumenti abilitanti a fare le operazioni necessarie e dare evidenza continua dei risultati che questa prassi fornisce, affinché tutti ne colgano il beneficio. Alla fine, è la condivisione l’elemento trainante e che genera un’ottimizzazione di processo».

D’altra parte sono attese nuove evoluzioni nei software di Kyocera Document Solutions Italia per la gestione delle commesse in riferimento alla stampa ink-jet. «Nel breve periodo continueremo a lavorare con i nostri partner, proponendo le loro soluzioni disegnate sulle esigenze dei nostri clienti, sia nell’ambito di web to print sia nella gestione della sala stampa», anticipa Mambretti. «Gli sviluppi di medio periodo riguardano la crescita del tool di preventivazione e l’aumento delle opzioni disponibili per lavorazioni ibride».

Andare incontro al cliente

A tal proposito Kyocera Document Solutions Italia ha in programma alcune iniziative pensate per creare più cultura sul mercato, in merito all’impiego dei software per la gestione delle commesse. «Sono due le strade che percorriamo sempre quando vogliamo creare cultura: lavorare con le associazioni di categoria e organizzare eventi con partner specifici», racconta Mambretti. «Siamo molto attivi all’interno di ARGI affinché ci sia una azione comune sulla cultura del dato e della gestione; ad esempio,ancora oggi non esiste una formazione specifica per il preventivista nel settore arti grafiche».

Temi e modalità dei prossimi appuntamenti sono già decisi. «Assieme ai nostri partner abbiamo individuato diverse aree di approfondimento e organizzeremo una serie di incontri dedicati alla gestione e automazione delle commesse e al disegno dei workflow, con la consolidata formula live più web streaming», conclude Mambretti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here