Si è conclusa la quinta edizione del «Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei» con la premiazione dei vincitori che si è tenuta presso lo Spazio Oberdan di Milano. Il Premio, che coniuga arte e responsabilità sociale, è organizzato da Ricoh Italia con la collaborazione della Città metropolitana di Milano/Cultura e il patrocinio del Comune di Vimodrone. La giuria – presieduta dal professor Giacinto di Pietrantonio, uno dei maggiori esperti italiani di contemporary art – era composta da Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia, Mirko Bianchi, Past Presidente di Ricoh Italia, Roberto Sneidero, Presidente FederlegnoArredo, Novo Umberto Maerna, già Vice Presidente e Assessore alla cultura Provincia Milano, Rino Moffa, editore, Diego Visconti, Presidente Fondazione Italiana Accenture, Vincenzo Gornati del Comune di Vimodrone e Lorenzo Marini, art director e artista.
La giuria ha decretato:
- Vincitore assoluto: Jang Sung-An con l’opera «Immergersi nella natura»
- Vincitore per la sezione pittura-disegno-grafica: Satoshi Mori con l’opera «View – tree»
- Vincitore per la sezione scultura-installazione: Alban Met Hasani con l’opera «Memory Place»
- Vincitore per la sezione fotografia-video, digital art: Stefano Cecatiello con l’opera «Omaggio ad Antonello da Messina»
Agli artisti è stato chiesto di esprimere, attraverso le loro opere, i valori Ricoh riassumibili ne: «Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa». Quest’anno è stata data agli artisti la possibilità di integrare nelle opere il tema portante di Expo 2015 «Nutrire il pianeta, energia per la vita».
Essere umano e natura, una convivenza possibile
Il tema dell’alimentazione è stato per esempio ripreso da Jang Sung-An (Accademia di Belle Arti di Brera), vincitore assoluto della quinta edizione del Premio Ricoh. «Immergersi nella natura» è un’opera realizzata con colla a caldo e colore acrilico su un pannello di legno. Così il vincitore commenta la propria opera e i valori Ricoh rappresentati: «Penso che lo sforzo verso l’innovazione non sia solo una questione di disponibilità di risorse. Queste vanno gestite in modo responsabile. In funzione dei loro ruoli, persone, enti, gruppi in società devono rispettare la natura, ricordando che uno dei vincoli da rispettare è adoperarsi perché il pianeta possa sempre sfamare la popolazione. La mia opera esprime simbolicamente la coesistenza tra esseri umani e natura. Così ho rappresentato il volto di una persona che si immerge nel colore tipico della natura: il verde».
Un trittico per rappresentare la responsabilità sociale
A vincere la sezione pittura-disegno-grafica è Satoshi Mori (Accademia di Belle Arti di Firenze) con un’opera realizzata con tempera. L’artista spiega: «Con i miei quadri voglio rappresentare le sensazioni personali filtrate attraverso la rappresentazione di paesaggi quotidiani. Questa volta ho dipinto degli alberi. Questi alberi non sono speciali, sono di quelli che si possono vedere dappertutto. Tuttavia ogni giorno gli alberi cambiano il loro aspetto a causa della luce del sole, del tempo e dello stato dell’aria. Creando un trittico ispirato allo stesso soggetto, ho rappresentato tali fenomeni e il percorso del cambiamento. Responsabilità sociale è anche fare in modo che questi cambiamenti naturali non vengano alterati mettendo a rischio la sostenibilità ecologica».
Salvaguardia e tutela dell’ambiente «sonore»
Alban Met Hasani (Accademia di Belle Arti di Brera) è il vincitore della sezione scultura-installazione con l’installazione sonora «Memory place». «Ho voluto presentare in questo concorso un’opera che rispecchiasse al meglio la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e i luoghi in cui viviamo. In «Memory place» viene dipinto un luogo privo della figura umana, abbandonato, vuoto, privo di vita. Questo vita che manca nell’immagine, viene aggiunta tramite il sonoro ridando voce e vita a questi luoghi. Con quest’opera pongo un interrogativo, richiamando l’attenzione e la percezione dell’uomo verso il paesaggio circostante. Un bancale, costruito per trasportare pesi, in quest’opera non sostiene oggetti, ma un peso simbolico, un’immagine. Sulle sue assi è dipinto un luogo vuoto, cioè del tutto privo di presenza umana. Tuttavia la presenza che manca nell’immagine viene trasmessa dal sonoro».
Tecnologia e innovazione per indagare sulla percezione
Stefano Cecatiello (Accademia di Belle Arti di Brera) ha vinto la sezione fotografia-video, digital art con la stampa digitale su dibond «Omaggio ad Antonello da Messina». «Si tratta di una serie di stampe digitali ispirate alle opere di Antonello da Messina, il maestro del 400. L’obiettivo di queste opere è cercare di indagare sulla percezione: il momento in cui gli oggetti divengono visione attraverso lo sguardo. Gli oggetti analizzati da uno strumento tecnico quale lo scanner (come per i ritratti di Antonello da Messina) divengono immagine asettica, pura, senza mediazione alcuna, mostrando solo e unicamente la riflessione della luce sulle cose. Un realismo che nasce sulla superficie e coincide con la aprirsi all’esistenza e alla concezione. E la ricerca della purezza dell’immagine può anche essere una metafora della ricerca di un mondo «puro», privo di contaminazione che ne alterino gli equilibri».
Le opere vincitrici entrano a far parte, con quelle delle edizioni precedenti, della collezione d’arte di Ricoh Italia, mentre le altre sono state battute a un’asta. Il ricavato è stato assegnato in parte ai giovani artisti e in parte a un progetto di solidarietà realizzato dalla Onlus Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi.