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Le certificazioni e i marchi ecologici e a difesa dell’ambiente

La pagina stampata, in quanto risultato di un processo produttivo complesso, ha un impatto ambientale che dipende dalle emissioni di anidride carbonica e dal consumo di energia dei macchinari utilizzati per la stampa, dall’eventuale tossicità degli inchiostri o solventi usati e dalla tipologia di carta adottata. Il primo obiettivo di un’azienda, quindi anche del settore grafico, che intenda avere un approccio eco-sostenibile è quello di tenere sotto controllo tutte le variabili che concorrono a danneggiare l’ambiente, il luogo di lavoro e la salute dei dipendenti. Si può fare attraverso vari strumenti, quali i sistemi di misurazione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra (carbon footprint), le materie prime nonché i consumabili ecocompatibili. Sono importanti anche le etichette ecologiche e le certificazioni ambientali e di prodotto.

La materia è ampia: per fare il punto abbiamo riunito qui alcune tra le più importanti certificazioni…

Tra le certificazioni definibili più «generiche», la ISO 14001 (Certificazione di sistema ambientale) è lo standard utilizzato per dimostrare che l’organizzazione ha in atto un sistema di gestione, monitoraggio e continuo miglioramento delle proprie performance ambientali che permette di ridurre l’impatto sull’ambiente e i costi di gestione. Lo scorso 15 settembre è stata pubblicata la nuova versione, la ISO 14001:2015. Tra i cambiamenti più importanti una maggiore responsabilità della leadership dell’azienda nonché la dimostrazione di come sono gestiti i rischi ambientali e le opportunità significative nell’ambito della catena di approvvigionamento. Inoltre si punta al miglioramento dell’efficienza ambientale piuttosto che al solo sistema di gestione. L’EMS – Environmental Management System (Sistema di Gestione Ambientale) deve essere basato sull’identificazione degli aspetti ambientali applicabili alle attività, prodotti e servizi diretti dell’organizzazione e di quelli sui quali può esercitare un’influenza (aspetti indiretti), e sulla determinazione della loro significatività.

Certificazioni per la carta

Ecolabel

L’Ecolabel UE è un marchio – riconoscibile dal logo del fiore – volontario di qualità ecologica che attesta che un prodotto o servizio sia stato realizzato, in tutto il suo ciclo di vita, con attenzione anche dal punto di vista dell’ambiente secondo il regolamento CE n. 66/2010. Per ognuno sono presi in considerazione i principali aspetti ambientali (qualità dell’aria e dell’acqua, protezione dei suoli, riduzione dei rifiuti, risparmio energetico, gestione delle risorse naturali, protezione della fascia di ozono, impatto sulla biodiversità). La Commissione Europea ha istituito un comitato dell’UE per il marchio di qualità ecologica (Cueme) composto dai rappresentanti degli organismi competenti di tutti gli Stati membri e dai rappresentanti delle altre parti interessate. Questo ha il compito di revisionare i criteri Ecolabel UE, identificare nuovi possibili prodotti, sensibilizzare e promuovere la diffusione del sistema. L’insieme delle attività viene svolta con la partecipazione equilibrata di tutte le parti interessate per ciascun gruppo di prodotti, quali gli organismi competenti, i produttori, i fabbricanti, gli importatori, i fornitori di servizi, i grossisti, i dettaglianti, in particolare le PMI, le organizzazioni ambientaliste e le associazioni dei consumatori. Il marchio è rilasciato dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit e tra le tipologie di prodotti che lo possono acquisire ci sono la carta da giornale, per copie e grafica nonché stampata e i prodotti di carta trasformata.

Nonostante nella Comunità Europea siano in vigore da anni marcature ambientali volontarie (per esempio Ecolabel), alcuni paesi membri, come Germania, Francia e Belgio, sono diventati molto rigorosi per quanto riguarda l’ingresso di prodotti nei propri mercati. Sul fronte di materiali a base cellulosa, quali la carta, è sempre più spesso necessario che, soprattutto per soddisfare i requisiti richiesti dalla grande distribuzione nordeuropea, siano certificati Blue Angel (Blaue Engel in tedesco). La certificazione governativa tedesca, nata nel 1978, viene concessa in uso dall’ente RAL controllato dall’agenzia federale per l’ambiente. Il marchio identifica i servizi e i prodotti ecologici che rispettano rigorosi criteri dal punto di vista ambientale: basso consumo di acqua nelle diverse fasi di produzione, l’utilizzo di materie prime prodotte in modo sostenibile, l’impiego oculato di risorse nella fase d’uso o in quella di smaltimento, l’assenza di effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente nonché facilità di riciclo.

nordic ecolabel logo

Nordic Ecolabel, anche conosciuto come Nordic Swan o Swan Label, è il marchio ufficiale di certificazione ambientale dei paesi scandinavi ed è stato creato nel 1989 dal Nordic Council of Ministers. La versione 4.1 (22 giugno 2011 – 30 giugno 2016), che riguarda la carta per copie e stampa, valuta ogni fase del ciclo di vita e stabilisce standard ambientali molto rigorosi. Questo significa che il prodotto è ottenuto utilizzando materie prime certificate, limitando l’uso di sostanze chimiche dannose per l’ambiente, con basse emissioni e riducendo il consumo energetico e di acqua. Il Nordic Ecolabel è il più conosciuto e accreditato nei paesi nordici tant’è che ha una diffusione di oltre il 90 per cento in Danimarca, Norvegia e Svezia, dell’88% in Finlandia e del 73% in Islanda. È quindi un’importante certificazione per chi vuole produrre o esportare in questi stati, ed è comunque riconosciuta a livello internazionale.

Fino a qualche anno fa per sbiancare la carta si utilizzava esclusivamente il cloro, un processo che contribuisce pesantemente a inquinare l’acqua. Per ovviare a questo problema si è arrivati alla produzione senza farne uso e ci sono tre marchi ecologici di prodotto che lo attestano. Il Processed Chlorine Free (PCF) si riferisce alla carta riciclata senza agenti sbiancanti clorurati, preferendo il perossido di idrogeno oppure l’ozono, il Totally Chlorine Free (TCF) è attribuito a quella vergine prodotta senza cloro, mentre l’Elemental Chlorine Free (ECF) indica che non è stato usato il cloro elementare, come il biossido di cloro, che produce diossina.

Marchi FSC e Pefc

FSC (Forest Stewardship Council) è un’organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione, rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile, di foreste e piantagioni. Include tra i suoi membri (circa 900) organizzazioni non governative, gruppi ambientalisti (WWF, Greenpeace) e sociali, proprietari forestali, industrie che commerciano e lavorano il legno e la carta, gruppi della grande distribuzione organizzata, ricercatori e tecnici. FSC rilascia tre tipi di certificazioni. La Gestione Forestale (Forest Management, FM) assicura che una foresta o una piantagione siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici: per esempio, comprendono la protezione della qualità dell’acqua, vietano il taglio di foreste antiche, prevengono la perdita della naturale copertura forestale e proibiscono l’uso di prodotti chimici altamente tossici. La certificazione di Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC) garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC ed è indispensabile per poter applicare le etichette FSC sui prodotti di origine forestale, a partire dal legno fino a quelli a base legno o da esso derivati, come la pasta di cellulosa e la carta (per stampa, tissue, da ufficio e così via). La certificazione è volontaria, ma sono tenute a farlo tutte le organizzazioni che acquisiscono la proprietà di materiali o prodotti certificati, svolgono attività quali la vendita di prodotti FSC o vi applicano etichette con questo marchio oppure manipolano o trasformano prodotti certificati FSC (produzione, stampa, confezionamento, aggiunta di componenti di natura forestale). La terza è quella del Legno Controllato, ovvero un materiale che può essere mescolato con quello certificato durante la realizzazione di prodotti etichettati come FSC Misto.

Sempre in tema di materia prima legnosa per carta e prodotti in legno derivati da foreste gestite in maniera sostenibile, c’è anche la certificazione Pefc (Pan European Forestry Certification). Si pone come alternativa ai sistemi di certificazione esistenti, primo fra tutti l’FSC, soprattutto nel caso di proprietà forestali di piccole dimensioni. Lo schema di certificazione in Europa è fondato su tre principi fondamentali: il rispetto dei criteri e degli indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la protezione delle foreste europee (Helsinki 1993, Lisbona 1998) che hanno dato avvio al cosiddetto «Processo pan-europeo», l’applicazione a livello regionale o di gruppo (anche se è possibile un’adesione individuale), le verifiche ispettive e la certificazione affidate a una terza parte indipendente e accreditata.

Inchiostri ecologici

La certificazione Greenguard è rilasciata da UL Environment, una business unit di UL (Underwriters Laboratories), ai produttori che realizzano materiali per interni, nello specifico gli inchiostri da stampa, con basse emissioni di sostanze chimiche, migliorando la qualità dell’aria negli ambienti in cui vengono utilizzati. In particolare la Greenguard Gold Certification prevede criteri di certificazione in conformità con la norma CA 01350 e garantisce che gli inchiostri rispettino i severi standard UL sulle basse emissioni di VOC (composti organici volatili). L’utilizzo di questi prodotti assicura il contributo alla creazione di ambienti interni più sani, riduce l’inquinamento dell’aria e i rischi a esposizioni chimiche.

L’Associazione Internazionale Oeko-Tex, a cui appartengono 16 istituti di ricerca e controllo nel campo tessile in Europa e Giappone, con agenzie di rappresentanza e uffici di contatto in oltre 60 paesi in tutto il mondo, è responsabile delle analisi indipendenti per la ricerca di sostanze nocive secondo l’Oeko-Tex Standard 100. Questa certificazione, importante soprattutto per i produttori tessili, assicura che gli inchiostri non siano nocivi se entrano in contatto con la pelle.

Gli inchiostri possono essere anche certificati Nordic Ecolabel (si rimanda al paragrafo «Certificazioni per la carta»).

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