Packaging Première

Nobilitazione: un’arte quotidiana

La contaminazione tra materiali e una sensibilità crescente verso l’ambiente caratterizzerà la nobilitazione del prossimo futuro. Un lusso sostenibile che si traduce in selezione di materiali naturali, tra cui il vetro gioca un ruolo da protagonista.

La terza edizione di Packaging Première – appuntamento dal 28 al 30 maggio presso Fieramilanocity – ha come obiettivo quello di aumentare l’offerta espositiva, in termini di numero di espositori, superficie espositiva e merceologie che compongono la filiera del packaging, senza perdere di vista la qualità. «Anche quest’anno l’arte e il design rivestiranno un ruolo fondamentale: l’Art Gallery darà spazio ad artisti che utilizzano materiali quali legno, plastica e vetro per creare delle opere d’arte che riprendono il tema della metamorfosi», spiega l’organizzatore e fondatore dell’evento Pier Paolo Ponchia. «Il programma dei convegni sarà molto più ricco e articolato, coinvolgendo tutta la filiera».

Pier Paolo Ponchia, organizzatore e fondatore dell’evento

Come è andato nel 2018 il mercato del packaging di lusso?

Sta vivendo un momento di grande crescita, trainato dall’Europa, principale punto di riferimento del settore dei beni di lusso e, conseguentemente, del packaging di lusso, che rappresenta un forte valore aggiunto al prodotto stesso. In generale, il consumo di packaging di lusso in Italia ha un valore che si aggira attorno a 300 milioni di euro secondo Smithers Pira, fonte autorevole nel settore del packaging.

Quali tendenze sono emerse nel mercato italiano?

Una maggiore attenzione verso il concetto di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, possiamo quindi dire la ricerca di un lusso sostenibile, specialmente nel settore cosmetico e fragranze, che si traduce in selezione di materiali naturali.

Quali altri settori di mercato hanno mostrato le migliori performance?

Tra i settori più performanti abbiamo, oltre a cosmetici e fragranze, anche wine & spirits. Il packaging di lusso in quest’ultimo settore ha dominato il mercato dell’Europa Occidentale, specialmente in Italia, grazie a packaging sempre più accattivanti destinati a un pubblico ben informato.

Come è stato affrontato in generale il tema della nobilitazione?

La nobilitazione è quel processo di lavorazione di superficie finalizzata ad esaltare l’aspetto estetico della materia prima. Il mercato di riferimento, negli anni, è diventato sempre più esigente, facendo leva proprio sull’appeal della materia prima impiegata nel packaging, per determinare il successo di vendita del prodotto stesso in esso contenuto. Successivamente ai primi successi ottenuti, la nobilitazione ha segnato un vero trend di crescita nella sua applicazione.

Quali sono risultate le nobilitazioni più usate?

In primis, nell’ambito della carta, dove sono state applicati molteplici processi di lavorazione: serigrafia, stampa UV, offset, con effetti lucidi, opachi, soft touch o ruvidi. Il valore aggiunto della nobilitazione, dalle molteplici goffrature, all’applicazione di sofisticati foil a caldo o a freddo, ha segnato decisamente un trend che ha aperto la strada per le stesse applicazioni in numerosi materiali. Pensiamo alle personalizzazioni sul vetro, con processi di stampa veri e propri o con sleever, alla pelle vera o similpelle, con superfici che imitano il proibitivo rettile.

Sono emerse delle nuove tecniche di nobilitazione?

Aziende multinazionali chimiche hanno sviluppato una forte ricerca in questa direzione, come nel caso della nobilitazione della pelle; si avvalgono di tecnologie avanzate per dare nuance di colori cangianti, addirittura metallizzati, dove il colore naturale della materia prima è ormai un mite ricordo. I pigmenti sono decisamente dei protagonisti della nobilitazione.

Quali sono i materiali preferiti?

Secondo una ricerca condotta da Smithers Pira, il vetro continua ad essere uno dei materiali più utilizzati, specialmente per il segmento profumi, alcoolici e food gourmet; proprio quest’ultimo sta sperimentando nuove forme espressive e rappresenta per l’Italia una nuova frontiera. In generale, però, tutti i materiali si stanno ora evolvendo nella direzione della nobilitazione. Anche il legno, ora, ha trovato applicazione nel packaging, grazie alla lavorazione di superficie. Dunque, una contaminazione dei materiali, dove le superfici imitano quelle di altre materie prime, proprio grazie alla nobilitazione.

Come cambiano questi ragionamenti da settore a settore?

Ogni settore segue un macro-filone di tendenze per soddisfare le richieste del mercato di riferimento, ma non solo, anche per sollecitarle. Il valore aggiunto del packaging, che diventa ogni giorno sempre più sofisticato in termini di trasformazione, è la vera chiave di successo di tutta la filiera.

Ci può indicare un limite e un pregio del mercato italiano della nobilitazione degli stampati nel packaging di lusso?

Il mercato italiano degli stampati è leader europeo in termini di fatturato, che a sua volta è determinato proprio dalla ricerca e dalla sperimentazione delle applicazioni e delle nobilitazioni. Suo pregio è aver mantenuto una forte matrice di artigianalità, nonostante l’utilizzo della tecnologia. Il limite può essere rappresentato da una offerta numericamente molto alta a livello domestico, dove potrebbero riscontrarsi oscillazioni di prezzo a ribasso, a scapito della qualità.

Ci può fare degli esempi di nobilitazioni che più l’hanno colpita nel corso dell’anno?

Le nobilitazioni che maggiormente sono in grado di esaltare le materie prime riciclabili. Infatti, in questo senso, mi hanno molto colpito le cartiere che hanno trasformato con la nobilitazione carte non pregiate di riciclo in packaging molto accattivanti, per un lusso senza compromessi.

Esiste anche in questo ambito il famoso «effetto moda»?

In questo ambito il trend o ”effetto moda” è fondamentale. All’interno delle collezioni dei produttori di foil, ci sono palette che abbracciano ogni più sofisticata esigenza di applicazione, per ottenere effetti sempre più unici. I reparti creativi delle aziende del fashion, del design o del lusso, in generale, studiano con i loro fornitori nobilitazioni sempre più innovative come mezzo primario della comunicazione del proprio brand nel packaging.

Cosa possiamo aspettarci nel corso del 2019 sul fronte della nobilitazione?

Il 2019 segna decisamente un ruolo importante nell’ambito del packaging etico. La sfida sarà nobilitare gli oggetti di uso quotidiano, rendere omaggio al design e all’arte grazie alla nobilitazione.

UN SALONE SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

Milano è pronta ad accogliere la terza edizione di Packaging Première, il salone dedicato al packaging di lusso, che torna quest’anno dal 28 al 30 maggio nei nuovi e più ampi spazi di Fieramilanocity. Packaging Première si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali che riconoscano nel packaging le potenzialità di una comunicazione esclusiva e attenta ai cambiamenti in atto nel panorama dei prodotti d’alta gamma. L’evento, inaugurato nel 2017, punta oggi ad aumentare gli espositori e i visitatori stranieri. «Ogni anno notiamo un interesse crescente da parte di aziende estere. Il primo anno gli espositori stranieri si attestavano per circa il 25%, ci piacerebbe che tale cifra raggiungesse il 40-50% nel lungo periodo, al fine di affermare il concetto di un salone internazionale con sede a Milano», sottolinea Ponchia.

IL PACKAGING COME OPERA D’ARTE

Anche quest’anno l’arte e il design rivestiranno un ruolo fondamentale. Il design rappresenta un elemento essenziale della fiera: numerosi designer traggono, infatti, ispirazione da questo evento per creare materiali innovativi e nuovi prodotti. Se l’anno scorso la Paper Art Gallery aveva presentato opere di rinomati artisti della carta, l’Art Gallery di quest’anno darà spazio ad artisti che utilizzano vari materiali quali legno, plastica e vetro, per creare delle opere d’arte. Il tema centrale sarà quello dellametamorfosidel materiale normalmente utilizzato per il packaging che, attraverso un lavoro artigianale, può diventare un’opera d’arte.

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