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Packaging di lusso sostenibile, a Fedrigoni il 70% di una NewCo di soluzioni in cellulosa termoformata

Fedrigoni Board Firday 3rd May 2019 1905004 67 Clerkenwell Road, London, EC1R 5BL

L’accordo è con Tecnoform, azienda di Colorno (Parma) specializzata in elementi termoformati per il confezionamento. Con questa acquisizione, la sesta in meno di tre anni, Fedrigoni potenzia la sua strategia di conversione dei prodotti per il packaging dalla plastica alla carta, uno degli elementi portanti degli obiettivi di sostenibilità che il Gruppo si è posto entro il 2030.

In particolare, la NewCo produrrà vassoi interni per scatole e astucci di articoli di lusso realizzati totalmente in cellulosa termoformata, biodegradabile ed ecocompatibile, invece della consueta plastica.

L’accordo appena firmato è con Tecnoform, azienda di Colorno (Parma) che manterrà il restante 30% del capitale, un operatore specializzato nella produzione di vassoi, espositori ed elementi interni per il packaging, in plastica e altri materiali, utilizzati in vari settori industriali come la cosmetica, la moda, i giocattoli e il food. Ed è proprio al comparto della cosmesi e dei profumi di alta gamma che inizialmente si rivolgerà la NewCo, spin-off del business di Tecnoform dedicato allo sviluppo di prodotti innovativi per il packaging, in grado di sostituire la plastica con la cellulosa termoformata attraverso una tecnologia proprietaria di lavorazione della polpa di cellulosa e soluzioni certificate e brevettate di confezionamento con forti aspetti di innovazione e di sostenibilità. Le applicazioni sono infinite, dagli oggetti di lusso alla tecnologia, dai gioielli agli orologi fino al food e agli imballaggi per l’e-commerce, e Fedrigoni punta a espandere questo business fino a raggiungere i 25 milioni di giro d’affari nei prossimi 2-3 anni.

L’accordo con Tecnoform è un nuovo traguardo nel percorso di innovazione per offrire al mercato soluzioni di carta sostitutive alla plastica sempre più performanti. Questo è uno dei filoni portanti della nostra politica di sostenibilità per cui abbiamo fissato obiettivi sfidanti entro il 2030 – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Il settore del luxury packaging è molto rilevante per noi e crediamo di poter fare la differenza nel traghettarlo, a livello globale, verso soluzioni rispettose dell’ambiente, grazie al know-how acquisito finora, alle sinergie con le altre attività del nostro ecosistema e alla possibilità di globalizzare il business, espandendolo dall’Europa all’America e all’Asia”. Soddisfazione viene espressa anche da Alessandro Groppi, amministratore delegato di Tecnoform: “Vediamo grandi complementarietà tra le nostre due aziende – spiega – e la profonda esperienza di Fedrigoni nel settore del packaging di lusso, la conoscenza dei processi e delle lavorazioni, oltre alla dimensione globale, saranno determinanti per aiutarci a sviluppare soluzioni inedite e ad alto contenuto d’innovazione”. Per Fedrigoni questa è la sesta acquisizione in meno di tre anni, dopo le quattro in appena 18 mesi che hanno riguardato in particolare il settore Self-Adhesives, dove il Gruppo ha rafforzato la propria posizione di terzo player al mondo. Dall’inizio del 2020 infatti l’azienda ha acquisito l’italiana Ritrama, la messicana IP Venus, la statunitense Acucote e Ri-Mark, uno dei principali distributori in Messico di cui deteneva già il 30%, confermandosi leader globale nei materiali autoadesivi.

EOW carta: dal 24/8 in vigore il nuovo decreto

È entrato definitivamente in vigore il 24 agosto 2021, il decreto 188/2020 che disciplina a livello nazionale i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto per la carta e cartone oggetto di raccolta differenziata, superando, ma nella continuità, la disciplina delle materie prime secondarie del DM 5.2.1998.

Comieco, Consorzio Nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, Unirima, Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri, e Assocarta hanno prima collaborato alla stesura e poi, dopo la pubblicazione in febbraio, per mesi affinché tale decreto entrasse in vigore e la filiera si adeguasse a quanto previsto da esso.

A questo fine hanno costituito un Osservatorio permanente per l’attuazione del DM 188/2020, che sebbene non previsto dal regolamento potrà essere uno strumento di supporto alle amministrazioni competenti e al Mite per valutarne gli effetti.

Un lavoro sinergico di filiera che ha dato i suoi frutti: nei 6 mesi di regime transitorio dalla pubblicazione del decreto, 326 impianti, pari al 97% delle imprese monitorate da Comieco perché destinatarie della raccolta in convenzione, si sono adeguati secondo i tempi previsti dal decreto, ossia entro il 23 agosto 2021.

Questo prevede la gestione per lotti dei materiali lavorati secondo una logica di “prodotto” ed estende il regime di autocontrolli degli impianti con l’introduzione di campionamenti ed analisi periodiche sui rifiuti in ingresso e sul materiale recuperato, ottimizzando le procedure sulla tracciabilità. L’obiettivo è garantire che le attività di recupero svolte nell’impianto portino alla produzione di un materiale che rispetti le specifiche tecniche della filiera in linea con la norma Uni di settore per la carta recuperata da destinare all’utilizzo industriale in cartiera.

Un passaggio fondamentale è riservato anche alla certificazione dei processi sulla base delle norme ISO 9001: gli impianti, non ancora certificati infatti, non si sono solo attivati per adeguare i processi, ma anche per ottenere la certificazione dagli Enti accreditati.

“L’End of Waste contribuisce fortemente allo sviluppo del settore del riciclo e della valorizzazione dei rifiuti cellulosici. Sin dal mese di febbraio, Comieco e le Associazioni Unirima e Assocarta hanno messo in campo azioni di promozione, informazione e monitoraggio degli adeguamenti per garantire che la rete impiantistica a valle della raccolta differenziata si allineasse ai contenuti del decreto” commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Abbiamo voluto sostenere e accompagnare gli impianti di recupero in questo percorso, ulteriore dimostrazione dell’efficienza dell’intera filiera cartaria che si conferma un’eccellenza nazionale e internazionale, basti pensare che ha raggiunto e superato con 10 anni di anticipo gli obiettivi di riciclo fissati dall’UE e che, solo nel 2020, ha recuperato e avviato a riciclo quasi 3,5 tonnellate di carta e cartone, che rappresenta solo frazione proveniente dal ciclo urbano”.

“La nuova regolamentazione dell’EoW, superando, ma in continuità con il sistema MPS, è un’occasione irripetibile per migliorare ulteriormente il riciclaggio della carta sotto il profilo qualitativo in quanto più rispondente agli standard merceologici in uso nel settore” – commenta Massimo Medugno, direttore generale Assocarta. “L’obiettivo dell’87% di riciclo negli imballaggi in carta già raggiunto non può non farci riflettere sulla necessità di migliorare ancora le raccolte urbane, i flussi e, infine,  la gestione degli scarti”.

“Il decreto 188/2020 costituisce uno snodo cruciale per un settore trainante dell’economia circolare e per il comparto degli impianti di recupero della carta che rappresentano una risorsa strategica per il Paese”. dichiara Giuliano Tarallo, presidente UNIRIMA. “Unirima ha dato il suo contributo al processo che ha portato all’emanazione del decreto, confermandosi un player fondamentale nella costruzione di un approccio sistemico incentrato sulla condivisione e sulla volontà di assumere scelte comuni”.

Viscom Italia Live+Digital 2021, al via le registrazioni

Dal 24 agosto saranno aperte le registrazioni per partecipare a Viscom Italia 2021 Live + Digital.

Uno sguardo a 360° sul settore della creatività, della sostenibilità e un focus speciale sui trend emergenti: tutto questo è Viscom Italia 2021 Live+Digital. Dal 30 settembre al 2 ottobre i padiglioni 8/12 si animeranno con anteprime di prodotti presentati dai maggiori player  del settore e fino al 5 ottobre in formato digitale. Seminari e testimonial di successo, eventi live, mostre e concorsi internazionalidedicati al mondo della pubblicità, del design, del retail, del fashion, del packaging e dell’industria di marca.

Un evento, fisico e digitale, per esplorare tecnologie e applicazioni, stimolare idee, networking e formazione.

Tutto pronto per Future Factory 2021

Tutto è pronto per l’edizione 2021 di Future Factory, il domani al servizio dell’uomo, che si conferma ricca di interventi e tavole rotonde dall’elevato valore aggiunto.

Il 15 settembre Future Factory 2021 spalanca le porte a una due giorni di confronto sui temi chiave del momento, sostenibilità, digitalizzazione, servitizzazione e centralità umana, con il coinvolgimento di economisti e sociologi internazionali, rappresentanti di tutta l’ampia community del packaging, brand owner e retailer, importanti Istituzioni e Associazioni europee di settore.

Acimga, nel 2020 -15% di fatturato, export -18%

Un 2020 chiusosi nel segno di un forte calo di tutti gli indicatori per l’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione. È quanto emerge dal rapporto di settore elaborato da Acimga, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese di questo segmento della meccanica strumentale, in cui l’Italia primeggia come uno dei maggiori produttori a livello globale.

Nel primo anno della pandemia, le imprese del settore hanno registrato un fatturato di 2,4 miliardi di euro, in calo del 15,8% rispetto al 2019, in un contesto tuttavia che ha visto l’industria della meccanica strumentale italiana segnare mediamente -27% secondo Federmacchine. Il consumo nazionale si è contratto del 14,7%, come prevedibile in un’annata segnata dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento, attestandosi sul valore di 1,4 miliardi di euro. Allo stesso modo sono calati gli investimenti (-24,1%), mentre il livello occupazionale ha visto una flessione molto più contenuta (-1,2%), in virtù sia del blocco dei licenziamenti, sia della tradizionale attenzione delle imprese del settore a trattenere la manodopera anche nei periodi difficili.

Esportazioni in calo del 18% – Il segno meno si registra anche alla voce esportazioni, che con 1,4 miliardi di euro rappresentano circa il 60% del fatturato totale, a conferma di come per le imprese del settore resti preminente la vocazione verso i mercati internazionali. Nel 2020 il calo è stato del 18% sul 2019, dato che comunque non compromette il posizionamento dell’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione quale terzo maggior esportatore al mondo, con una quota del 10% nei mercati internazionali. Tra questi, i più importanti restano i paesi dell’area UE, dove si concentra il 40% delle vendite, seguiti dal Nord America (21%) e dai paesi del continente europeo extra UE (11%). Il calo più importante è stato registrato nell’area UE, dove le esportazioni (555 milioni di euro nel 2020) sono diminuite mediamente del 15% rispetto al 2019, con estremi compresi tra il -9% della Francia e il -43% della Spagna. Negli Stati Uniti, primo paese per destinazione dell’export dell’industria italiana (quota di mercato del 16%), il calo delle vendite è stato del 17% rispetto al 2019, mentre nelle aree continentali più marginali per le vendite delle imprese italiane, Sud America, Africa e Medio Oriente, si sono registrate volumi inferiori rispetto all’anno precedente per una percentuale compresa tra il 20 e il 43%. In generale, tra i primi venti paesi per quota di mercato dell’industria italiana del settore, solo sei nel 2020 hanno visto una crescita delle esportazioni, ovvero Turchia (+12%), Cina (+2,5%), Regno Unito (+31,8%), Canada (+60,9), Egitto (+59,7), Portogallo (+64,7).

Bilancia commerciale: – 200 milioni rispetto al 2019 – Anche le importazioni, 437,4 milioni di euro nel 2020, sono diminuite rispetto all’anno precedente di un valore pari a -19,6%. Il saldo della bilancia commerciale del settore ammonta a +950 milioni di euro, in calo di circa 200 milioni rispetto al 2019. Tale risultato deriva dal trend negativo di quasi tutte le macchine: in particolare, solo gli apparecchi per la preparazione delle forme hanno registrato un minimo miglioramento del dato, mentre il saldo delle macchine da stampa è diminuito di oltre 100 milioni e le macchine cartotecniche hanno registrato addirittura un saldo commerciale negativo (- 4,1 milioni), cosa che non si verificava da molti anni. Per quanto concerne il confronto con i singoli paesi – con riferimento ai primi dieci per valore totale dell’interscambio – l’Italia ha un saldo positivo con la grande maggioranza. Fa eccezione la Germania, primo partner del nostro paese, con cui nel 2020 il passivo si è attestato a 89,3 milioni di euro (14,8% in meno rispetto al 2019). Dietro i tedeschi si piazzano gli Stati Uniti, secondo partner commerciale dell’Italia, con cui il saldo è positivo per 215 milioni di euro (oltre 20 milioni in meno rispetto al 2019). Anche con i paesi che seguono nella classifica dell’interscambio, l’Italia vanta un export maggiore dell’import: Francia +28,8 milioni, Cina +23,3 milioni. Alle loro spalle altri paesi con i quali l’Italia vanta un robusto avanzo: Turchia +66,7 milioni (con una crescita di 10 milioni), Regno Unito +41,6 milioni, Spagna +45,8 milioni. L’unico altro paese, tra i primi dieci partner, con cui l’Italia ha un saldo negativo nel 2020 sono i Paesi Bassi, che esportano 4 milioni in più rispetto a quanto importano.

«Il rapporto di settore restituisce in modo evidente le difficoltà di un’annata eccezionale, segnata dall’emergenza sanitaria – afferma Andrea Briganti, direttore generale di Acimga – Per le esportazioni, che hanno visto un calo in tutti i comparti della produzione, bisogna risalire al 2011 per trovare valori inferiori. Occorre sottolineare, tuttavia, che il surplus ottenuto dall’industria italiana delle macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini ha contribuito a determinare il positivo saldo commerciale (+19,8 miliardi di euro) del più ampio segmento dei beni strumentali, il quale a sua volta costituisce una quota affatto trascurabile sull’economia italiana nel suo insieme, con un fatturato complessivo vicino ai 40 miliardi di euro (2,4% del PIL nazionale) ed esportazioni per 27 miliardi (5,6% di quelle complessive del nostro paese)».

«L’industria italiana del settore resta un’eccellenza e un modello di Made in Italy riconosciuto a livello internazionale – prosegue Briganti – I lockdown non hanno bloccato la produzione delle nostre imprese, grazie all’autorizzazione concessa dal Governo alla categoria, e anche la programmazione a livello associativo non è mai venuta meno, tanto che lo scorso aprile Acimga è stata protagonista del lancio della task force settoriale tra sistemi fieristici sancita dall’accordo tra il ministero degli Esteri italiano e quello dell’Economia tedesco. Una collaborazione che sarà al centro anche dell’evento Future Factory che organizzeremo il prossimo 15-16 settembre a Milano insieme a tutta la filiera della stampa, del converting e del packaging. Il nostro osservatorio export ci prefigura uno scenario di crescita nel triennio 2021-2023, con i maggiori contributi che verranno dai mercati di Stati Uniti, Germania, Turchia, Polonia, Francia e Spagna: saranno tre anni necessari per tornare ai livelli di performance pre-Covid. I dati relativi al primo semestre 2021 confermano già una forte ripartenza per tutta l’industria: nei primi sei mesi dell’anno in corso infatti, la raccolta ordini ha registrato una crescita del 67,1% e il fatturato è cresciuto del 21,4%, per un valore che raggiunge 1,4 miliardi di euro».

Pixartprinting installa la terza Canon ProStream

Continua la collaborazione tra Pixartprinting e Canon, che annunciano il compimento di un innovativo progetto tecnologico nell’ambito della stampa e finitura di prodotti nel settore del commercial printing: è la creazione di una linea che unisce Canon Prostream 1800 con il sistema di finitura Generation 8 di Hunkeler: dalla bobina bianca al prodotto finito, senza interruzioni e in unico passaggio.

Si tratta, dunque, di un processo di integrazione della fase di stampa e quella di taglio – due lavorazioni solitamente separate – che consente di abbattere tempi di attraversamento a favore di una maggiore velocità, efficienza e produttività.

La collaborazione con Canon ha avuto inizio due anni fa con l’introduzione della stampa in bobina per i prodotti di piccolo formato, novità assoluta per Pixartprinting: in pochi mesi sono state completate due installazioni di Prostream 1000, le stampanti inkjet a colori con alimentazione a modulo continuo, con una produzione di 80 metri al minuto, capaci di garantire i colori intensi dell’offset e la versatilità del digitale.

Ma è con Canon Prostream 1800 – che assicura una velocità di stampa di 133 metri al minuto – che Pixartprinting insieme a Canon e Hunkeler ha sviluppato una soluzione innovativa e sperimentale dal punto di vista tecnologico: i reparti R&D delle tre aziende hanno lavorato al progetto di implementazione di due sistemi, rendendo compatibili due processi che hanno tempi e velocità differenti.

“Quella con Canon e Hunkeler – commenta Alessio Piazzetta – chief manufacturing officer di Pixartprinting – è una partnership strategica che sposa a pieno il DNA di Pixartprinting votato all’innovazione tecnologica. C’è stata da parte di tutti e tre i soggetti coinvolti la volontà di sperimentare e di mettersi alla prova per offrire ai clienti prodotti di qualità a prezzi sempre più concorrenziali. Abbiamo dedicato la nuova linea alla produzione di volantini A3, A4 e A5 su 4 grammature differenti e su un’ampia scelta di carte”.

Questa terza installazione Canon, dunque, potenzia ulteriormente la capacità produttiva dei reparti di Pixartprinting che operano nel piccolo formato, affiancandosi ai macchinari da stampa precedentemente implementati: “Questa nuova soluzione ci permette di ottimizzare ulteriormente la produzione – continua Piazzetta – selezionando a seconda dei quantitativi e di altre variabili come supporti, tempi di consegna e formati, i sistemi economicamente più efficienti destinandoli alle lavorazioni più performanti con evidenti vantaggi di costo che riversiamo sui clienti con prezzi ancora più convenienti”.

“Con l’installazione della terza ProStream in Pixartprinting proseguiamo con successo una collaborazione che in questi ultimi due anni ha portato le nostre aziende a migliorare continuamente tecnologie, processi e competenze, il tutto nell’ottica di una più vasta e conveniente offerta al cliente finale.” – commenta Federico Martella, Commercial Printing Director di Canon Italia. – “La comunicazione è sempre più veloce, digitalizzata e multicanale. In questo scenario la stampa, se supportata da tecnologie e processi altamente innovativi, mantiene un ruolo fondamentale”.

Canon è membro dell’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia: l’eccellenza tecnologica per Industria 4.0

Canon annuncia l’ingresso nell’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia (AFIL). Si tratta del Cluster Tecnologico Lombardo per il manifatturiero avanzato, frutto di un processo guidato da Regione Lombardia, volto alla creazione di soggetti che favoriscono l’aggregazione tra i diversi attori regionali attivi nel campo della Ricerca e Innovazione all’interno delle aree prioritarie identificate nella Smart Specialization Strategy (S3) regionale.

AFIL, un sistema moderno e funzionale che favorisce ricerca e innovazione nel settore manifatturiero avanzato, promuove le migliori pratiche e le tecnologie abilitanti, in modo da supportare e sviluppare la leadership e la competitività del sistema produttivo lombardo. In questo contesto, Canon porterà la propria competenza con l’obiettivo di supportare le aziende del manifatturiero nel loro processo di trasformazione digitale delle loro soluzioni industriali e produttive ma anche di tutta la Supply Chain, con l’introduzione di automazione intelligente in produzione e di strumenti di machine vision, aiutandole a definire un percorso di aggiornamento dei processi.

“Per una pronta ripartenza dell’economia del nostro paese, profondamente segnata dagli avvenimenti dell’ultimo anno e mezzo, dobbiamo pensare al digitale come l’elemento abilitante e promuoverne l’adozione presso le imprese manifatturiere italiane, cuore pulsante del nostro Paese”, ha commentato Andrea Romeo, country director Imaging Technologies and Communication Group di Canon Italia. “Far parte di un tavolo di lavoro come quello di AFIL, che collega imprese, Università, Enti di Ricerca ed Associazioni, favorendo la collaborazione e promuovendo l’innovazione, non può che essere per noi uno stimolo ulteriore per supportare la crescita e la competitività del settore”.

“La missione di AFIL – ha commentato Giacomo Copani, cluster manager di AFIL- è quella di favorire la creazione di filiere di innovazione regionali di eccellenza, in cui le imprese, Università, Centri di Ricerca e Associazioni collaborino per affrontare le grandi sfide del momento, tra cui quella della digitalizzazione. Il Cluster è un acceleratore di innovazione che, insieme a Regione Lombardia, inserisce tali filiere nelle catene del valore europee e indirizza le politiche per la realizzazione dei progetti prioritari definiti dai sui Soci.

Il commitment delle grandi imprese è molto importante in quanto esse possono giocare il ruolo di “champion” regionali in grado di aggregare l’ecosistema sulla base di visioni industriali di lungo periodo. Siamo quindi felici di accogliere Canon tra i nostri Soci e siamo certi che potrà fornire un importante contributo per lo sviluppo di tutte le Strategic Communities di AFIL, in particolare quella sull’Intelligenza Artificiale e la Digital Transformation”.

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40° Convegno Nazionale Gifasp: un piccolo passo verso il ritorno alla normalità

Il 23 e 24 luglio 2021 si è tenuto a Venezia presso l’Hotel Hilton Molino Stucky il 40° Convegno Nazionale Gifasp. L’evento, che ha registrato una buona partecipazione contestualizzata all’attuale emergenza sanitaria nazionale da Coronavirus, è stato il primo evento associativo in presenza dall’ultimo Convegno di Palermo nel 2019, oltre che un’occasione stimolante e costruttiva per tornare alla vita associativa del Gruppo, fatta di relazioni personali e di discussioni sulle tematiche di maggior interesse e attualità per il comparto. Quest’anno il tema del convegno è stato legato agli scenari post covid per il packaging e la filiera cartaria nel suo complesso.

I lavori pubblici del Convegno sono stati aperti il pomeriggio di venerdì 23 luglio dal Presidente Gifasp Alessandro Tomassini, il quale ha presentato una relazione sulle attività e sulla gestione del Gruppo durante gli ultimi due anni di emergenza sanitaria che hanno grossomodo coinciso con il periodo della sua Presidenza iniziata ufficialmente a giugno del 2019.

Marco Cazzola (Cazzola Consulting) ha illustrato una serie di opportunità e i relativi strumenti fiscali e finanziari per le imprese cartotecniche nel post pandemia, in un contesto di crisi della globalizzazione incontrollata.
Elisabetta Bottazzoli, project manager della Federazione Carta e Grafica, ha presentato le opportunità per le aziende della filiera cartaria di superare le criticità del Covid-19 grazie a mirate strategie di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Michele Bianchi, in qualità di presidente CEPI Cartonboard, si è soffermato sullo scenario internazionale approfondendo l’andamento delle materie prime cartacee per il comparto degli astucci cellulosici.
Infine, Gianandrea Totaro, coordinatore del Comitato Tecnico Gifasp, ha presentato un puntuale aggiornamento delle attività tecniche di formazione/informazione portate avanti dalla Gifasp Academy a beneficio delle cartotecniche associate.

Un momento particolarmente gioviale è stato dedicato alla consegna delle targhe celebrative per il riconoscimento a quelle aziende che hanno superato i 25 anni (A. De Robertis & Figli, Abar, Box Marche, Grafiche Favillini, Icis, Litocartotecnica Ival, Lucaprint) e i 50 anni (La Litografica di F. Fornaroli, Palladio Group) di associazionismo in Gifasp.02

DS Smith fa leva sull’espansione dell’e-commerce in Europa e lancia ePack

DS Smith si espande nel digitale e lancia ePack, la prima piattaforma di e-commerce del settore, in Italia e Spagna.

L’espansione e l’investimento nel digitale dell’azienda di packaging sostenibile mira a capitalizzare la crescita prevista del 57% dell’e-commerce europeo entro il 2025, in seguito alla pandemia e alla conseguente transizione verso l’online di rivenditori e consumatori in tutto il continente.

Nell’ultimo anno, anche a causa della crisi sanitaria, si è registrata una crescita esponenziale dell’e-commerce.  Settori quali l’abbigliamento e l’alimentare sono cresciuti esponenzialmente, in particolare quest’ultimo dal 2020 ha visto crescere gli acquisti online dal 9% al 63%. ePack, con l’intento di sostenere la crescita di questi settori, offre imballaggi sostenibili al 100% agli e-retailer. L’online shopping di DS Smith metterà a disposizione soluzioni di packaging ecologiche, come sacchetti di carta per la spedizione o box in fibra completamente riciclabili per le consegne.

La decisione è stata presa in seguito allo sviluppo senza precedenti delle vendite online di DS Smith nel Regno Unito, dove il suo e-commerce ha rilevato uno sviluppo della domanda del 700% negli ultimi dodici mesi. L’espansione digitale supporta la presenza di DS Smith in tutta Europa, dove oltre 200 fabbriche producono imballaggi completamente riciclabili e paper-based per i più grandi brand del mondo.

Alex Manisty, Group Strategy Director di DS Smith, ha dichiarato: “Il modo in cui viviamo e facciamo acquisti è cambiato drasticamente nell’ultimo periodo e, anche con i primi segnali di ripresa, la domanda per l’e-commerce è ancora forte. Il packaging può avere un ruolo fondamentale all’interno di questo cambiamento; infatti, il nostro investimento nel digitale e l’espansione della nostra offerta web in Europa è il riflesso delle esigenze dei nostri clienti, in costante cambiamento. La piattaforma ePack è gestita in maniera sistemica con tutti i nostri punti in Europa, in modo tale da permettere ai rivenditori di accedere ed utilizzare packaging su scala globale, contribuendo attivamente alle esperienze di shopping, soprattutto online”.

Avere a disposizione questa piattaforma, significa per le imprese, dalla più grande alla più piccola, poter acquistare tutti i tipi di packaging online, in un solo punto., ePack offre una gamma di imballaggi sostenibili, con un servizio flessibile, conveniente e veloce.

Un packaging adeguato può aiutare i retailer e i brand a fidelizzare i propri consumatori, riducendo, al contempo, costi materiali, di trasporto e quelli relativi a eventuali danni. Inoltre, va incontro anche alle principali richieste degli Italiani, come evidenziato dal recente sondaggio Ipsos Mori commissionato da DS Smith, che ha mostrato come il 40% richieda un packaging completamente riciclabile; infatti, il 31% di questi ha dichiarato di aver smesso di acquistare prodotti di determinati brand proprio perché i loro imballaggi non erano sostenibili.

Il lato nobile della plastificazione

Con la giusta dose di visione e creatività, anche uno strumento all’apparenza banale può trasformarsi in opportunità, utile a fare la differenza sul mercato. A prima vista, infatti, pochi sarebbero disposti a puntare sulla plastificazione come arma in più nel proprio bagaglio di conoscenze.

Eppure, oggi, si tratta proprio di uno strumento in più, in grado di stupire il cliente, spingerlo a innovarsi, sperimentare e di conseguenza a non soffermarsi sul prezzo in preventivo per concentrarsi maggiormente sulle caratteristiche e il valore aggiunto conferiti al prodotto finale. Grazie alle tecnologie attuali, tutto questo è già una realtà, molto più vicina di quanto si possa immaginare.

Molto più di una pellicola protettiva
Parlare di plastificazione solo a fini di protezione è, infatti, riduttivo. Macchinari e materiali hanno raggiunto livelli di versatilità e affidabilità tali da poterla combinare con la creatività. Per esempio, la plastificazione non è più solo una patina lucida. Come per una fotografia, in versione opaca si possono imprimere effetti diversi alla superficie, a seconda degli obiettivi. Oppure, la particolarità di finiture vellutate per un effetto tattile tanto sorprendente quanto apprezzato. Ancora, la più recente crescita di supporti antibatterici, destinati a diventare la regola.
Per chi lavora nel mondo della comunicazione visiva, una freccia in più al proprio arco. Una variabile da abbinare alle varie opzioni su materiali, tecniche di stampa e finitura. Fino ad arrivare a obiettivi impensabili solo pochi anni fa, giocare un ruolo importante anche nel mondo del packaging e della personalizzazione.
Ultimo aspetto importante, oggi la plastificazione è anche in sintonia con la domanda di sostenibilità. I materiali utilizzati sono sempre più compatibili con il riciclo, così come le apparecchiature sempre più attente alla gestione dell’energia e degli sprechi.

Alla ricerca della strada migliore
Per trasformare la plastificazione in opportunità servono anche nuove competenze e il giusto partner in grado di guidare nella scelta delle apparecchiature e dei materiali. Con il pensiero rivolto alle applicazioni che si intendono realizzare, o al settore verso il quale si desidera orientare la sperimentazione, prima di muoversi è importante documentarsi e soprattutto confrontarsi con gli esperti del settore.
Partendo dai propri obiettivi, guardando alle tecnologie già disponibili, è importante capire come muoversi, come programmare gli investimenti e come affrontare le nuove soluzioni per integrarle nei propri flussi produttivi.
Per farsi trovare preparati, e per una prima scoperta delle potenzialità della plastificazione, Italia Grafica in collaborazione con Quadient ha pensato di realizzare un White Paper sulla tematica. Una guida pratica e gratuita che riporta una sintesi esauriente dello scenario, della tecnologia e delle prospettive, utile per capire dove guidare la propria azienda nei prossimi anni.

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