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Labelexpo 2025, tante novità che guidano il cambiamento

Le novità attese da Labelexpo 2025 erano nell’aria già da diverso tempo prima dell’apertura ufficiale. Al cambio di sede, con il trasloco da Bruxelles a Barcellona, si è infatti affiancata una chiara apertura tematica: dalle etichette alla lavorazione del cartoncino, in prevalenza destinato agli imballaggi.

Tecnologie e procedure con molti punti in comune, capaci da una parte di ampliare il pubblico di riferimento e dall’altra di moltiplicare le opportunità per gli operatori del settore. Prontamente, in apertura di manifestazione, questo ha portato a una svolta significativa.

All’insegna di un ampliamento della prospettiva, dal 2026 la denominazione ufficiale diventerà LOUPE, acronimo di Labels & OUter Packaging Embellishment, a sottolineare anche il ruolo sempre più importante della nobilitazione.

Il presente, tuttavia, resta legato alla denominazione tradizionale, con un afflusso in linea con la tradizione di Labelexpo, così come con l’importanza del palcoscenico, sfruttato appieno per annunciare novità e confrontarsi sui temi più attuali. Tra questi si conferma la centralità della sostenibilità, insieme all’avanzata dell’Intelligenza Artificiale e dell’adozione delle tecnologie IT sotto forma di RFId e NFC.

Per quanto riguarda l’IA, si parla ancora relativamente poco di applicazioni concrete. È invece consolidato senza problemi il suo potenziale come strumento di analisi avanzata dei dati, soprattutto al servizio della manutenzione predittiva e, più in generale, di informazioni contestualizzate e personalizzate. Di vere e proprie applicazioni innovative, tuttavia, non si è ancora sentito parlare.

Diverso invece il discorso per le tecnologie digitali. In una visione più estesa del digitale, RFId e NFC provano a indicare la strada verso una nuova generazione di etichette. Oltre a qualità e produttività, l’integrazione di microchip è infatti un tema diffuso. Nel primo caso (RFId), la tecnologia conferma il proprio ruolo nel tracciamento a supporto della logistica e della gestione di magazzino. Per quanto riguarda invece NFC, si apre la prospettiva di un nuovo canale di interazione con il prodotto, con la sua collocazione fisica sul punto vendita e, soprattutto, con il dispositivo di lettura e l’utente finale.

HP, la nuova era delle etichette e del packaging: nonstop, smart e sostenibile

HP porta la stampa digitale a un livello superiore a Labelexpo Europe 2025, presentando la HP Indigo 6K+, la V12 e la 200K, insieme alla celebrazione della 3.000ª installazione globale di macchine da stampa HP Indigo per etichette e packaging.

Stampa digitale nonstop e alta produttività

La HP Indigo V12 Digital Press offre produzione on-demand fino a 120 metri al minuto, supportando tirature medio-alte, flessibilità multi-SKU e qualità senza compromessi. Aziende come Nordvalls confermano: “Abbiamo ridotto tempi di setup, minimizzato gli scarti e aumentato la produttività con meno macchine.”

La HP Indigo 6K+, presentata in anteprima mondiale, introduce il SmartControlSystem per una gestione più automatizzata e versatile, mentre la 200K consolida il portafoglio HP per applicazioni mid-web, come shrink sleeve e packaging flessibile.

Innovazione, flessibilità e sostenibilità

HP amplia il portafoglio di Inline Primer in collaborazione con Actega e Sun Chemical, offrendo maggiore versatilità ai converter. La sostenibilità è al centro della strategia HP: inchiostri riciclabili, macchine progettate per ridurre sprechi ed energia, e uno stand eco-friendly a Labelexpo.

Un futuro digitale connesso

HP invita i visitatori a Padiglione 5, Stand E25 & D21, per scoprire demo live delle nuove macchine e del workflow HP PrintOS AI-powered, progettato per consentire produttività 24/7, flessibilità avanzata e crescita redditizia.

Labelexpo Europe 2025: Gallus e Heidelberg presentano Gallus Five e Gallus Alpha

A Labelexpo Europe 2025, Gallus, controllata di Heidelberg, ha svelato due nuove soluzioni per il mercato delle etichette, pensate per offrire velocità, flessibilità e qualità di stampa:

  • Gallus Five: pressa ibrida ad alte prestazioni, con velocità fino a 100 m/min e risoluzione 1200 x 1200 dpi. La modularità plug-and-play, unita alla nuova semi-rotativa SDC Pro e all’inchiostro Heidelberg Saphira UV05 a basso consumo, garantisce produttività industriale e riduzione dei costi.

  • Gallus Alpha: soluzione digitale compatta e accessibile, ideale per retail, farmaceutico e logistica, con risoluzione 1200 × 1200 dpi, velocità fino a 65 m/min e configurazioni fino a sei colori più bianco, perfetta per lavori brevi e turnaround rapidi.

Insieme alle nuove presse, debutta la Gallus Print Academy, programma formativo on-site progettato per accompagnare i clienti nella transizione dalle tecnologie tradizionali a quelle ibride e digitali, aumentando competenze, efficienza e produttività.

Dario Urbinati, CEO di Gallus Group, commenta: “Con Gallus Five e Gallus Alpha offriamo soluzioni intelligenti e connesse a tutti i livelli, rimuovendo le barriere all’adozione digitale e creando opportunità concrete per i converter.”

Flexa e Diatecx: una partnership per la carta da parati

Nel settore della stampa digitale per l’interior decoration, il successo di un progetto non dipende solo dalla tecnologia di stampa, ma dalla combinazione tra materiali di qualità e soluzioni di finishing avanzate. È proprio questa sinergia a caratterizzare la collaborazione tra Flexa e Diatecx, due aziende che offrono un flusso produttivo integrato e ad alte prestazioni.

La carta da parati Diatecx, stampata su grandi formati con stampanti come la Canon Colorado, si integra perfettamente con le soluzioni Flexa Miura Katana e UD/RD 170. Il processo produttivo comprende lo svolgimento della bobina jumbo, la stampa e il taglio automatico, oppure lo svolgimento, la stampa e il riavvolgimento del supporto stampato. Il supporto Diatecx 2512, non-tessuto da 195 g/m², privo di PVC e certificato FSC®, è compatibile con inchiostri solventi, UV, latex ed eco-solvent, garantendo alta qualità visiva e sostenibilità.

La taglierina automatica XY Miura Katana elimina la necessità di ritocchi manuali, grazie al sistema di taglio inclinato a V che evita l’effetto “linea bianca” nelle giunzioni. Tra le sue caratteristiche principali: coltelli longitudinali motorizzati a forbice con visualizzatore digitale, doppio sistema di allineamento verticale con precisione di 0,05 mm e doppi rulli di trazione per mantenere la carta sempre tesa.

Le unità UD 170 (svolgitore) e RD 170 (riavvolgitore) gestiscono bobine jumbo fino a Ø 600 mm e 400 kg, consentendo un’alimentazione e un riavvolgimento precisi e continui. Entrambe le soluzioni Flexa sono dotate di sistemi di controllo dell’allineamento verticali, unici sul mercato, che aumentano la produttività e riducono gli sprechi.

Consumatori europei e imballaggi: la carta al centro delle scelte di e-commerce

La sostenibilità negli acquisti online non è più un optional: secondo il nuovo Trend Tracker 2025 di Two Sides, il 62% dei consumatori europei preferisce che i prodotti ordinati online vengano consegnati in imballaggi in carta. Il rapporto evidenzia come la scelta di materiali rinnovabili e riciclabili stia diventando un fattore chiave per fidelizzare i clienti nell’e-commerce.

Shopping online: la carta conquista i consumatori

La crescita dello shopping online ha rivoluzionato le abitudini d’acquisto, ma oggi i consumatori non valutano più solo velocità e comodità. La sostenibilità degli imballaggi per e-commerce è diventata una priorità: il 53% degli europei dichiara di adottare misure concrete per incrementare l’uso di imballaggi in carta nella vita quotidiana, e sarebbe disposto a spendere di più per marchi che eliminano la plastica dai propri packaging.

“Gli acquirenti prendono decisioni consapevoli e premiano i marchi che condividono i loro valori ambientali”, commenta Jonathan Tame, Direttore Generale di Two Sides Europe. “Per i rivenditori, investire in imballaggi sostenibili significa rispondere direttamente alle aspettative dei clienti.”

L’esperienza in negozio conferma la preferenza per la carta

Anche negli acquisti fisici, la carta mantiene un ruolo centrale: il 63% dei consumatori europei preferisce borse di cartaperché compostabili e biodegradabili, mentre il 56% le considera la scelta più riciclabile. Le borse di carta sono realizzate con fibre rinnovabili da foreste gestite in modo sostenibile e si inseriscono perfettamente nell’economia circolare, biodegradandosi senza lasciare residui nocivi.

Nel 2023, la carta e il cartone hanno raggiunto un tasso di riciclo dell’87%, superando materiali come metallo (78%), vetro (75%) e plastica (42%), consolidando la loro leadership tra i materiali da imballaggio più sostenibili in Europa.

Federazione Carta Grafica sull’Omnibus sulla Politica Ambientale: no alla riapertura del PPWR, per non compromettere l’equilibrio raggiunto

Federazione Carta e Grafica accoglie con favore l’Omnibus sulla Politica Ambientale che mira a ridurre costi e complessità eliminando duplicazioni, digitalizzando processi e velocizzando le autorizzazioni ma teme che una riapertura generi incertezza legale, blocchi investimenti e penalizzi le imprese che sul regolamento PPWR si sono già adeguate.
Le aziende chiedono un quadro normativo stabile e prevedibile, invece di nuovi dibattiti politici.

L’obiettivo è semplificare e armonizzare senza riaprire il testo del PPWR, già approvato dopo lunghe negoziazioni.

Pertanto la Federazione Carta Grafica propone:

  • No alla riapertura del PPWR, per non compromettere l’equilibrio raggiunto.
  • Risolvere i punti poco chiari tramite atti di esecuzione e delegati, non modificando il regolamento.
  • Gestire eventuali nuove misure attraverso la procedura del Circular Economy Act, con consultazione e valutazioni d’impatto.
  • Perseguire una maggiore armonizzazione solo tramite revisioni future coordinate della normativa UE.

Con l’obiettivo di garantire certezza giuridica, coerenza normativa e stabilità regolatoria, per sostenere investimenti e transizioni verde e digitale.

 

 

Dal packaging alla sostenibilità: l’etichetta protagonista

Le etichette rappresentano un elemento strategico per sicurezza, durata, facilità d’uso e sostenibilità. Tra materiali innovativi, inchiostri a basso impatto e tecnologie di stampa all’avanguardia, il settore del labelling si evolve per rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori e alle normative europee, trasformando l’etichetta in un presidio ambientale e funzionale del packaging.

Sebbene le discussioni sul packaging si concentrino spesso sui materiali strutturali come vetro, film plastici o cartone, anche l’etichetta è protagonista di una delle sfide più importanti su cui le aspettative del consumatore moderno convergono. L’etichetta non è più come un tempo un semplice elemento decorativo, ma un componente tecnologico e funzionale cruciale. Analizzando le priorità dei consumatori, come evidenziato da uno studio di McKinsey & Company, emerge chiaramente il ruolo strategico che il labelling è chiamato a svolgere.

Sicurezza e igiene. Per il 75% dei consumatori il ruolo critico dell’etichetta si traduce, per il settore del labelling, in requisiti tecnici stringenti. La sicurezza non è data solo dal contenitore, ma anche dall’etichetta stessa. Ciò impone l’uso di inchiostri a bassa migrazione e adesivi certificati per il contatto alimentare diretto o indiretto, che garantiscano l’assenza di contaminazione. L’integrità dell’etichetta nel tempo assicura inoltre la leggibilità di informazioni vitali come scadenze e allergeni, rendendola un presidio di sicurezza attiva.

Shelf-Life e Durabilità. Il 67% dei consumatori identifica l’etichetta come garanzia di informazione. La capacità di un prodotto di durare a lungo sullo scaffale è inutile se le sue informazioni diventano illeggibili. L’industria del labelling risponde a questa esigenza con soluzioni ad alta performance: frontali resistenti all’umidità, al grasso e all’abrasione, e vernici protettive che prevengono il degrado di colori e del testo. Un’etichetta durevole è garanzia che le istruzioni di conservazione e la data di scadenza rimangano chiare per l’intero ciclo di vita del prodotto.

Facilità d’Uso. Il 57% dei consumatori attribuisce all’etichetta il ruolo di principale interfaccia tra il consumatore e il prodotto. La facilità d’uso si esprime attraverso una grafica chiara e una gerarchia visiva delle informazioni, ma anche attraverso innovazioni funzionali. Le etichette “apri e chiudi” per le confezioni flessibili o l’integrazione di QR Code che rimandano a istruzioni, ricette o informazioni aggiuntive, trasformano l’etichetta in uno strumento interattivo che migliora l’esperienza del consumatore.

Impatto Ambientale. Per il 51% dei consumatori l’etichetta gioca un ruolo al centro della Sostenibilità. È in quest’area che il labelling gioca la sua partita più importante. La crescente domanda di sostenibilità impone un’innovazione a 360 gradi:

Materiali: Uso di carte certificate provenienti da foreste tutelate, oppure di materiali riciclati (rPET, rPE) o compostabili.

Adesivi: Sviluppo di adesivi “wash-off” che si separano facilmente dal contenitore (specialmente PET e vetro) durante il processo di riciclo, evitando la contaminazione del flusso.

Processo: Diffusione di soluzioni “linerless” (senza supporto siliconato), che azzerano uno dei principali rifiuti del processo di etichettatura.

Comunicazione: L’etichetta diventa il veicolo principale per comunicare le credenziali di sostenibilità dell’intero imballaggio, guidando il consumatore verso un corretto smaltimento.

In un contesto di mercato dove i consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale dei loro acquisti e le normative europee, come il recente Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR), impone obiettivi stringenti di riciclabilità e di componenti riciclate. L’intera filiera della stampa è così chiamata a un profondo ripensamento dei propri processi e sulla scelta dei materiali.

L’anima sostenibile dell’etichetta

La scelta del materiale è il primo, fondamentale passo verso un’etichetta sostenibile. Fortunatamente, l’innovazione tecnologica offre oggi un’ampia gamma di alternative ecocompatibili ai materiali tradizionali, in grado di soddisfare elevate esigenze estetiche e prestazionali.

Carte riciclate e certificate: un classico intramontabile

Le carte riciclate rappresentano una delle soluzioni più immediate ed efficaci per ridurre l’impatto ambientale. Realizzate con percentuali variabili di materiale post-consumo, riducono la necessità di cellulosa vergine, con un conseguente risparmio di risorse idriche ed energetiche. Le certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) garantiscono inoltre che la materia prima vergine provenga da foreste gestite in modo responsabile. Lungi dall’essere un compromesso qualitativo, le moderne carte riciclate offrono eccellenti punti di bianco, un’ottima stampabilità e finiture pregiate, adatte anche a prodotti di alta gamma.

Materiali alternativi: dalla natura, nuove opportunità

La ricerca di alternative alla cellulosa da albero ha portato allo sviluppo di materiali sorprendenti e altamente sostenibili:

•               Carta d’erba: composta in parte da fibre d’erba essiccata, questa carta richiede un consumo di acqua ed energia notevolmente inferiore rispetto alla produzione tradizionale. Il suo aspetto distintivo e la sua texture unica la rendono ideale per i brand che vogliono comunicare un forte legame con la natura.

•               Carta da scarti agro-industriali: residui di lavorazione di uva, agrumi, mais e altre colture agricole possono essere trasformati in preziose carte per etichette. Questo approccio di economia circolare non solo valorizza materiali altrimenti destinati allo smaltimento, ma conferisce all’etichetta una storia e un’identità uniche.

•               Stone paper: realizzata con polvere di carbonato di calcio, un derivato degli scarti di lavorazione del marmo, e una piccola percentuale di resine atossiche, la “carta di pietra” è un materiale estremamente resistente, idrorepellente e riciclabile. Il suo processo produttivo non richiede acqua né alberi. È un progetto già datato che al momento non ha avuto grande applicazione pratica anche se le prerogative sono decisamente favorevoli soprattutto sul piano dell’impatto ambientale. A questo link è possibile leggere un interessante resoconto di studio condotto a metà del 2024 dal Dipartimento di Printing Technologies di due Università turche.

Bioplastiche e film compostabili: il futuro è bio

Per le applicazioni che richiedono la trasparenza e la resistenza dei film plastici, le bioplastiche offrono un’alternativa promettente. Materiali come il PLA (Acido Polilattico), derivato da risorse rinnovabili come l’amido di mais, sono biodegradabili e compostabili in condizioni industriali. Questi film sono ideali per l’etichettatura di imballaggi compostabili, garantendo che l’intero packaging possa essere smaltito nell’organico a fine vita. Esistono anche film in PE (Polietilene) e PP (Polipropilene) derivati da fonti rinnovabili (bio-based), che pur non essendo biodegradabili, contribuiscono a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Tecnologie di stampa e inchiostri: l’impronta leggera dell’innovazione

Oltre al supporto, anche il processo di stampa gioca un ruolo cruciale nella definizione della sostenibilità di un’etichetta. Le tecnologie moderne offrono soluzioni per ridurre gli sprechi, il consumo energetico e l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.

Stampa digitale: precisione e riduzione degli sprechi

La stampa digitale, sia essa a toner o a getto d’inchiostro, rappresenta una delle tecnologie a più basso impatto ambientale. Eliminando la necessità di lastre e avviamenti macchina complessi, riduce drasticamente gli scarti di materiale e il consumo di energia, soprattutto per le piccole e medie tirature. La possibilità di stampare “on demand” consente inoltre di produrre solo la quantità di etichette effettivamente necessaria, minimizzando il rischio di obsolescenza e spreco.

Tecnologie a basso consumo energetico

L’efficienza energetica è un altro pilastro della stampa sostenibile. Le moderne macchine da stampa sono progettate per ottimizzare i consumi in ogni fase del processo. Un esempio significativo è rappresentato dalla tecnologia di polimerizzazione UV LED, che ha in gran parte soppiantato le tradizionali lampade UV al mercurio. I sistemi UV LED consumano fino al 70-80% di energia in meno, hanno una durata notevolmente superiore e non producono ozono, eliminando la necessità di impianti di aspirazione. Anche la stampa offset waterless (senza acqua) contribuisce alla sostenibilità, eliminando l’uso di soluzioni di bagnatura e riducendo il consumo idrico e la produzione di composti organici volatili (VOC).

Inchiostri a basso impatto

La composizione degli inchiostri è fondamentale. Le opzioni più sostenibili includono:

•               Inchiostri a base acqua: privi di solventi, riducono drasticamente le emissioni di VOC, migliorando la salubrità dell’ambiente di lavoro e riducendo in linea teorica l’impatto ambientale. In linea teorica perché, un accurato confronto delle tecnologie deve tenere conto del fatto che per rendere stampabili questi inchiostri è necessario aggiungere additivi all’acqua, primo fra tutti i biocidi, che mantengano sotto controllo la carica batterica e fungina dell’acqua.

•               Inchiostri UV e UV LED: Come menzionato, la polimerizzazione istantanea elimina l’emissione di solventi e garantisce un processo efficiente.

Inchiostri privi di oli minerali (MOAH/MOSH): Particolarmente importanti per il settore alimentare, questi inchiostri evitano il rischio di migrazione di idrocarburi sull’imballaggio e sul prodotto.

Nei prossimi anni la sfida sarà quella di identificare le migliori formulazioni e processi produttivi degli inchiostri per la stampa, che garantiscano il minore impatto ambientale nella gestione del fine vita del prodotto stampato. Le linee guida del PPWR, che progressivamente verranno adottate dai Paesi che vi aderiscono, imporranno scelte drastiche sui componenti da impiegare nella fabbricazione ai fini del riciclo finale del prodotto di imballaggio, con obiettivo del 100% degli imballaggi entro il 2030. Il tema del riciclo è ancora non chiaro perché la Commissione non ha ancora definito alcun criterio per la riciclabilità, verranno definiti come “Atti Allegati”. Ci sono quindi diversi temi “aperti”, come la possibilità di fare “deinking” sul materiale da riciclare, che elimina la componente inchiostro dal processo di riciclaggio del film; il mantenimento di Nitrocellulose nella formulazione; o alternativamente, indirizzando il prodotto da riciclare al processo senza separazione inchiostro-film, accettandone però le conseguenze negative sul prodotto riciclato, in termini di trasparenza, resistenza alle alte temperature, impatto sulle proprietà organolettiche e meccaniche.

Un impegno certificato per un futuro sostenibile

Per comunicare in modo credibile e trasparente il proprio impegno, le aziende del settore della stampa possono avvalersi di numerose certificazioni ambientali. Oltre alle già citate FSC e PEFC per le materie prime cartacee, standard come la ISO 14001 attestano l’adozione di un sistema di gestione ambientale efficace.

La transizione verso la sostenibilità nel mondo delle etichette non è un percorso privo di sfide, ma è un’opportunità irrinunciabile. Richiede investimenti in nuove tecnologie, una profonda conoscenza dei materiali e una stretta collaborazione lungo tutta la filiera, dal produttore di materie prime al brand owner. Le aziende di stampa che sapranno interpretare questa trasformazione, proponendosi come partner competenti e affidabili nella fornitura di soluzioni di etichettatura ecocompatibili, non solo contribuiranno a un futuro più verde, ma si garantiranno un vantaggio competitivo decisivo in un mercato sempre più attento ai valori della sostenibilità.

4Graph a Viscom 2025: più valore alla carta con la campagna “Dai forma alle tue idee”

Per la prima volta, 4Graph sarà espositore a Viscom 2025 (Padiglione 8, Stand D08), consolidando il dialogo diretto con il mercato e puntando su applicazioni e servizi innovativi. L’azienda italiana, leader tra le tipografie online ecosostenibili, intende rafforzare il proprio posizionamento attraverso un rinnovato equilibrio tra fisico e digitale.

Il filo conduttore della partecipazione sarà la campagna “Dai forma alle tue idee”, presentata in anteprima a Print4All, che mette al centro il valore della carta come esperienza sensoriale e mezzo di connessione autentica tra brand e persone. La campagna non si propone come alternativa al digitale, ma come complemento strategico capace di aumentare la memorabilità della comunicazione e stimolare l’engagement in progetti multicanale.

Durante la kermesse, 4Graph offrirà ai visitatori uno spazio immersivo ed esperienziale, dove la carta potrà essere vista, toccata e reinterpretata, evidenziandone qualità fisiche e potenzialità comunicative. Ogni dettaglio, dai materiali al design, sarà curato per trasmettere i valori di sostenibilità, design e funzionalità.

Alfonso Schiavo, marketing & communication manager di 4Graph, commenta: “‘Dai forma alle tue idee’ si conferma il cuore della nostra narrazione. La nostra presenza a Viscom vuole ribadire che la carta è un mezzo strategico, contemporaneo e sostenibile, capace di generare valore nella comunicazione dei brand. In un mondo saturo di contenuti digitali, la fisicità può fare la differenza.”

In occasione di Viscom 2025, 4Graph presenterà anche nuovi servizi per integrare personalizzazione, efficienza e sostenibilità. Tra questi: il servizio di invio diretto, che permette di stampare e spedire materiali a una lista di indirizzi fornita dal cliente, e le novità del programma di fidelizzazione 4Business, con vantaggi esclusivi per i clienti B2B. Inoltre, sarà lanciato il “Club Editori”, una community riservata agli operatori del settore editoriale con accesso a condizioni agevolate e servizi specializzati.

Durst Group: Paolo Grasso nuovo global account manager Labels & Flexible Packaging

Durst Group annuncia la nomina di Paolo Grasso a global account Manager Labels & Flexible Packaging. La nomina rafforza l’impegno del Gruppo altoatesino nel supporto ai clienti internazionali del settore delle etichette e degli imballaggi flessibili.

Con oltre 25 anni di esperienza nel settore, Paolo Grasso ha guidato team di vendita e sviluppato mercati chiave a livello globale. Prima di entrare in Durst, ha ricoperto il ruolo di Direttore Vendite presso Actega Metal Print e, in precedenza, è stato global head of sales in Omet, storico partner tecnologico del Gruppo.

“Sono onorato di entrare a far parte di Durst in un momento così stimolante”, ha dichiarato Grasso. “Il mio obiettivo è offrire valore aggiunto ai clienti internazionali, ascoltando le loro esigenze, rafforzando la collaborazione e supportandoli con le tecnologie all’avanguardia firmate Durst. Insieme continueremo a guidare l’evoluzione del settore delle etichette e degli imballaggi flessibili, puntando su innovazione, servizio e fiducia”.

Nel suo nuovo ruolo, Grasso sarà responsabile dei clienti internazionali del segmento Labels & Flexible Packaging, garantendo supporto qualificato e continuativo per massimizzare il valore delle soluzioni Durst.

Thomas Macina, director global sales Labels & Flexible Packaging di Durst Group, ha aggiunto: “Il background internazionale di Paolo, la sua esperienza nella leadership e le solide relazioni con i clienti saranno fondamentali per rafforzare le nostre partnership e promuovere una crescita sostenibile nel settore delle etichette e degli imballaggi flessibili”.

Marco Marangoni è il nuovo presidente ARGI. Rinnovato il Consiglio Direttivo

L’Assemblea dei soci ARGI, Associazione Fornitori Industria Grafica, ha nominato Marco Marangoni, amministratore delegato di Heidelberg Italia, nuovo presidente per il triennio 2025-2028. Marangoni raccoglie il testimone da Antonio Maiorano, Ricoh Graphic Communication director, che ha guidato l’associazione negli ultimi due mandati.

Oltre al rinnovo della presidenza, l’Assemblea ha definito la nuova composizione del Consiglio Direttivo, che vede la partecipazione di:

“È per me un onore assumere la guida di ARGI, associazione che da oltre quarant’anni promuove la cultura della comunicazione stampata in Italia – ha dichiarato Marangoni –. Nei prossimi anni il dialogo e la condivisione di conoscenze saranno fondamentali per affrontare la profonda trasformazione del mercato, con sfide di natura tecnologica, economica e ambientale.”

Nel suo programma, il neo eletto Marangoni ha individuato due direttrici di sviluppo per il prossimo triennio: da un lato i progetti strategici rivolti all’esterno, come Print4All e il sostegno alla formazione dei giovani talenti; dall’altro iniziative interne mirate a rafforzare il networking tra le aziende e a consolidare la conoscenza dei mercati specifici – dal cartone ondulato al post press, dal wide format al labelling – in continuità con l’attività dell’Osservatorio ARGI.

Nel passaggio di consegne, Antonio Maiorano ha commentato: “Dopo due mandati ricchi di attività e risultati, lascio la presidenza con la soddisfazione di vedere ARGI più solida e riconosciuta. Sono felice che a raccogliere questo testimone sia Marco Marangoni, professionista di grande valore, che potrà contare sul pieno sostegno del nuovo Consiglio.”